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alec
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    Re: I De Vita
    Risposta #180: Giovedì 30 Apr 2009, 00:48:11
    Però De Vita senior era un eccellente illustratore verista, anche se non era tagliatissimo per la produzione Disney.  Perego, invece, era proprio negato. Ma come ha fatto ad essere assunto alla Mondadori? Le sue brutte copertine facevano scappare la voglia di aprire gli albi!
    « Ultima modifica: Giovedì 30 Apr 2009, 00:49:59 da alec »

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      Re: I De Vita
      Risposta #181: Giovedì 30 Apr 2009, 05:45:24
      Però De Vita senior era un eccellente illustratore verista, anche se non era tagliatissimo per la produzione Disney.  Perego, invece, era proprio negato. Ma come ha fatto ad essere assunto alla Mondadori? Le sue brutte copertine facevano scappare la voglia di aprire gli albi!
      Giusto un paio di precisazioni, sicuramente già dette qua e là in  passato...

      Sono d'accordo che la produzione disneyana di Perego fosse di qualità e gradimento abbastanza dubbi (da bambino detestavo il suo tratto... ora, col filtro della memoria (per la serie: "bei tempi quando leggevo quei prologhi!!!"  ;D) e pensando a quanto "sporco lavoro" deve aver fatto quell'uomo, guardo con affetto le pose improbabili e goffe dei suoi paperi, con quelle espressioni sempre così rigide, date da quei becchi aperti in modo sempre uguale.... ma questo non è certo un suo pregio che gli va riconosciuto in sede postuma!). Però, a favore della sua professionalità, credo sia approdato alla Mondadori semplicemente perché anche lui ha avuto le sue belle esperienze in campo verista e non (e la sua pagina su lambiek lascia intravedere qualche sua vignetta verista), mentre per il resto, prima di approdare alla Disney, ha lavorato nel campo dell'animazione e disegnato per altri editori umoristici. Non sarà stato eccelso neppure lì, ma mi sembra fosse decisamente meglio... e, chissà!, magari anche con il pregio di essere molto versatile e veloce!

      Circa De Vita Sr., per tornare IT, se da un lato è senz'altro vero che si è cimentato maggiormente nel fumetto realistico, per cui è giusto dare alla cosa maggior enfasi, tenderei a non accumunarlo troppo a Perego in ambito disneyano: se è vero che entrambi i tratti di questi due autori possono sembrare poco adatti a paperi e topi e risultare spiacevoli ai più, la differenza di tecnica tra i due è enorme... e in netto favore di De Vita! :)
      « Ultima modifica: Giovedì 30 Apr 2009, 05:48:12 da Floyd75 »
      --- Andrea

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      alec
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        Re: I De Vita
        Risposta #182: Giovedì 30 Apr 2009, 10:24:48
        Quoto per la preferenza a De Vita, ma Perego continuo ad associarlo all'inguardabilissimo Ambrogio Vergani, che disegnava le copertine di Topolino nel dopoguerra.  Proprio roba da...bombardati!!! :( :( :(

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          Re: I De Vita
          Risposta #183: Domenica 3 Mag 2009, 12:56:34
          Quoto per la preferenza a De Vita, ma Perego continuo ad associarlo all'inguardabilissimo Ambrogio Vergani, che disegnava le copertine di Topolino nel dopoguerra.  Proprio roba da...bombardati!!! :( :( :(
          Mah! A me Vergani invece piace molto... Non è neanche uno di quelli rimasti immobili. Nel tempo è stato al passo dell'evoluzione grafica all'interno del giornale e non ha riproposto in eterno uno stile come questo, che posso capire ad alcuni non piaccia anche se io lo trovo bellissimo.
          W la Disney e Dumas!
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            Risposta #184: Domenica 3 Mag 2009, 18:10:00
            Mah! A me Vergani invece piace molto... Non è neanche uno di quelli rimasti immobili. Nel tempo è stato al passo dell'evoluzione grafica all'interno del giornale e non ha riproposto in eterno uno stile come questo, che posso capire ad alcuni non piaccia anche se io lo trovo bellissimo.
            In effetti non è inguardabilissimo. Diciamo che è uno stile figlio del suo tempo e in linea con la graficità (si potrà dire?) dell'epoca. Se quindi centrato in un particolare contesto persino Vergani può essere apprezzato.


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              Risposta #185: Domenica 3 Mag 2009, 21:29:35
              Lasciando perdere che di Vergani il 90% dei suoi lavori è di dubbia attribuzione, e che il rimanente sono o ricalchi o rifacimenti, nemmeno io lo trovo malaccio. Un onesto lavoratore.

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                Risposta #186: Domenica 3 Mag 2009, 21:38:31
                Lasciando perdere che di Vergani il 90% dei suoi lavori è di dubbia attribuzione, e che il rimanente sono o ricalchi o rifacimenti, nemmeno io lo trovo malaccio. Un onesto lavoratore.
                E non dimentichiamo che, dal 1949 al 1960 ca., è stato lui a realizzare le copertine (originali o ricalchi) di (praticamente) tutti gli albi Disney editi da Mondadori.
                Una vera e propria colonna dell'illustrazione disneyana del secondo dopoguerra, a prescindere dai gusti personali.

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                alec
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                  Risposta #187: Mercoledì 13 Mag 2009, 22:24:20
                  La famosa copertina del "trenino", a giudicare dall'atteggiamento di Donald, sembra un ricalco da Taliaferro.  Dico bene?

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                    Re: I De Vita
                    Risposta #188: Venerdì 24 Dic 2010, 02:24:50
                    Rispesco questo topic su cui nessuno postava da un anno e mezzo :o
                    per cercare di chiarire un' incongruenza nell' INDUCKS sulla prima storia disegnata da Massimo De Vita.
                    In Paperino e il cane dollarosus si dice che è la prima storia disegnata da MdV, sia pure con la collaborazione qua e là del padre,
                    insomma sembra che principalmente debba essere attribuita a MdV.
                    In Paperon de' Paperoni contro Mandracchio è invece riportato:
                    -MdV ha raccontato il 9.10.2010 che questa fu la prima storia assegnatagli da Gentilini: le matite son tutte sue, ma le chine del padre-
                    Se entrambe le affermazioni sono vere, se ne dovrebbe dedurre che la prima storia, apparsa su TL285,
                    fu assegnata a PLdV, che la affidò al figlio, oppure che la seconda, pubblicata su TL342,
                    rimase più di un anno in attesa di essere pubblicata.

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                      Re: I De Vita
                      Risposta #189: Lunedì 27 Dic 2010, 13:35:56
                      Pier Lorenzo De Vita... penso sia il più particolare disegnatore di storie disneyane per lo stile diverso da tutti gli altri. D'accordo, con i suoi tratti spigolosi è l'opposto di Barks e se vogliamo anche dei tipici tratti arrotondati dei nostri beniamini, tuttavia guadagna in espressività molto accentuata e personalissima, che rende le sue storie indimenticabili (penso a Zio Paperone e le formiche rufine, che mi ha tanto entusiasmato da bambino e me l'ha fatto ricercare, grazie a inducks, tra i volumetti ora che ho una collezione decente!). In definitiva, è giusto che la maggior parte delle storie dei paperi conservino un tratto tradizionale, però quella piccola parte di PL de Vita introduce una variante pepata da me amatissima GRAZIE DI ESSERCI STATO PIER LORENZO DE VITA  :D
                      A presto
                      Emiliano  :)
                      'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                      'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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                        Re: I De Vita
                        Risposta #190: Lunedì 27 Dic 2010, 16:02:49
                        Ringrazio chi ha riaperto il topic: da tanto volevo postare qua... ma il pc continua a farmi impazzire! Era ora anche che tornassi alla mia recensione settimanale, seppur tenuto conto di un certo topic... ;)

                        Massimo De Vita è per me il primo autore Disey del quale lessi una storia, La vittoriosa sconfitta di Paperinik. E subito mi piacque, ritenendolo il migliore. Oltretutto una sua storia (Paperino e l'ispirazione) comparve pure sul primo Topolino che acquistai (1552): un segno del destino.

                        E il migliore si è confermato negli anni a venire, perché è il solo che riesce a trasmetterci così tante emozioni senza mai esasperare alcunché, o senza averlo mai esasperato in tutta la sua carriera.

                        Le prospettive sono perfette, ma mai troppo accentuate, i personaggi tendono allo slanciato, ma mai quanto un Cavazzano anni '70, rotondeggiano, ma non sono mai grassi! Poche linee mutate in un volto ne cambiano integralmente l'espressività e le sensazioni che ci vengono trasmesse, come solo un grandissimo disegnatore sa fare.

                        Certo, può essere curioso notare come il tratto di MDV attraversi tantissime fasi di studio, quasi a salti, dapprima passando bruscamente da uno simile a quello paterno ad uno che richiama quello di Murry, per poi, ancora più improvvisamente, trasformarsi negli albori del futuro MDV solo con i primi anni '70. Solo da questo momento in poi il tratto si trasforma senza più salti, senza più fasi di studio eccessive, per evolvere, lentamente ma inesorabilmente, verso la perfezione grafica che caratterizzerà il grande Massimo dal 1975 in poi.

                        Paperi che si fanno meno cicciotti, topi più atletici, un tratto pulito, dinamico, perfetto in ogni riga: questo è il MDV dell'apice, al quale bastano pochi cerchi per regalarci un'emozione.

                        Ma la grandezza di MDV non è basata solo sui personaggi: anche fondali e scenari la fanno da padrone nelle sue storie. Non vi è infatti alcuna vignetta che possa dirsi sovrabbondante di dettagli, anzi: pure quando ve ne sono molti, mai si riducono ad esercizio stilistico (C. Chendi), ma si compenetrano nella vignetta al punto che, se li togliessero, la trama non ne risentirebbe, ma il nostro occhio ne sarebbe come defraudato (per esempio, gli splendidi sfondi della Spada di Ghiaccio). E la cosa stupisce, perchè MDV riesce ad appassionarti anche quando lascia nella pagina una vignetta senza fondali e senza cornice, con solo i personaggi in libertà: due estremi che nelle storie non fanno mai a pugni, dimostrando come il tratto del nostro sia ormai talmente perfetto e preciso da potersi adattare a qualsiasi situazione... :) :) :)

                        Due soli appunti possono essere mossi al mio idolo:

                        1) rivorrei il riflesso a puntino bianco negli occhi dei personaggi!
                        2) lo rivorrei sui paperi! Se qualcuno aprisse una petizione... non piangerei!

                        Quanto allo sceneggiatore, beh, è chiaro che l'avventura è il suo pane, e con essa i misteri della storia e l'azione fantasy. Non ricordo gialli di sua fattura, come se l'intrigo per lui andasse di pari passo con l'azione, più che con la deduzione (gialli che, però, non ha problemi a disegnare su sceneggiature altrui, come Topolino e l'occhio parlante, di Martina, o Topolino e l'allucinante caso dei furti impossibili di Concina): sta di fatto che le sue trame avventurose sono pressoché perfette, mai una sbavatura o un'illogicità (se escludiamo quella tavoletta MU che contiene un gioco di parole in Italiano... ;D).

                        Complimenti anche allo sceneggiatore, quindi, che, quando esce dal campo consueto, preferisce farlo a favore della comicità, arte che dimostra di saper padroneggiare piuttosto bene (Paperino e le scatole dell'allegria): bene fa MDV, se non si sente nelle corde altri filoni, a non avventurarvisi, evitando di darci risultati scadenti (che però sarebbero probabilmente riscattati dai disegni...)

                        Se qualcuno dovesse trovare il post troppo lungo, mi perdoni per stavolta: MDV è il mio idolo assoluto, e in qualche modo dovevo omaggiarlo! ;) ;) ;)

                        Noto ora che con questo messaggio sono diventato Giovane Marmotta... Quale onore!
                        « Ultima modifica: Lunedì 27 Dic 2010, 16:47:29 da pkthebest »

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                          Re: I De Vita
                          Risposta #191: Mercoledì 29 Dic 2010, 12:49:33
                          ‘La vittoriosa sconfitta di Paperinik’ concentra molti degli elementi la cui combinazione rende appassionati le storie dei paperi : Paperino + Zio Paperone + nipotini + Archimede + Rockerduck + Bassotti + tribù esotica primitiva con un tesoro.  
                          Già prima della comparsa di Paperinik questi elementi erano sufficienti a creare le storie più fantasiose e spassose, poi Paperinik ha introdotto la giusta riscossa psicologica di Paperino, troppo spesso vittima della prepotenza di Zio Paperone e della saggezza dei nipotini. Fortunatamente Paperinik è stato usato moderatamente, perché un’insistenza esagerata avrebbe finito per snaturare l’inconfondibile carattere di Paperino. Inoltre nel corso degli anni settanta si assiste ad una sempre più frequente collaborazione di Rockerduck con i bassotti : prima la loro ignoranza e scarsezza di mezzi poteva solo essere sollevata dall’intelligenza di nonno bassotto o di qualche complice occasionale, poi l’unione con la potenza finanziaria e la scaltrezza di Rockerduck hanno dato l’idea al lettore di problemi ben più grandi da affrontare, della collusione nociva tra delinquenza e potere economico che sempre più anche nel mondo del capitalismo reale andava sviluppandosi. Sempre specchio dei tempi, i paperi, rileggono tutto in chiave farsesca per il nostro divertimento. Che tristezza, tedio e prevedibilità Topolino nel frattempo: il solito infallibile detective, con il solito sbadato Pippo che involontariamente indica la pista, con il solito presuntuoso e incapace ispettore Manetta…
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                            Re: I De Vita
                            Risposta #192: Domenica 20 Feb 2011, 20:23:46
                            Oibò! Nessuno ha segnalato che nell'ultimo numero di Fumo di china (189) c'è un'intervista/articolo con protagonista Massimo De Vita? :)
                            « Ultima modifica: Domenica 20 Feb 2011, 20:25:02 da pacuvio »

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                              Re: I De Vita
                              Risposta #193: Domenica 20 Feb 2011, 20:32:51
                              Oibò! Nessuno ha segnalato che nell'ultimo numero di Fumo di china (189) c'è un'intervista/articolo con protagonista Massimo De Vita? :)

                              E nessuno ha avuto il coraggio di segnalare che quell'intervista nasce come spin off del Premio Papersera?
                              "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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                                Re: I De Vita
                                Risposta #194: Martedì 26 Apr 2011, 17:51:30
                                scusate ma sapete dirmi se Massimo de Vita si inchiostra da solo le tavole,o lo fa qualcun'altro?



                                 

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