Allora, stiamo flammando pesante Faraci, ed io sono uno di quelli che ha cominciato, quindi mi sento in dovere di continuare.
Ovviamente, non dicevo sul serio.
Ma la verità è che Faraci è un mostro sacro, però questo suo "lato oscuro" c'è , e non è stato sviscerato poi molto, quindi val la pena di parlarne. Il fatto stesso che a molti sia venuto in mente qualcosa da dire, la dice lunga.
Il fatto è che Faraci è uno che è partito in Disney nel 1997, con potenzialità mostruose, ha stupito tutti, ha conquistato tutti, ha ribaltato il mondo, e poi...e poi un po' ci ha deluso.
L'ha detto lui stesso che nel primo, magico periodo, è andato talmente forte da essersi un po' "bruciato".
Dopo le prime, bellissime storie, ha reso Gambadilegno poco più di un demente in altre, e persino Macchia Nera!!!
Sono anche d'accordissimo con PiccoloBush e Brigitta del cambio di personalità di Rock Sassi tra la prima storia e le successive: è una cosa che "in diretta" avevo notato, e che mi era dispiaciuta. Finché le storie erano belle, ci si passava sopra, poi no.
Il fatto è che, credo, dopo le prime storie sul commissariato di Topolinia, su Gambadilegno, ecc, noi tutti da Faraci ci aspettavamo che facesse il botto.
Cioè, è come se l'approfondire i personaggi di contorno ed i cattivi, ed il lasciare Topolino fuori perché ingombrante (giustissimo), od il prenderne un po' in giro i difetti ed il "perfettinismo" in altre, per renderlo più simpatico (altra cosa in cui direi non c'è nulla di male; ben diverso è il discorso sul Regno dei Due Laghi, che proprio non mi piace, ed anche sul Topo della Ziche in generale, che è pure "troppo" dissacratorio), non fossero che delle premesse, degli antipasti, un sistemare la scena. In attesa dell'arrivo della Vera Grande Opera Faraciana, che personalmente pensavo fosse dietro l'angolo, e che sarebbe stato il piatto forte. Un'opera con cui rilanciare il personaggio di Topolino alla grande.
Oggi sappiamo che quell'opera era Anderville, e che non è finita bene. Chiaramente, avendo letto principalmente il Topolino giornaletto, a molti Faraci può sembrare un autore "incompiuto". Uno che ci aveva girato intorno al bersaglio grosso, ma senza mai centrarlo in pieno. Anche a me lo sembrava un po', finché non ho letto tutta la serie di Anderville lo scorso anno.
Detto che, essendo la serie finita prima del tempo, un po' il giudizio rimane così. Credo che lo stesso Tito abbia sofferto parecchio di quella chiusura, del non esser stato capito del tutto dai lettori. Credo che questo lo freni un po', ancor oggi. Perché il tempo non si riavvolge, non ritorna indietro. Non penso che oggi Faraci possa o voglia cercare di rilanciare il Topolino personaggio sulla testata "Topolino", con un ciclo di storie
diverse da quelle di Anderville. Quello che è stato è stato. Il che, semmai, aumenta il dispiacere. Avremmo voluto vedere
cosa avrebbe potuto essere Anderville se gli autori avessero avuto l'occasione di sparare tutte le cartucce a loro disposizione. Anche se...(CONTINUA)