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Jerry Siegel

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    Re: Jerry Siegel
    Risposta #45: Domenica 8 Feb 2009, 16:58:04
    In quanto a pessimismo anche Martina secondo me era molto pessimista. Comunque Minni e le mummie del pianeta Rubharhape è di Maria Luisa Ciceri. ;)


    Vero, eh. la memoria gioca brutti scherzi. Comunque, molto simile stilisticamente alle storie del Siegel. Uno poco abituato ai nomi, l'avrebbe sicuramente attribuita a lui (come ho fatto io per sbaglio). Una cosa che mi ha sempre "inquietato" del Siegel era il suo uso ricorrente di "pensieri" invece di dialoghi vocali. Non so perche' ma in storie come "la voce che venne dal nulla", o nelle sue altre l'uso massiccio di dialoghi interiori (i pensieri per dirla semplice) mi ha sempre fatto provare un senso di distacco dalla realta' -anche se quella fittizia dei fumetti-. Come se ogni personaggio all'interno della storia vivesse in un mondo prprio scollegato dagli altri. Di solito, l;'uso di dialoghi interiori viene usato per approfondire la psicologia di un personaggio, ma nel caso del Siegel l'effetto e' opposto: rendere il personaggio ancora piu' etereo e vittima di realta' paradossali

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      Re: Jerry Siegel
      Risposta #46: Lunedì 9 Feb 2009, 10:46:13
      Una cosa che mi ha sempre "inquietato" del Siegel era il suo uso ricorrente di "pensieri" invece di dialoghi vocali. Non so perche' ma in storie come "la voce che venne dal nulla", o nelle sue altre l'uso massiccio di dialoghi interiori (i pensieri per dirla semplice) mi ha sempre fatto provare un senso di distacco dalla realta' -anche se quella fittizia dei fumetti-. Come se ogni personaggio all'interno della storia vivesse in un mondo prprio scollegato dagli altri. Di solito, l;'uso di dialoghi interiori viene usato per approfondire la psicologia di un personaggio, ma nel caso del Siegel l'effetto e' opposto: rendere il personaggio ancora piu' etereo e vittima di realta' paradossali
      concordo, anche per me l'uso massiccio di dialoghi interiori creava un effetto decisamente "estraniante". Solo che, a differenza di molti, non apprezzavo la cosa. Di fatto azzerava la "suspension of disbelief", ricordandomi in ogni vignetta che era un'opera di finzione. Un po' come quando si sfasa il sonoro mentre guardi un film ;)
      I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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        Re: Jerry Siegel
        Risposta #47: Mercoledì 18 Feb 2009, 22:46:00
        Vedo che finalmente è emersa la questione di chi scrivesse i testi italiani dei soggetti di Siegel, che mi affligge da molto tempo. Al di là delle sceneggiature comunque difficilmente confondibili, ciò che mi ha sempre reso un po' antipatiche le sue storie è proprio lo stile del testo, che vorrei proprio sapere di chi è opera. Me lo chiedo perché ho letto molte e varie storie caratterizzate da sceneggiature del tutto simili a quelle delle storie di Siegel per linguaggio ed effetto "straniante" degli avvenimenti, e quasi sempre affidate ai disegni di Guido Scala o Sergio Asteriti. Gli autori accreditati per queste storie, da che mi ricordo, sono, oltre a Siegel: Bruno Mandelli (diverse storie ALLUCINANTI con Pippo e Nocciola), Anne-Marie Dester, Andrea Fanton (mitica resterà in eterno l'incomprensibile T e la galassia delle sfere essenziali), la già citata Maria Luisa Ciceri (il pianeta Rhubarhape è ancora leggibile, benché fuori di melone: Minni e il segno della Sfinge raggiunge livelli di delirio pericolosi).

        La somiglianza degli stili di queste storie mi fa sospettare che gli sceneggiatori accreditati fornissero solo il soggetto, poi sviluppato in sceneggiatura da qualcun altro: chi? Lo stile mi ricorda moltissimo quello di alcune delle vecchie storie di Massimo Marconi, tra cui soprattutto ZP e il demone del gioco: salti di scena confusi, trame vagamente oniriche, battute folgoranti e praticamente prive di significato, tra cui:

        - Gastone! Ora capisco!
        - Gastone! Capisco di più!

        - Povero me! Così detective, così sepolto vivo!

        - Da bagno a... bagnomaria!

        E altre perle del genere, da cui le storie di Siegel non sono immuni, oltre che piene di "Yaaah!", "Yeah!", espressioni tipo "E' grigia per noi!" o "Congelatevi! Tutti!". Ecco, quello che mi piacerebbe per mettere in pace la memoria che ho delle storie di Siegel è sapere chi gli scriveva i testi in italiano.

        Perché le storie di Siegel, pur essendo a volte molto belle (La scorribanda nei secoli è terrificante, ma magnifica), mi restano sempre "aliene" a causa del linguaggio utilizzato. Fermo restando che comunque contengono tutte elementi anomali come un inizio fuori dall'usuale (Paperino detective/paparazzo/tassista, Gambadilegno dittatore di una nazione); fantasticherie fiabesche (Topolino a Magiclandia, La voce che venne dal nulla); personaggi usciti dal nulla da una vignetta all'altra, cattivissimi e inarrestabili, violenti e sadici; voltafaccia talmente repentini da non essere quasi assimilabili. Quelle di Siegel sono storie dure, ciniche, spesso pessimistiche, talvolta così estreme da arrivare al punto di non lasciare intravedere speranza per un lieto fine (salvo poi capovolgere tutto in due pagine). Nella mia memoria, poi, spesso l'autore è associato ai disegni di Scala e Asteriti, che contribuiscono all'atmosfera onirica e indefinita delle storie. Per tutti questi motivi non sono mai riuscito a farmelo andare giù liscio, anche se naturalmente capisco che si tratta di un autore con standard fumettistici molto lontani da quelli italiani, e certe sue storie mi sono piaciute molto. Mi resterà sempre la curiosità di sapere, se scriveva i testi e i dialoghi completi, com'era il suo vero stile disneyano in confronto a quello che abbiamo poi letto in italiano.

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          Re: Jerry Siegel
          Risposta #48: Martedì 5 Mag 2009, 21:41:18


          Vero, eh. la memoria gioca brutti scherzi. Comunque, molto simile stilisticamente alle storie del Siegel. Uno poco abituato ai nomi, l'avrebbe sicuramente attribuita a lui (come ho fatto io per sbaglio). Una cosa che mi ha sempre "inquietato" del Siegel era il suo uso ricorrente di "pensieri" invece di dialoghi vocali. Non so perche' ma in storie come "la voce che venne dal nulla", o nelle sue altre l'uso massiccio di dialoghi interiori (i pensieri per dirla semplice) mi ha sempre fatto provare un senso di distacco dalla realta' -anche se quella fittizia dei fumetti-. Come se ogni personaggio all'interno della storia vivesse in un mondo prprio scollegato dagli altri. Di solito, l;'uso di dialoghi interiori viene usato per approfondire la psicologia di un personaggio, ma nel caso del Siegel l'effetto e' opposto: rendere il personaggio ancora piu' etereo e vittima di realta' paradossali

          Infatti, anch'io nel mio post del 2005 su questo thread ho attribuito la storia del pianeta Rhubarape a Siegel.
          Sarebbe interessante sapere qualcosa di più su Maria Luisa Ciceri.
          « Ultima modifica: Martedì 5 Mag 2009, 21:42:04 da MarioCX »
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            Re: Jerry Siegel
            Risposta #49: Mercoledì 17 Giu 2009, 20:25:47
            Forse uno dei motivi per cui Siegel era così pessimista è che quasi tuttà la sua vita è stata difficile.Creatore di Superman non riconosciuto,dovette affrontare continui problemi economici,più volte sul punto di suicidarsi trova finalmente lavoro su Topolino e da quel momento i problemi cominciarono ad andarsene,finchè raggiunta l'età della pensione potè finalmente passare i suoi ultimi anni come meritava,ma per molto tempo i soldi furono la ragione di tutti i suoi guai,così,molto probabilmente,scaricò la sua avversione sul denaro attraverso le storie di Paperone,che rappresentava ciò che lui non era mai riuscito a raggiungere pur lavorando sodo come il vecchio papero:il successo

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              Re: Jerry Siegel
              Risposta #50: Mercoledì 17 Giu 2009, 23:22:22
              interessante interpretazione la tua
                       
              In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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                Re: Jerry Siegel
                Risposta #51: Sabato 20 Giu 2009, 19:58:34
                interessante interpretazione la tua
                Non riesco a trovare dove, ma ricordo che avevo azzardato anche io questa ipotesi :-/
                Secondo è molto più verosimile di una semplice questione di "gusto".
                W la Disney e Dumas!
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                  Re: Jerry Siegel
                  Risposta #52: Domenica 28 Giu 2009, 12:23:48
                  Scorrendo l'elenco delle storie di Siegel ho trovato solo due storie "al di fuori" della produzione italiana: http://coa.inducks.org/story.php?c=W+JW+++16-02 e http://coa.inducks.org/story.php?c=W+DD++146-01. E' possibile che, essendo alcune delle prime da lui fatte, si sia reso conto dei limiti americani (lunghezza di pagine, trame di conseguenza inconsistenti, pesanti censure) e abbia deciso di passare dalla "nostra" parte?

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                  ZioPaperone
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                    Re: Jerry Siegel
                    Risposta #53: Domenica 28 Giu 2009, 12:35:14
                    concordo, anche per me l'uso massiccio di dialoghi interiori creava un effetto decisamente "estraniante". Solo che, a differenza di molti, non apprezzavo la cosa. Di fatto azzerava la "suspension of disbelief", ricordandomi in ogni vignetta che era un'opera di finzione. Un po' come quando si sfasa il sonoro mentre guardi un film ;)

                    Sono un altro che non la apprezzava e non la apprezza tuttora.
                    E non solo per il danno alla supension of disbelief, come acutamente nota Brigitta, ma anche perché non mi piaceva esteticamente (il ritmo era disturbato imho, appunto come quando il sonoro va "fuori sinc") e perché mi rovinava l'atmosfera WD.
                    Anzi, Jerry Siegel, che inizia a scrivere all'inizio dei '70, fu una delle ragioni che mi fece allontanare dal Topo.
                    A parte le ragioni estetiche e di ritmo, lo trovavo troppo psicologico, troppo introspettivo e un po' contorto. Benché ammetta che alcune storie avevano un indubbio fascino... ma comunque non mi piaceva lo stile. Alcune storie poi, come quelle del giocattolaio, le detestavo assolutamente.
                    « Ultima modifica: Domenica 28 Giu 2009, 12:37:07 da ZioPaperone »

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                      Re: Jerry Siegel
                      Risposta #54: Domenica 28 Giu 2009, 18:57:38
                      Anzi, Jerry Siegel, che inizia a scrivere all'inizio dei '70, fu una delle ragioni che mi fece allontanare dal Topo.

                      Ci ha allontanati in due :)

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                        Re: Jerry Siegel
                        Risposta #55: Domenica 28 Giu 2009, 23:59:28

                        Ci ha allontanati in due :)

                        Sono contento di non essere il solo... :)

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                          Re: Jerry Siegel
                          Risposta #56: Lunedì 29 Giu 2009, 00:03:08
                          Sono contento di non essere il solo... :)
                          Siete un po' ingiusti verso Siegel, imho, ha fatto molte belle storie, sopratutto coi topi. Poi certo c'erano anche quelle non molto riuscite... :-X
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                            Re: Jerry Siegel
                            Risposta #57: Lunedì 29 Giu 2009, 00:12:21
                            Trovo abbastanza curioso, però, che sebbene siano tra le storie con le sceneggiature più inquietanti e delicate, le storie di Siegel vengono raramente ritoccate e censurate quando le ripubblicano. Molto meno di altre, comunque. Cioè, ricordiamoci che sono arrivati a modificare "Buazzz!" con "Bleah!", e per cosa? Perché la prima esclamazione contiene "azzz", forse? Quindi è sorprendente che Siegel non sia stato riscritto da cima a fondo, ricordando anche l'abbondanza di strane espressioni nelle sue storie. E questo alla faccia di chi afferma pubblicamente che le vecchie storie siano di difficile lettura; io da bambino trovavo Siegel quasi incomprensibile... e così rimane tutt'oggi. Come adoro la coerenza delle politiche Disney :-X

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                              Re: Jerry Siegel
                              Risposta #58: Lunedì 29 Giu 2009, 09:57:41
                              Come adoro la coerenza delle politiche Disney :-X
                              in questo caso io la adoro sul serio
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                                Re: Jerry Siegel
                                Risposta #59: Lunedì 29 Giu 2009, 10:09:46
                                E questo alla faccia di chi afferma pubblicamente che le vecchie storie siano di difficile lettura; io da bambino trovavo Siegel quasi incomprensibile... e così rimane tutt'oggi. Come adoro la coerenza delle politiche Disney :-X
                                Post curioso questo... forse non ho capito, ma sembra inneggiare ad una revisione di Siegel alla luce del "visto che s'è modificato di tutto..."
                                Ma ho capito sicuramente male, non è possibile che qualcuno invochi un uso più massiccio della revisione delle storie, piuttosto che pretenderne l'abolizione proprio alla luce di come un spesso ostico Siegel venga ristampato intonso!
                                --- Andrea

                                 

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