Condivido molte delle cose scritte da ZioPaperone in questo o in altri topic sulla questione di questo buonismo dilagante.
E' bene soprattuto non trattare il bambino come un fessacchiotto facendogli credere che il mondo è un confettino rosa, e non penso che Topolino sia
soltanto un giornale d'evasione. O meglio, sì lo è, ma ad ogni modo i fumetti Disney hanno da sempre trasmesso tanti significati attraverso satira e altri elementi che facevano sì che il fumetto fosse indirzzato ai bambini ma avevano quell'impronta di riflessione che era ciò che rendeva un prodotto Disney apprezzabile anche agli adulti.
Però è anche vero che la "cattiveria" martiniana che tutti idolatrano qui dentro non sarebbe concepibile (almeno in parte) sulle storie odierne.
Molti qui rimpiangono il Paperino col rametto che picchia i nipoti, ma sarebbe bene ricordare che se queste pratiche potessero essere più in uso negli anni '50-'60 (dove molti figli si rivolgevano pure col "voi" ai genitori autoritari), oggi nel 2000 un genitore che agirebbe in questo modo sarebbe visto certo in malo modo. Se i fumetti Disney dalla loro hanno anche lo scopo di educare un bambino (compito ovviamente dei genitori stessi, ma un buon prodotto Disney di valori ne dovrebbe sempre avere, e ne sono testimone le mille campagne contro il razzismo o il rispetto per la natura), presentare un moderno Paperino che picchia i nipoti col ramoscello mi sembrerebbe una mossa decisamente azzardata e forse anche a sbagliata, per la mentalità di oggi.
Zio Paperone che truffaingannaraggiraimbroglia
sfrutta invece, più che politically
scorrect, mi è sembrata più che altro una caratterizzazione estrema del personaggio, voluta diversamente proprio dal creatore stesso che ne ha sempre trasmesso i valori a cominciare dalle tantissime lezioni date a Paperino sul farsi una fortuna lavorando onestamente e non arrendersi mai alle prime difficoltà, soprattutto non imbrogliando (e per favore, basta citare le storielle delle GM
).
Quindi se lo Zione di oggi è visto come un affarista onesto non lo chiamerei politically correct, ma rispetto verso le intenzioni del personaggio maturo di storie come La Disfida dei Dollari, il Torneo Monetario e tante alte.
Vero anche che rendere un personaggio puro e candido appiattisce il tutto, sarebbe bene trattare i personaggi come umani cui è consentito sbagliare e mostrare i propri difetti liberamente.
Posso capire chi non apprezza il "buonismo" delle storie odierne (col rispetto per l'ambiente, i cattivi che-infondo-sono-buoni, azzeramento dei riferimenti a tematiche più pesanti come la morte, abolizione della caccia e delle pellicce, e via dicendo), ma da un altro canto sarebbe impossibile tornare a vedere le tematiche di un tempo sul Topo di oggi, dove ti allegano il gadget dei Transformer o gli album dei calciatori e all'interno si parla di figurine, interviste a Hannah Montana e via dicendo. Sì certo, Topolino è sempre stato un fumetto per i bambini sin dalla nascita, però con la mentalità di allora era più facile avere storie alla Guido Martina.
Oggi a mio parere sul Topolino odierno è assai dura ritornare ad affrontare alcune tematiche (dico alcune perchè ad esempio il Paperino col rametto che costringe i nipoti a pulire casa tutto il giorno o Zio Paperone mega truffatore non penso si possano più avere in ogni caso, e forse è meglio così), e quindi mi chiedo se sarebbe il caso che i nuovi fumetti Disney cambino direzione presentandosi in albi impostati alla Lupo Alberto o Rat-Man, perché rimanendo su un giornale commerciale per bambini come Topolino difficilmente si potrà ritornare a storie più "impegnate" come dice ZioPaperone.
Personalmente sul Topo odierno trovo roba di mio gradimento, Vitaliano, Faraci, Casty e tanti autori garbano i miei gusti, e sento che presto la gestione De Poli comincerà a farsi sentire.
Forse è davvero ora che il fumetto Disney e i personaggi come Topolino e Paperino comincino a riscattarsi di tanti anni di "appiattimento".