Perché ZP, che ha fatto la storia della filologia del fumetto, ha avuto giustamente un posto di riguardo ed una eventuale iniziativa uguale e opposta dedicata al Maestro dello Utah è così infattibile?
Provo a spiegare io il perché, sempre secondo la mia opinione che può essere sempre smentita (ne parlavo anche con Pacuvio tempo fa).
Barks e le sue storie, così come i suoi paperi, sono molto più "commerciali" rispetto ad altro (e intendo che i paperi hanno raggiunto una fama tale da guadagnarsi ogni tipo di pubblico).
Inoltre, i fumetti di Barks erano destinati ai comic book, e se ci pensiamo bene, a livello mondiale sono i fumetti più famosi e ristmpati, anche perché in USA a parte lui, per quanto riguarda la Disney non è che ci siano state altre stori di quei livelli, così popolari e culturali. La fama è arrivata anche a Don Rosa, ma sempre di Barks, o meglio, dell'universo barksiano si parla.
Oltretutto non dimentichiamoci che la popolarità di quei fumetti ha permesso un'espansione internazionale negli anni '80 con la serie DuckTales, che si rifà a modo suo proprio a quei fumetti.
I paperi sono fonte di cultura generale, quando hai la sfiga o il caratteraccio pensi a Paperino, ogni volta che si parla di tanti soldoni sbuca Paperone (in tv è citatissimo in questi esempi, tra calciatori e politici), insomma, sono famosi e piacciono al pubblico. E specie all'estero quando si parla di fumetti Disney ti citano Barks, Paperino e Paperone. I topi sono mooolto meno calcolati, a livello culturale mondiale. Spiace dirlo, ma imho è così. Quando si parla di Topolino in linea di massima ti citano la voce cretina che ha nei cartoni o del fatto che è antipatico perché è perfettino.
Per i topi purtroppo la questione è ben diversa, già il Maestro Gottfredson operava sui quotidiani e quindi la differenza tra i comic book (più popolari di certo tra i lettori) c'è. Oltretutto ha fatto storie sì grandiose ma risentono di molti problemi che quelli di Barks non hanno, oggi purtroppo se non si punta ad una rivista per intenditori ci sarebbero tante censure e stravolgimenti. Poi c'è la questione del formato... pubblicare tutto a strisce? Rimontare? E se rimontiamo cosa diranno i filologisti? Ma poi pensiamo ai bambini, saranno adatte molte sue storie? E via dicendo...
Qualora si pensasse ai bambini, Gottfredson avrebbe molta meno possibilità di pubblicazione rispetto a Barks. Diciamo la verità, un bambino (nella media, non voglio fare di tutta l'erba un fascio) troverebbe molto più piacere nel leggersi le Città di Cibola che non una storia a strisce di Gottfredson. Vuoi per i personaggi (i paperi piacciono di più), vuoi per tante tematiche e questioni.
Io penso che le storie dei paperi abbiano dalla loro qualsiasi tipo di lettore, che sia il bambino o l'adulto... Topolino, e specie il buon Topolino di Gottfredson, lo trovo più adatto agli intenditori.
Se si pubblica una testata su Gottfredson per intenditori, Gottfredson ci sta tutto e il pubblico lo avrebbe (e certo, anche i bambini).
Ma ad ogni modo sarà sempre molto più facile e sicuro puntare sui paperi, ed è anche il motivo per cui Barks è ristampato fino all'esasperazone e Floyd lo vediamo col contagocce.