Ochei.
Allora, diciamo che Zio Walt ci vuole bene, la Disney Italia no.
Ne abbiamo ingoiati di rospi, in questi anni. Noi ci sbattiamo, continuiamo a comprare nonostante le continue delusioni, recensiamo, ci facciamo notare alle fiere e loro, per tutta risposta, non ristampano Gottfredson perchè non vogliono.
I motivi della nostra avversione? Voilà:
- Topolino è decaduto prima di tutto qualitativamente. La stessa Muci ha dichiarato che le storie attuali (ora ovviamente è cambiata la direttrice, ma il discorso rimane valido almeno per questi primissimi tempi) sono più brutte di quelle di un tempo. Come già detto si fa confusione tra lunge e brevi e scaturiscono così fastidiosissimi ibidri dalle trame sciocche, scialbe e inconcludenti. Un sintomo evidente è il calo di storie a due puntate. Le storie hanno rarissimamente letture a più livelli e per lo più sono mirate a un target basso. E mi castrano Cimino.
- Le rubriche di Topolino sono niubbe. Io credo che si potrebbe benissimo approciarsi all'attualità senza enfatizzare tanti aspetti negativi della moderna cultura giovanile.
- Le censure. Su Topolino si censura e ora dobbiamo ringraziare iddio se vediamo una pistola o se Topolino fa vaghi accenni al fatto che Gamba sia sovrappeso.
- Molte, troppe testate hanno perso la propria identità. ZP è celebralmente morto, anche se ce lo spacciano come se fosse ancora fresco e vivente; il Mega è diventato il giornaletto di spazzatura estera realizzato con i piedi; i MD sono glu unici a salvarsi, ma per un semestrale che costa quel che costa mi piacerebbe vedere più che numeri buoni, li voglio ottimi.
- Le ristampe. Oh, le ristampe. Con questa malsana idea della ripubblicazione parziale, per chi ha perso i primi numeri. E così ciao ciao a PKNA, X-Mickey e Monster Allergy.
- Witch è decaduto, a momenti perde non solo la continuity ma anche un senso compiuto. Ultimamente ci sono notizie di rinascita, ma i numeri scorsi dove le streghette tiravano un calcio alla continuity per diventare più
fashion, rimangono.
- I Gialli di Topolino è defunto ancora prima di nascere.
- PP8, un'ennesima testata frittole. Mi va più che bene che si creino testate con target più bassi, ma era necessaria una simile riscrittura? E, soprattutto, è necessario trasferirlo sul Topo?
- Pipwolf su Topolino. Tanto per restare in tema di traslochi. Qualcuno si aspettava storie lunghe e di ampio respiro, di stampo
horror con Topolino e Pipwolf. E invece qualche patetica breve e poi il progetto è miseramente naufragato.
- Il discorso Pikappa è lunghissimo. La già citata ristampa, il fatto che ci sia ancora un "qualcosa" nei cassetti della Disney, e soprtattutto il miserrimo PkFrittole: una fallimentare riscrittura dettata dalla legge del marketing.
- Kylion. Naufragato rapidissimamente e anch'esso manovrato dalle insalubri menti del marketing.
- Altre riscritture: terribili i Paperi Galattici e il Mago Papernova. E Spectrus, frittolizzato quando bastava
un miserrimo
balloon per sistemare le cose.
- L'ignoranza. Non mi ristampano Gottfredson perchè non lo conoscono. Non sanno che PKNA # 22 è Frammenti d'Autunno.
- L'indifferenza. Noi critichiamo, loro ostentano la loro buona fede.
- Speed Loop. Rimasto nel cassetto senza una spiegazione convincente.
- Ipna. Non lo fanno perchè Indiana Pipps è uno stupido personaggio che pappa liquirizie ed entra dalle finestre.
- MM. Chiuso prematuramente e nemmeno ristampato.
E chissà quanta altra roba dimentico...
Per il discorso WoM: critica troppo accanita? Io dico di no.
No, perchè Wom
non è un'opera ironica, è una saga che vuole essere epica e scade nel ridicolo. E' una saga che si spaccia per quello che non è e lo fa non in sordina, ma a gran voce, attirando luce su un prodotto immeritevole e lasciando nell'ombra il meglio. E io ho reputato necessario criticare tutti e 10 gli episodi della prima e della seconda saga e l'ho fatto: no, non bastava una sola recensione anche perchè Wom non è una storia in 10 parti, ma 10 episodi autoconclusivi legati da un filo comune.
Su questo non sono affatto d'accordo. Schernire qualcosa che compri conoscendone i difetti (quindi assumendoti le responsabilità della spesa) secondo me è sbagliato, oltre che offensivo.
E, comunque, ripeto che la responsabilità del tuo astio in questo caso è in buona parte tua, dato che sei tu che decidi di pagare per qualcosa che non ti piace.
Se qualcuno compra un prodotto, si aspetta evidentemente una certa qualità dal prodotto stesso. Io prima compro il prodotto e poi ne valuto una qualità; ergo la critica e lo scherno sono più che legittimi.