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Tito Faraci

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Lo Straniero
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PolliceSu
    Re: Tito Faraci
    Risposta #420: Giovedì 12 Set 2013, 14:10:08
    Sì, ma quando si attacca la serialità, la quale è forse la spina dorsale del mondo nerd attuale... Comunque parlatene in un altro topic.

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      Re: Tito Faraci
      Risposta #421: Giovedì 12 Set 2013, 14:33:08

      E' OT e non c'entra con Martina, ma la fortuna delle serie televisive (quelle fatte bene, che esistono come esistono i film fatti male) è proprio congelare i personaggi in un eterno presente che diventa una vita eterna. E non per soddisfare gusti di bassa lega, ma perché concretizzano il sogno di sempre dell'essere umano: la vita eterna.

      Lo riflette in via incidentale, appunto perché siamo affamati di questo di cui tu parli (e di qualche serie televisiva sono stato "seguente" anch'io sporadicamente), e quindi la qualità delle serie a lungo andare - o ben presto - va a farsi benedire, perché il loro scopo è creare proseliti. Ma in maniera continuativa, spesso questo porta a una disaffezione alle opere autoconclusive, e lo spirito critico va a farsi benedire.
      Il discorso si ricollega a Martina perché ritengo che oggi si sia appunto sviluppato un tipo di fruizione molto "nerd" e deleteria delle opere Disney e del fumetto in generale, coi personaggi che debbono fare quello che ci si aspetta da loro e guai a sgarrare, perché sono i nostri "pucci pucci teneroni" o quasi. Quindi modi di fare storie "autonomi" (non particolari, perché le storie di Martina per pathos sono simili a tanti fumetti avventurosi dell'epoca), comunque assolutamente canonici per la fruizione dei vecchi lettori, sono considerati di un'altra epoca e quindi superati. Oggi tutte le storie sono giudicate in base a un metro di giudizio che tiene conto di una certa "rinascita spirituale moderna" che fa sì che dagli autori ci si aspetti che facciano muovere i personaggi sempre nella maniera che piace a noi. A prescindere che questo sia un atteggiamento sbagliato o no in sé, si sbaglia ad applicarlo pure quando non c'entri nulla, tanto che rovina il vero giudizio obiettivo che si potrebbe fare di una qualunque storia.
      Ci sono delle bellissime storie fatte in passato che ora il mondo nerd disconosce da quando è nato il "nuovo" Topolino di Faraci e Casty. Che almeno si occupino solo di questo modo "moderno" di fare le cose, e non si addentrino in materiale del passato che difficilmente possono capire dato il loro pensiero ormai incanalato. Sembra che sia diventata una moda fare del revisionismo spicciolo di questo tipo, oltrea a una mania di sentirsi dei critici importanti.
      Martina ha regalato gioielli d'azione sia con Topolino che con Paperinik che eccome se si rimpiangono, e soprattutto era l'unico a farne di questo livello.
      Ma è inutile che i detrattori li vadano a rileggere perché ormai la loro opinione a posteriori se la sono già fatta, e la gente più si diverte a fare il critico e si impunta sull'essere difficile di gusti, più è limitata.
      C'è un concetto recente di autorialità che sta facendo montare la testa a troppi.
      « Ultima modifica: Giovedì 12 Set 2013, 14:34:36 da Sam_Spade »
      Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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        Re: Tito Faraci
        Risposta #422: Giovedì 12 Set 2013, 14:55:49
        Oggi siamo diventati troppo raffinati... ma solo in apparenza
        Tendenzialmente sono d'accordo con special mongo: faraci ha ragione quando dice che non capisce chi rimpiange martina, perchè sì, martina ha scritto tante cavolate, perchè narrativamente non sarà stato sempre il massimo e tutto quel che si vuole e perchè, certo, oggi scrivere come martina (parlo come forma, non come contenuti) apparirebbe datato. Ma è per questo che l'affermazione di faraci mi sembra incompleta e non degna di lui (a meno che, come qualcuno ha detto, non sia estrapolata da un discorso più ampio): io martina lo rimpiango non tanto per le storie ma proprio per quella sua essenza naif, quel suo essere un "cane sciolto" (favorita sicuramente dall'essere in una posizione da quasi plenipotenziario).
        Oggi in nome di integralismi, manie e continuity ci stiamo consegnando all'immobilismo. Esce una storiella insipida che tira dentro un rubino striato (per dire) e immediatamente quella storia diventa quantomeno sufficiente. Non passa numero di topolino ormai in cui non ci sia un giochetto di questo tipo e tutti (me per primo, lo ammetto) siamo solleticati dal fatto di "aver colto la citazione". E insieme alla "citazione" ci passano sotto il naso, come tanti ulisse attaccati alle pecore, pagine e pagine di monotonia.
        Cose del genere non esistevano, se non in misura minima, fino ad una decina di anni fa.
        Non sono tutte così le storie di oggi, intendiamoci. Ci sono storie buone, ottime ed anche eccellenti.
        Però la tendenza è quella di apparire tutte belle in ordine, fighettine e inamidate, mai un passo troppo oltre, mai un capello fuori posto. E soprattutto c'è troppa voglia di compiacere il lettore anzichè di incuriosirlo e in questo siamo noi lettori ad avere le colpe maggiori.
        Si tratta di fumetto disney è vero, il pubblico di riferimento è piuttosto giovane ok, però mi manca una boccata d'aria fresca ogni tanto, una storia scritta come la scriverebbe martina, senza scendere a patti con nessuno e men che meno con il lettore ;)
        « Ultima modifica: Giovedì 12 Set 2013, 14:56:42 da piccolobush »

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          Re: Tito Faraci
          Risposta #423: Giovedì 12 Set 2013, 15:01:01
          Allora, a Faraci non garbava Martina. Padronissimo: de gustibus non est disputandum.

          Libero è Tito di scriverlo sul suo tweet: nulla di particolare.

          Ma deve essere chiara una cosa: che i fan di Martina sono tanti benché, noto, ultimamente si fatichi ad ammetterlo.

          Martina ci ha dato alcuni capisaldi caratteriali dei personaggi che oggi come oggi ci mancano, ragazzi.

          E certe note di cinismo faraciano per me seguono il gusto martiniano, c'è poco da fare.

          L'impronta di Martina sul fumetto Disney c'è e secondo me sta pure rifacendo capolino sul fumetto alla grande. Perché noi lettori vogliamo quel cinismo, non la bontà a tutti i costi. È quel cinismo che rende i personaggi più umani, perché aggiunge debolezze e difetti di tutti noi a questa banda di paperi scatenati.

          Senza contare che il modo di scrivere in Italiano del professore dovrebbe ancora essere invidiato da molti.

          Martina non piace a Faraci? De gustibus, dicevo. Ma togliamoci dalla testa che ormai sia un superato, inutile, arcaico, incapace di raccontare et similia, come troppo spesso mi pare di leggere qui e lì.

          Se vogliamo uscire dal richiamo al faracesimo, il topic martiniano è lì che ci aspetta tutti.

          Ovviamente, io e Special Mongo siamo pronti a fare squadra! ;) ;D

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            Risposta #424: Giovedì 12 Set 2013, 15:26:53

            E certe note di cinismo faraciano per me seguono il gusto martiniano, c'è poco da fare.

            È quel cinismo che rende i personaggi più umani

            io in faraci il cinismo non l'ho mai visto, a meno che tu non intenda quel gusto per i dialoghi sarcastici con trovate surreali, che però credo gli derivi da ben altre letture e visioni più che da martina.

            e anche per quanto riguarda l'umanità dei personaggi, quelli di faraci mi sembrano molto più umani, in quanto sfaccettati e non ridotti a una psicologia gretta e bottegaia (perché in martina un po' tutti erano gretti, mica solo paperone).
            « Ultima modifica: Giovedì 12 Set 2013, 15:38:55 da GOT »
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              Risposta #425: Giovedì 12 Set 2013, 15:45:09
              C'è una cosa, su questa discussione, che bisogna dire.

              Che no, non è il fatto che a Faraci possa o non possa piacere Martina. Né il fatto che Martina possa piacer o non piacere, in generale. Su questo stesso topic ho criticato certe caratterizzazioni "estreme" dei personaggi da parte di Martina stesso, che è una cosa ben diversa dalla salutare dose di cinismo che inseriva nelle sue storie, perché dare un certo tono ad una storia è una cosa, far comportare OOC un personaggio un'altra. Io del resto, sono cresciuto a pane e cinismo, in Disney, con Martina nelle storie vecchie, e Faraci in quelle nuove (metà anni '90), quindi di questo non mi lamento di certo. ;)
               E' anche da sottolineare che sono entrambi degli autori che sono assurti al ruolo di massimi esponenti della Disney Italia pur avendo un modo di fare le cose molto personale, per certi versi anti-disneyano (su questo non fraintendetemi). In un certo senso in Disney la fantasia al potere c'è sempre stata, specie con Martina, che era un cane sciolto nella stessa misura in cui scriveva la maggior parte delle storie, era "il potere" ed "il contropotere" al tempo stesso.
              Ricordo anche che nell'intervista a Massimo Marconi qui sul Papersera (che secondo me ogni paperserista si dovrebbe leggere e rileggere come il Padre Nostro), l'ex supervisore alle sceneggiature paragonava proprio questi due autori, sostenendo che fossero quelli "più grandi" che avesse conosciuto, per capacità e facilità di scrittura, sia "di testa" che "di pancia"; dicendo anzi che forse Martina era inferiore nel senso di essere un po' prolisso, meno "disciplinato" nel racconto.

              MA, detto tutto questo, c'è una cosa che non posso proprio perdonare a Faraci. Ossia di aver detto che Martina non lo rimpiange COME NARRATORE. Ebbene, se c'è una caratteristica di Martina che tutti dovremmo rimpiangere giorno e notte, è PROPRIO la capacità di narratore. Cioè la capacità di sviluppare la storia, di farla progredire secondo un ordine logico, non facendo mancare i colpi di scena, però sempre inseriti nella trama, di far parlare e ragionare i personaggi in modo convincente e realistico. Ad esempio, facendo sì che di fronte ad un problema, i personaggi si ponessero gli stessi interrogativi che si ponevano nel frattempo i lettori, ed arrivassero ad una risposta scartando via via le soluzioni meno adatte. Questo è davvero trattare i lettori da persone intelligenti, anzi prenderli per mano e farli crescere, e rendere il fumetto qualcosa di "serio", nel senso di "maturo", ché non perché i personaggi sono Topi e Paperi parlanti, la storia è autorizzata a procedere per salti logici ed i personaggi a comportarsi come dementi, perché "tanto è un fumetto per bambini, non pretendiamo troppa pignoleria". Io da bambino la differenza tra una storia scritta bene ed una scritta male, la notavo eccome, e sono sicuro che la notano in tanti. E' una capacità, tra l'altro, quella di far "progredire" la storia in maniera logica, che vedo si è parecchio persa. Ed in quel senso Martina lo rimpiango parecchio, altroché.
              Oltre che per il fatto di saper scrivere un'infinità di storie con praticamente tutti i personaggi a disposizione, e far bene con tutti, e dar sempre quel qualcosina in più, naturalmente ;)
              E per il CORAGGIO con cui scriveva certe storie d'azione con Topolino o Paperinik, come ricordava qualcuno.

              A pensarci, i motivi sono tanti. E mentre la polemica sulle citazioni, sinceramente, non la capisco (e sì che parecchi esponenti illustri del forum la portano avanti da mesi, sarò io scemo che tutte queste citazioni non le vedo :-?, anche se di solito sono il mio pane), lascio cadere del tutto quella sulle serie tv come origine e causa dei mali della cultura pop odierna (in primis, perché non capisco da dove esca, cosa c'entri col discorso, in secundis perché le serie tv io le guardo, e parecchie mi piacciono, ed anzi penso che siano tra le cose migliori che la cultura occidentale abbia prodotto).

              Invece sul fatto che certi Grandi Autori di oggi si siano montati un po' la testa, sono d'accordo. Io non sono proprio quello che rimpiange i "bei tempi di una volta", e tutti i grandi autori sono, ho notato, consapevoli di esserlo e ne vadano giustamente orgogliosi, ma qui si esagera. Noto una certa autoreferenzialità che mi preoccupa. A maggior ragione da Faraci, che le ultime cose buone le ha scritte nel 1999.


              ....e fu così che finii con l'essere molto più cattivo di quanto mi ero riproposto al momento di scrivere il post ;D ;D ;D
              « Ultima modifica: Giovedì 12 Set 2013, 19:07:26 da alexthereader »

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                Re: Tito Faraci
                Risposta #426: Giovedì 12 Set 2013, 16:17:39
                Wow, che trollata, sono accecato dalla potenza della trollaggine.

                Ma a me sembra che Faraci in quel tweet stesse semplicemente esprimendo disapprovazione per un tizio che aveva le fette di prosciutto nostalgico sugli occhi. Non facciamo gli Angus Fangus, su.

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                  Risposta #427: Giovedì 12 Set 2013, 17:04:08

                  io in faraci il cinismo non l'ho mai visto, a meno che tu non intenda quel gusto per i dialoghi sarcastici con trovate surreali, che però credo gli derivi da ben altre letture e visioni più che da martina.

                  e anche per quanto riguarda l'umanità dei personaggi, quelli di faraci mi sembrano molto più umani, in quanto sfaccettati e non ridotti a una psicologia gretta e bottegaia (perché in martina un po' tutti erano gretti, mica solo paperone).

                  Angus: - Non c'è da stupirsi. Anche un idiota avrebbe notato che le imprese di Paperinik coincidono con un'escalation criminale.
                  Giornalista: - È vero. TU l'hai capito subito.
                  (Tito Faraci, PKNA Trauma)

                  Questa non è cinica?

                  E la psicologia dei personaggi di Martina era forse cinica, ma bottegaia non direi: era umana, più di tanti altri. Estremizzata, ma umana.



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                    Re: Tito Faraci
                    Risposta #428: Giovedì 12 Set 2013, 17:05:03
                    Ma a me sembra che Faraci in quel tweet stesse semplicemente esprimendo disapprovazione per un tizio che aveva le fette di prosciutto nostalgico sugli occhi. Non facciamo gli Angus Fangus, su.

                    L'ho interpretata anch'io così. Il tweet si inseriva in un discorso sul fatto che secondo Faraci, "Topolino 3000" meriterebbe un premio nell'ambito di Lucca Comics, e che probabilmente non gli verrà per presunti problemi tecnici di formato, se non per pregiudizi storici contro cui, ancora presumibilmente, Tito si scagliava.

                    Fermo restando che i vostri discorsi sono interessantissimi e illuminanti, ci sto ancora riflettendo.
                    Michele

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                      Re: Tito Faraci
                      Risposta #429: Giovedì 12 Set 2013, 17:32:59
                      Wow, che trollata, sono accecato dalla potenza della trollaggine
                      Ma quale trollagine? Mi sembra che quasi tutti abbiano concesso a faraci il dubbio che la sua uscita fosse legata a motivi profondi e diversi dall'eventuale apprezzamento per martina.
                      Se mai, per via di quel tweet è iniziata una discussione che proprio da quell'intervento si è allontanata per parlare di tutt'altro argomento, argomento che è invece molto interessante

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                        Re: Tito Faraci
                        Risposta #430: Giovedì 12 Set 2013, 17:52:07

                        È un po' grave che a un avvocato sfuggano i significati degli aggettivi. Quella battuta (fantastica) non è affatto cinica. Caso mai è sarcastica (ossia, cattiva e ironica al tempo stesso). Una frase cinica potrebbe essere una delle tante attribuite all'onorevole Andreotti, che suonava così: “A pensare male si fa peccato ma ci si indovina”.

                        Pensa, per me, data la situazione in cui era detta, sapeva molto di cinica più che di sarcastica...

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                          Re: Tito Faraci
                          Risposta #431: Giovedì 12 Set 2013, 20:00:01
                          Ma quale trollagine? Mi sembra che quasi tutti abbiano concesso a faraci il dubbio che la sua uscita fosse legata a motivi profondi e diversi dall'eventuale apprezzamento per martina.
                          Se mai, per via di quel tweet è iniziata una discussione che proprio da quell'intervento si è allontanata per parlare di tutt'altro argomento, argomento che è invece molto interessante

                          Dico al tizio che ha postato questa roba sul forum per scatenare il flame, la mia opinione sul tweet è una riga più sotto.


                          Pensa, per me, data la situazione in cui era detta, sapeva molto di cinica più che di sarcastica...

                          Vabbé, quella in effetti è più una frecciatina di quante ce ne sono a migliaia in PKNA, mentre il cinismo, per esempio, lo trovi nelle Angus Tales, dove Angus non si cura minimamente del fatto che vive in una città di mafiosi, e anzi ci sguazza dentro e ci scherza sopra (poi vabbé, c'è la magnifica sequenza di introduzione di Billy Paganino)

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                            Re: Tito Faraci
                            Risposta #432: Giovedì 12 Set 2013, 23:55:57
                            Wow, che trollata, sono accecato dalla potenza della trollaggine.

                            Sì, è stata squallida, ma almeno ho dato il via ad una discussione. Le discussioni (se fatte in modo civile e in topic) sono il motore di ogni forum.

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                              Re: Tito Faraci
                              Risposta #433: Venerdì 13 Set 2013, 15:14:12
                              Io non rimpiangerei Faraci invece, che secondo me ha fatto più male che bene al fumetto Disney.

                              Ma questo è solo una MIA OPINIONE, e ci può stare benissimo che molti lo considerino un grande autore, anche perchè gli riconosco una indiscutibile perizia nel saper scrivere le storie. Però, sarò io troppo ortodosso, ma lo considero responsabile di alcuni tratti caratteristici della decadenza che il fumetto Disney ha purtroppo vissuto fino a qualche anno fa (e che in alcuni momenti ho considerato irreversibile, ma grazie a Dio mi sbagliavo).

                              In primis L'OPERA DI SGRETOLAMENTO DELLA CREDIBILITA' DEI VILLAINS. Che, se ai tempi di "Dalla parte sbagliata" e "Topolino e il fiume del tempo" queste storie erano apprezzabili per la loro sperimentalità, per il tentativo, fino a quel momento forse assente, di scavare nella mentalità di Gambadilegno, hanno poi trasformato a lungo andare quest'ultimo in una macchietta comica, forse sfuggendo di mano persino allo stesso Faraci. Ma del tutto intenzionale credo fosse questa schifezza. Macchia Nera è ben altro.

                              In secondo luogo (ma vado per ordine sparso, senza alcun criterio) LA DISTRUZIONE DEL RAPPORTO TOPOLINO-POLIZIA DA GIALLO CLASSICO, di martiniana memoria. Nelle sue storie che coinvolgono la polizia di Topolinia, Topolino mi sembra ridotto ad una spalla di Manetta e addirittura di Rock Sassi. E a volte se compare, è solo un'occasione per deridere il suo personaggio (con un cinismo degno di Martina). E a proposito di Topolino, non ricordo storie faraciane con Mickey, in cui sia veramente egli il protagonista della vicenda, con un taglio o avventuroso, o misterioso, o comunque di grande respiro. A parte "Anderville" e forse altre storie di MMMM (di cui confesso di aver letto solo "Anderville"). Ma questa forse è ignoranza mia.

                              Va be', non voglio esagerare perchè adesso scrivo anche sotto l'indignazione di questa e tante altre affermazioni faraciane, e quest'ultima è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso. Credo che io e lui la pensiamo in maniera completamente diversa sul Topo (sui paperi non ho niente da ridire), ma rispetto molto il suo lavoro. Ed il fatto che non sia canonico non è un problema in sè, parlare di canonicità in Disney, con la miriade di scuole, micro-cosmi etc. è stupido. Il punto è che, non capisco perchè, forse a causa della particolare congiuntura in cui si trovava il fumetto Disney dell'epoca, troppi autori hanno ripreso ed esasperato la sua concezione. Forse, se gli fosse stato dato meno peso, adesso il modus faraciano sarebbe visto come una particolare concezione del Topo; ma la mia impressione è che sia stato il caposcuola di una concezione oggi (e soprattutto fino a un po' di tempo fa) predominante in Disney Italia, e che IMHO è non dico sbagliata perchè sarebbe stupido, ma per nulla condivisibile. Dilungandomi ancora, voglio dire che io non ho letto il libro del Papersera su Faraci, e nemmeno ne ho fatto una disamina accurata prima di scrivere questo post. E forse ci sarà chi mi ribatterà punto su punto. Ma da quello che leggo sul forum vedo che è considerato quasi un erede di Gottfredson, e questo mi sembra veramente molto molto molto strano.

                              Concluderei dicendo che un lustro fa qui sul forum ho non dico attaccato, ma sminuito Casty (ricordo che per importanza lo paragonai a un Dalmasso). Ebbene, aveva ragione chi mi diceva che ne conoscevo troppo poco. Adesso che lo conosco bene è un autore che adoro, e credo che sia, per modo di operare, l'antitesi di Faraci in un certo senso, e che sia lui semmai a continuare l'opera di Gottfredson (e Osborne, e De Maris, e Walsh) sul Topolino odierno.

                              Anche perchè Faraci
                              le ultime cose buone le ha scritte nel 1999.
                              « Ultima modifica: Sabato 14 Set 2013, 11:43:08 da Doctor_Einmug »
                              W la Disney e Dumas!
                              EFFEGGI

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                                Re: Tito Faraci
                                Risposta #434: Venerdì 13 Set 2013, 19:58:46
                                Senza offesa, ma ogni tanto vai a capo. Scusa che mi permetto, ma è veramente difficile da leggere un intervento così lungo senza un po' di spaziatura.

                                Sui concetti espressi, mi trovi in buona parte d'accordo. Faraci ha fatto storie divertenti e simpatiche, ma ha anche mal gestito il personaggio di Topolino, facendogli fare pessime figure. Qualcuno dirà che fa parte del tentativo di scalfirne l'immagine di perfettino. Beh... Casty - e recentemente Gagnor - ci sono riusciti davvero, Faraci l'ha solo trasformato da perfettino ad idiota.

                                Preciso che il suo umorismo mi piace, mi diverte, ma lo trovo anche più adatto alle brevi (come quelle in cui Topolino fa il re) o alle storie con Manetta e Roky Sassi che, in fin dei conti, un po' idioti lo sono realmente.

                                Un consiglio: fate un giro sul topic di Vito Stabile e leggetevi il link di un commento di Faraci ad un aspirante sceneggiatore. Pesante ed anche piuttosto maleducato. Ora, magari la storia che Faraci ha letto è davvero orrenda e la persona in questione non ha il minimo talento, ma ciò non toglie che Faraci abbia in quel commento (magari è un caso isolato, non lo conosco e non posso esprimermi) un atteggiamento da Dio in terra.

                                Ecco, questa è secondo me la differenza con autori del passato come Martina (che non è mai stato uno dei miei autori preferiti, ma a cui riconosco ottime storie ed ottime capacità). Quando scrivevano non pensavano di essere dei grandi (probabilmente Martina si riteneva tale alla fine della propria carriera, ma non per la maggior parte della sua attività), mentre Faraci è bravo e purtroppo sa bene di esserlo. E questo ad alcuni, dà un po' alla testa

                                 

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