Tornato dalla mia vacanza di pochi giorni a Firenze ho trovato la più triste delle notizie : Romano Scarpa ci ha lasciato. Ovviamente i mezzi di informazione, così occupati a darci tante notizie su calciatori e veline, non hanno dato alcun peso all’avvenimento, e purtroppo l’ho saputo solo oggi. Sono sicuro che tra un centinaio d’anni tra la cosiddetta “cultura” riuscirà a trovare il giusto posto per personaggi come Romano, sicuramente uno dei più grandi artisti italiani del novecento.
Però mi piacerebbe che ognuno di noi ricordasse in qualche modo il lavoro di questo grande maestro, uno dei principali “responsabili” della passione disneyana che ci affligge!
Sicuramente Romano fu uno dei primissimi artisti di cui cominciai a distinguere lo stile, e, se devo ammettere che non fu “amore a prima vista” (forse perché da bambino preferivo storie più scanzonate alle sue che erano molto mature), imparai a nutrire un certo rispetto per la perfezione totale che ormai pervadeva le sue tavole negli anni della sua piena maturità, e della mia infanzia. Con storie quali “Buck alias Pluto e il richiamo della foresta” o “Venezia e i tesori Dé Paperoni” imparai a cinque anni che il fumetto Disney non era certo una cosa da “bambocci” come molti pensavano, e che poteva contenere tante nozioni e tanti valori morali. Avevo nove anni quando nel 1988 uscì la coraggiosa, incredibile, autocelebrativa saga delle “Paperolimpiadi”, e già potevo dichiararmi uno “Scarpiano” a tutti gli effetti, amando a dismisura i personaggi di Romano, il modo in cui riusciva a renderli vivi e a far trasparire quanto lui effettivamente li amasse, e quanto tenesse al lettore.
Con gli anni iniziai a recuperare i classici, e ad ogni nuova scoperta l’ammirazione per questo grande artista, questo innovatore geniale, cresceva a dismisura. Il mio amore per il personaggio di Topolino, il VERO Topolino (non la sua pallida imitazione che dobbiamo sorbirci troppo spesso) si consolidò storia dopo storia, dal “Doppio segreto di Macchia Nera”, alla “Dimensione Delta”, dall’ “Unghia di Kalì” alla “Fiamma eterna di Kalhoa”. Leggere “Topolino e la collana Chirikawa” riesce ancora adesso a provocarmi un senso di inquietudine e di mistero mai trovate nemmeno in tanti fumetti “seri”, leggere “Paperino e le lenticchie di Babilonia” mi provoca le stesse emozioni di tanti anni fa, quando per la prima volta versai una lacrima alla fine di una storia.
Nello stesso periodo su “Topolino” il maestro ci regalava i suoi ultimi grandi capolavori, le cosiddette “storie a strisce”, ultima orgogliosa rivendicazione della sua “discendenza” dall’unico maestro che si possa paragonargli : Floyd Gottfredson. Poi, nel 1998, con un’ultima insipida storia di Orazio il maestro ci lasciò, per approdare verso altri lidi.
Non amo e non sopporto chi non trova di meglio da fare che criticare sempre e comunque l’operato di Disney Italia…ma se c’è una cosa che non riuscirò MAI a perdonare a questa nuova gestione “moderna”, che a volte sembra dimenticare che il vero spirito Disneyano sta nel rischio, nel gusto dell’innovazione, e non nella pianificazione e nel marketing, questa cosa è l’aver permesso che il più grande dei maestri se ne andasse così, lasciasse la testata che aveva contribuito a creare, per dedicarsi per più di un lustro a storielle sciape e senza mordente, sprecando il suo talento e la sua grandezza. Ho sempre sognato di vedere il ritorno di Romano in grande stile su Topolino, purtroppo l’unico suo ritorno sarà probabilmente in un trafiletto, o in un articolo per commemorarne la scomparsa, spero solo che i responsabili della sua fuga per lo meno si pentano della mancanza di rispetto dimostrata, non solo a lui ma anche a tanti grandissimi che sono da tempo accantonati o costretti a limitare la propria creatività, loro che la Disney Italia l’hanno costruita col lavoro di una vita.
Mi dispiace per il tono un poco polemico, comunque dettato dall’amarezza e dalla tristezza per la perdita di un amico, di un insegnante e di una persona cui avrei voluto almeno dire “grazie” una volta nella vita.
Addio Romano.