Barnaby è una singolare striscia a fumetti americana realizzata da Crockett Johnson (autore e disegnatore di libri per bambini e per ragazzi), e
Barnaby a quanto pare è il suo unico fumetto, da lui scritto e disegnato. Fece capolino nel 1942 e Johnson la disegnò fino al 1946. Impegnato coi libri per l'infanzia, dal 1946 al 1947 la striscia fu curata da un suo amico finché Johnson stesso ne riprese le redini per metterne a punto una degna conclusione (all'inizio degli anni '60 fu rilanciata, anzi riproposta: un disegnatore ridisegnò le strisce iniziali imitando il disegno di Johnson, però si concluse presto). L'autore non ha voluto stemperare la striscia in un'eccessiva serializzazione, quindi a distanza di decenni appare come una lunga storia in sé compiuta, una striscia di formazione e umoristica, in cui tutte quelle che sembrerebbero "digressioni" hanno una loro funzione.
Barnaby mira al sorriso piuttosto che al riso, ed è comprensibile appieno, imho, da un pubblico più adulto che ne comprenda la sottile ironia delle situazioni (il tratteggio di personaggi e ambienti è poi estremamente essenziale - ad avere graficamente la maggior gamma di emozioni è Mr. O'Malley -, a dimostrazione di quanto conti più il testo).
Barnaby è inequivocabilmente ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale (il padre di Barnaby è addetto a sorvegliare che le luci del quartiere siano tutte spente durante l'oscuramento). Barnaby è un bambino con genitori insipidi, al confronto dei quali appare al lettore decisamente più maturo. E' divertente vedere i tentativi di padre e madre di ribadire la loro vacillante autorità domestica, il loro ricorso a un banale analista che... sdottoreggia senza ascoltare le spiegazioni che il piccolo paziente dà di quello che ai genitori appare un problema. Ma perché i genitori portano Barnaby dall'analista? Per il fatto che, da una determinata sera in poi, in casa della famiglia Barnaby piomba il... Fato Padrino deputato alla protezione e all'aiuto del piccolo di casa, il simpatico, imbranato e sbruffone
Mr. O'Malley. E da qui partono le irresistibili situazioni che vertono sull'incredulità dei genitori nei confronti del fatto. Bisogna dire che, a differenza di situazioni simili in prodotti simili, nella striscia di
Barnaby questo Fato Padrino (una sorta di folletto con tanto di ali sulla schiena, modellato da Crockett Johnson - inconsapevolmente? - sul proprio aspetto) è perfettamente visibile da chiunque: gli stessi genitori di Barnaby arrivano a vederlo di sfuggita, scambiandolo ora per un uccello, ora per un bambino; alla stazione radio l'apparizione di Mr. O'Malley provoca un caos che verrà immediatamente coperto da un cover-up (proprio come i discussi casi ufologici!): anche i personaggi sui generis che il piccolo protagonista incontra tramite O'Malley (sua esclamazione solita:
Cushlamochree!, alla lettera "Vena del mio cuore!")sono concreti e anzi hanno voglia di mettersi in mostra: un inaspettato cane parlante verrà portato da Barnaby di fronte ai genitori per mostrar loro la straordinarietà del nuovo compagno di giochi, ma l'indisponenza dei genitori di fronte a questa nuova "follia" del figlioletto farà tacere il cane ancor prima che questi possa confermare l'autenticità delle sue doti.
Ma Barnaby, oltre Mr. Malley, dovrà incontrare tutta una galleria di personaggi di tutti i tipi (tra questi la nuova bambina del quartiere, il già menzionato cane parlante, uno gnomo invisibile custode di tesori, un fantasma nervoso e anche un duo di contrabbandieri di caffè) che lo faranno sempre più appassionare alla lotta per la vita fino all'avvenuta maturazione e coscienza di sé: il giorno del suo sesto compleanno, che è anche il giorno in cui Mr. O'Malley lo lascia poiché adesso sarebbe di troppo.
Barnaby arrivò in Italia nel 1947 su
Il Politecnico poco prima che questo chiudesse i battenti: troppo poco. Bisogna aspettare gli anni Sessanta per vederlo riapparire su
Linus, che fu culla effettivamente di assurde beghe e faziosità, e in cui non tutti i buoni prodotti vennero subito riconosciuti dagli appassionati. Poi nel 1970
Barnaby venne degnamente presentato in 2 volumi nella collana Oscar Mondadori, volumi che raccoglievano un nutrito ciclo di strisce concatenate e che erano introdotti da Oreste Del Buono. Questi volumi ben riuscivano nell'intento di mostrare l'importanza e la peculiarità della striscia
Barnaby (e qualcuno ricorda che in Oscar Mondadori vennero pubblicati anche volumi che raccoglievano il bellissimo
Bristow?)
3 anni fa si annunciò che nell'Aprile dell'anno appena iniziato sarebbe partita una serie di volumi della Fantagraphics con l'obiettivo della ristampa integrale della striscia. Speriamo che arrivi, tradotta, anche in Italia, per farlo riscoprire al pubblico italiano.