Papersera.net

Auguri (con un po' di ritardo)!  

Tracce

Sempre ritardatario (colpa dei weekend), ma:
AUGURI!

seppur in ritardo, auguroni al grande disegnatore. sarebbe stata sufficiente la sua interpretazione dei promessi paperi per guadagnare la nostra ammirazione!

Auguroni anche da parte mia, nonostante il mio ritardo... [

Grande Chierchini  

Mi rendo conto che non ho mai postato nulla in questo thread, che pure avevo già letto a suo tempo.... e dire che Chierchini è sempre stato uno dei miei autori preferiti da sempre!

Anche se non si è parlato moltissimo del suo disegno (ad esempio, è stata omessa la sua caratteristica di evidenziare le gengive quando viene tratteggiata qualche espressione cattiva o adirata!! (come esempio, vi rimando ad un disegno originale di Chierchini che avevo postato nella sezione delle richieste d'aiuto, per essere aiutato nell'identificazione della tavola)),  recupero il post di apertura di Warren per parlarne come autore:

Nel periodo degli anni ottanta ricordo poi con molto piacere un nucleo di storie cha avevano la peculiarità di una certa, affascinante, “cupezza”; ad esempio la trilogia del “Dottor Talos” (“Il diabolico dottor Talos” del 1983, “Il ritorno del Dottor Talos” del 1984 e “I flagelli del Dottor Talos” del 1985), il ciclo delle storie dei robot (ad esempio “Zio Paperone e il robot catalizzatore” del 1986), la bellissima “Il terrore corre su quattro ruote” uscita nel 1987, “Paperino e il mistero delle ombre vaganti” del 1988 o la grottesca “Zio Paperone e la cassapanca transilvanica” del 1981…

A queste storie "cupe" (che sono le stesse che avrei scelto io, avessi dovuto citare quelle che mi sono rimaste più impresse) aggiungerei anche "Paperino e il filtro della potenza", "Zio Paperone e il milione di kilowatt" (che assieme alla precedente e al dracula della "cassapanca transilvanica"---ma questa volta con un personaggio à-là frankenstein---vede continuare una rivisitazione di personaggi e situazione gotiche) e "Zio Paperone i fantasmi B.B." (e sottolineerei che di tutte queste storie, comprese quelle citate da Warren, Chierchini è stato anche sceneggiatore, oltre che autore dei disegni).

Tolta queste piccole aggiunte, per il resto non posso che ripetere il post di Warren: grandi merito di Chierchini-autore sia l'aver effettuato grandi parodie come "i promessi paperi", "la disfida di paperetta" e "il papero rosso", che l'aver intrapreso la sperimentazione di storie dipinte (spesso ad opera di Moreno Chisté), come "l'inferno di paperino",  "paperin pestello e la via delle indie" e il ciclo dell'asteroide di El Dorado, poi confluito nelle storie con Little Gum.

Non dimentichiamo che Chierchini ha disegnato il miglior Anacleto Mitraglia di tutti i tempi! Indimenticabili e insuperabili le storie realizzate in coppia con Cimino!

Anche se non si è parlato moltissimo del suo disegno (ad esempio, è stata omessa la sua caratteristica di evidenziare le gengive quando viene tratteggiata qualche espressione cattiva o adirata!!

Giulio Chierchini è stato probabilmente il primo artista che ho imparato a riconoscere dal tratto, sia sui topi che sui paperi, per via di una altra caratteristica inconfondibile: l'abitudine di disegnare gli occhi chiusi e ridenti con due virgolette tipo ^ ... anticipando lo smile "giapponese" molto diffuso su internet: ^__^ ^_^

Al di là di questo, condivido l'ammirazione per questo grande e prolifico artista, che ha saputo realizzare storie, sia sue che di altri sceneggiatori, molto belle e varie per tematiche.

E' vero! Le gengive!  
Io vado un po' controcorrente perchè, pur riconoscendo la grandezza di questo disegnatore, non mi piace del tutto il suo tratto. C'è un qualcosa di cupo insito nel tratto, al di là delle trame. Poi non mi piace la "trasandatezza" delle ambientazioni, non si capisce come mai nelle vignette c'è sempre o una tappezzeria che vien via, o dei fogli sparsi per terra, o lattine aperte, insomma elementi che mi sanno di periferia sporca e degradata.
Però adoro "I promessi Paperi" e non mi stanco mai di rileggerla.

a me piace ha uno stile di disegno molto agressivo. Lo vedo bene con le scenegiature di Guido martina.

Uno dei miei preferiti in assoluto. Confesso che, quando sono al mercatino e sfoglio qualche vecchio numero dei Classici o dei Grandi Classici, appena vedo che c'è una sua storia (preferibilmente dei paperi) non mi interessa nient'altro, lo prendo e basta (prezzo permettendo, ovviamente).
Se devo scegliere il suo periodo che mi piace di più scelgo gli anni '60 (quando i suoi personaggi erano più bassi e tozzi): capisco che allora il suo tratto poteva essere ancora incerto e i volti meno espressivi, ma in quel periodo disegnava soprattutto storie comiche (senza i risvolti cupi che avete sottolineato più volte), che penso si adattassero bene a quello stile.

E' vero! Le gengive!  
Io vado un po' controcorrente perchè, pur riconoscendo la grandezza di questo disegnatore, non mi piace del tutto il suo tratto. C'è un qualcosa di cupo insito nel tratto, al di là delle trame. Poi non mi piace la "trasandatezza" delle ambientazioni, non si capisce come mai nelle vignette c'è sempre o una tappezzeria che vien via, o dei fogli sparsi per terra, o lattine aperte, insomma elementi che mi sanno di periferia sporca e degradata.
Però adoro "I promessi Paperi" e non mi stanco mai di rileggerla.

:o Mi hai letto nel pensiero... Non avrei saputo esprimere meglio questo concetto.

...Poi non mi piace la "trasandatezza" delle ambientazioni, non si capisce come mai nelle vignette c'è sempre o una tappezzeria che vien via, o dei fogli sparsi per terra, o lattine aperte, insomma elementi che mi sanno di periferia sporca e degradata.

Proprio Chierchini mi aveva raccontato, in un pomeriggio indimenticabile trascorso con lui e Luciano Bottaro, che le vignette piene di dettagli gli erano state consigliate (richieste?) dall'allora Direttore dell'Accademia Disney, Giovan Battista Carpi.

Proprio Chierchini mi aveva raccontato, in un pomeriggio indimenticabile trascorso con lui e Luciano Bottaro, che le vignette piene di dettagli gli erano state consigliate (richieste?) dall'allora Direttore dell'Accademia Disney, Giovan Battista Carpi.

Beh, immagino che però il tipo di dettagli "fatiscenti" (muri scrostati, mattoni a vista, fogli per terra, ragnatele) siano state però una provocatoria scelta di Chierchini.... (me lo immagino a pensare "vogliono i miei disegni più ricchi di dettagli?! ...glieli do io i dettagli!!" )

Mi è tornato alla mente un fatto che mi ha sempre "colpito" la colorazione di gran parte delle storie di Little Gum di Chierchini. Sembrano quasi sfumate... come sono colorate? E' solo un tratto chierchiniano o è presente anche in altre storie?