salve, sono nuovo qui, anche se conosco il forum da tempo. Leggo i fumetti Disney da quando ho imparato a leggere, quindi dal 1980 o giu di li e fortunatamente ho potuto godere le ultime bellissime storie (che e secondo me, sono finite dopo Topolino 1600 o giu di li). Comunque, sono qui giusto per dire un paio di idee su Siegel, autore che ho sempre apprezzato molto. Gia negli anni 80, quando molti dei nomi degli sceneggiatori e disegnatori erano ancora sconosciuti (e io ero appena un bambinetto) riuscivo in qualche modo a riconoscere questo autore (il cui nome ho appreso piu tardi) e il suo stile, a intuire quali delle storie erano state scritte da lui, non so se mi spiego.. Ho sempre amato Siegel per la sua vena surreale, spesso apocalittica ("la scorribanda nei secoli") o orrorifica (la storia citata dove Minni scopre che sua zia e' stata rimpiazzata da una mummia cosi' come tutti gli abitanti di Topolina, non ricordo il titolo, ma dovrebbe essere sua) , sociopolitica (ZP e il basso tenore, dove Paperone minaccia di asfissiare l'intera umanita'), "allucinata" (P e la voce che venne dal nulla", "P e Max il vendicatore" ecc.). La vena orrorifica presente nelle storie, come quelle del Giocattolaio, e' tangibile, concreta. Il finale de "la scorribanda nei secoli"? allucinante, le ultime pagine, quando i nostri osservano sullo schermo la fine della civilta' aliena, sono da brivido, e una di quelle cose che lasciano il segno nella memoria di un bambino. I suoi dialoghi erano molto "affettati", spesso rapidissime raffiche di 1 o 2 parole ("dammelo" - "mai!" - "aargh") che rendevano i protagonisti ancora piu' aliena(n)ti. Mi sono sempre chiesto se il Siegel scriveva le sue storie disneyane sotto l'effetto di qualche allucinogeno. Tipiche storie pop/weird/stoned adattissime per l'epoca (l'epoca dei grandi film di fantascienza, paura del nucleare, nascita del punk e movimenti controculturali, rinato interesse per l'esoterismo e discipline filosofiche alternative, l'interesse per gli alieni e civilta' aliene superiori a quelle umane). Un autore borderline, forse il piu' "punk", "metafisico" "spirituale" e "ascetico". Oltre all'uso di droghe, mi sono sempre chiesto se Siegel faceva parte di qualche setta mistica-occultista. Le sue storie hanno un che di misticismo e pessimismo cosmico alieno dalla vita quotidiana mai raggiunto dagli altri autori