Il tempo non vuole proprio smettere di avanzare.
Avete già detto tutto.
Secondi soltanto ai Maestri della rivista omonima, ci sono i quattro cavalieri dell'epoca d'oro: Asteriti, Gatto, Chierchini, Scala.
Secondi soltanto perché, rispetto ai primi, hanno disegnato meno capolavori e più storie minori.
Però i loro stili avevano la capacità di "completare" quelli dei big.
O almeno è ciò che ho sempre pensato ritrovandoli praticamente un numero del Topo sì e uno no.
Devo dire che per me Asteriti, in passato, quand'ero sbarbato e superficiale, era quello dei "gialli banali". Detto senza dargliene la colpa, non li scriveva lui. (E contraddicendomi da solo, dato che alcuni mi piacevano.)
Per sua e nostra fortuna, è stato anche quello "degli anni '30"; e , aggiungerei, uno dei migliori interpreti della space opera/fantasy del Topo.
Davvero odioso che quella sua trilogia pubblicata negli Usa sul Disney Adventure non abbia una edizione italiana.
Con i paletti attuali, possiamo proprio scordarcela.
Ciò detto, quei suoi 7 paperi mi hanno sempre affascinato.