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Floyd Gottfredson

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Sergio di Rio
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PolliceSu
    Re: Floyd Gottfredson
    Risposta #240: Lunedì 13 Gen 2014, 16:30:33
    Sappiamo bene che l'epopea di Topolino su quotidiano può essere divisa in tre parti macroscopiche:
    La prima in cui i soggetti erano dello stesso Gottfredson, assieme a Ted Osborne e a Merrill DeMaris.
    Poi il lungo, meraviglioso e prolifico sodalizio tra Floyd e il grandissimo Bill Walsh;
    Infine le strisce autoconclusive.

    Voi quale "periodo" preferite?

    Mi piace tutta la produzione di questo straordinario autore, ma anch'io, dovendo scegliere, preferisco il primo periodo, quello dei soggetti ideati da lui con le sceneggiature di importanti co-autori. Anche per quanto riguarda il disegno, che all'inizio, tipo nella Valle Infernale, è particolare ma andrà poi perfezionandosi.
    Diciamo che il periodo pre-bellico è il migliore, e quelle avventure hanno un fascino particolare. Il Topolino del periodo Walsh, divenuto più "adulto" e con vestiti "normali", che poi è quello che fa da base a quello odierno, magari è graficamente più bello ma io preferisco comunque quello con i pantaloncini rossi...un atmosfera "vintage" o "retrò" che dir si voglia inimitabile.

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      Re: Floyd Gottfredson
      Risposta #241: Lunedì 13 Gen 2014, 21:23:31
      Mi unisco a coloro che prediligono la produzione del primo Floyd. In generale penso che in questo periodo si concentrino più capolavori, da Topolino sosia di Re Sorcio a Topolino e il mistero di Macchia Nera, da Topolino nella casa dei fantasmi a Topolino giornalista, da Topolino e la banda dei biombatori a Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante e mi fermo qui perché potrei fare una lista interminabile a testimonianza dell'altissimo livello qualitativo della produzione di quegli anni.
      Durante la collaborazione con Walsh, lunga all'incirca un decennio (se non erro), le avventure seppur godibili diventano IMHO meno epiche, oltre al fatto che si perde un po' la magia del Mickey scanzonato e 'monello' alla ricerca dell'avventura e il personaggio acquista una certa maturità, come appunto sottolinea Sergio di Rio.
      Il periodo delle strisce autoconclusive, infine, penso sia un buon esperimento per poterci mostrare la vita quotidiana di un Topolino (e dei suoi familiari), ormai definitivamente 'sedentario', alle prese con le piccole beghe della vita di tutti i giorni.

      Per quanto riguarda il lato grafico invece mi garbano alla stessa maniera tutte le raffigurazioni di Topolino perché ognuna adatta al ruolo e alla caratterizzazione che il personaggio assume in quel determinato periodo. Comunque anche secondo me il Mickey in pantaloncini rossi continua ad avere un fascino impareggiabile.

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      Sergio di Rio
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        Re: Floyd Gottfredson
        Risposta #242: Martedì 14 Gen 2014, 12:58:19
        Mi unisco a coloro che prediligono la produzione del primo Floyd. In generale penso che in questo periodo si concentrino più capolavori, da Topolino sosia di Re Sorcio a Topolino e il mistero di Macchia Nera, da Topolino nella casa dei fantasmi a Topolino giornalista, da Topolino e la banda dei biombatori a Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante e mi fermo qui perché potrei fare una lista interminabile a testimonianza dell'altissimo livello qualitativo della produzione di quegli anni.
        .

        In effetti è proprio in questo periodo che ci sono più capolavori, e in generale anche le altre meno famose, quale più quale meno, tutte le storie si possono considerare buone.
        Ecco, forse l'unica storia che si potrebbe definire "brutta" di questo periodo è Topolino e il selvaggio Giovedì, decisamente sotto le altre.
        Imho, almeno.

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        hendrik
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          Risposta #243: Domenica 26 Ott 2014, 12:57:23
          Cioè, alla fine hanno sprecato il talento suo e di Walsh a realizzar barzellette
          Non sono d'accordo. Le "barzellette", come le chiami tu, sono comunque meravigliose. Le hai lette tutte, prima di giudicarle?
          ... non ferma a Verkuragon!

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            Re: Floyd Gottfredson
            Risposta #244: Lunedì 27 Ott 2014, 15:23:29

            Va bene, ma non sono al livello delle lunghe
            Secondo me finchè le scriveva Bill Walsh il livello era ancora molto alto, poi in seguito il livello degli autori è calato moltissimo e le battute delle strisce sono diventate molto piatte...

            Purtroppo il talento è stato un po' sprecato, se Walsh avesse scritto storie di Topolino per altri 20 anni credo che il personaggio sarebbe molto più amato anche oggi.

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            Maximilian
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              Re: Floyd Gottfredson
              Risposta #245: Domenica 21 Dic 2014, 14:35:40


              Dipinto di Gottfredson ispirato a Topolino e i 2 ladri.
              Notevole come l'autore provi a emulare il suo stile di cinquant'anni prima (la storia è del 1932, il quadro dell'82) riuscendovi in modo ottimo, con la sola eccezione della faccia di Gambadilegno. Personalmente amo di più gli oli di Barks, eppure questi acquerelli esprimono un dinamismo tanto incredibile che i personaggi e gli oggetti, seppur fermi, creano un'illusione di movimento che ai primi manca.

              La scena è ripresa nel mezzo dell'azione, durante una rissa in un saloon, con tanto di boccali e bottiglie volanti, gente che prende a pugni ignari avventori che fino a pochi attimi prima stavano tranquilli nelle loro oziose occupazioni, come giocare a carte o tracannare alcolici. Gli sguardi di questi ben esprimono lo stupore di essere colpiti mentre non ce lo si si aspetta, mentre altri manifestano in modo naturale la loro allegria nel prendere a botte. Da una parte, la ballerina  indifferente se ne sta per conto suo, senza partecipare o guardare ciò che succede attorno a sè, come a voler dire che non ha intenzione di immischiarsi in queste "cose da maschi". Sulla destra irrompono le giubbe rosse, entrata in scena che risulta però passata in secondo piano e non notata da personaggi intenti a menar le mani.
              Al centro abbiamo Topolino, distolto dalla sua occupazione di pianista, spaventato e attaccato simultaneamente da Gambadilegno e Lupo. Le loro posizioni non sono casuali: mentre il primo manigoldo attacca il suo nemico frontalmente, il secondo intende colpirlo a tradimento alle spalle. Pietro è una persona diretta, violenta, che scende spesso in campo a sistemare le faccende con le sue mani (e questa sua esposizione lo porta, essendo al centro della sala, a prendersi un boccale in testa); l'avvocato, infido, invece preferisce non intervenire personalmente e mandare qualcun'altro a compiere il lavoro sporco al suo posto. Rappresenta una persona ipocrita che si finge amica per poi colpire quando non lo si vede.
              Tutto questo avviene sotto lo sguardo quasi annoiato dell'oste (quando nell'avventura originale si dimostrava assai più combattivo). Non gli stanno distruggendo il locale, certo, ma non è da tutti restare impassibili mentre la gente fa volare sedie e bottiglie nel proprio locale. Evidentemente le risse non sono così così rare in questo saloon e il proprietario ormai ci ha fatto l'abitudine.
              Si nota cura anche nello sfondo: il legno di pareti e pavimento è reso bene e le ombre proiettate al suolo dalla lampada centrale donotano attenzione ai particolari, così come le file di bicchieri e bottiglie (con tanto di scritte sull'etichetta) dietro al bancone.
              « Ultima modifica: Domenica 13 Set 2015, 16:01:43 da Anton_Rebeliot »

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              Maximilian
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                Re: Floyd Gottfredson
                Risposta #246: Mercoledì 6 Gen 2016, 17:29:47
                Leggendo alcune delle sue prime storie ho trovato curioso come all'epoca usassero ancora i velieri. Non mi aspettavo certo delle navi moderne, ma la tecnologia del vapore era nota già da un secolo. Come mai questo ritardo tecnologico?

                  Re: Floyd Gottfredson
                  Risposta #247: Venerdì 8 Gen 2016, 14:56:27
                  Leggendo alcune delle sue prime storie ho trovato curioso come all'epoca usassero ancora i velieri. Non mi aspettavo certo delle navi moderne, ma la tecnologia del vapore era nota già da un secolo. Come mai questo ritardo tecnologico?

                  Ricordo male o avevi accennato da qualche parte il fatto che Rizzoli avrebbe ripreso? Se sì, quali sono le fonti e quanto sicure?

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                  Maximilian
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                    Re: Floyd Gottfredson
                    Risposta #248: Venerdì 8 Gen 2016, 16:39:00
                    Ricordo male o avevi accennato da qualche parte il fatto che Rizzoli avrebbe ripreso?
                    Mai detto ciò: ti starai confondendo con qualcun'altro
                    « Ultima modifica: Venerdì 8 Gen 2016, 16:39:11 da Anton_Rebeliot »

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                      Re: Floyd Gottfredson
                      Risposta #249: Venerdì 8 Gen 2016, 16:44:32
                      Leggendo alcune delle sue prime storie ho trovato curioso come all'epoca usassero ancora i velieri. Non mi aspettavo certo delle navi moderne, ma la tecnologia del vapore era nota già da un secolo. Come mai questo ritardo tecnologico?


                      La tua è un domanda interessantissima su due livelli.

                      Livello storico. La domanda in sé è interessante (mi divertono un sacco i piccoli quesiti storici come questo): c'erano ancora navi mercantili a vela per il trasporto merci negli anni '30?
                      Io non ne ho la più pallida idea, non capisco una fava di navigazione. Wikipedia dice che nel 1870 le navi a vapore avevano già superato in numero quelle a vela, e che quest'ultime erano ancora prodotto solo in una manciata di paesi tipo Italia e Norvegia. Aggiunge anche che dopo il 1870 la scomparsa delle navi mercantili a vela si è accelerata, perché nel 1869 hanno inaugurato il canale di Suez, il cui transito era vietato alle navi a vela.
                      Questo però non risponde alla domanda, dato che una cosa è certa: una nave non è un bicicletta che si butta via in manco una generazione. Una nave è un investimento di una vita che va sfruttata per decenni. Non è da escludere che molte delle navi a vela varate nella metà dell'Ottocento fossero ancora in uso prima della seconda guerra mondiale (si tratta di solo un'ottantina d'anni dopo!). Immagino che ci fossero ancora varie situazioni in cui potesse convenire sfruttare  ancora un po' la vecchia nave a vela piuttosto che a comprare una costosa nave a combustile...tipo per piccoli commerci, o per navigazione in tratti difficili da rifornire con combustibile. Comunque sto andando per ipotesi, aspettiamo che arrivi qualcuno che ne capisce a parlarne.

                      Livello fumettistico. La domanda di Anton Rebeliot è interessante indipendentemente dal contesto storico, se cioè ci fossero ancora navi a vela o no nei primi anni '30 (io penso che se ne vedessero, ma come eccezione, non come regola). Il fatto è che nel fumetto - come in altri canali narrativi, pensate al cinema - molti aspetti del mondo sono rappresentati in un modo poco aderente alla realtà, che si è sviluppato internamente al medium e si è cristallizzato. Chessò, un tecnico del suono un giorno mette uno strano e irrealistico effetto sonoro per significare un cazzotto, e a partire da quel momento quel tipo di suono lo ritroviamo sotto i cazzotti per tutti i film per cento anni a seguire. A volte le cose possono travalicare i medium. Da dove viene l'idea che i Vichinghi avessero dei copricapo cornuti, come si vede al cinema, nell'animazione, nei fumetti (ed è persino idea diffusa che i vichinghi avessero davvero le corna sui caschi)? Boh, forse da qualche rappresentazione teatrale dell'ottocento, o da qualche immagine di qualche disegnatore del Seicento...
                      Ora, è possibile che Gottfredson disegnasse velieri perché, invece di andare al porto e guardare le navi, avesse semplicemente sempre e solo visto nei fumetti degli altri dei velieri! Per transfer interno al linguaggio insomma. O magari non ha assorbito la cosa da altri autori di fumetto, ed è lui proprio che semplicemente amasse disegnare velieri (non è da escludere, Gerstein descrive Gotty come 'na specie di nerd della tecnologia del suo tempo, e basta guardare la cura maniacale dei dettagli nei suoi disegni dei primi tempi per percepire quanto gli piacesse lavorare di fino sui design degli oggetti etc...). In questo caso sarebbe lui l'iniziatore di un trend di anacronistici velieri nei fumetti...in fin dei conti nelle sorgenti mongole Topolino e Atomino dove finiscono incagliati se non su una nave da sardine...a vela?
                      « Ultima modifica: Venerdì 8 Gen 2016, 17:15:51 da Monkey_Feyerabend »

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                      Maximilian
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                        Re: Floyd Gottfredson
                        Risposta #250: Venerdì 8 Gen 2016, 17:28:59
                        Ti ringrazio per l'approfondita risposta. Il mio dubbio era proprio se quelle imbarcazioni rispecchiassero la realtà dell'epoca o se fossero una scelta grafica dell'autore, magari per ricreare le atmosfere presenti in vari libri o film a lui noti (Gottfredson aveva letto molti romanzi e spesso il cinema gli forniva ispirazioni per i suoi fumetti).

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                          Re: Floyd Gottfredson
                          Risposta #251: Venerdì 20 Mag 2016, 18:32:09
                          Considero Gottfredson come l'uomo che ha portato Topolino al successo di cui gode ora. Sue sono le magnifiche strisce giornaliere e tavole domenicali dal 1930 al 1975(quarantacinque anni di lavoro!!!!). Sue sono capolavori come "Topolino e i Due Ladri","Topolino e i Pirati" o "Topolino Giornalista",tanto per citarne alcune!
                          Mi piace molto il suo stile personalissimo e trovo il suo Mickey Mouse come il migliore di tutti i tempi :D :D :D :D :D!!!!
                          "ATTENZIONE!IO SONO PAPERON DE' PAPERONI E SE FAI QUALCOSA CHE NON MI PIACE COMPERO LA CITTA' E TI LICENZIO!"

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                          Bramo
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                            Re: Floyd Gottfredson
                            Risposta #252: Mercoledì 13 Lug 2016, 17:34:43
                            Segnalo questo mio pezzo per Lo Spazio Bianco, prima parte di un approfondimento in 3 parti sulle strisce di Mickey Mouse by Floyd Gottfredson tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso :)

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                              Re: Floyd Gottfredson
                              Risposta #253: Mercoledì 13 Lug 2016, 19:23:01
                              Segnalo questo mio pezzo per Lo Spazio Bianco, prima parte di un approfondimento in 3 parti sulle strisce di Mickey Mouse by Floyd Gottfredson tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso :)
                              Interessante excursus, leggerò anche le prossime parti.
                              Letto anche il pezzo dedicato a Casty e Bonfatti (scritto a 4 mani, mi pare): http://www.lospaziobianco.it/169121-topolino-incontra-topolino-mickey-casty-bonfatti/


                              *

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                                Re: Floyd Gottfredson
                                Risposta #254: Lunedì 18 Lug 2016, 13:01:41
                                Segnalo questo mio pezzo per Lo Spazio Bianco, prima parte di un approfondimento in 3 parti sulle strisce di Mickey Mouse by Floyd Gottfredson tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso :)


                                Bramo, tre piccoli appunti (minuzie, sia chiaro, per il resto come articolo breve rivolto a un pubblico generalista mi pare più che dignitoso):


                                1) il titolo è Alla scoperta del Mickey Mouse a strisce: 1930-1936. Però citi solo storie del periodo 1930-1935. Quindi il titolo andrebbe cambiato. Anche perché nel 1936 Gottfredson ha fatto dei capolavori (struzzo Oscar, Polizia Segreta, Casa dei fantasmi, Uomo nuvola), nei quali tra l'altro c'è ulteriore evoluzione del personaggio, delle tematiche e dello stile grafico. Se l'articolo comprendesse davvero il 1936 sarebbe ridicolo non citarli.

                                2) Ok, è un articolo sul personaggio Topolino e sulle sue storie, non sul suo autore...però almeno "nominarli" Osborne e de Maris non sarebbe stato male (non dico Web Smith, ma almeno loro due...)

                                3) Hai scritto:

                                Citazione
                                avventure vissute da Topolino a cavallo tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso, pubblicate a strisce di quattro vignette al giorno sui quotidiani americani

                                ma visto che ti riferisci a tutta la produzione fino agli anni 50, va precisato che a un certo punto dagli anni '40 le strisce diventano di tre vignette.
                                « Ultima modifica: Lunedì 18 Lug 2016, 13:05:26 da Monkey_Feyerabend »

                                 

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