Negli ultimi due giorni ho deciso di maratonarmi Casty. Era da tempo che avevo intenzione di leggere una di seguito all'altra tutte le storie che possiedo (quindi, purtroppo, non tutte) scritte da Andrea Castellan, per avere un'idea di insieme della sua opera e per poter vedere meglio quali linee guida percorrono la sua carriera per "
Topolino".
E' stata un'esperienza molto positiva, devo dire. Io, lettore annoiato dei primi anni 2000, avevo notato quasi subito, attorno alla seconda/terza storia dell'autore, che quella nuova firma in calce aveva qualcosa di più da dire rispetto al clima generale del settimanale. Alcuni guizzi, alcune idee molto valide e non comuni, una buona capacità di raccontare belle storie che sapessero dosare bene un certo umorismo meno invasivo di quello di Faraci ma altrettanto ottimo e calzante.
Poi abbandonai la barca, e in seguito comprai il "Topo" solo quando ne valeva la pena, per cui anche quando ci sono storie di Casty. Pian piano sto recuperando i numeri con storie che mi sono perso, non tutte ma perlomeno quelle veramente significative e rinomate. Ora come ora i recuperi che voglio fare riguardano
Il Dominatore delle Nuvole,
Il Dono di Xamoc,
Cittadini del Nulla, il
Caso Sottilissimo. Recuperate queste potrò dirmi soddisfatto
Ma qui voglio rapidamente scrivere cosa ho raccolto dalla lettura castyana.
Concentrandosi sui temi, sicuramente spicca come già detto più volte quello ecologico. Mi ha sorpreso però ricordare quanta importanza avesse fin dagli esordi, dato che già
Le Bizzarrie di Neoville presenta un'importante componente di questo tipo, veicolata molto bene fin da allora.
Addirittura le due storie con co-protagonista Estrella Marina si fondano totalmente sul tema del rispetto dell'ambiente, concentrandosi sul mare e sulla sua fauna grazie alla carinissima antropologa marina che Topolino e Pippo conoscono in queste due avventure.
Insomma, io ricordavo questa attenzione dell'autore verso l'ambiente solo in storie più recenti come
L'Isola di Quandomai e
Il Mondo di Tutor, invece ha radici profonde.
Altra cosa che salta all'occhio è la voglia di vivacizzare le storie con personaggi inventati dall'autore per essere non semplici comparse ma nuovi regular: e allora ecco Vito Doppioscherzo, ecco Eurasia Tost, ecco la già citata Estrella Marina... personaggi semplici ma che riescono a colpire la memoria del lettore creando un feeling particolare tra questa new entry e i personaggi di sempre.
Accanto a ciò c'è la volontà, di contro, di recuperare grandi personaggi direttamente dalla tradizione più classica, di Gottfredson e Scarpa: spesso accompagnano Topolino personaggi come Gancetto o Eta Beta infatti, e addirittura non è mancata una recente partecipazione della scarpiana zia Topolinda. Tra i nemici abbiamo assistito alla valorizzazione e nobilizzazione di Macchia Nera e a uno splendido Pietro Gambadilegno che riesce a rimanere perfettamente in bilico tra la visione "cattiva" delle strisce anni '30-'40 e quella più dissacrante targata anni '90 e portata alla ribalta da Tito Faraci. Come dimenticare poi la Spia Poeta che torna in tutto il suo splendore in uno degli apici della narrativa castyana.
A questo proposito un altro tratto distintivo del Casty scrittore è chiaramente il bisogno di ampiezza narrativa. L'esempio più lampante e perfetto è
Il Mondo che Verrà, che in 4 puntate trova il giusto ritmo nel raccontare la complessa e stuzzicante avventura. Primi vagiti di ciò li ho però ritrovati fin nelle primissime avventure in due tempi (cito
L'Isola Nefausta,
L'eremita degli Abissi e
Il Colosso di Rodi) che spalmavano una storia avventurosa su due parti in modo da rendere tutti i passaggi non forzati o veloci ma chiari e armonici. Questa caratteristica rimarrà un po' offuscata dalla redazione, che fece ridimensionare
Quandomai da 4 a 2 tempi, ma è rimasta viva e pulsante nella splendia
Il Mondo di Tutor, che si compone di 3 tempi meravigliosi e raccontati divinamente, col giusto spazio e senza fretta. Insomma è chiaro come l'autore abbia un debole per la grande avventura, ricca di elementi e che si prende i suoi tempi, che Casty sa gestire perfettamente. Dotato di una scrittura epica, che fonde la sua grande fantasia con il rispetto per la profondità dei personaggi e con un'arguta ironia sempre deliziosamente presente e mai invasiva, Casty ha saputo quindi da questo versante dare molto alla narrativa di Topolino degli ultimi anni.
Ma anche le avventure più "normali" sono sempre nobilitate da guizzi non indifferenti: i gialli firmati Casty sono sempre entusiasmanti, specie quelli dove un Macchia Nera davvero terribile e fiero avversario è il colpevole. Il suo Macchia è capolavoroso, sia disegnato da Massimo De Vita sia da Giorgio Cavazzano che da Casty stesso sa essere ritratto perfettamente anche graficamente, e come spirito è un raffinato genio del crimine che si diletta in tecnologia e in colpi fantascientifici e complicati.
La vena fantastica, poi, non è da sottovalutare nell'autore. Non di sole avventure spionistiche e rischiose vive il suo Mickey Mouse, e nemmeno di indagini. Se i già citati piani di Macchia Nera sono spesso surreali, non mancano storie decisamente improntate al fantastico, fin dalla seconda avventure ambientata a Neoville. Massimo esponente di questa visione appare comunque
Le Macchine Ribelli, storia poetica e puramente assurda raccontando di macchine che si evolvono prendendo vita propria. Eppure da uno spunto del genere Casty tira fuori una geniale apologia sui rischi che comporta l'evoluzione (il progresso) e sui rischi dell'essere comandati quando troppo ingenui e malleabili.
Questo mi porta all'ultimo elemento che analizzo: il Casty impegnato. Come detto il pensiero dell'autore è rivolto soprattutto al pericolo ambientale, che è presente in un buon 80% della sua produzione. Ma insegnamenti come quelli veicolati da
Le Macchine Ribelli esplorano anche altre cose importanti; un altro esempio è dato da
La Città Taciturna, in cui Topolino guida la rivoluzione contro un despota... per sbaglio, conducendo un breve monologo d'incoraggiamento che tanto lo fa risplendere, figurativamente parlando. Topolino lì è bellissimo.
E che dire dell'assunto alla base della
Neve Spazzastoria? Non avverte forse il lettore del pericolo riguardo al fatto che la storia è sempre parziale, e soprattutto del rischio che i potenti senza scrupoli riscrivano la storia a loro modo e per loro tornaconti, come realmente capita? Eccome, il piano che Doppioscherzo usa in questa storia è uno dei più realistici piani malvagi che ho letto in una storia Disney, al di là della forma che Casty le dà, molto fantastica.
Infine in
Le Regolissime del Guazzabù ecco che l'autore avverte sui rischi del non distinguere la realtà dalla fantasia, ma lo fa sempre in modo così simpatico, sottile e divertente che il lettore bambino e adulto non ne rimangono tediati ma apprezzano molto l'avventura riflettendo in modo genuino a fine lettura. La cosa ovviamente esplode ancora di più con le storie più recenti, in cui Casty non si fa scrupoli di additare i potenti della Terra come un manipolo di sciocchi che non si rende conto di stare abusando della loro posizione e del fatto che comandano su una Terra che di fatto non è sotto il loro pieno controllo. Basti pensare a
Tutor ma anche al
Mondo che Verrà e più in piccolo al
Buz Pappapianeti.
Casty ha saputo e sa lavorare nel miglior modo possibile con Topolino e con il resto del cast topolinese, capendo alla perfezione l'animo dei personaggi e rimanendo rispettoso del glorioso passato pur non avendo paura di osare e rinnovare in conformità coi tempi. Assieme a ciò costruisce storie avventurose, dal sapore epico e che non mancano quasi mai di nulla (escludendo alcune infelici eccezioni, che ce ne sono: la seconda e terza storia con Vito, l'
Enigmatico Enigmistico, quella con Indiana Pipps); ma anche se storie non belle ce ne sono, per ora rimangono la minoranza rispetto a un pantheon di storie genuinamente divertenti, forti e ricche di pathos, qualunque genere narrativo affrontino. Storie che si possono permettere di contenere messaggi non banali nè retorici su grandi temi importanti quali l'ambiente e il comportamento umano.
Ha perfino realizzato un'incursione a Paperopoli scrivendo una godibilissima storia ciminian-barksiana con Paperone protagonista assoluto: possiamo solo immaginare cosa potrebbe realizzare questo artista se e quando si concentrerà anche sul mondo dei Paperi.