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Ah!Le belle storie di una volta...

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    Re: Ah!Le belle storie di una volta...
    Risposta #30: Lunedì 28 Giu 2004, 13:01:42
    E, più vicino nel tempo, una storia in cui Paperone e Rockerduck si candidavano a sindaco di Paperopoli. Vinceva Rockerduck, il quale faceva leggi per favorire sé stesso e sfavorire Paperone. Alla fine ovviamente Paperone aveva la meglio.

    Questa storia è recente (disegni della Molinari, mi pare), e certo non è molto politically correct.

    Direi che è l'esempio più lampante di come la causa del fatto che se i fumetti di oggi ci piacciono di meno non è per colpa delle censure (che pure ho condannato come ridicole). Forse siamo cresciuti noi, o forse il continuo confronto con i grandi ci fa apprezzare di meno ciò che abbiamo.

    Probabilmente, come dicevo sopra, fra dieci o vent'anni leggeremo queste storie come classici, e criticheremo le storie che Topolino pubblicherà.
     
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      Risposta #31: Lunedì 28 Giu 2004, 13:05:46
      quindi dai per scontato che si peggiori.

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        Re: Ah!Le belle storie di una volta...
        Risposta #32: Lunedì 28 Giu 2004, 13:28:46
        Non do per scontato che si peggiori. Do per scontato che andando avanti le storie nuove ci sembreranno peggiori, mentre quelle vecchie ci sembreranno migliori. Perché i tempi cambiano, le storie stanno a passo coi tempi, noi ci mettiamo un po' di più. Ora le storie lunghe, a puntate, non ci sono più (e se ci sono durano poche tavole a numero) ma chi ci dice che in futuro non si invertirà la tendenza? Chi ci dice che in futuro addirittura non venga ripresa la cattiveria Martiniana, nelle storie? E -soprattutto- chi ci dice che questi cambiamenti coinciderebbero con un effettivo innalzamento di qualità delle storie?

        Prendiamo ad esempio "Topolino e il magnifico Doppioscherzo", storia appena uscita su Topolino. E' una bella storia. Umoristica, intrigante. Cosa ne sappiamo che fra una decina d'anni non venga considerata uno dei capolavori di questo decennio? O forse ci ricorda troppo qualcosa? Quante volte abbiamo visto Topolino che viene denigrato, vilipendiato, offeso per le sue teorie, i suoi sospetti, le sue indagini, fin dai tempi del doppio segreto, per poi scoprire che alla fine come al solito aveva sempre ragione lui?
        Non credo che la presunta decadenza della qualità delle storie sia dovuta alle censure, che io in primis denuncio e aborro  ::). Allora sono più per il partito che dice che ormai le situazioni sono quelle, già viste, straviste, trite e ritrite, e non ci sarà più originalità nelle storie. C'è questo partito anche nella musica -ancora peggio: le note sono sette- ovvero chi declama che le grandi canzoni sono del passato e ormai non si può più scrivere niente di nuovo. Eppure trovo che ci sia gente capace di fare buona musica, e soprattutto originale, anche adesso.
        Allo stesso modo c'è gente capace di fare buone storie anche adesso. Esaminando il caso di Topolino: c'è stato Mezzavilla agli inizi dei '90, Faraci verso la fine (faccio solo degli esempi, non voglio sminuire nessun altro autore, esaminando storie come Topolino e la voce spezzata, Topolino e l'enigma del faro, Gambadilegno e il ritorno a Leg City per il primo, o come Dalla parte sbagliata o Agente Gambadilegno, il caso è tuo! per il secondo). Insomma: i talenti ci sono, basta farli emergere. Non ci sono censure che tengano. Solo che magari ce ne accorgeremo fra qualche anno, rileggendo gli ormai vecchi Topolini.

        Non credo che il committente della Gioconda, quando la commissionò a Leonardo, avesse presente che il quadro che si era trovato davanti sarebbe stato un capolavoro nei secoli a venire.
         
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          Re: Ah!Le belle storie di una volta...
          Risposta #33: Lunedì 28 Giu 2004, 14:01:14
          se un giorno dovrò valorizzare oltremodo le storie attuali, so già di quali autori.
          sorprese non credo che ne avrò.

          per quanto riguarda le censure:

          discordo se le intendi come limitazioni.
          perchè tra le tante censure c'è pure quella del fare in modo che la storia non emozioni troppo, ma debba essere letta senza darle troppo peso.
          nella politica attuale la storia è intesa come usa e getta, non deve essere "importante" perchè questo imporrebbe che si svecchiassero alcune tematiche che sono comode trite e ritrite. oppure un maggior coinvolgimento da parte del lettore potrebbe far pensare i bambini, e non è questo che la disney vuole.
          cioè non che ci sia un preciso progetto rincretinente, fattostà che si cerca di fare una rivista usa e getta: il bambino deve pensare:
          "che bello c'è topolino, haha che ridere paperoga! ciccio mangia troppo ha ha finito. buttiamo via, stavamo dicendo?"
          questo è il valore esteso che do al termine "censura" il rendere tutto piatto e banale per contratto.
          e quindi questo tipo di censura la incolpo eccome.

          c'e' chi in queste restrizioni si muove come un anguilla: penso a Savini e all'ultima gradevolissima storia di Artibani, ma mi rodo pensando a cosa potrebbero fare se fossero effettivamente liberi.

          se invece intendevi il termine censura come il divieto di far dire ai paperi cose troppo trasgressive, di fargli mangiare carne e i cannibali bianchi mi trovi d'accordo al cento per cento: sono cose che non influiscono troppo sul presunto coinvolgimento della storia.

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            Re: Ah!Le belle storie di una volta...
            Risposta #34: Lunedì 28 Giu 2004, 14:06:35
            se invece intendevi il termine censura come il divieto di far dire ai paperi cose troppo trasgressive, di fargli mangiare carne e i cannibali bianchi mi trovi d'accordo al cento per cento: sono cose che non influiscono troppo sul presunto coinvolgimento della storia.

            Io intendevo questo. Non so cosa tu intendi al punto 1. Dubito che esistano limitazioni che impediscano agli autori di far sì che la storia emozioni. La Disney non è il socing e il 1984 è passato senza far danni.
             
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              Risposta #35: Lunedì 28 Giu 2004, 14:16:30
              la tendenza è quella, se no come spieghi la mancanza di saghe a puntate, storie destabilizzanti per topolino et similia?
              se uno sceneggiatore proponesse per topolino una storia pur dentro le righe ma veramente mozzafiato verrebbe guardata con sospetto, magari passerebbe ma con riserva.

                Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                Risposta #36: Lunedì 28 Giu 2004, 14:17:01
                Gorthan, di tutto il tuo discorso non ho però capito una cosa: tu pensi quindi che la crisi sia più apparente che reale? ???
                Dato che insisti sul termine "sembreranno"...
                « Ultima modifica: Lunedì 28 Giu 2004, 14:17:19 da MarcheseDelGrillo »
                Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

                Fabrizio De Andrè - Via del campo

                  Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                  Risposta #37: Lunedì 28 Giu 2004, 14:19:41

                  c'e' chi in queste restrizioni si muove come un anguilla: penso a Savini e all'ultima gradevolissima storia di Artibani, ma mi rodo pensando a cosa potrebbero fare se fossero effettivamente liberi.
                    


                  Completamente d'accordo con te su questo punto.
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                  Fabrizio De Andrè - Via del campo

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                    Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                    Risposta #38: Lunedì 28 Giu 2004, 14:20:21
                    la tendenza è quella, se no come spieghi la mancanza di saghe a puntate, storie destabilizzanti per topolino et similia?
                    se uno sceneggiatore proponesse per topolino una storia pur dentro le righe ma veramente mozzafiato verrebbe guardata con sospetto, magari passerebbe ma con riserva.

                    Credo che se una storia fosse bella verrebbe pubblicata.
                     
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                      Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                      Risposta #39: Lunedì 28 Giu 2004, 14:57:46
                      Gorthan, di tutto il tuo discorso non ho però capito una cosa: tu pensi quindi che la crisi sia più apparente che reale? ???
                      Dato che insisti sul termine "sembreranno"...

                      Io non so nemmeno se ci sia questa crisi. Credo più che altro in una tendenza (l'assenza di storie a puntate, per esempio). Ci sono stati ottime storie anche in questi ultimi anni, ma tendiamo a dimenticarcene a favore di quelle più classiche.

                      Non vedo in queste fantomatiche "limitazioni" la causa di un calo qualitativo.
                      Facendo un analisi oggettiva potrei dividere le cause grossomodo così:

                      1) Siamo cresciuti. E non è solo un "siamo cresciuti quindi le storie Disney ci soddisfano meno", ma anche e soprattutto un "Ah, le belle storie di una volta, quando ero piccolo". D'altronde così si intitola il 3d. Qualsiasi cosa "vecchia" esercita un fascino maggiore rispetto ad una più recente.

                      2) C'è mancanza di idee. Ormai quante storie sono state prodotte nel mondo? Decine di migliaia? E' veramente difficile che una storia non scada nel "già visto". E spesso quel "già visto" incide su quanto al pubblico piaccia quella storia, a prescindere dall'effettiva qualità.

                      3) C'è l'Accademia Disney. Nessuno ha analizzato questa caratteristica. Probabilmente perché alla fine è il sogno di tutti. Quante leve sforna questa scuola? Quanti sono veri talenti? Se lo andate a chiedere ai maestri (intesi come gli insegnanti dell'accademia) indubbiamente risponderanno "tutti", ma non credo tutti riscontrino i gusti del pubblico.
                      Eppure la Disney può fregiarsi di un vastissimo "gregge" di autori e artisti ai quali attingere, e, in quanto società, può permettersi di perdere autori, magari bravi ma con più pretese, che tanto verranno sempre rimpiazzati da nuove leve.
                      E non importa che siano mediocri, tanto alla fine il giornale verrà riempito comunque.

                      Quello di cui si è parlato finora sono le differenze contenutistiche (la cattiveria Martiniana, ad esempio). E la mancanza di capolavori è una mancanza fittizia. Non credo che l'unghia di Kalì (solo per fare un esempio noto) sia stato accolto come capolavoro. L'assunzione a tale è qualcosa di posteriore. Sarà stato accolto come "una bella storia, appassionante e intrigante". E probabilmente allora avrà avuto i suoi detrattori.

                      Rimane di fatto che le scelte le fanno in redazione. E se la direttrice non sarà una cima nel campo del fumetto, ha di buono che è un'entusiasta. E con entusiasmo mi ha parlato della storia a bivi o del capitolo della Storia e Gloria di Alberto (Savini), salvo poi stupirsi del fatto che sapevo già (quasi) tutto. Quindi io sono fiducioso, perché scommetto che gli autori lavorano al massimo delle loro capacità. E che i talenti, quelli veri, emergono sempre.
                       
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                        Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                        Risposta #40: Lunedì 28 Giu 2004, 15:36:29
                        C'è da dire anche che la Disney è probabilmente alll'apice di questa "politica censoria", ma anche altre case editrici non scherzano... ::)

                        Giusto! Ma a questo punto bisognerebbe anche verificare le effettive responsabilità di questa situazione.
                        E' vero che le case editrici applicano questa politica censoria, però è pur vero che forse non potrebbero fare altrimenti. Purtroppo abbondano società di protezione di tutto e tutti, per cui ogni minima cosa che possa essere vista come un'offesa o un'allusione a qualcuno subito viene osteggiata! Ricordate la simpaticissima  pubblicità della fiat con il ciclista che si appoggiava all'auto e alla fine veniva "boicottato"? Tuoni e fulmini dalla società protettrice dei ciclisti!

                        Per tornare alle cose  serie, forse alcuni di voi saranno stati dei lettori "comic art" e allora ricorderanno i casini a cui andò incotrò traini per aver pubblicato senza censure una storia così come l'autore l'aveva concepita ("il Fallico folle" di Moebius);
                        tex qualche anno fa divenne argomento di una interrogazione parlamentare perchè accusato di incitazione all'abuso di alcool e al fumo! Tutto perchè in una storia aveva invitato un uomo al saloon perchè "niente come un buon whisky ti schiarisce le idee"! E quanti altri esempi si potrebbero fare? Quello dei fumetti è solo uno degli aspetti di una situazione che è diventata davvero insostenibile: comitati di genitori che, anzichè dedicare del tempo all'educazione dei figli, preferiscono intervenire a monte troncando ogni possibile fonte di "malvagità" ma anche ogni possibilità di imparare qualcosa e di allargare un pò i loro orizzonti; associazioni di tutti i tipi (che sarei curioso di sapere come si sostengono  :-/), pronti a tarparti le ali appena osi appena sfiorare i loro protetti, evidentemente carenti in quanto ad autoironia o perchè spesso hanno la coda di paglia (anche se per onore del vero bisogna dire che comunque a volte tali associazioni svolgono dei compiti importanti).
                        Sono il primo ad essere insoddisfatto dell'attuale produzione disney però sareste disposti ad affermare che la colpa di tutto è solo delle case editrici?
                        E poi c'è il fattore economico: ad esempio, sono solo voci e forse nessuno le confermerà mai, sembra che dietro la decisione della disney di ostacolare in qualche maniera l'ultimo film di moore (decisamente anti bush), ci sia la volontà di non indisporre non tanto il presidente quanto il fratello, attuale governatore della florida, stato che è una delle roccaforti della disney e dove sembra goda di particolari privilegi fiscali.
                        Forse ho un pò mancato il bersaglio, mi sembra si stesse discutendo di tutt'altro  ;D, però volevo comunque dire la mia perchè anch'io non ne posso più di tutto questo!  :(

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                          Risposta #41: Lunedì 28 Giu 2004, 15:44:24
                          3) C'è l'Accademia Disney. Nessuno ha analizzato questa caratteristica. Probabilmente perché alla fine è il sogno di tutti. Quante leve sforna questa scuola? Quanti sono veri talenti? Se lo andate a chiedere ai maestri (intesi come gli insegnanti dell'accademia) indubbiamente risponderanno "tutti", ma non credo tutti riscontrino i gusti del pubblico.
                          Eppure la Disney può fregiarsi di un vastissimo "gregge" di autori e artisti ai quali attingere, e, in quanto società, può permettersi di perdere autori, magari bravi ma con più pretese, che tanto verranno sempre rimpiazzati da nuove leve.


                          Questo è uno spunto interessante, a volte mi chiedo anche io : non è che ci sono veramente TROPPI autori (soprattutto disegnatori?)
                          Nel 1976 (per fare un esempio a caso) c'erano quindici disegnatori fissi (da Asteriti a Scarpa) alcuni nemmeno troppo attivi, e dodici scrittori (da Barosso a Siegel)...adesso tra disegnatori e scrittori attivi saranno almeno duecento, e questa quantità spropositata ha portato spesso (anche "grazie" all'Accademia) a un "adeguamento" e un "appiattimento" generale dello stile di disegno voluto o meno, soprattutto da parte delle giovani leve che tendono per forza di cose a cercare punti di riferimento! E non c'è niente di male, perchè anche il giovanissimo Massimo De Vita aveva un stile ricalcato su Barks e Carpi, il problema è che oggigiorno abbiamo una gran numero di disegnatori-clone...
                          Come ha detto Gorthan, anche secondo me tutto ciò porta a una dispersione del lavoro degli autori più bravi, quelli che hanno qualcosa in più...
                          Insomma, secondo me se fossero stati in attività nei '70 (per fare un esempio), i Guerrini, i Camboni, i Savini, i Faccini (etc etc.) avrebbero lavorato a pieno regime, con una "concorrenza" scarna se non inesistente, invece ora devo leggere le loro storie col contagocce...
                          (es : ultima storia di Mastantuono su Topolino è nel num. 2501)
                          Questo posto è semplicemente perfetto! Aria pura, sassi e rape!

                          Il mio blog: http://morellogiak.splinder.com/

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                            Risposta #42: Lunedì 28 Giu 2004, 16:01:23
                            ma cosa intendi con bella?

                            ad esempio la storia di mcAcher era bella, ma ad una lettura superficiale non si distaccherebbe molto dale altre.

                            il tormento interiore di macchia-eroe romantico in dissidio col mondo contingente è ben celato e pronto ad essere colto dai lettori più attenti. ma è nascosto. è implicito, e qui sta l'abilità anguillesca del nostro Savini.

                            Topolino e la dimensione delta non mi sembra proponga situazioni fuori dalle righe attuali (vabbè le ultime dichiarazioni di Gamba e il litigio finale lo sono), ma è una bella storia e ciò viene mostrato esplicitamente senza nascondimenti e sotterfugi.

                            entrambe le storie sono belle, ma in modo diverso.
                            la prima situazione è permessa. Savini continua con le piccole citazioni e le storie noir e nessuno glielo impedisce. e fin qui mi sta bene.

                            il secondo genere ci è negato, invece.
                            come mai? sono cambiati i tempi, i target e quant'altro d'accordo ma tu sei davvero sicuro che se qualcuno proponesse il corrispettivo moderno (e minimamente purgato) di quella storia questa sarebbe pubblicata senza problemi?

                            *

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                            PolliceSu
                              Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                              Risposta #43: Lunedì 28 Giu 2004, 16:27:12

                              Questo è uno spunto interessante, a volte mi chiedo anche io : non è che ci sono veramente TROPPI autori (soprattutto disegnatori?)
                              Nel 1976 (per fare un esempio a caso) c'erano quindici disegnatori fissi (da Asteriti a Scarpa) alcuni nemmeno troppo attivi, e dodici scrittori (da Barosso a Siegel)...adesso tra disegnatori e scrittori attivi saranno almeno duecento, e questa quantità spropositata ha portato spesso (anche "grazie" all'Accademia) a un "adeguamento" e un "appiattimento" generale dello stile di disegno voluto o meno, soprattutto da parte delle giovani leve che tendono per forza di cose a cercare punti di riferimento! E non c'è niente di male, perchè anche il giovanissimo Massimo De Vita aveva un stile ricalcato su Barks e Carpi, il problema è che oggigiorno abbiamo una gran numero di disegnatori-clone...
                              Come ha detto Gorthan, anche secondo me tutto ciò porta a una dispersione del lavoro degli autori più bravi, quelli che hanno qualcosa in più...
                              Insomma, secondo me se fossero stati in attività nei '70 (per fare un esempio), i Guerrini, i Camboni, i Savini, i Faccini (etc etc.) avrebbero lavorato a pieno regime, con una "concorrenza" scarna se non inesistente, invece ora devo leggere le loro storie col contagocce...
                              (es : ultima storia di Mastantuono su Topolino è nel num. 2501)


                              i disegnatori e gli sceneggiatori oggi sono tanti,ma ci sono anche molte più testate che richiedono materiale inedito (e testate come PK,per esempio,sono davvero impegnative in quanto richiedono un gran numero di pagine da consegnare in un determinato lasso di tempo)

                              che il disegnatore poi diventi un autore originale è affar suo....è un lavoro INDIVIDUALE di ricerca e sperimentazione (e,secondo me,più sono e più è alta la possibilità di veder nascere e sviluppare dei grandi artisti )


                              di storie di Mastantuono non ne vedrai mai moltissime perchè non si dedica SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alla Disney (e stiamo parlando di un autore che scrive,disegna ed inchiostra i suoi lavori....)


                              « Ultima modifica: Lunedì 28 Giu 2004, 16:28:12 da conker »
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                                Re: Ah!Le belle storie di una volta...
                                Risposta #44: Lunedì 28 Giu 2004, 16:50:24
                                questa sarebbe pubblicata senza problemi?

                                "De minimis non curat praetor" ovvero: "E chi ti dice che non lo sia?"
                                 
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