Non do per scontato che si peggiori. Do per scontato che andando avanti le storie nuove ci
sembreranno peggiori, mentre quelle vecchie ci
sembreranno migliori. Perché i tempi cambiano, le storie stanno a passo coi tempi, noi ci mettiamo un po' di più. Ora le storie lunghe, a puntate, non ci sono più (e se ci sono durano poche tavole a numero) ma chi ci dice che in futuro non si invertirà la tendenza? Chi ci dice che in futuro addirittura non venga ripresa la cattiveria Martiniana, nelle storie? E -soprattutto- chi ci dice che questi cambiamenti coinciderebbero con un effettivo innalzamento di qualità delle storie?
Prendiamo ad esempio "Topolino e il magnifico Doppioscherzo", storia appena uscita su Topolino. E' una bella storia. Umoristica, intrigante. Cosa ne sappiamo che fra una decina d'anni non venga considerata uno dei capolavori di questo decennio? O forse ci ricorda troppo qualcosa? Quante volte abbiamo visto Topolino che viene denigrato, vilipendiato, offeso per le sue teorie, i suoi sospetti, le sue indagini, fin dai tempi del doppio segreto, per poi scoprire che alla fine come al solito aveva sempre ragione lui?
Non credo che la presunta decadenza della qualità delle storie sia dovuta alle censure, che io in primis denuncio e
aborro :
. Allora sono più per il partito che dice che ormai le situazioni sono quelle, già viste, straviste, trite e ritrite, e non ci sarà più originalità nelle storie. C'è questo partito anche nella musica -ancora peggio: le note sono sette- ovvero chi declama che le grandi canzoni sono del passato e ormai non si può più scrivere niente di nuovo. Eppure trovo che ci sia gente capace di fare buona musica, e soprattutto originale, anche adesso.
Allo stesso modo c'è gente capace di fare buone storie anche adesso. Esaminando il caso di Topolino: c'è stato Mezzavilla agli inizi dei '90, Faraci verso la fine (faccio solo degli esempi, non voglio sminuire nessun altro autore, esaminando storie come Topolino e la voce spezzata, Topolino e l'enigma del faro, Gambadilegno e il ritorno a Leg City per il primo, o come Dalla parte sbagliata o Agente Gambadilegno, il caso è tuo! per il secondo). Insomma: i talenti ci sono, basta farli emergere. Non ci sono censure che tengano. Solo che magari ce ne accorgeremo fra qualche anno, rileggendo gli ormai vecchi Topolini.
Non credo che il committente della Gioconda, quando la commissionò a Leonardo, avesse presente che il quadro che si era trovato davanti sarebbe stato un capolavoro nei secoli a venire.