Se adesso Casty subisce un enorme calo qualitativo o se lui raggiunga dei picchi ancora più alti non lo sappiamo fatto sta che prendere in considerazione nove anni mi pare dire che l'autore è stato solo questo, mentre aspettare un po'vorrebbe dire prendere in considerazione una buona fetta di produzione.
Il mio discorso è più generale. Non dico per forza che un Disney d'Autore su Casty sia auspicabile, ma che senza dubbio un volume dedicato, che lo ponga alla stregua dei grandi, ci sta eccome. E pazienza se da domani Casty scade, quello che per ora ha fatto sia come quantità che come qualità costante ormai sta in piedi da solo. Se si prendono anche solo le storie più belle come la Marea, Tutor, Quandomai, Mondo Che Verrà, gli Ombronauti e compagnia bella di volumoni autoriali non ne riempi uno ma due. Così stanno le cose e così rimarrebbero anche se da domani Casty gettasse la spugna, si ritirasse o decidesse di compensare abbassando la qualità.
E, sì, è esattamente quello che accadde con Scarpa. E' notorio che i suoi capolavori maggiori sono concentrati tutti nello stesso periodo, in quella fase della carriera in cui ogni sua storia portava avanti un progetto personale autoriale ben preciso. Erano i primi tempi, e poco dopo si rese conto che il gioco non valeva la candela e da autore completo decise di diventare perlopiù disegnatore su testi altrui, proprio perché a livello economico gli conveniva. Non facciamo troppo i romantici incantati, lo Scarpa di Bruto, di Paperetta e dei testi di Martina e dello Studio Program
è uno Scarpa minore, rispetto a quello che era prima. Verso la fine della carriera ebbe una nuova ondata di entusiasmo, certo, ma ciò non toglie che il "medioevo scarpiano" sia una realtà.
Poi se andiamo a dire che Casty ha superato Scarpa, sinceramente io chiudo qui, capisco la foga ma stiamo parlando di Romano Scarpa, colui che ha portato l'animazione in Italia e colui che per 50 anni ha sfornato capolavori grafici e di sceneggiatura, che è (parole sue) il maestro di Casty. Allora adesso diciamo che Casty è meglio di Barks, Gottfredson e Martina e lasciamo andare. Con tutto il rispetto per Casty, che l'ho conosciuto ed è una persona gentilissima.
Si abbia la decenza di leggere quello che scrivo prima di partire con roboanti sermoni. Il corpus che ho confrontato con Casty è quello dello Scarpa fumettista, autore completo e perlopiù riferito ai Topi. Ho operato un distinguo tra il parlare dell'autore in toto, e la sua effettiva epopea di Topolino. E' chiaro che Casty è ben lontano al momento dall'essere quell'artista a tutto tondo che era Scarpa. Però non prendiamoci in giro, se stiamo qui a far confronti e a proclamare eredità morali è perché quello che difatto ci interessa è l'aspetto fumettistico di Scarpa, l'aspetto di autore completo, continuatore dell'opera di Gottfredson. Poco me ne cale di glorificare Scarpa perché ha disegnato lo Zecchino D'Oro. E su questo aspetto Casty ha perfettamente raggiunto il suo maestro.
Ah, grande letterato Martina, linguaggio fantastico e imitatore dantesco incredibile, quasi mimetico. Ma come fumettista/narratore direi che Casty se l'è già magnato tutto secoli fa, mollando anche un sonoro e puzzolente ruttone.