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Riflessione seria (per autori e appassionati)

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    Riflessione seria (per autori e appassionati)
    Domenica 7 Gen 2007, 18:16:32
    Riflettevo poco fa che tutte le generazioni di lettori Disney precedente a questa (ovvero da 10 anni circa a questa parte), hanno avuto delle basi che difficilmente potrebbero scordare.
    Dalle storie di Gottfredson e Barks, a Scarpa, a Martina a Carpi, passando per Bottaro, Pezzin, De Vita degli anni 80.
    Titoli? Dalla "Stella del polo", allo "Scozzese", dalla "Casa dei fantasmi" a "Guerra e Pace", dal "Razzo interplanetario", all'""Intruso Spazio-Temporale", dalla "Disfida analcoolica", dalle Storie strip alla serie di PK, tutto ha contribuito a formare noi lettori in autori, critici o semplici appassionati.
    Rileggendo le storie sopra citate ti accorgi di esser davanti ad un capolavoro di rara bellezza, scritto e diretto da magnifici autori, sai di avere in mano un capolavoro.
    Ma la stessa sensazione, un lettore di oggi ce l'ha con le storie del "suo" Topolino? Certo, ci sono carine storielle a gag, ogni tanto qualcuno "sfora" le trenta tavole e fa qualcosa anche apprezzabile con 40 tavole ma le storie epiche non ci sono più. Certo, se la metà di queste avventure valesse un quarto della "Disfida analcoolica", saremmo davanti a piccoli misconosciuti capolavori ma, oggi, di tutto quello che esce dal Topolino, e leggendolo ormai da 20 anni (anche i numeri precedenti), non mi sento di dire che c'è qualcosa che resterà in un futuro.
    O meglio, mi sento di dire che si, magari resteranno, ma avranno sempre e comunque un sapore diverso rispetto alle precedenti. Ma non per noi che abbiamo un background culturale ma per quelli che si affacciano oggi al fumetto.
    Basta comprare un Grande Classico (e ultimamente non si stanno ripubblicando capolavori!) qualsiasi per rendersi conto che oggi l'omologazione tende a zero.
    Certo, ci sono autori (Casty e Vitaliano... per citarne due soli) che sono bravissimi e che fanno ottimi lavori ma la massa, quella che compone il numero tutte le settimane ha una media di lavoro proprio basso.
    Perchè questo? Ma, soprattutto, ci sarà ancora la possibilità di leggere capolavori come quelli da me sopra citati oppure dobbiamo scordarceli per sempre?
    E i disegnatori? Quelli che non si omologano (Guerrini) sono sempre meno in vista, quelli che una volta disegnavano bene (Dalla Santa, giusto per non fare nomi), ora sono una volta peggio della precedente (confrontare Fantaleggende con storia odierna), altri non appaiono quasi più (Del Conte), altri sono invecchiati (Asteriti e Chierchini), qualcuno prova a tenere gli stili del passato (Gatto) ma non sempre ci riesce.
    Questo lento, ma costante, decadimento, a cosa sta portando?
    Io non voglio un Topolino fatto solo da Cavazzano o Cavazzan-Cloni. E vorrei anche delle storie decenti. Chiedo troppo?

    Ciao.
    "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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    Fergus DePaperoni
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      Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
      Risposta #1: Domenica 7 Gen 2007, 19:00:51
      Ho paura che dovrò darti ragione. E' vero che ormai i grandi maestri disney di un tempo ormai sono quasi tutti deceduti. Prova a immaginare se qualcuno che oggi legge Topolino, diventerà uno sceneggiatore. Un bambino abituato a leggere le storie sul sorcio, non ha un bagaglio culturale che invece potrebbe avere qualcuno di 50 anni che da ragazzo leggeva Carpi, o Martina o Scarpa. I ragazzi abituati a delle storielle inutili, da grandi da sceneggiatori creeranno storielle inutili, e purtroppo se va avanti così i bei tempi li possiamo salutare. Gottfredson ha influenzato Scarpa, che a sua volta ha influenzato Casty. Così deve essere. Se nessuno influenza le nuove generazioni con delle storie decenti (e oggigiorno se ne vedono poche), Non ci sarà più un nuovo Barks o un nuovo Carpi.

      Comunque è vero. E' una cosa triste da pensare, ma è la verità.
      "... In fondo basta poco per fare felice qualcuno...come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!" - Luciano Bottaro

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        Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
        Risposta #2: Domenica 7 Gen 2007, 19:53:11
        Sclavi, dando consigli a giovani sceneggiatori, diceva (riferendosi in special modo a Dylan Dog ma è da estendersi a tutte le testate a fumetti) che non basta leggere le avventure dell'indagatore del crimine per diventare un buono sceneggiatore, neanche limitarsi ai romanzi di King. Un fumettista deve interessarsi a tutto. Deve leggere Dante (per dire, piuttosto che Shakespeare, Proust, Kafka...) ma anche ascoltare musica metal, non perdersi l'ultimo film trash made in Italy piuttosto che l'ultimo di Woody Allen, conoscere i trucchi di Tomb Raider...tutto è motivo di spunto, di ispirazione.
        Non basta acquisire le tecniche del mestiere! E' abbastanza triste questo. Spero che i grandi classici disney resistano ed entrino nelle case grazie alle varie ristampe per farle conoscere anche ai più giovani.
        « Ultima modifica: Domenica 7 Gen 2007, 19:56:44 da Zimm »

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        topopaperik
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          Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
          Risposta #3: Domenica 7 Gen 2007, 20:04:52

          Comunque è vero. E' una cosa triste da pensare, ma è la verità.

          esatto è la verità..bisognerebbe cercare di proporre storie veramente belle come la dimensione delta oppure il pippotarzan ;D ;D...
          io da solo ci sto provando(cioè tendendo conto che nè sono uno sceneggiatore,nè ho fatto una scuola...ma ho soltanto passione)perchè ho srcitto la trama di 2 belle storie..che tra un po' vi farò leggere(e chi le leggerà capirà che mi sono ispirato come stile a qualche grande)
          C'è da dire che però il giovane sceneggiatore dovrebbe ispirarsi a un grande..
          pensando ad un proverbio inventato di rockerduck che dice "se non puoi avere di + degli avversari,fai in modo che gli avversari abbiano meno di te" io dico se non puoi avere una cosa a quel prezzo,fai in modo che gli avversari spendano di più di

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            Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
            Risposta #4: Domenica 7 Gen 2007, 20:11:36

            esatto è la verità..bisognerebbe cercare di proporre storie veramente belle come la dimensione delta oppure il pippotarzan ;D ;D...
            io da solo ci sto provando(cioè tendendo conto che nè sono uno sceneggiatore,nè ho fatto una scuola...ma ho soltanto passione)perchè ho srcitto la trama di 2 belle storie..che tra un po' vi farò leggere(e chi le leggerà capirà che mi sono ispirato come stile a qualche grande)
            C'è da dire che però il giovane sceneggiatore dovrebbe ispirarsi a un grande..

            Beh che dire...potevi darci una mano quando abbiamo scritto il soggetto incrociato, che mi riprometto di rimetterci le mani (spero insieme a piccolobush e agli altri) visto che la storia non è stata completata. Purtroppo ho ricominciato a frequentare il forum dalle vacanze di Natale.
            « Ultima modifica: Domenica 7 Gen 2007, 20:12:11 da Zimm »

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              Risposta #5: Domenica 7 Gen 2007, 20:42:40
              esatto è la verità..bisognerebbe cercare di proporre storie veramente belle come la dimensione delta oppure il pippotarzan ;D ;D...
              io da solo ci sto provando(cioè tendendo conto che nè sono uno sceneggiatore,nè ho fatto una scuola...ma ho soltanto passione)perchè ho srcitto la trama di 2 belle storie..che tra un po' vi farò leggere(e chi le leggerà capirà che mi sono ispirato come stile a qualche grande)
              C'è da dire che però il giovane sceneggiatore dovrebbe ispirarsi a un grande..

              Con la tua prima affermazione non capisco cosa intendi dire.
              Tu hai la passione, e hai la possibilità di avere tavole di grandi come Gottfredson o Scarpa eccetera, ma quelli che potrebbero nascere quest'anno, e che non ne avranno la possibilità essendo troppo giovani non potranno dire altrettanto.

              E poi li voglio proprio leggere queste belle storie... poi vedremo se ti sei ispirato a un grande oppure se sei solo vanitoso.
              "... In fondo basta poco per fare felice qualcuno...come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!" - Luciano Bottaro

                Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                Risposta #6: Domenica 7 Gen 2007, 20:51:09
                Ma come Scarpa si è ispirato a Gottfredson e Casty a Scarpa un giovane sceneggiatore potrebbe ispirarsi a Casty, no? Secondo me il problema non è nei grandi sceneggiatori che mancano (pur tenendo presente che si Gottfredson, Scarpa e Barks ce ne sono pochi...e chissà se mai qualcuno potrà quantomeno eguagliarli) ma nelle storie che devono essere sempre più semplici e corte, perchè così le vogliono i lettori di oggi.

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                Fergus DePaperoni
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                  Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                  Risposta #7: Domenica 7 Gen 2007, 20:58:10
                  Eeeh, l'ho sempre detto io! Tutta colpa di quei bambocci sfaticati che non riescono a leggere 10 pagine in più alla storiella scema che desiderano loro stessi!  ::)
                  "... In fondo basta poco per fare felice qualcuno...come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!" - Luciano Bottaro

                    Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                    Risposta #8: Domenica 7 Gen 2007, 22:10:13
                    Ma siamo sicuri che la colpa del decadimento attuale sia solo colpa dei fumettisti?
                    Io dico che è anche la società ad essere cambiata e ormai il Topolino (intendo il settimanale) di una volta è anacronistico.
                    Prima Topolino era il giornale per grandi e piccini, il settimanale letto da tutta la famiglia. Ora, invece, gli adulti sono troppo impegnati e giudicano i fumetti un passatempo sciocco, futile e per immaturi, mentre per i ragazzi è "da sfigati".
                    Credo che gli autori si siano demoralizzati a trovarsi a lavorare per un pubblico infantile, sul quale non ho nulla contro ma che rimane comunque un pubblico passivo, con basse esigenze, per nulla stimolante per un fumettista. Non solo per questo, ma anche.
                    « Ultima modifica: Domenica 7 Gen 2007, 22:11:05 da PORTAMANTELLO »
                    No man commanded Jean Louise.
                    Not on land and not on water.
                    Jean did whatever he pleased,
                    Until he kissed the gunners daughter.

                      Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                      Risposta #9: Domenica 7 Gen 2007, 22:41:04
                      Credo che portamantello abbia proprio centrato la questione...il problema è che, dagli anni 90, il target di riferimento di Topolino è stato abbassato agli under 13...questo è successo in seguito alla creazione di periodici per le varie fasce d'età, quindi Bambi per i piccolissimi, Topolino per i preadolescenti e PK per i ragazzi.
                      Oggi le "belle storie di una volta" mancano o sono molto più rare semplicemente per questo motivo...Topolino è cambiato, e neanche da poco tempo, ed accanirsi contro sceneggiatori/disegnatori è perfettamente inutile...certo c'è chi, come i già citati Casty e Vitaliano che, pur rispettando il target, riescono a produrre storie ottime...cerchiamo di guardare ai lati positivi, senza farci prendere dalla nostalgia (male che vada un bel tuffo in qualche avventura scarpiana e ritorna il sorriso  :D)

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                        Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                        Risposta #10: Domenica 7 Gen 2007, 22:45:54

                        Con la tua prima affermazione non capisco cosa intendi dire.
                        Tu hai la passione, e hai la possibilità di avere tavole di grandi come Gottfredson o Scarpa eccetera, ma quelli che potrebbero nascere quest'anno, e che non ne avranno la possibilità essendo troppo giovani non potranno dire altrettanto.

                        E poi li voglio proprio leggere queste belle storie... poi vedremo se ti sei ispirato a un grande oppure se sei solo vanitoso.

                        ti allego un po' la storia senza ancora ciò che dovrebbero "dire " i personaggi ;)..mi sembra che assomigli a quelle di scarpa..
                        pensando ad un proverbio inventato di rockerduck che dice "se non puoi avere di + degli avversari,fai in modo che gli avversari abbiano meno di te" io dico se non puoi avere una cosa a quel prezzo,fai in modo che gli avversari spendano di più di

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                          Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                          Risposta #11: Domenica 7 Gen 2007, 22:51:05
                          Ma siamo sicuri che la colpa del decadimento attuale sia solo colpa dei fumettisti?
                          Io dico che è anche la società ad essere cambiata e ormai il Topolino (intendo il settimanale) di una volta è anacronistico.
                          Prima Topolino era il giornale per grandi e piccini, il settimanale letto da tutta la famiglia. Ora, invece, gli adulti sono troppo impegnati e giudicano i fumetti un passatempo sciocco, futile e per immaturi, mentre per i ragazzi è "da sfigati".
                          Credo che gli autori si siano demoralizzati a trovarsi a lavorare per un pubblico infantile, sul quale non ho nulla contro ma che rimane comunque un pubblico passivo, con basse esigenze, per nulla stimolante per un fumettista. Non solo per questo, ma anche.

                          che la società sia cambiata è sicuro..e che ormai i ragazzi leggono meno fumetti pure perchè è diverso il target..cioè i ragazzi oggi non sono come una volta...e che topolino sia cambiato per ragioni di marteking pure..

                          cmq ripeto..io lo faccio per hobby..poi chissà che non diventi un vero sceneggiatore :)
                          « Ultima modifica: Domenica 7 Gen 2007, 22:59:17 da topopaperik »
                          pensando ad un proverbio inventato di rockerduck che dice "se non puoi avere di + degli avversari,fai in modo che gli avversari abbiano meno di te" io dico se non puoi avere una cosa a quel prezzo,fai in modo che gli avversari spendano di più di

                            Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                            Risposta #12: Domenica 7 Gen 2007, 23:05:47
                            [OT]Mi permetti un commento (premesso che ho dato solo una lettura veloce)? Isole, dimensioni, sonniferi... invece di fare una storia complicata in tre parti, non avresti potuto farne tre indipendenti? Inoltre, alla redazione attuale di Topolino le avventure di Paperi e Topi insieme non sono molto gradite. [/OT]
                            No man commanded Jean Louise.
                            Not on land and not on water.
                            Jean did whatever he pleased,
                            Until he kissed the gunners daughter.

                            *

                            Noah.82
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                              Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                              Risposta #13: Lunedì 8 Gen 2007, 00:00:33
                              Ma siamo sicuri che la colpa del decadimento attuale sia solo colpa dei fumettisti?
                              Io dico che è anche la società ad essere cambiata e ormai il Topolino (intendo il settimanale) di una volta è anacronistico.
                              Prima Topolino era il giornale per grandi e piccini, il settimanale letto da tutta la famiglia. Ora, invece, gli adulti sono troppo impegnati e giudicano i fumetti un passatempo sciocco, futile e per immaturi, mentre per i ragazzi è "da sfigati".
                              Credo che gli autori si siano demoralizzati a trovarsi a lavorare per un pubblico infantile, sul quale non ho nulla contro ma che rimane comunque un pubblico passivo, con basse esigenze, per nulla stimolante per un fumettista. Non solo per questo, ma anche.
                              COLPITO E AFFONDATO!  :)
                              WITCH: lasciati stregare...

                                Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                Risposta #14: Lunedì 8 Gen 2007, 10:56:22
                                Le riflessioni di amz sono giuste così come quelle esposte dagli altri, personalmente tendo a dare la colpa ai lettori attuali, cioè al fatto che la società è cambiata e quindi i gusti dei ragazzi che sono il target di riferimento per topolino. Credo che molti degli attuali autori disney siano in grado di proporre storie di ben altro livello rispetto alla maggior parte di quelle che vengono stampate, probabilmente come ha detto casty, non hanno voglia di sbattersi più di tanto. Vorrei che si tenesse, invece dei soliti "fumo di china" o "yellow kid" rivolti a gente appassionata, un concorso rivolto solo agli under 14 per vedere il loro gradimento di storie come quelle di casty o almeno che rendessero pubblici i risultati dei sondaggi settimanali sulla storia più bella (ammesso che ci sia un numero di partecipanti significativo), magari in caso di risultato positivo potrebbe essere di incoraggiamento alle menti più fervide :P

                                Beh che dire...potevi darci una mano quando abbiamo scritto il soggetto incrociato, che mi riprometto di rimetterci le mani (spero insieme a piccolobush e agli altri) visto che la storia non è stata completata. Purtroppo ho ricominciato a frequentare il forum dalle vacanze di Natale.

                                Quando vuoi non hai che da farmi un fischio, ho visto che vi eravate fermati e ho fatto altrettanto anch'io

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                                  Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                  Risposta #15: Lunedì 8 Gen 2007, 11:02:50

                                  ti allego un po' la storia senza ancora ciò che dovrebbero "dire " i personaggi ;)..mi sembra che assomigli a quelle di scarpa..



                                  senza offese, ma è veramente troppo ingarbugliata... ci sono eventi che accadono senza motivo, spiegazioni non date, dimensioni parallele...
                                  e fossi in te riguarderei soprattutto molto bene la sintassi e la grammatica...

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                                    Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                    Risposta #16: Lunedì 8 Gen 2007, 11:09:52
                                    Ma siamo sicuri che la colpa del decadimento attuale sia solo colpa dei fumettisti?
                                    Io dico che è anche la società ad essere cambiata e ormai il Topolino (intendo il settimanale) di una volta è anacronistico.
                                    Prima Topolino era il giornale per grandi e piccini, il settimanale letto da tutta la famiglia. Ora, invece, gli adulti sono troppo impegnati e giudicano i fumetti un passatempo sciocco, futile e per immaturi, mentre per i ragazzi è "da sfigati".
                                    Credo che gli autori si siano demoralizzati a trovarsi a lavorare per un pubblico infantile, sul quale non ho nulla contro ma che rimane comunque un pubblico passivo, con basse esigenze, per nulla stimolante per un fumettista. Non solo per questo, ma anche.


                                    e qui torniamo sempre al solito punto: sono cambiati i ragazzini di oggi!!! sempre più impeganati con videogame, internet e altre diavolerie non sanno più leggere o quando leggono hanno una soglia di attenzione bassissima, dovuta agli stimoli che li portano ad avere poca concentrazione. in questo modo si capisce anche perchè le storie in due puntate settimanali sono state quasi del tutto abolite...erano troppo impegnative per i lettori di oggi... in questo modo purtroppo sono le storie che si vanno ad adattare al pubblico... anche se è vero che potrebbe essere in parte il contrario.
                                    la disney come ogni altra azienda ha come obiettivo il profitto, se il massimo profitto si ottiene accontentando il pubblico è quello che farà... sarebbe utopistico pensare che abbiano come obiettivo il bene della società...

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                                      Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                      Risposta #17: Lunedì 8 Gen 2007, 11:16:50
                                      eh... in mezzo a tante riflessioni che trovo giuste e spunti interessanti, questo thread mi sembra il "solito" (me non per questo banale) disagio di chi non si riconosce più nella gioventù moderna, non riuscendo ad inquadrarla in una società pur'essa molto diversa da quella di un tempo!   :D

                                      (e lo dico perché anch'io leggo con disagio il topolino d'oggi!)
                                      --- Andrea

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                                        Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                        Risposta #18: Lunedì 8 Gen 2007, 12:21:01



                                        senza offese, ma è veramente troppo ingarbugliata... ci sono eventi che accadono senza motivo, spiegazioni non date, dimensioni parallele...
                                        e fossi in te riguarderei soprattutto molto bene la sintassi e la grammatica...


                                        bhe..però dai.. al regno di shan-grillà un po' ci può assomigliare ;D
                                        bhe infatti era solo un abbozzo...l'ho scritta alle 11 di notte ::)

                                        cmq è vero che i ragazzi oggi sono cambiati..i telefoni..i videogames..internet..
                                        pensando ad un proverbio inventato di rockerduck che dice "se non puoi avere di + degli avversari,fai in modo che gli avversari abbiano meno di te" io dico se non puoi avere una cosa a quel prezzo,fai in modo che gli avversari spendano di più di

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                                          Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                          Risposta #19: Lunedì 8 Gen 2007, 12:28:27
                                          bhe..però dai.. al regno di shan-grillà un po' ci può assomigliare ;D
                                          Non voglio giudicare, eh?, perché non ho ancora avuto modo di leggere la storia (per cui ti/vi saprò dire), ma il fatto che assomigli ad una storia già scritta, per quanto potesse essere un capolavoro, è una cosa buona?  :-?
                                          --- Andrea

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                                            Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                            Risposta #20: Lunedì 8 Gen 2007, 16:59:35
                                            Quando vuoi non hai che da farmi un fischio, ho visto che vi eravate fermati e ho fatto altrettanto anch'io

                                            Nel frattempo per incoraggiare gli altri ho inserito il riassunto del primo tempo, fino a dove siamo arrivati noi, così non bisogna rileggersi tutto per ricapitolare la situazione!
                                            « Ultima modifica: Lunedì 8 Gen 2007, 17:01:15 da Zimm »

                                              Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                              Risposta #21: Martedì 9 Gen 2007, 02:53:38
                                              eh... in mezzo a tante riflessioni che trovo giuste e spunti interessanti, questo thread mi sembra il "solito" (me non per questo banale) disagio di chi non si riconosce più nella gioventù moderna, non riuscendo ad inquadrarla in una società pur'essa molto diversa da quella di un tempo!   :D

                                              (e lo dico perché anch'io leggo con disagio il topolino d'oggi!)

                                              Secondo me è proprio questo il punto, è cambiata la società, sono cambiati i bambini, è cambiato il target di riferimento. Oggi molte storie dei Maestri verrebbero saltate e considerate lunghe e noiose (con le dovute eccezioni, ovvio), mentre magari un WoM è considerato un capolavoro...io sono convinto che i bravi sceneggiatori ci siano, forse non al livello dei mostri sacri ma comunque ottimi. E' la richiesta di storie che è diversa, probabilmente quelle che noi oggi conisderiamo "bone storie, ma non capolavori" saranno un domani considerate i capolavori della prima decade del 2000...

                                                Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                Risposta #22: Martedì 9 Gen 2007, 10:08:02
                                                Quando ero ragazzino io (una ventina d'anni fa) se non ricordo male le statistische che ogni tanto venivano fuori, il pubblico più numeroso dei lettori di topolino era costituito da ragazzini da 14 anni in su, ovvero i teenagers. Sicuramente ora questa età si è abbassata di molto (almeno credo), allora quello che mi chiedo è: l'attuale livello qualitativo del topo può avere un effetto fidelizzante pari a quello del passato, cioè un bambino di 14 anni che legge topolino, continuerà ad aver voglia di leggerlo anche a 19-20 o magari troverà che è troppo infantile per lui? Ovvero il topo resterà acora una lettura "trasversale" per tutte le età o piuttosto andremo verso un pubblico diviso, una parte "giovane" che si rinnova continuamente, un buco adolescenziale e un nucleo di nostalgici che invecchia sempre più? :P

                                                  Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                  Risposta #23: Martedì 9 Gen 2007, 11:10:24
                                                  ...Ovvero il topo resterà acora una lettura "trasversale" per tutte le età o piuttosto andremo verso un pubblico diviso, una parte "giovane" che si rinnova continuamente, un buco adolescenziale e un nucleo di nostalgici che invecchia sempre più? :P

                                                  Il pericolo esiste, anche perche' niente e' immortale.

                                                  Un'altra versione di questo pericolo e' che in Italia il Topolino da fenomeno di massa diventi una passione da piccola minoranza di collezionisti, cosi come e' successo in America.
                                                  « Ultima modifica: Martedì 9 Gen 2007, 11:11:47 da Adnan »

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                                                    Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                    Risposta #24: Martedì 9 Gen 2007, 15:50:13
                                                    Secondo me è proprio questo il punto, è cambiata la società, sono cambiati i bambini, è cambiato il target di riferimento. Oggi molte storie dei Maestri verrebbero saltate e considerate lunghe e noiose (con le dovute eccezioni, ovvio), mentre magari un WoM è considerato un capolavoro...
                                                    Sì, direi che almeno io e te siamo d'accordo! :)
                                                    Ripensando, ad esempio, alle storie avventurose (disneyane e non) che venivano stampate nel Topolino giornale degli anni '30, o in altre pubblicazioni simili, non ho dubbi che se fossero state riproposte 30 o 40 anni dopo avrebbero avuto un successo scarsissimo, proprio rispetto a quelle storie che, riproposte ora, 30 o 40 anni dopo, probabilmente verrebbero saltate...
                                                    --- Andrea

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                                                      Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                      Risposta #25: Martedì 9 Gen 2007, 16:12:59
                                                      però a me topolino continua ancora a piacermi...ecco è la posta..che è un po' da dodicenni.. :)..ma le storie...quelle sì che alcune sono belle ;)
                                                      anche mio padre lo continua a leggere... :)
                                                      « Ultima modifica: Martedì 9 Gen 2007, 16:13:53 da topopaperik »
                                                      pensando ad un proverbio inventato di rockerduck che dice "se non puoi avere di + degli avversari,fai in modo che gli avversari abbiano meno di te" io dico se non puoi avere una cosa a quel prezzo,fai in modo che gli avversari spendano di più di

                                                        Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                        Risposta #26: Martedì 9 Gen 2007, 17:57:18
                                                        Mah... in realtà però... non trovo sia esattamente così. Si ripete che oggi ci sono sono Casty, Faraci (poco), Vitaliano, Savini (poco) e pochi altri ai testi e Cavazzano, De Vita e pochi altri ai disegni... ed è vero, ma una volta non c'erano solo gli Scarpa e i Carpi, c'era un sacco di monnezza anche allora. Buona parte delle storie di Martina sono sicuramente storielle che scriveva in 10 minuti senza preoccuparsene minimamente (mica tutte, ma visto che ne ha fatte miliardi, buona parte sì). Giusto per fare il nome più prolifico di allora. Storielle dello stesso livello delle storie medie attuali. E non dimentichiamoci che ne facevano due a settimana una volta ora ne fanno... quante, 4? 5? E ancora, negli anni '50 (periodo con la più alta densità di capolavori) Topolino era prima mensile e poi quindicinale, quindi ancora meno storie.

                                                        Boh, a me pare che gli autori buoni attuali stiano facendo un ottimo lavoro... ovviamente se aumentassero sarebbe meglio, ma non credo sia tanto questo il problema.
                                                        Sprea
                                                        [Scarpa] [Doctor Who] [Old Bricks]
                                                        "Bah!"

                                                          Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                          Risposta #27: Martedì 9 Gen 2007, 17:59:21
                                                          Io dico che è anche la società ad essere cambiata e ormai il Topolino (intendo il settimanale) di una volta è anacronistico.
                                                          Prima Topolino era il giornale per grandi e piccini, il settimanale letto da tutta la famiglia. Ora, invece, gli adulti sono troppo impegnati e giudicano i fumetti un passatempo sciocco, futile e per immaturi, mentre per i ragazzi è "da sfigati".

                                                          No, era così anche quando ero piccolo io. Esattamente così. E immagino anche prima.
                                                          Sprea
                                                          [Scarpa] [Doctor Who] [Old Bricks]
                                                          "Bah!"

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                                                            Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                            Risposta #28: Martedì 9 Gen 2007, 19:03:40

                                                            Il pericolo esiste, anche perche' niente e' immortale.

                                                            Un'altra versione di questo pericolo e' che in Italia il Topolino da fenomeno di massa diventi una passione da piccola minoranza di collezionisti, cosi come e' successo in America.


                                                            è proprio ciò che penso accadrà... se però questo vorrà dire meno storie ma più curate e edizioni per collezionisti non la vedo così grigia, anzi quasi quasi ci farei la firma...  :D

                                                              Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                              Risposta #29: Martedì 9 Gen 2007, 19:05:15

                                                              No, era così anche quando ero piccolo io. Esattamente così. E immagino anche prima.

                                                              Anzi, una volta era peggio! Per mio padre (ma anche per mio fratello, 51 anni), i fumetti sono SOLO roba da bambini! TUTTI i fumetti! Figuriamoci Topolino!!!

                                                              Citazione
                                                              Mah... in realtà però... non trovo sia esattamente così. Si ripete che oggi ci sono sono Casty, Faraci (poco), Vitaliano, Savini (poco) e pochi altri ai testi e Cavazzano, De Vita e pochi altri ai disegni... ed è vero, ma una volta non c'erano solo gli Scarpa e i Carpi, c'era un sacco di monnezza anche allora. Buona parte delle storie di Martina sono sicuramente storielle che scriveva in 10 minuti senza preoccuparsene minimamente (mica tutte, ma visto che ne ha fatte miliardi, buona parte sì). Giusto per fare il nome più prolifico di allora. Storielle dello stesso livello delle storie medie attuali. E non dimentichiamoci che ne facevano due a settimana una volta ora ne fanno... quante, 4? 5? E ancora, negli anni '50 (periodo con la più alta densità di capolavori) Topolino era prima mensile e poi quindicinale, quindi ancora meno storie.
                                                               
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                                                              Sono d'accordo!  :)
                                                              Io son nomato Pippo e son poeta
                                                              Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                                                              Verso un'oscura e dolorosa meta

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                                                                Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                                Risposta #30: Martedì 9 Gen 2007, 19:08:17

                                                                No, era così anche quando ero piccolo io. Esattamente così. E immagino anche prima.
                                                                Eh... quante volte l'edicolante chenonsifagliaffarisuoi mi ha detto che sono grande per leggere i fumetti...
                                                                Machisenefrega! ;) A me piacciono! E se un giorno avrò dei figli, spero di trasmettere loro questa passione, soprattutto verso i fumetti Disney, che io adoro!
                                                                « Ultima modifica: Martedì 9 Gen 2007, 19:09:00 da Noah.82 »
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                                                                  Risposta #31: Martedì 9 Gen 2007, 22:43:52

                                                                  Anzi, una volta era peggio! Per mio padre (ma anche per mio fratello, 51 anni), i fumetti sono SOLO roba da bambini! TUTTI i fumetti! Figuriamoci Topolino!!!


                                                                  Sono d'accordo!  :)


                                                                  anche io sono d'accordo..e negli anni '50(ho alcune ristampe di topolino) e devo dire che oltre a barks e pochi altri.....oggi ho letto topolino buffone del re...molto bella ;D..ma altre con buci.. :o

                                                                  ma cmq ormai topolino e altri li leggono o gli appassionati come noi..o i ragazzini...
                                                                  quindi,almeno io,non critico tanto le storie che ci sono adesso..anche perchè..se li leggo.. 8-)
                                                                  pensando ad un proverbio inventato di rockerduck che dice "se non puoi avere di + degli avversari,fai in modo che gli avversari abbiano meno di te" io dico se non puoi avere una cosa a quel prezzo,fai in modo che gli avversari spendano di più di

                                                                    Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                                    Risposta #32: Mercoledì 10 Gen 2007, 00:56:55
                                                                    [size=13]Discorso interessante, sebbene le concause in ballo siano tante e tali che se ne discuterebbe di qui all'eternità; e in parte è già stato fatto. Comunque sia, dissento da molte delle osservazioni sinora fatte, e premetto che NON parlerò di disegni, bensí solo delle storie. Iniziamo però con lo sfatare qualche mito.
                                                                    - Come già evidenziato da Sprea, i fumetti sono sempre stati considerati "un passatempo sciocco, futile e per immaturi", e chi continuava ad apprezzarli da adulto "uno sfigato": siamo serî, su. Da questo punto di vista, anzi, le cose sono anche lievemente migliorate. Una volta tutta la stampa dava compatta addosso ai fumetti; ora, se non altro, qualcuno intravede l'affare, qualchedunaltro leggeva fumetti da bambino e ora che si trova, adulto, in posizioni di potere prova a difenderli, per cui qualche articolo di lode ci scappa - salvo poi ritornare sui proprî passi quando si tratta di dare il via alle periodiche campagne di panico morale, ma tant'è. Topolino ha sempre avuto piú o meno la fortuna di essere tollerato proprio in quanto “roba per bambini”, e in quanto tale senza le tematiche che tanto scandalizzavano i benpensanti in altri fumetti, in primis il sesso, in secundis il sangue e la morte.
                                                                    - I fumetti li han sempre letti in pochi, anche tra i bambini. Alle elementari nella mia classe eravamo in DUE a leggere Topolino. Su venticinque. E anche nel periodo di massima Topolino vendeva un milione di copie; quanti siamo in Italia? 50 volte tanto. Fatevi un po’ di conti, significa che quando va strabene Topolino è letto dal 2% degli italiani. Possiamo anche aumentarlo al 4% per passaggi di mano e quant’altro, ma resta una percentuale esigua. Le famiglie intere in cui si legge il topo sono rare, e sono famiglie in cui s’è sempre letto. Il resto rimarrà convinto dell’inutilità (o peggio ancora della dannosità) dei fumetti fin quando non saranno stati completamente accettati e assimilati dalla cultura di massa; ricordate che l’Italia (e non solo lei, ma è il caso che ci interessa) è un paese impervio alle novità. Nell’ottocento un papa poteva dire che il treno era opera diabolica e lo stavano pure a sentire: il fumetto così come lo conosciamo ha un secolo in meno di vita rispetto al treno, ci vorrà tempo... e non dimenticate che periodiche campagne di diffamazione nei confronti dei fumetti in generale, e anche del topo in particolare, ci sono sempre state, anche quando vendeva piú di ora.
                                                                    - I bambini non sono un "pubblico passivo e acritico", tutt'altro. Le storie che ricordo di aver letto e riletto piú volentieri sono appunto quelle di cui anche AMZ lamenta la mancanza: le storie avventurose, quelle con piú livelli di lettura, a volte anche sottilmente inquietanti (La voce spezzata, I flagelli del dottor Talos... vedete piú roba del genere?) o addirittura che trattavano seriamente temi d’attualità (Paperino portaborse, Le Paperolimpiadi, Minnotchka...). Anche allora non erano letture facili, eppure proprio per questo stimolavano a capirne di piú, foss’anche un solo termine non conosciuto (“Mamma, che vuol dire autoctono?” ;)). Topolino era maggiormente letto dagli adolescenti, come già è stato evidenziato, che non solo possedevano già un bagaglio culturale piú in grado di apprezzare certi riferimenti, ma anche la terminologia. Non di rado però quegli stessi adolescenti erano stati svezzati proprio a Topolino, ed erano quindi già stati bambini piú svegli ai loro tempi...[/size]
                                                                    « Ultima modifica: Mercoledì 10 Gen 2007, 00:57:56 da Zangief »

                                                                      Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                                      Risposta #33: Mercoledì 10 Gen 2007, 04:40:18
                                                                      [size=13]Dunque, cos’è cambiato? Soprattutto: è veramente cambiato qualcosa?
                                                                      Mi spiego: alcuni dei giudizî di massima che sento dare sul fumetto disney sono a mio parere frutto di personali (e inevitabili, lo faccio anch’io...) distorsioni della realtà. Per esempio: una volta le storie italiane erano migliori. No: era pieno di morchia anche allora, come ha già piú finemente di me rimarcato Sprea. Se da un lato è vero che la qualità media delle storie italiane s’è alzata, si è ridotta la distanza tra le migliori e le peggiori. Fino a 10-15 anni fa c’erano storie italiane E straniere; queste ultime quasi costantemente ai limiti della decenza. I capolavori non erano cosí frequenti, ma c’erano, e svettavano sul resto sia in virtú della loro qualità, sia in virtú della comparazione col piattume circostante. Si è quindi arrivati a un “punto di mediocrità”, in cui poche cose emergono perché tutto tende a un “centro”. E questo significa che se mancano i picchi di orrore, mancano anche i picchi di splendore. Potere dell’omologazione... dovuta a tanti fattori. Intanto, di passaggio taglio due problemi di importanza relativa, in quanto essi stessi risultato della stessa situazione che ha portato al “calo qualitativo delle storie”.
                                                                      - Fino a più o meno la metà degli anni ‘90, le storie italiane avevano un vantaggio dal punto di vista della tradizione: la società italiana s’era evoluta molto poco dagli anni ‘50 agli anni ‘80, e innovazioni come il computer erano ancora viste come fantascienza. L’avversione che persino molti giovani autori provavano verso le innovazioni tecnologiche derivava anche dalla sostanziale immobilità dell’ambiente in cui i topi e i paperi agivano, che permetteva di leggere storie dell’intero trentennio senza avvertire troppi scossoni, troppe differenze con la realtà contemporanea. Ma questo è un falso problema, in quanto che ci siano cellulari o meno, l’importante è raccontarci una buona storia. Tuttavia mi premeva precisarlo, perché il “cambiamento tecnologico” di metà anni ‘80 incide in parte sulla percezione che si ha della “decadenza” attuale.
                                                                      - Da metà anni ‘90 il Topo praticamente rinuncia a farsi veicolo di diffusione culturale, cosa che nei decenni precedenti aveva favorito la sua considerazione da parte degli adulti come “pretesto per indurre i giovani a leggere, e magari imparare qualcosa con la scusa dei fumetti (che, ricordiamolo, sennò sono brutti e cattivi)”. Articoli anche molto puntigliosi di approfondimento scientifico, ecologico, spariscono per lasciare spazio alle interviste/pettegolezzo/autoincensamento col divo di turno. Questo ha poco a che vedere con le storie, ma riflette il clima generale e contribuisce a formare la sensazione di declino.
                                                                      Ma ancora non siamo al nocciolo:
                                                                      - S’è già visto come il pubblico dei fumetti fosse composto da una minoranza; questa era molto compatta e legata a un profilo culturale, se non alto, superiore alla media. A un certo punto, questa minoranza non è piú bastata: si è voluto puntare a tutti quanti. Non si sono fatti sforzi per allargare la minoranza alzando il livello della maggioranza, ma ci si è abbassati al livello della maggioranza sperando di attirarla. Indubbiamente piú comodo, ma con lo svantaggio che coloro che prima non leggevano sono scarsamente indotti a farlo solo in virtú di una maggiore accessibilità del linguaggio; e, cosa piú grave, coloro che prima leggevano volentieri lamentano lo scadimento della qualità, rischiando la disaffezione.
                                                                      - Dieci anni fa s’intrufola strisciando in Italia la political correctness. Se l’intento può anche essere lodevole, i perversi risultati di autocensura cui costringe la sua adozione spinta all'estremo li abbiamo sotto gli occhi.
                                                                      - Dieci anni fa nasce il Moige. Ora cominciano i problemi serî, in quanto come multinazionale la Disney ha tra le prime preoccupazioni quella di avere meno grane possibili. E il Moige sono i piantagrane fatti associazione. Se in precedenza una lettera di un singolo genitore che lamentava qualsiasi bagattella (che il figlio non capisse il linguaggio, che trovasse violente certe storie, qualsiasi cosa) poteva essere cestinata come meritava, ora basta un singolo genitore iscritto al Moige che segnali la bagattella all’associazione per ritrovarsela al fianco. E una segnalazione, una denuncia di un’associazione, sono tutt’altro paio di maniche rispetto a un singolo, oltre al fatto che ricevono un’assistenza mediatica che certamente la Disney vuole evitare.
                                                                      Segnalo inoltre l’interessante intervento di Artibani su UBC, che chiarisce molte cose.[/size]

                                                                        Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                                        Risposta #34: Mercoledì 10 Gen 2007, 14:15:16
                                                                        Non sono d'accordo sul fatto che oggi non ci siano storie memorabili. Certo, ricordo con maggior piacere certe storie che lessi da bambino, però ne vedo tante ancora oggi che mi piacciono molto. Sono solo meno entusiasta perchè sono adulto e ne ho lette tante di storie e non ho più l'entusiasmo che avevo una volta (ragazzi, siamo diventati adulti, bisogna imparare ad accettarlo!!), ma certe storie di Faraci o Casty mi fanno ancora esaltare.

                                                                        Per quanto riguarda Barks e Gottfredson siamo d'accordo, anche per me sono picchi inarrivabili. Però per tutti gli altri io trovo che una storia capolavoro di Scarpa degli anni '70 sia allo stesso livello di una di Pezzin degli anni '80, di una di Faraci dei '90 o di Casty del 2000. Sono poche le storie capolavoro, e lo sono sempre state. Anzi, a me da bambino negli anni '80 piacevano di più le storie nuove, prodotte in quegli anni, piuttosto che quelle vecchie degli anni '60 o '70 che non mi piacevano affatto e ho imparato ad apprezzare solo più tardi. Dopotutto quelle degli anni '80 riflettevano il tempo che stavo vivendo ed era giusto che mi piacessero di più.

                                                                        In definitiva, non sono per nulla d'accordo sulla mancanza di storie memorabili. Ci sono gialli molto belli di Scarpa che però hanno incongruenze e difetti tante quanto ne hanno le ultime storie di Salati e di Venerus degli ultimi numeri. Con questo non voglio dire che questi giovani autori siano già al livello del Maestro Scarpa, ma solo che tutta la differenza la vedo più nei miei occhi di adulto che nelle pagine di Topolino.

                                                                        E' però vero che un po' di scadimento c'è stato a cavallo dei '90 e dei 2000, per colpa del politically correct e del Moige, che è un vero flagello anti-arte, peggio dell'inquisizione spagnola. Protestano perchè fumetti, film, canzoni, libri li obbligano a spiegare ai loro figli cose che loro in quanto genitori dovrebbero spiegargli comunque. Il moige è l'associazione di quei genitori che non vogliono far crescere i propri figli.

                                                                        E comunque di assolutamente inarrivabili e sopra ogni altro io vedo solo Barks e Gottfredson, gli altri non li vedo così distanti l'uno dall'altro.
                                                                        « Ultima modifica: Mercoledì 10 Gen 2007, 14:16:35 da Pegleg »

                                                                          Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                                          Risposta #35: Mercoledì 10 Gen 2007, 15:29:06
                                                                          [size=13]Naturalmente non ho evidenziato a sufficienza quanto la situazione sia una tendenza. Anzi, il solo fatto che, in una situazione di strangolamento dovuta ai limiti estremi imposti da politicamente corretto e Moige, qualcuno continui imperterrito a voler proporre un certo tipo di storie (qualcuno ha detto Casty? E fortunatamente non è solo, anche se trovo i paperi sguarniti da questo punto di vista) è maggiormente motivo di lode. Noto anche che, dopo l'insopportabile delirio integralista iniziale, si sta tentando di giungere a un compromesso tra le istanze del politicamente corretto e... del buon senso. Per fare un esempio, nell'ultimo numero abbiamo Basettoni che fa fuoco per aprire una porta, e persino una sparatoria tra Paperone e i Bassotti: qualche genitore oltranzista potrebbe dire che i fumetti sono violenti, mentre il nostro buon senso ci dice che a un poliziotto le armi vengono fornite per uno scopo (tanto meglio se non contro un bersaglio umano, no?), e una storia western senza uso di pistole non ha praticamente ragion d'essere; tanto varrebbe allora non farne, o meglio ancora che quel genitore andasse a f...ormare suo figlio in altro modo :P, lasciando in pace chi si vuol leggere una buona storia e cercando di occuparsi magari di problemi piú reali di un disegno di un papero che finge di sparare...
                                                                          Ciononostante, proprio per adeguarsi alla massa, c'è stato un restringimento nella varietà di genere. Vanno tutti a vedere Shrek al cinema? Va di moda la commedia disimpegnata? Ecco che tutte le storie tendono alla commedia, al farsesco. Nel doppio segreto di Macchia Nera non c'era una gag che fosse mezza. Oggigiorno, per stemperare (spesso troppo) la tensione di una storia poliziesca o avventurosa, si ricorre a sfilze di gag, giochi di parole, non di rado ai "personaggi buffi" di contorno (vedasi la nuvoletta del Dominatore delle Nuvole). Che poi ognuno tenda a glorificare il periodo da lettore vissuto nella propria infanzia è cosa assodata, e che spesso vizia ogni considerazione fatta su questo campo; io stesso non pretendo d'essere imparziale, l'ho già detto. Un altro ottimo intervento in tal senso lo si può ravvisare anche in quanto dice Marco Palazzi/elton a proposito del fumetto italiano in generale.[/size]
                                                                          « Ultima modifica: Mercoledì 10 Gen 2007, 15:56:38 da Zangief »

                                                                          *

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                                                                            Risposta #36: Mercoledì 10 Gen 2007, 15:42:03
                                                                            ma cmq ormai topolino e altri li leggono o gli appassionati come noi..o i ragazzini...
                                                                            Purtroppo è proprio così... :-/
                                                                            Citazione
                                                                            Eh... quante volte l'edicolante chenonsifagliaffarisuoi mi ha detto che sono grande per leggere i fumetti...
                                                                            ...e non solo lui... ;)
                                                                            Citazione
                                                                            Machisenefrega!  ;) A me piacciono! E se un giorno avrò dei figli, spero di trasmettere loro questa passione, soprattutto verso i fumetti Disney, che io adoro!
                                                                            Quoto in pieno! :D

                                                                            *

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                                                                              Risposta #37: Mercoledì 10 Gen 2007, 21:49:04
                                                                              Topopaperik la sceneggiatura e' un gran casino! Devi semplificare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
                                                                              - "Razza di mascalzone, di un farabutto, di un impiastro, di un rettile pestilenziale, di una canaglia! Perche' non vai al diavolo?"
                                                                              - "Bello! Musica divina!"

                                                                              *

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                                                                                Risposta #38: Venerdì 12 Gen 2007, 16:43:37
                                                                                Probabilmente sbaglierò, ma credo in una cosa.
                                                                                Una volta c'erano meno passatempi da fare da soli rispetto ai forum, chat, viedogiochi e cellulari di oggi...

                                                                                Pertanto si potevano anche leggere più fumetti per passare il tempo.
                                                                                Il calo delle vendite potrebbe anche essere dovuto a questo.

                                                                                Di conseguenza si cerca di fare un prodotto sempre più commerciale, spensierato per i ragazzini.
                                                                                Su 7 storie, 2 dovrebbero essere "le più belle" e 5 "riempitive".
                                                                                Poi la Disney cerca di far lavorare un po' tutti... fare 7 storie nuove ogni numero credo sia anche massacrante.

                                                                                Non lo so, mi sbaglierò, ma dico che forse potevamo avere anche risultati peggiori.
                                                                                Con questo non volgio passare per fatalista: forse siamo tutti un po' troppo critici (me compreso e forse per primo).

                                                                                *

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                                                                                  Risposta #39: Venerdì 12 Gen 2007, 16:51:16
                                                                                  Probabilmente sbaglierò, ma credo in una cosa.
                                                                                  Una volta c'erano meno passatempi da fare da soli rispetto ai forum, chat, viedogiochi e cellulari di oggi...

                                                                                  Pertanto si potevano anche leggere più fumetti per passare il tempo.
                                                                                  Il calo delle vendite potrebbe anche essere dovuto a questo.

                                                                                  Di conseguenza si cerca di fare un prodotto sempre più commerciale, spensierato per i ragazzini.
                                                                                  Su 7 storie, 2 dovrebbero essere "le più belle" e 5 "riempitive".
                                                                                  Poi la Disney cerca di far lavorare un po' tutti... fare 7 storie nuove ogni numero credo sia anche massacrante.

                                                                                  Non lo so, mi sbaglierò, ma dico che forse potevamo avere anche risultati peggiori.
                                                                                  Con questo non volgio passare per fatalista: forse siamo tutti un po' troppo critici (me compreso e forse per primo).
                                                                                  Quoto in pieno
                                                                                  "Ma sì Manetta! Arrestami pure! Solo questo ti mancava di combinarmi nella tua carriera!"
                                                                                  (da "Topolino e la Dimensione Delta")

                                                                                  *

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                                                                                    Risposta #40: Venerdì 12 Gen 2007, 17:25:12
                                                                                    io sono molto giovane, ma penso di aver letto molte storie epiche, comprese quelle degli anni 30. Posso dire che sì, forse le storie "grandi" sono molto meno rispetto al passato. :-/ anche se a volte ci sono  8-)
                                                                                    Quoto Samuele in pieno  ;)

                                                                                    ah, a proposito... leggo i fumetti Disney da anni, ormai, anni in cui tutti (e dico tutti) mi hanno preso in giro perché troppo grande. Non mi sono mai vergognato, anzi... sono fiero di leggere i fumetti.  ;)


                                                                                      Re: Riflessione seria (per autori e appassionati)
                                                                                      Risposta #41: Venerdì 12 Gen 2007, 17:42:30
                                                                                      Complimenti a Samuele per la sintesi  :) Penso che sia così, inoltre aggiungiamo che i ragazzini di oggi fanno molto sport e dedicano almeno cinque/sei pomeriggi al mese alle festicciole di compleanno degli amichetti. Comunque, scherzi a parte, il tempo e la voglia di leggere è sempre meno, già leggere quelle poche paginette assegnate dalla maestra è una cosa pesante, un obbligo e non di certo un piacere! Detto questo è apprezzabile il fatto che vengano pubblicate ancora diverse storie "importanti", degne di nota, e che, di tanto in tanto, appaiano anche quelle a puntate  :)

                                                                                       

                                                                                      Dati personali, cookies e GDPR

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