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Guido Martina

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FL0YD
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    Re: Guido Martina
    Risposta #420: Martedì 30 Giu 2009, 20:51:58
    Sono d'accordo con quasi tutto quello che dite... al che mi chiedo, ma solo io vedo una profonda differenza tra questi elogi a Martina (pur con le dovute riserve, dato che non ha partorito sempre e solo capolavori... ma vorrei ben vedere con tutto quello che a scritto!!), ivi compreso anche l'inquadrare la sua cattiveria in un contesto da commedia dell'arte/teatro dei burattini, finalizzata ad una critica della società a lui contemporanea (e ancora così attuale... se non ancora più attuale), e dire che bisogna richiedere che il topo d'oggi riprenda quegli schemi?

    Martina sarebbe attuale anche oggi, ma riproporre le sue dinamiche oggi, pretendendo che gli autori contemporanei scrivano alla stessa maniera (dato che pretendere che anche Martina torni è, purtroppo, impossibile), non saprebbe di già visto e stra- visto?
    Mi sembra la stessa impostazione (che s'è già capito che io osteggio e, per fare un nome, alec no) della Egmont che vuole tutti uguali a Barks: e va bene, e lecito sia desiderarlo... ma perché criticare tutto ciò che manierista non è?
    Perché utilizzare questa non "martinarietà" delle storie d'oggi per dire che fanno schifo?
    Questo è la mia (umile) posizione fin dall'inizio, che forse non è interessante, ma che mi ostino a ripetere perché mi sembra non colta...

    Quanto ai topi, sono anche io un estimatore dei gialli di Martina (e tra quelli a cui è sempre piaciuta molto la casa del diavolo), ma non vedo che c'entri un paragone con Casty: anche se scrivono entrambi gialli, mi sembrano difficilmente confrontabili... Come confrontare Grisham e Agatha Christie, per fare un paragone... o Martina e Scarpa/Gottfredson, senza andare tanto lontani... intendo dire che mi sembrano stili molto diversi, e la butterei più su un rispettoso de gustibus, riconoscendo a tutti un certo valore, piuttosto che scendere a immagini flocloristiche su chi dovrebbe spiaccicarsi sul pavimento di chi! :-?
    (solito discorso, poco rispetto per le altrui posizioni da certe parti! ::))
    « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 20:55:35 da Floyd75 »
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      Re: Guido Martina
      Risposta #421: Martedì 30 Giu 2009, 21:10:43
      Non sono il più adatto a replicare a te, Floyd, nonostante la nostalgia per le nostre furiose liti su... uhmm... forse proprio Martina? :-/
      Non sono il più adatto perché non sono di quelli che ha detto che oggi bisognerebbe scrivere di nuovo à la Martina.
      Non lo penso e non mi piace il manierismo. Le storie degli emuli di Barks le leggo di solito con una certa noia. Mi sembra di solito un "voglio e non posso".
      Però forse quello che alcuni sentono (o, almeno, è quel che sento io) è che manca la critica, la satira martiniana, che si esprimeva anche con una certa cattiveria.
      Mi pare che le storie moderne (ma anche i film, tutta l'arte in fondo...) siano molto superficiali e leggere.
      Anzi, anche se forse vado OT, nei fumetti del Topo odierno, pure quando una storia mi piace (quasi sempre è Cimino) la trovo caratterizzata da una tremenda leggerezza che la rende addirittura... inconsistente. Non so come esprimerlo meglio.
      Martina fa una satira sociale, mette a nudo contraddizioni e in qualche modo comunque spesso provoca il lettore.
      Oggi non c'è nulla di tutto questo.
      Nessuna storia ti provoca o ti fa pensare, la leggi, è politicamente corretta, non scontenta nessuno, magari talvolta fa una moraletta scontata che potresti leggere anche sui cioccolatini e... non dice niente. E' vuoto spinto. Appena letta, la scordi.




      (e tra quelli a cui è sempre piaciuta molto la casa del diavolo)

      Ma dovrò.. ahimé... rileggermela di nuovo 'sta storia, almeno per capire cosa ci trovate! :-?
      « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 21:11:28 da ZioPaperone »

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      alec
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        Re: Guido Martina
        Risposta #422: Martedì 30 Giu 2009, 21:33:36
        La cosa più grave è che gli autori di oggi non vengono censurati perchè...si autocensurano! Faraci si distingue dagli altri perchè ha molta inventiva, è un vero regista e , intelligentemente, di rado tocca argomenti che potrebbro offrire il fianco a critiche moralistiche.  Martina ebbe il suo periodo migliore a cavallo fra gli anni 50 e 60, periodo di solito etichettato come "bacchettone", in realtà assai meno ipocrita di quello odierno. Il politicamente scorretto è bello, divertente, originale, satirico (Pugacioff di Rebuffi, nato proprio in quegli anni, insegna...).  Se non intingiamo un po' la penna nel veleno, che gusto c'è? Siamo nel 2009, eppure ci ritroviamo un Gongoro corretto nei lineamenti e privato dell'anello al naso, uno stregone a cui sono stati "normalizzati" i canini aguzzi...in un'edizione "filologica" come "La grande dinastia dei paperi"!  Quando la smetteranno di immolare i grandi autori di qualche decennio fa sull'altare di una fantomatica "correttezza" che non esiste oggi come non è mai esistita in passato?

          Re: Guido Martina
          Risposta #423: Martedì 30 Giu 2009, 22:00:08
          Quello che sente Zio Paperone qui sopra è sicurament un senso di troppa... pulizia nelle storie odierne. Infatti, è come se fossero troppo pulitine e non vogliano sporcarsi. Ovviamente parlo delle linee generali.

          @FLOYD: mi dispiace dalla frecciata dello spiaccicamento, ma era diretta più verso utenti che difendono a spada tratta, senza riflettere, Casty che verso Casty stesso :-[


          Lasciano perdere i discorsi precedenti, volevo tornare a un discorso appena accennato da alec.
          Come al solito, piuttosto che rendere pubblici i miei giudizi, io sono più propenso ad argomentare e a discutere.
          A tal proposito volevo portare alla memoria le prime, antiche storie di Martina accennate da alec.
          Le sue prime storie (TOPOLINO E IL COBRA BIANCO, PAPERINO E LA PESCA SUBACQUEA, PAPERINO E L'UOMO DELLE NEVI) sono state sempre giudicate amaramente come storie scombiccherate, senza capo né coda (un commento sbrigativo del genere l'aveva dato una volta l'utente Grrodon).
          Ebbene, volevo dire solo questo:
          nel tempo noi italiani abbiamo imparato ad essere un pochettino più sofisticati ed esigenti, ma quelle storie là - come L'UOMO DELLE NEVI, che appare appunto sconclusionata e scombiccherata - devono molto ai film comici del periodo.
          Non so per quali film sia più conosciuto Totò in questo forum, ma sicuramente agli inizi degli anni 50 i suoi film erano proprio come l'UOMO DELLE NEVI. Prendiamo TOTO' LE MOKO' o TOTO' SCEICCO: sono appunto 2 film con trama nulla come L'UOMO DELLE NEVI, ma allora perché sono 2 grandi film (di più TOTO' SCEICCO, comunque)? Perché sono sorretti da Totò e dai suoi comprimari che lo portano avanti con battutone, frizzi, lazzi e vers(acci)i.
          E il pubblico allora rideva, eccome.
          In definitiva, bisogna contestualizzare anche queste piacevoli storie di Martina/Perego assai particolari. :)

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          alec
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            Re: Guido Martina
            Risposta #424: Mercoledì 1 Lug 2009, 00:31:05
            E' vero che in quel periodo si rideva più facilmente, si andava all'avanspettacolo e ci si accontentava di una comicità più "grezza".  Tuttavia, credo che Martina avesse un humor un tantino superiore alla media, e le storie "scompaginate" del dopoguerra sono forse frutto di una sua ancor scarsa esperienza nel campo della sceneggiatura dei fumetti.

              Re: Guido Martina
              Risposta #425: Mercoledì 1 Lug 2009, 11:59:16
              Sì, in effetti storie come PAPERINO E LA PESCA SUBACQUEA e PAPERINO E L'UOMO DELLE NEVI sono a volte un po' zoppicanti, ma la struttura da commedia alla Totò raggiunge la perfezione con la prima storia di Martina, TOPOLINO E IL COBRA BIANCO. Questa storia tocca altissimi livelli di comicità (ma come ha fatto Martina ad inserire una battuta fulminante in ogni vignetta?!) in modo tale da essere, secondo me, una pietra miliare (purtroppo non considerata da molti poiché adombrata dalla successiva L'INFERNO DI TOPOLINO) del fumetto comico italiano, non solo Disney.
              I tempi comici sono perfetti e nessuno può negare che i personaggi siano memorabili.
              Da 10, per me. Mi fa sbellicare ad ogni nuova lettura, e alla prima volta che l'ho letta è uscita vincitrice dal confronto con PAPERINO E IL SEGRETO DEL VECCHIO CASTELLO di Barks, presente nello stesso numero di "Topolino".
              Da prendere come modello ed esempio.

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              FL0YD
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                Re: Guido Martina
                Risposta #426: Mercoledì 1 Lug 2009, 14:42:29
                Non sono il più adatto a replicare a te, Floyd, nonostante la nostalgia per le nostre furiose liti su... uhmm... forse proprio Martina? :-/
                Esatto, bei tempi ;D

                Citazione
                Martina fa una satira sociale, mette a nudo contraddizioni e in qualche modo comunque spesso provoca il lettore.
                Oggi non c'è nulla di tutto questo.
                Lo capisco e in parte posso anche io provarne la mancanza... ma la domanda di fondo che rivolgevo ad alec è: posto che questo è il tuo (nostro/vostro) gradimento e quanto vorremmo (per quel che mi riguarda solo ogni tanto) nei fumetti Disney, dove sta scritto che sia giusto così e che, se così non è, le storie devono fare schifo?
                Dopo tutto Martina ha fatto un caso a sé (con un poco memorabile codazzo di seguaci), ottenendo i livelli che ben conosciamo, ma perché dovrebbe essere quello il riferimento?
                E' questo che io non capisco.... a me tutta questa leggerezza (che in effetti riscontro) e di cui parlate, non la vedo come un aspetto negativo, e non mi dà fastidio! (quantomeno non se in mano a Vitaliano, Casty, Faccini, Marconi, Cimino e pochi altri... sì, se in mano ai soliti Ambrosio e molti altri).
                Sentir parlare di "auto-censura" in termini così spregiativi (non da te, ma da alec, che mi sembra di invocare come in una seduta spiritica, dato che dall'inizio di questa discussione ha sempre ignorato le mie osservazioni, continuando a dare ragione a chi gli dà ragione ::)) mi pare ridicolo! Mi pare mancanza di rispetto verso chi la vede diversamente!
                Non so se mi sono spiegato: lecito rimpiangere un certo stile "sociale" nelle storie disney, non lecito pretendere che sia quello lo standard a cui si debba ambire... quello sarà un po' un de gustibus!

                (P.S. La casa del diavolo mi è sempre piaciuta, ma non è che lo eleverei a prototipo di capolavoro Scarpiano.... semplicemente molto carina!)
                --- Andrea

                *

                ZioPaperone
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                  Re: Guido Martina
                  Risposta #427: Mercoledì 1 Lug 2009, 15:28:01
                  Vorrei fare una sola osservazione, immediata senza riflettere (quindi magari poi ci ripenso ;D):
                  personalmente non è che io senta la necessità assoluta di una satira sociale, quello che lamento è più in generale la mancanza di qualcosa di... meno leggero, di meno inconsistente.
                  Tutta questa inconsistenza mi stanca, non è che dica che è male in sé, andrebbe anche bene, ma quello che non mi piace è che c'è solo quella.
                  Un tempo il panorama era più vario, c'era la satira sociale, c'era la ferocia di Martina, c'era il "realismo" di Barks (che non saprei ben definire al momento, ma che è molto diverso dal realismo di Keno), c'era la leggerezza... che so... di Kinney (che mi piaceva tantissimo!), c'era il pessimismo intimista (che invece odiavo!) di Siegel.
                  C'era molta più profondità che oggi non c'è in nessuna storia che leggo. Anzi, quando c'è una morale, è scontata, buonista e assolutamente innocua.
                  Ripeto, non perché le storie debbano essere profonde, ma è il panorama tutto così ugualmente vacuo e leggero ad annoiarmi.

                  *

                  FL0YD
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                    Re: Guido Martina
                    Risposta #428: Mercoledì 1 Lug 2009, 16:10:33
                    Un tempo il panorama era più vario, c'era la satira sociale, c'era la ferocia di Martina, c'era il "realismo" di Barks (che non saprei ben definire al momento, ma che è molto diverso dal realismo di Keno), c'era la leggerezza... che so... di Kinney (che mi piaceva tantissimo!), c'era il pessimismo intimista (che invece odiavo!) di Siegel.
                    C'era molta più profondità che oggi non c'è in nessuna storia che leggo. Anzi, quando c'è una morale, è scontata, buonista e assolutamente innocua.
                    Ripeto, non perché le storie debbano essere profonde, ma è il panorama tutto così ugualmente vacuo e leggero ad annoiarmi.
                    In parte condivido quello che dici, ma non riesco a farmi convincere dai termini in cui è messa giù la questione...
                    Sicuramente è vero che il Topo d'un tempo, nel bene e nel male, aveva autori che utilizzavano i personaggi in maniera molto diversa tra loro, portando ad una varietà di storie molto ampia... e può essere che col tempo si sia perso tutto ciò anche per via di eccessivi vincoli che la redazione ha posto (e/o continua a porre?) agli autori...
                    Su questo non posso che essere d'accordo, sperando sia infondato il timore che un neo-Martina (così come oggi un neo-Scarpa, che pure abbiamo) possa venire cassato e ostacolato, quando non ostracizzato, invocando un'eccessiva leggerezza di temi e toni: qualsiasi forma di censura o vincolo in questo senso non può che essere sbagliata (a patto di non snaturare i personaggi Disney, chiaro! cosa che in effetti, pur con tutti i capolavori che ci ha regalato, Martina ha spesso fatto o quantomeno rischiato di fare, in alcune sue storie.... ma questo è un altro discorso, che non inficia né la grandezza di Martina né il suo ruolo in questo discorso).

                    Però non capisco come si possa correlare questa premessa col fatto di non trovare apprezzabile il topo d'oggi.... non ne vedo il nesso. Mi sembrano due cose distinte, che senz'altro si possono compenetrare al momento di delineare il Topo che si vorrebbe, ma che non possono condizionare la valutazione del Topo in edicola...
                    E' vero che alcuni numeri sono piatti e mediocri, ma trovo che quando ci si ritrova numeri con storie di Enna, Marconi, Vitaliano, Faraci, Faccini, Casty e pochi altri, è facile che ci si ritrovi tra le mani qualcosa comunque di molto meritorio!
                    ...e questo mi basta per non condividere il passaggio logico insito nei vostri post: evidentemente c'è qualcosa nelle vostre corde che non vi fa piacere questo Topolino, più che lecito, ma senza scomodare per forza Martina!! :)
                    --- Andrea

                      Re: Guido Martina
                      Risposta #429: Mercoledì 1 Lug 2009, 16:10:49
                      Quoto Zio Paperone. E aggiungo che c'è di grave, oltre al fatto che gli autori non desiderano fare storie violente (alla Martina), che se ci fosse qualche autore che volesse ripristinare questo tipo di storie, i potentati glielo impedirebbero! E poi dicono che siamo in libertà.
                      « Ultima modifica: Mercoledì 1 Lug 2009, 16:11:10 da Flo »

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                      FL0YD
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                        Re: Guido Martina
                        Risposta #430: Mercoledì 1 Lug 2009, 16:12:46
                        Quoto Zio Paperone. E aggiungo che c'è di grave, oltre al fatto che gli autori non desiderano fare storie violente (alla Martina), che se ci fosse qualche autore che volesse ripristinare questo tipo di storie, i potentati glielo impedirebbero! E poi dicono che siamo in libertà.
                        Questo, come dicevo poco sopra, è un altro discorso... io sono contrario, tuttavia c'è da dire che la linea editoriale di una testata la decide la redazione, per cui (per propria scelta o per direttive dall'alto) si è deciso che i personaggi disney debbano essere in un certo modo, e che alla Martina non va bene, c'è mica niente da fare... posso aggiungere purtroppo, ma così è se vi pare!
                        --- Andrea

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                          Re: Guido Martina
                          Risposta #431: Mercoledì 1 Lug 2009, 16:21:15
                          evidentemente c'è qualcosa nelle vostre corde che non vi fa piacere questo Topolino, più che lecito, ma senza scomodare per forza Martina!! :)

                          Ammetto che faccio fatica a capire con chiarezza cosa intendi (aahh, com'era meglio quando si litigava! ::)).
                          Comunque io non scomodo per forza Martina, è solo un esempio, un esempio di un'acutezza che oggi manca.
                          Martina per me è unico e non può, in sé, venir rimpiazzato.
                          Quanto al fatto del Topo che non mi piace, non mi sembra non sia collegato: è proprio l'uniformità nella generale leggerezza che non mi piace, mi stanca, mi annoia. Faccio un esempio: ho letto la saga di Vitaliano sui milioni di Paperone e, se vedi nell'indicuks, ho anche votato bene le storie. Alcune sono graziose, ma tutte sono... leggerissime, inconsistenti come un vol-au-vent. Ne leggo una, la trovo gradevole, ma alla terza... è come mangiare troppe meringhe, mi stucca.
                          Ovvio che le storie di una saga non andrebbero lette di seguito (Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi posso benissimo però leggerla tutta di seguito!), ma anche se forse Vitaliano è ancor più leggero di altri, tutte sono un po' così, leggerissime e vuote, e appunto il Topo mi diventa un piatto che trovo... stucchevole.

                          « Ultima modifica: Mercoledì 1 Lug 2009, 16:23:19 da ZioPaperone »

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                            Re: Guido Martina
                            Risposta #432: Mercoledì 1 Lug 2009, 17:10:40
                            Condivido molte delle cose scritte da ZioPaperone in questo o in altri topic sulla questione di questo buonismo dilagante.

                            E' bene soprattuto non trattare il bambino come un fessacchiotto facendogli credere che il mondo è un confettino rosa, e non penso che Topolino sia soltanto un giornale d'evasione. O meglio, sì lo è, ma ad ogni modo i fumetti Disney hanno da sempre trasmesso tanti significati attraverso satira e altri elementi che facevano sì che il fumetto fosse indirzzato ai bambini ma avevano quell'impronta di riflessione che era ciò che rendeva un prodotto Disney apprezzabile anche agli adulti.

                            Però è anche vero che la "cattiveria" martiniana che tutti idolatrano qui dentro non sarebbe concepibile (almeno in parte) sulle storie odierne.
                            Molti qui rimpiangono il Paperino col rametto che picchia i nipoti, ma sarebbe bene ricordare che se queste pratiche potessero essere più in uso negli anni '50-'60 (dove molti figli si rivolgevano pure col "voi" ai genitori autoritari), oggi nel 2000 un genitore che agirebbe in questo modo sarebbe visto certo in malo modo. Se i fumetti Disney dalla loro hanno anche lo scopo di educare un bambino (compito ovviamente dei genitori stessi, ma un buon prodotto Disney di valori ne dovrebbe sempre avere, e ne sono testimone le mille campagne contro il razzismo o il rispetto per la natura), presentare un moderno Paperino che picchia i nipoti col ramoscello mi sembrerebbe una mossa decisamente azzardata e forse anche a sbagliata, per la mentalità di oggi.
                            Zio Paperone che truffaingannaraggiraimbroglia sfrutta invece, più che politically scorrect, mi è sembrata più che altro una caratterizzazione estrema del personaggio, voluta diversamente proprio dal creatore stesso che ne ha sempre trasmesso i valori a cominciare dalle tantissime lezioni date a Paperino sul farsi una fortuna lavorando onestamente e non arrendersi mai alle prime difficoltà, soprattutto non imbrogliando (e per favore, basta citare le storielle delle GM :P).
                            Quindi se lo Zione di oggi è visto come un affarista onesto non lo chiamerei politically correct, ma rispetto verso le intenzioni del personaggio maturo di storie come La Disfida dei Dollari, il Torneo Monetario e tante alte.
                            Vero anche che rendere un personaggio puro e candido appiattisce il tutto, sarebbe bene trattare i personaggi come umani cui è consentito sbagliare e mostrare i propri difetti liberamente.

                            Posso capire chi non apprezza il "buonismo" delle storie odierne (col rispetto per l'ambiente, i cattivi che-infondo-sono-buoni, azzeramento dei riferimenti a tematiche più pesanti come la morte, abolizione della caccia e delle pellicce, e via dicendo), ma da un altro canto sarebbe impossibile tornare a vedere le tematiche di un tempo sul Topo di oggi, dove ti allegano il gadget dei Transformer o gli album dei calciatori e all'interno si parla di figurine, interviste a Hannah Montana e via dicendo. Sì certo, Topolino è sempre stato un fumetto per i bambini sin dalla nascita, però con la mentalità di allora era più facile avere storie alla Guido Martina.
                            Oggi a mio parere sul Topolino odierno è assai dura ritornare ad affrontare alcune tematiche (dico alcune perchè ad esempio il Paperino col rametto che costringe i nipoti a pulire casa tutto il giorno o Zio Paperone mega truffatore non penso si possano più avere in ogni caso, e forse è meglio così), e quindi mi chiedo se sarebbe il caso che i nuovi fumetti Disney cambino direzione presentandosi in albi impostati alla Lupo Alberto o Rat-Man, perché rimanendo su un giornale commerciale per bambini come Topolino difficilmente si potrà ritornare a storie più "impegnate" come dice ZioPaperone.

                            Personalmente sul Topo odierno trovo roba di mio gradimento, Vitaliano, Faraci, Casty e tanti autori garbano i miei gusti, e sento che presto la gestione De Poli comincerà a farsi sentire.
                            Forse è davvero ora che il fumetto Disney e i personaggi come Topolino e Paperino comincino a riscattarsi di tanti anni di "appiattimento". :)
                            « Ultima modifica: Mercoledì 1 Lug 2009, 17:24:14 da Dollarone_89 »

                              Re: Guido Martina
                              Risposta #433: Mercoledì 1 Lug 2009, 18:20:27
                              Il discorso è giusto e completo, ed esprime bene o male quello che sentono molti.
                              Però quando dici questo:

                              Citazione
                              Se i fumetti Disney dalla loro hanno anche lo scopo di educare un bambino (compito ovviamente dei genitori stessi, ma un buon prodotto Disney di valori ne dovrebbe sempre avere, e ne sono testimone le mille campagne contro il razzismo o il rispetto per la natura), presentare un moderno Paperino che picchia i nipoti col ramoscello mi sembrerebbe una mossa decisamente azzardata e forse anche a sbagliata, per la mentalità di oggi.

                              Citazione
                              Oggi a mio parere sul Topolino odierno è assai dura ritornare ad affrontare alcune tematiche (dico alcune perchè ad esempio il Paperino col rametto che costringe i nipoti a pulire casa tutto il giorno o Zio Paperone mega truffatore non penso si possano più avere in ogni caso, e forse è meglio così)

                              Quando dici queste cose spero che non siano tue opinioni e tu ti riferisca alla mentalità in generale del 2000, altrimenti tutte le mie divagazioni (mie e di ZP) sullo "Zio-Paperone-martiniano-espressione-del-teatro-dei-burattini-e-della-Commedia-dell'Arte" vanno a farsi benderire :-X

                              « Ultima modifica: Mercoledì 1 Lug 2009, 18:22:18 da Flo »

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                                Re: Guido Martina
                                Risposta #434: Mercoledì 1 Lug 2009, 19:05:18
                                CUT
                                Quoto Vito, e il suo modello di lettore sì nostalgico, ma capace di vedere le cose buone che sforna anche il "Topolino" attuale (specie confrontandole con quelle sfornate nel recente passato della mia adolescenza). Certamente c'è chi parlerà di "assuefazione", ma credo che sia più una posizione dettata dal buonsenso (oltre che dal fatto di aver, purtroppo, vissuto solo in differita la "Golden Age" del fumetto Disney italiano). :)

                                Quando dici queste cose spero che non siano tue opinioni e tu ti riferisca alla mentalità in generale del 2000, altrimenti tutte le mie divagazioni (mie e di ZP) sullo "Zio-Paperone-martiniano-espressione-del-teatro-dei-burattini-e-della-Commedia-dell'Arte" vanno a farsi benderire :-X
                                Martina è un Autore da contestualizzare più che da attualizzare. Ogni Autore e ogni sua opera sono lo specchio dei tempi. Non credo che Martina possa essere o diventare lo specchio di questi tempi (che, nel bene e nel male, sono quel che sono).
                                E poi non capisco quanto sopraccitato. Cos'è questo ritenere Martina un modello assoluto e solamente la sua esclusiva visione di Zio Paperone "autentica"? Mi pare un po' troppo "campanilistica" questa posizione (seppure assolutamente legittima ;)), ecco...
                                « Ultima modifica: Mercoledì 1 Lug 2009, 19:08:26 da iuventuri »

                                 

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