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L'altroieri mi è capitato fra le mani un numero degli Imperdibili di qualche mese fa ed ho letto la storia "Super Pippo e il raggio climatico". Ora, come può una storia del genere far parte di un albo chiamato Imperdibili? E' una storia che veramente non ha nessun senso logico, con Super Pippo che svolazza da una parte all'altra intervenendo contro fenomeni naturali alquanto innaturali; un cattivo che fa pietà tanto poco è caratterizzato e che come al solito deve dominare il mondo per mezzo di una macchina che gli fa cambiare tempo a suo piacimento.
Ma io mi chiedo: ma per che pubblico può essere scritta una storia del genere? per dei duenni, massimo tre-enni?

Super Pippo che svolazza da una parte all'altra intervenendo contro fenomeni naturali alquanto innaturali

Davvero imperdibile... Tra l'altro ho visto sull'Inducks che è una storiella alquanto corta (9 pagine).

E' veramente assurda, l'autore Kay Wright mi chiedo se abbia idea di cosa sia una sceneggiatura. Giudicando da quella storia non mi pare e se ne ha fatte di migliori, pubblicando questa storia, lo si mette davvero in cattiva luce.

Negli anni 70 le storie senza capo né coda erano in grande quantità (più o meno dal 1972 al 1978). Potrei fare un elenco lunghissimo.
Da un lato, il progressivo instupidimento della declinante produzione americana.
Dall'altro, anche diverse storie italiane erano incomprensibili.
Quanto meno, le ristampe servono a sapere chi ne siano gli autori, all'epoca ignoti...

...Quanto meno, le ristampe servono a sapere chi ne siano gli autori, all'epoca ignoti...

Se li conosci, li eviti!!!  

Comunque, fanno bene a ripubblicare queste schifezze (non certo "imperdibili"...), così, noi che critichiamo (a volte aspramente) la "decadenza" del Topolino attuale, possiamo avere un termine di paragone!  

Comunque, fanno bene a ripubblicare queste schifezze (non certo "imperdibili"...), così, noi che critichiamo (a volte aspramente) la "decadenza" del Topolino attuale, possiamo avere un termine di paragone!  

Per me non fanno affatto bene a pubblicare certe schifezze... uno spende pure dei soldi a comprare quella roba! /

Se li conosci, li eviti!!!  

Comunque, fanno bene a ripubblicare queste schifezze (non certo "imperdibili"...), così, noi che critichiamo (a volte aspramente) la "decadenza" del Topolino attuale, possiamo avere un termine di paragone!  

Negli anni 70 commentavamo aspramente la decadenza del Topolino dell'epoca (si è ripreso solo verso fine anni 70). Non c'era un forum su internet, se ne parlava tra amici, comunque quelle storie lì non piacevano a nessuno.
Ho visto in altra sezione di questo forum che a qualcuno le storie italiane "senza capo né coda" di quell'epoca invece piacciono... boh...

Secondo me in effetti gli anni '70 sono probabilmente il punto più basso... con i 60 e i 90! Certo, Cavazzano e Pezzin eccetera eccetera... ma erano le eccezioni alla regola, come ci sono sempre.

Leggendo storie del genere vien quasi da pensare che non ci fosse una vera e propria sceneggiatura, come se il disegnatore, partendo da un'idea sommaria, si fosse messo a disegnare a braccio e quel che viene viene.
Ma poi, chi è il Walt Disney Program??

Secondo me in effetti gli anni '70 sono probabilmente il punto più basso... con i 60 e i 90! Certo, Cavazzano e Pezzin eccetera eccetera... ma erano le eccezioni alla regola, come ci sono sempre.

Oddio, pure gli anni '80, non è che fossero tutto 'sto splendore! Ti devo ricordare le storie dello Studio Diaz? In particolare, quelle con Bambi, o con Cip e Ciop? BLEAH!  :(

Ma e che mi dite di quelle con Winni the Pooh?
Sono veramente solo per bambini molto piccoli.

Non ne ho mai lette... credo che non le abbiano mai pubblicate su Topolino...

Io le ho trovate in un vecchio Paperino & C. Erano una presenza abbastanza abituale. Ma c'erano molte altre storie che mi piacevano molto, disegnate da Vicar, Alvarado, Gonzales..

Negli anni Settanta la prima e l'ultima storia erano di produzione italiana e, tolte alcune eccezioni (diciamo: sceneggiatura Siegel, disegni Giancarlo Gatti), erano di buona qualità. O alta qualità. Le storie centrali, invece, erano perlopiù di importazione ed erano robetta, spesso senza capo né coda. Tra queste, molte di SuperPippo, personaggio trattato malissimo in quegli anni. Del resto, doveva agire senza Topolino e i suoi superpoteri (che Paperinik non aveva - e questo è un "dettaglio" che fa la differenza) lo rendevano praticamente onnipotente. L'unica lacuna del cane in calzamaglia era quando le spagnolette terminavano i suoi effetti, ma il buon SuperPippo ne aveva sempre qualcuna di riserva.

Beh ma ad esempio Paper Bat era molto più divertente e nemmeno lui aveva i superpoteri. Le sceneggiature di Siegel hanno una loro logica anche se per i miei gusti sono troppo assurde. Cmq mi pare che Siegel abbia lavorato moltissimo per cui in qualche modo era in linea con la produzione Disney. Queste storie senza capo nè coda, appunto, mi vien da pensare che siano per bambini piccoli che magari guardano i disegni e non pensano certo alla logicità della storia. Potrebbe essere che questi sceneggiatori alla Kay Wright fossero destinati a quella fascia di lettori?