le espressioni non sono mai state il suo forte. Era tristemente "monofacciale": becco un tantino sformato sempre spalancato, occhi inespressivi. Un po' come il tanto vituperato sguardo a "V" di Mazzarello...
La "monofaccia" si nota molto anche perché Perego era il classico autore che mette un sacco di individui nelle vignette ma non sa assolutamente che farsene di quelli che non sono direttamente coinvolti nel dialogo. Ecco dunque che, mentre Paperino parla con un personaggio dalle fattezze canin-umane, alle sue spalle i tre nipotini se ne stanno a guardare in su col becco aperto e lo sguardo perso, tutti e tre uguali, e idem per gli altri individui alle spalle dell'interlocutore di Paperino.
Confrontate questa caratteristica di Perego e altri disegnatori con, esempio principe, il Massimo De Vita degli anni d'oro per capire quanta differenza ci sia. De Vita dava a TUTTE le facce nella vignetta un'espressione diversa, e perfettamente adatta alla situazione.
Di Perego, più di tutto, mi hanno sempre inquietato gli occhi enormi e vitrei dei Paperi e le sproporzioni che tendevano a dare, a ogni personaggio che non fosse costituzionalmente magrissimo, una panzetta da italiano di mezz'età amante della provola e del salame. Comunque lo preferisco coi Paperi piuttosto che coi Topi, perché ai personaggi di Topolinia tendeva a dare tratti facciali tipicamente umani, come se Topolino e Pippo fossero umani con indosso maschere di gomma un po' troppo strette (certi primi piani sono terribili).
Comunque penso che, negli anni Cinquanta, l'influenza dei primi modelli disneyani fosse ancora fortissima in quasi tutti i disegnatori italiani, che, abituati a disegnare altro, tendevano ad imitare quei modelli aggiungendoci quel tratto artigianale tipico del nostro fumetto per bambini dell'epoca. In effetti, fino agli anni Sessanta in cui ciascun artista si emancipò (almeno per i Paperi) dal modello di Taliaferro, gli unici che rimangono davvero guardabili ancora oggi senza rimpianti sono Bottaro (già eccellente, forse anche migliore del tratto legnoso che sviluppò in seguito) e Scarpa. Perfino il primo Carpi disneyano era... disturbante.