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Sio (Simone Albrigi)

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Cornelius
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    Re: Sio (Simone Albrigi)
    Risposta #75: Domenica 25 Ott 2015, 12:53:52
    Ma siccome  io vedo gente davvero capace  ma che non trovano editori, mentre vedo peones del fumetto che trovano subito lavoro perché famosi e bravi a vendere loro stessi , la cosa mi indigna e mi fa capire che il futuro è nero, anzi nerissimo.
    Preferisco comunque quelli bravi a vendere se stessi che i raccomandati.
    Che poi, in altre epoche e con altri mezzi, sono sempre esistiti sia gli uni che gli altri.
    Per cui il futuro non lo vedo così nero anche perché se tu, bravo a venderti, non hai poi davvero qualche capacità, più di tanto non duri: con la stessa rapidità con la quale sei venuto su, ecco che poi torni giù.
    Magari la discesa del raccomandato è più lenta... ::)   

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    Zio Sam
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      Re: Sio (Simone Albrigi)
      Risposta #76: Domenica 25 Ott 2015, 12:57:10

      Per cui il futuro non lo vedo così nero anche perché se tu, bravo a venderti, non hai poi davvero qualche capacità, più di tanto non duri: con la stessa rapidità con la quale sei venuto su, ecco che poi torni giù.
      Magari la discesa del raccomandato è più lenta... ::)   
      In teoria quello che dici ha senso, ma nella realtà non va così.
      Rimanendo nel fumetto, c'è gente che ogni cosa che tocca la fa chiudere,e lo fa da ANNI,  eppure continua a lavorare .
      Perché ?
      Ah bo.
      Nel cinema c'è gente  come i Manetti Bros che fanno film da anni che non incassano nulla e continuano a lavorare .
      Perché ?
      Chi è che continua a farli lavorare ?
      Ah bo.
      E di altri esempi ce ne sarebbero....

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      Zio Sam
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        Re: Sio (Simone Albrigi)
        Risposta #77: Domenica 25 Ott 2015, 13:03:43
        Citazione
        b) Per fare lo YouTuber non serve avere un talento specifico, soprattutto perché puoi sempre fare Blog o robe varie - le stesse che fa mia sorella, insomma. Per fare quello che fa Sio un minimo di preparazione la devi avere, e con essa devi avere talento, perché dubito che studiando scrittura creativa o arte all'accademia ti diano il diploma tanto perché sei tu.
        2) Se non avesse talento, la Disney non l'avrebbe chiamato. Non è che chiamano pinco-pallo a disegnare o a scrivere, la Disney ha ancora dignità, posto che ci sono moltissimi autori bravi, sarebbe una mossa stupidissima chiamare uno solo perché è famoso. E poi, come già altri hanno detto, pare conoscere molto bene Barks e ciò che c'è stato primo, questo già solo una dimostrazione che non si sta cimentando in un campo che non conosce.
        Ma chi se ne frega se consce Barks ?Mica vuol dire che chi legge Barks sia automaticamente  pronto a scrivere fumetti Disney , no ?
        E no, la Disney  ( che orma non c'è più, ora c'è Panini) non ha più dignità da anni,e basta vedere che ormai per vendere  hanno bisogno di fabbricare gadget a raffica , che hanno mandato via un simbolo come  Cavazzano, che chiamano i fenomeni del web come Recchioni e  Sio per vendere qualche copia in più ( e mò se ne sono usciti pure con  le vartiant cover , che sono state in passato la morte del fumetto)

        Citazione
        Detto ciò, fattela passare la rabbia, è inutile guardare per tutta la vita chi ha percorso una via più facile della nostra: avere invidia a lungo andare è solo fonte di malessere, basterebbe evitare di guardare sempre agli altri e vedere cosa abbiamo noi di talento e capacità.

        Detto proprio come consiglio di vita totalmente disinteressato, forse ti aiuterebbe a stare un minimo meglio e ad evitare di criticare il mondo in cui viviamo, perché lamentarsi e basta è assolutamente inutile.
        Oh, ma io vivo benissmo, e solo che non sopporto gli affabulatori del web e ancora meno  i ruffiani  che gli vanno dietro  .
        « Ultima modifica: Domenica 25 Ott 2015, 13:12:02 da Zio_Sam »

          Re: Sio (Simone Albrigi)
          Risposta #78: Domenica 25 Ott 2015, 13:09:33
          Ma chi se ne frega se consce Barks ?Mica vuol dire che chi legge Barks sia automaticamente  pronto a scrivere fumetti Disney , no ?
          E no, la Disney  ( che orma non c'è più, ora c'è Panini) non ha più dignità da anni,e basta vedere che ormai per vendere  hanno bisogno di fabbricare gadget a raffica , che hanno mandato via un simbolo come  Cavazzano, che chiamano i fenomeni del web come Recchioni e  Sio per vendere qualche copia in più ( e mò se ne sono usciti pure con  le vartiant cover , che sono state in passato la morte del fumetto)

          Per scrivere su un certo argomento devi per forza conoscerlo. è come se Manzoni avesse scritto "I Promessi Sposi" senza curarsi di come fosse il Seicento dell'epoca. Una preparazione è sempre necessaria, partire da zero senza prima aver assunto un punto di riferimento è impossibile.
          Per scrivere su Disney devi leggere un po' da tutte le epoche. Barks è imprescindibile, così come Gottfredson. Altrimenti, saremmo tutti artisti rinomati e famosi, tanto tutto varrebbe, non trovi?

          Per il resto, è inutile che mi scarichi addosso la tua rabbia, secondo me vedi una realtà troppo pessimista rispetto a quella che è in realtà, non ti sta bene e allora te la prendi. Io, sinceramente, aspetterei prima di dire "la Panini è caduta in basso, Sio raccomandato e balle varie". Per ora sono solo congetture ipotetiche e fragili.

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            Re: Sio (Simone Albrigi)
            Risposta #79: Domenica 25 Ott 2015, 13:43:31
            https://www.youtube.com/watch?v=8O_m_hBEdw0

            Ecco un video a caso di Sio. Sì, ho preso un video, perché i suoi "cartoni" sono molto meglio dei suoi fumetti.

            Ora, penso una tale densità di gag e battute che si avvicendano sullo schermo in modo velocissimo sia qualcosa di incredibilmente raro. E sfido a coglierle tutte quante.

            Sio prende il nonsense, il demenziale, o semplicemente l'infantilismo e ne fa una vera e propria arte, spingendo il genere oltre i suoi stessi limiti.

            E andando a cento all'ora, difficilissimo stargli dietro.

            E' chiaro che il suo umorismo è figlio del disincanto, di una generazione che ormai ha visto il mondo andare in vacca e ne ride, e soprattutto che fatica a credere ancora a qualcosa. A me piace, perché rientro proprio in quella generazione, quella che ha visto e riso di tutti gli umorismi, e ormai non rimane altro che decostruire l'umorismo stesso e tornare a quel famoso "grado zero" della risata. Ma capisco che questo possa non piacere a tutti, specie a chi il disincanto non lo mastica del tutto.

            Ma mi rifiuto di credere che la sua performance sul topo possa funzionare di meno di una ciak odierna. Sì, mi riferisco a quelle in cui un personaggio parla in primo piano per tre vignette, e poi nell'ultima si allarga l'inquadratura e scopriamo che sta parlando con Ciccio e Paperoga. Sio può solo fare bene al settimanale.


            « Ultima modifica: Domenica 25 Ott 2015, 13:44:45 da Grrodon »

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              Re: Sio (Simone Albrigi)
              Risposta #80: Domenica 25 Ott 2015, 13:56:37
              Comunque considerate che per fare lo youtuber come Favij basta una webcam e un pò di tempo libero.
              Per creare video come quelli di Sio occorre un lavoro piuttosto notevole. Per quanto il suo stile sia assai ermetico, sarebbe un errore madornale credere che gli esca tutto senza sforzo.
              Io stesso ho provato a realizzare video animati, e pur con l'ausilio di disegni semplici, tavoletta grafica eccetera, è un lavoro impegnativo.
              Dietro quei 5 minuti di Dottor Cuolocane ci sono giorni di lavoro.

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                Re: Sio (Simone Albrigi)
                Risposta #81: Domenica 25 Ott 2015, 14:16:29
                https://www.youtube.com/watch?v=8O_m_hBEdw0

                E' chiaro che il suo umorismo è figlio del disincanto, di una generazione che ormai ha visto il mondo andare in vacca e ne ride, e soprattutto che fatica a credere ancora a qualcosa. A me piace, perché rientro proprio in quella generazione, quella che ha visto e riso di tutti gli umorismi, e ormai non rimane altro che decostruire l'umorismo stesso e tornare a quel famoso "grado zero" della risata. Ma capisco che questo possa non piacere a tutti, specie a chi il disincanto non lo mastica del tutto.

                Io mi sento appieno parte integrante della generazione del disincanto che qui sopra ben descrivi. Eppure quella sozzeria di video che hai postato te la puoi tenere per te. Parli di Sio come fosse Joan Cornellà o qualche altro di quei geni che ci sono in giro. C'è modo e modo di decostruire l'umorismo.

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                Zio Sam
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                  Re: Sio (Simone Albrigi)
                  Risposta #82: Domenica 25 Ott 2015, 14:18:33
                  Comunque considerate che per fare lo youtuber come Favij basta una webcam e un pò di tempo libero.
                  Per creare video come quelli di Sio occorre un lavoro piuttosto notevole. Per quanto il suo stile sia assai ermetico, sarebbe un errore madornale credere che gli esca tutto senza sforzo.
                  Io stesso ho provato a realizzare video animati, e pur con l'ausilio di disegni semplici, tavoletta grafica eccetera, è un lavoro impegnativo.
                  Dietro quei 5 minuti di Dottor Cuolocane ci sono giorni di lavoro.

                  E infatti io ho scritto che almeno Sio si sbatte.
                  Però i suoi risultati sono nulla di che, specie a livvello artistico  ( cioè, Sio sa disegnare come un bimbo di 3 anni, e si vanta di usare pure una costosissima tavoletta grafica, quando gli basterebbe la più scalcinata delle trust)
                  Sono la versione povera dei video animati  yankee, che a confronto, sono capolavori michelangioleschi.
                  I fumetti invece sono inqualificabili: ho il n1 di Scottes magazine e ancora mi sveglio la notte, urlando.

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                    Re: Sio (Simone Albrigi)
                    Risposta #83: Mercoledì 28 Ott 2015, 18:41:24
                    Giocare così bene coi personaggi e "prendere in giro" le regole di Topolino, oltre che la meravigliosa dialettica ingarbugliata di Sio (vedi la storia di paperone) ha fatto si che le sue tre storie di questa settimana siano una più bella dell'altra, ogni tanto si puo' ridere anche non di paperoga che inciampa e fa cadere le cose, oh oh che ridere.
                    Spero che i detrattori di Sio si rimangino tutti i pregiudizi vomitati qua e là

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                      Re: Sio (Simone Albrigi)
                      Risposta #84: Mercoledì 28 Ott 2015, 19:59:23
                      Sio sì, Sio no.
                      È un esordio che non mi ha convinto al 100%. Devo dire la verità: mi aspettavo di meglio, ma allo stesso tempo non mi aspettavo troppo.
                      È vero che, come dice Grrodon, Sio riesce a decostruire l'umorismo è portarlo al grado zero.
                      Noi lettori di Topolino siamo spesso tradizionalisti, ci aspettiamo che tutto si muova nello stesso verso in cui si è sempre mosso, con qualche piccola sterzata di tanto in tanto per rimanere comunque ancorati al mondo reale.
                      Sio è una specie di rivoluzione silenziosa, una mossa di marketing che però riesce a uscire da questo suo semplice ruolo: bussa alle porte dei lettori e li scuote. Sgretola la tradizione davanti ai tuoi occhi e ti mette davanti il fatto compiuto: il mondo è cambiato, ora l'umorismo è anche questo.
                      Devo ammetterlo, ho fatto un po' di fatica a digerirlo.
                      Secondo me Sio è stato penalizzato in due modi:
                      -I disegni non erano i suoi. Vedere una Silvia Ziche, un Mastantuono o un Intini dirigere con i disegni una sceneggiatura apparentemente così insensata mi ha un po' spiazzato. Questo lo dico con il senno di poi, perché prima di leggerle pensavo l'esatto contrario, ovvero che Sio, non essendo un disegnatore professionista, dovesse lasciar perdere almeno quell'aspetto. E invece...
                      -Le storie erano troppo brevi. E difatti le prime due storie mi sono sembrate abbastanza insulse e infantili. Ma proprio quando ero ormai deluso dalle aspettative, la terza storia mi ha dato il colpo finale: faceva ridere, ma in un modo diverso dalla risata zichiana, facciniana e di qualsiasi altro umorista disneyano canonico. Certo, devo ammettere che certe gag ho faticato a digerirle anche qui (
                      Spoiler: mostra
                      lo studio di Basettoni è l'elicottero. Ok...
                      ). Ma in generale credo che qui Sio si sia espresso al meglio. E forse le due storie precedenti sono riuscite a portarmi sui binari giusti del suo umorismo, che comunque già conoscevo in Scottecs, ma che vedere qui è sempre un po' spiazzante.

                      Insomma, mi piacerebbe rivederlo, cercare di comprenderlo appieno. Sio non è da buttare sulle pagine del Topo. Ma serve una storia più lunga piuttoto che tre brevi.

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                      Cornelius
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                        Re: Sio (Simone Albrigi)
                        Risposta #85: Mercoledì 28 Ott 2015, 21:05:28
                        Insomma, mi piacerebbe rivederlo, cercare di comprenderlo appieno. Sio non è da buttare sulle pagine del Topo. Ma serve una storia più lunga piuttoto che tre brevi.
                        Sicuramente lo rivedremo dal momento che la sua collaborazione col Topo (da quel che ho capito) avrà una certa durata.

                        Non ritengo un handicap il fatto che i suoi soggetti non siano anche illustrati da lui.
                        Gli autori Disney per Sio non sono stati scelti a caso: Mastantuono, Ziche, Intini sono abbastanza alternativi ai tratti classici dominanti. Oltre a loro vedrei bene Lavoradori e, perché no, la Migheli (certi suoi immobilismi o inesatte proporzioni nelle posture dei personaggi si avvicinano alle matite di Sio).

                        Sulla lunghezza delle sue storie dissentirei: il giovane autore veneto (fresco vincitore del premio PAchenTO di Rapalloonia) può esser digerito a piccole dosi: una lunga 'sionata' potrebbe risultare indigesta! :o
                         
                        « Ultima modifica: Mercoledì 28 Ott 2015, 21:28:08 da leo_63 »

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                          Re: Sio (Simone Albrigi)
                          Risposta #86: Giovedì 29 Ott 2015, 12:54:42
                          Ottimo, ottimo. Grande idea la collaborazione di Sio al Topo. Spero diventi costante. Le tre brevi sono state una bella ventata di aria fresca per il periodico.
                          Non che gli autori "local" siano ormai da pensionare, anzi. Pero' si nota la differenza di stile pur rimanendo in un contesto essenzialmente disneyano.
                          Puo' piacere o non piacere, pero' non si puo' negare una certa Verve nelle brevi del nostro che, per esempio, le tre brevi di Wom non hanno (non perche' Panini sia scarso, ma perche' e' costretto dal "Format" a esprimersi in un certo modo stereotipato).
                          Ho gia' riletto tre volte la terza breve (quella con Pluto), e mi ha fatto ridere tutte e tre le volte. Bene, bravo, bis.
                          Speriamo in futuro di rileggere presto Sio sul Topo e magari di gustare altre collaborazioni "mirate" di altri fumettisti "esterni"(fumettisti, pero' ! Non star della canzone, calciatori, maghi, nani e ballerine).

                          @Cornelius  sono d'accordo con te, Sio disneyanamente lo vedo piu' adatto alle brevi. Pero' magari vederlo prima o poi impegnato in una "lunga" non mi spiacerebbe. Cosi' tanto per vedere l'effetto che fa....
                          « Ultima modifica: Giovedì 29 Ott 2015, 13:14:44 da stefano_sangalli »
                          Conosciuto anche come : Velodromo Vigorelli

                          *

                          Dippy
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                            Re: Sio (Simone Albrigi)
                            Risposta #87: Giovedì 29 Ott 2015, 15:10:11
                            Ho letto infine anch'io le tre storie di Sio. Sono rimasto un po' turbato, nel senso buono e meno buono del termine.
                            Nel senso buono perché le ho trovate nell'insieme spassose, mi hanno strappato più di un sorriso. Nel senso meno buono perché non me lo aspettavo.
                            Mi spiego: ho visto in questi giorni vari suoi video su youtube, nonché ho letto alcune sue storie, molte delle quali linkate in queste pagine. Non mi hanno lasciato una buona impressione, perché, pur essendo chiaro che non si trattava di lavori Disney, non ne ho visto uno stile adatto a Topolino. Pensavo, e l'avevo anche scritto, che Sio qualcosa avrebbe dovuto pur cambiarlo, a livello di stile. Grrodon giustamente ha scritto:

                            Ora, penso una tale densità di gag e battute che si avvicendano sullo schermo in modo velocissimo sia qualcosa di incredibilmente raro. E sfido a coglierle tutte quante.
                            Sio prende il nonsense, il demenziale, o semplicemente l'infantilismo e ne fa una vera e propria arte, spingendo il genere oltre i suoi stessi limiti.
                            E andando a cento all'ora, difficilissimo stargli dietro.
                            E' chiaro che il suo umorismo è figlio del disincanto, di una generazione che ormai ha visto il mondo andare in vacca e ne ride, e soprattutto che fatica a credere ancora a qualcosa. A me piace, perché rientro proprio in quella generazione, quella che ha visto e riso di tutti gli umorismi, e ormai non rimane altro che decostruire l'umorismo stesso e tornare a quel famoso "grado zero" della risata. Ma capisco che questo possa non piacere a tutti, specie a chi il disincanto non lo mastica del tutto.


                            Sono perfettamente d'accordo con ogni parola, ma a differenza di Grrodon, non penso che tutto ciò sia quello che veramente serva su Topolino.
                            Le sue storie lette oggi mi hanno fatto venire un po' in mente i cortometraggi degli ultimi anni di Topolino, tipo Croissant de Triomphe, Panda-Monio, Le Orecchie Perdute. Anche questi, non mi sono molto piaciuti (e non parlo dei disegni). Non penso che questo genere di slapstick, che questi ritmi sincopati, che queste gag un po' grezze, veloci e a raffica (che come dice Sio nel redazionale di Topolino, sono pensati più per i tempi ristretti di una lettura sul web, che su carta), siano adatti alle storie del Topo.
                            Penso invece che servano ritmi più lenti, più spaziosi, un andante, se mi permettete un paragone musicale. Non riesco a vedere Sio alle prese con storie lunghe su questi presupposti (per carità, non che abbia mai affermato ciò), ma soltanto con brevi di poche tavole.
                            Non mi soffermo, volutamente, sull'uso dei personaggi che è stato fatto in queste tre storie, perché, per quanto anche io abbia qualcosa da ridire a riguardo, penso anche che un autore i primi tempi debba prendere un po' la giusta mira.
                            Tornando alle mie parole iniziali, sono rimasto quindi turbato dalla lettura, perché nonostante non veda una base disneyana, nonostante le mie idee di fumetto Disney siano molto lontane da ciò che ho letto, le storie, nell'insieme e al netto di aggiustamenti da fare in futuro, sì, mi sono piaciute.
                            Se qualcuno (uno psicanalista?) mi aiuta a capire... ;)
                            « Ultima modifica: Giovedì 29 Ott 2015, 18:01:53 da Dippy_the_Dawg »
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                              Re: Sio (Simone Albrigi)
                              Risposta #88: Venerdì 30 Ott 2015, 11:41:00
                              Sicuramente lo rivedremo dal momento che la sua collaborazione col Topo (da quel che ho capito) avrà una certa durata.

                              Non ritengo un handicap il fatto che i suoi soggetti non siano anche illustrati da lui.


                              Io dico che è solo questione di tempo prima di vedere striscie disegnate da lui.
                              Anzi, mi domando come ami non lo abbiano già messo nel sommario a fare la striscia settimanale al posto di quella di Paperotto ( perché c'è ancora, no ? ) o in una rubrica apposita ( tipo "l'angolo di SIO" )

                                Re: Sio (Simone Albrigi)
                                Risposta #89: Venerdì 30 Ott 2015, 14:02:50
                                [media]http://www.youtube.com/watch?v=yOybPAJ0_LU[/media]

                                Breve mio pensiero su Sio.
                                Ancora c'è della strada da fare, ma il potenziale per un mattatore di storie demenziali c'è.

                                 

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