[size=10]Avrò sbagliato i termini e i modi , ma non di certo il luogo……..;[/size]
Avevo sette anni nel 1989 e facevo la seconda elementare , per me scrivere e soprattutto leggere era una fatica ed un lavoro tremendo, quelle due ore del pomeriggio in cui mi obbligavano a fare i compiti li vedevo come la tortura peggiore che potessero infliggere ad un bambino.di 6 /7 anni.
Eppure avevano provato in tanti modi ad invogliarmi a leggere, le uniche cose che mi
interessavano erano le didascalie delle figurine dei calciatori panini, per quanto riguarda i fumetti Disney , ne avevo tanti ma non li leggevo, mi piacevano solo i disegni ,e all’edicola sceglievo i volumetti più grossi, per poterli ritagliare e riappiccicare in ogni dove, o ne ricoloravo le pagine in bianco e nero.
Quindi ne facevo un disneycidio.........
Nel Natale 1989 , non so come ritrovai uno di questi volumetti sopravvissuti al massacro; era la [size=12]Trilogia della Spada di ghiaccio[/size] (quel libretto famoso con la copertina dorata)
Era la prima volta che pensai , che quella cosa di carta si potesse anche leggere , e che i balloons non erano messi a caso sopra i personaggi.
Mi appassionai dei disegni di (backgrounds) straordinari al castello in terza pagina,alla mappa in quinta, e quindi pensai che per una volta quella roba non fosse fatta solo per essere ritagliata, ma ne valeva la pena di leggere.
Sinceramente pensavo veramente che tutto quel malloppo l’ho avesse scritto e disegnato Walt Disney…(l’ho scoperto molto tempo dopo chi l’aveva scritto quel fantasy) ma questo non mi importava in quel momento … le pagine mi sembravano interminabile , e per me che leggere era una fatica tremenda , il fantastico building della storia, mi impedivano di smettere la lettura , ed una volta arrivato alla fine,avevo voglia di leggere ancora , quindi sono ricominciato da capo , e alla mia seconda lettura la storia , mi appariva ancora più bella, ed ancora di più alla terza… e così via per tutta la durata delle feste .
Da quella volta ho capito (“da solo”) che i fumetti e i libri soprattutto non sono fatti per ritagliarli o guardane le figure, cosi ne cercai altri, ma non ne trovai perché ormai li avevo distrutti tutti.
E così imparai a leggere anche per divertimento e non come un obbligo, una punizione ed una tortura.