Riflettevo poco fa che tutte le generazioni di lettori Disney precedente a questa (ovvero da 10 anni circa a questa parte), hanno avuto delle basi che difficilmente potrebbero scordare.
Dalle storie di Gottfredson e Barks, a Scarpa, a Martina a Carpi, passando per Bottaro, Pezzin, De Vita degli anni 80.
Titoli? Dalla "Stella del polo", allo "Scozzese", dalla "Casa dei fantasmi" a "Guerra e Pace", dal "Razzo interplanetario", all'""Intruso Spazio-Temporale", dalla "Disfida analcoolica", dalle Storie strip alla serie di PK, tutto ha contribuito a formare noi lettori in autori, critici o semplici appassionati.
Rileggendo le storie sopra citate ti accorgi di esser davanti ad un capolavoro di rara bellezza, scritto e diretto da magnifici autori, sai di avere in mano un capolavoro.
Ma la stessa sensazione, un lettore di oggi ce l'ha con le storie del "suo" Topolino? Certo, ci sono carine storielle a gag, ogni tanto qualcuno "sfora" le trenta tavole e fa qualcosa anche apprezzabile con 40 tavole ma le storie epiche non ci sono più. Certo, se la metà di queste avventure valesse un quarto della "Disfida analcoolica", saremmo davanti a piccoli misconosciuti capolavori ma, oggi, di tutto quello che esce dal Topolino, e leggendolo ormai da 20 anni (anche i numeri precedenti), non mi sento di dire che c'è qualcosa che resterà in un futuro.
O meglio, mi sento di dire che si, magari resteranno, ma avranno sempre e comunque un sapore diverso rispetto alle precedenti. Ma non per noi che abbiamo un background culturale ma per quelli che si affacciano oggi al fumetto.
Basta comprare un Grande Classico (e ultimamente non si stanno ripubblicando capolavori!) qualsiasi per rendersi conto che oggi l'omologazione tende a zero.
Certo, ci sono autori (Casty e Vitaliano... per citarne due soli) che sono bravissimi e che fanno ottimi lavori ma la massa, quella che compone il numero tutte le settimane ha una media di lavoro proprio basso.
Perchè questo? Ma, soprattutto, ci sarà ancora la possibilità di leggere capolavori come quelli da me sopra citati oppure dobbiamo scordarceli per sempre?
E i disegnatori? Quelli che non si omologano (Guerrini) sono sempre meno in vista, quelli che una volta disegnavano bene (Dalla Santa, giusto per non fare nomi), ora sono una volta peggio della precedente (confrontare Fantaleggende con storia odierna), altri non appaiono quasi più (Del Conte), altri sono invecchiati (Asteriti e Chierchini), qualcuno prova a tenere gli stili del passato (Gatto) ma non sempre ci riesce.
Questo lento, ma costante, decadimento, a cosa sta portando?
Io non voglio un Topolino fatto solo da Cavazzano o Cavazzan-Cloni. E vorrei anche delle storie decenti. Chiedo troppo?
Ciao.