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BVLAB #4: Jungle Town

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Grrodon
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    BVLAB #4: Jungle Town
    Martedì 7 Mar 2006, 01:32:43

    La rivoluzione degli anni novanta ha avuto tra i suoi protagonisti tale Luca faraci, in arte Tito, che a suon di ironia ha saputo smontare pezzo per pezzo ogni singolo stereotipo legato al mondo Disney tradizionale a suon di trame disincantate e assai ironiche. Senza dubbio un autore versatile, che però ha dato il suo meglio proprio ritrovandosi a che fare con i funny animals disneyani. Purtroppo però sappiamo tutti com'è andata, e all'arrivo del nuovo millennio questa vena si è progressivamente esaurita, l'autore, come molti suoi colleghi, è progressivamente scomparso dalle pagine del Topolino settimanale, per dedicarsi ad altri progetti, mentre piano piano le stesse riviste Disney di nuova generazione che lui stesso aveva contribuito a plasmare venivano chiuse e sistematicamente rimpiazzate da testate a target basso. A quasi un lustro di distanza dalla fine di questo periodo d'oro, la generazione che tanto si era appassionata a vicende e tormentoni di questo modo "adulto" di fare disney ha ormai rivolto le sue attenzioni fumettistiche altrove, appassionandosi al mondo dei comics americani, ai manga, o alle nuove produzioni italofrancesi. Eppure ecco che nell'anno del decennale del fumetto che ha dato inizio a tutto questo, la Disney ci chiama a raccolta, decidendo di riproporre in salsa autoconclusiva un progetto di serie appartenente a quel meraviglioso periodo. Dopo un manga e due collaborazioni internazionali, questo quarto numero del Buena Vista Lab ci presenta una storia tutta italiana, che altro non è che il primo (e unico) numero di Jungle Town, un allegorica e politically uncorrect, parodia della nostra società a metà strada tra La Fattoria degli Animali e Maus. Per non parlare degli autori poi. Il Faraci delle grandi occasioni ritorna in grande stile, nonchè in coppia con un Cavazzano più sintetico che mai, dopo che insieme avevano firmato il ciclo di Manetta e Rock Sassi e soprattutto il capolavoro Anderville, a cui questo fumetto deve molto. Gli elementi che avvicinano Jungle Town al filone a cui appartengono sia PKNA che MM infatti ci sono tutti: target alto, storia lunga sessantadue tavole e soprattutto un mondo di animali antropomorfi, concetto intorno al quale gira l'intera opera.
    Perchè infatti la cosa più geniale di questo spaccato di civiltà è che i personaggi sono perfettamente coscienti della loro natura di animali e si comportano come se le proprie speci di appartenenza fossero "razze". E il razzismo è il tema fondamentale, da cui tutto prende le mosse. L'omicidio di un Topo, che avviene all'inizio di questo nonsolonoir, fornisce il pretesto che porterà i due agenti protagonisti della storia a indagare in un mondo fatto di xenofobia, agitatori mediatici e rivendicazioni terroristiche attuate da minoranze. Il tutto valorizzato dal tratto squisitamente "buonista" di Cavazzano, che con un abile gioco di contrasti ne valorizza e dissimula l'importanza dei contenuti. Può capitare quindi di sentire innocue porcelline parlare di Sesso e buffi Ratti procedere barbaramente a pestaggi e ad uccisioni di Iene. Notevolissimo il modo in cui Faraci ha inserito accanto alla detective story tutta una serie di sottotrame riguardanti gli aspetti più disparati della vita della metropoli, riuscendo a racchiudere il tutto nell'arco di una giornata. E sebbene il giallo non sia chissà cosa - e in un certo momento diventi leggermente confuso - si capisce che non è questo ciò a cui la storia punta, ma a darci una visione d'insieme del nostro mondo pur non rinunciando a lanciare un messaggio di tolleranza per niente retorico e banale.
    Un acquisto non solo caldamente consigliato ma addirittura obbligato per chiunque abbia partecipato come lettore o come autore alla rivoluzione degli anni novanta e ne conservi un buon ricordo. Resta solo da sperare che questa non sia solo un'operazione nostalgia fine a sé stessa ma preluda alla rinascita di un Disney con le Palle, sia attraverso il recupero di questo progetto che ancora molto avrebbe da dare, sia con la creazione di una nuova serie Disney, che possa giungere in soccorso di una nuova generazione di lettori, che senza la quale probabilmente finirebbe per distaccarsi per sempre dal magico mondo Disney.

    da La Tana del Sollazzo

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      Re: BVLAB #4: Jungle Town
      Risposta #1: Martedì 7 Mar 2006, 15:30:32
      Mi sono sempre astenuto dal dare giudizi sui colleghi, certo non lo farò riguardo a due mostri sacri come Cavazzano, il mio maestro, e Faraci, che vorrei rivedere al più presto sul Topo. Inoltre non ho ancora letto l'opera in questione. Tuttavia mi riesce difficile da immaginare cosa Jungle Town possa aggiungere di nuovo ed originale (senza nulla togliere all bellezza dei disegni e alla profondità della trama) dopo che BLACKSAD di Canales e Guarnido ha esordito da un pezzo. L'idea di fondo pare essere la stessa. Qualcuno l'ha già letto e può (mi auguro) smentirmi?
      Grazie

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      Grrodon
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        Re: BVLAB #4: Jungle Town
        Risposta #2: Martedì 7 Mar 2006, 16:03:49
        da ComicUs

        Come su un altro splendido noir con animali antropomorfi, Blacksad, avete usato l'appartenenza di animali a determinate specie come sinonimi di "razze". Conosci questa serie? Ti ha influenzato in qualche maniera, se non nell'ideazione, nello sviluppo, in particolare dell'uso delle "razze"?

        Non ci ha influenzato in alcun modo. Ho visto il primo libro di Blacksad quando già avevo scritto il progetto di JT. Mi è sembrato ottimo, anzi, È ottimo. Ricordo che mi mi aveva quasi spaventato,
        all'inizio. Poi ho capito che c'era una sostanziale, importantissima differenza: in Blacksad gli animali non hanno una forte percezione della propria animalità. Non tanto forte quanto in Jungle Town. La differenza fra razze non è sfruttata a fondo, in modo esplicito, quanto lo è in Jungle Town. Abbiamo fatto scelte molto diverse. Così diverse che, alla fine, il paragone ha meno senso di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Certo, è vagamente inquietante pensare che ho scritto la prima stesura di quella sceneggiatura prima dell'11 settembre 2001...

          Re: BVLAB #4: Jungle Town
          Risposta #3: Mercoledì 8 Mar 2006, 00:04:54
          da ComicUs

          Come su un altro splendido noir con animali antropomorfi, Blacksad, avete usato l'appartenenza di animali a determinate specie come sinonimi di "razze". Conosci questa serie? Ti ha influenzato in qualche maniera, se non nell'ideazione, nello sviluppo, in particolare dell'uso delle "razze"?

          Non ci ha influenzato in alcun modo. Ho visto il primo libro di Blacksad quando già avevo scritto il progetto di JT. Mi è sembrato ottimo, anzi, È ottimo. Ricordo che mi mi aveva quasi spaventato,
          all'inizio. Poi ho capito che c'era una sostanziale, importantissima differenza: in Blacksad gli animali non hanno una forte percezione della propria animalità. Non tanto forte quanto in Jungle Town. La differenza fra razze non è sfruttata a fondo, in modo esplicito, quanto lo è in Jungle Town. Abbiamo fatto scelte molto diverse. Così diverse che, alla fine, il paragone ha meno senso di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Certo, è vagamente inquietante pensare che ho scritto la prima stesura di quella sceneggiatura prima dell'11 settembre 2001...

          Peccato che nel frattempo sia uscito un altro Blacksad in cui il punto focale sono proprio le razze! Comunque comprerò sicuramente questo fumetto perché se l'idea è simile probabilmente a livello di sceneggiatura sarà migliore quello di Faraci...
          Ma dove lo si trova? In edicola? O in libreria?

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          MarcheseDelGrillo
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            Re: BVLAB #4: Jungle Town
            Risposta #4: Mercoledì 8 Mar 2006, 00:42:30
            Ma dove lo si trova? In edicola? O in libreria?

            In edicola e in fumetteria, ovviamente. ;)
            Io l'ho preso stasera. Appena avrò il tempo di leggerlo posterò un breve commento... Disegni SPETTACOLARI, comunque!
            Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

            Fabrizio De Andrè - Via del campo

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              Risposta #5: Mercoledì 8 Mar 2006, 16:37:42
              L'ho comprato ieri sera e l'ho letto stamattina.
              E' bellissimo, consiglio caldamente a tutti l'acquisto.

              Cavazzano poi è ai massimi livelli: meravigliose le ambientazioni cittadine e gli interni (notare la quadrupla del salone della parrucchiera e gli scorci di casa Bonnard).
              Marco Travaglini


                Re: BVLAB #4: Jungle Town
                Risposta #6: Giovedì 9 Mar 2006, 15:30:45
                Cavazzano poi è ai massimi livelli: meravigliose le ambientazioni cittadine e gli interni .

                Cavazzano è sempre un mito MA  secondo me, con gli anni, si è troppo "ripulito".
                Il suo stile si è fatto troppo stilizzato, sintetico all'eccesso considerando quanto era particolareggiato un tempo.

                Comunque LODI LODI LODI a quest'opera a fumetti.
                Legge dell'ineffabile

                Non appena si nomina qualcosa... ...se e' buono, sparisce. ...se e' cattivo, succede.


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                Le Canard
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                  Re: BVLAB #4: Jungle Town
                  Risposta #7: Giovedì 9 Mar 2006, 17:32:56
                  Ma è proprio piaciuto a tutti ? L'analisi di Grrodon non è tutta positiva, a ben vedere:
                  sebbene il giallo non sia chissà cosa - e in un certo momento diventi leggermente confuso
                  D'accordissimo. Mi dà l'impressione che, nonostante le sessanta e passa pagine, succeda tutto molto in fretta e gratuitamente - non so se rendo l'idea - per far andare a parare la storia in un certo modo.
                  - si capisce che non è questo ciò a cui la storia punta
                  Questa mi suona come una scusa, onestamente. Allora diventa un po' un esercizio di stile. Anche le sottostrame mi suonano posticce, i personaggi secondari non li trovo approfonditi seriamente. La storia dei figli e del loro gruppo ad esempio, oppure della vicina di casa con le sue avventure sono buoni per qualche gag, ma non aggiungono nulla all'economia della storia.
                  Può capitare quindi di sentire innocue porcelline parlare di Sesso
                  Vero, ed è una piccola liberazione. Però, gia che ci s'era, si poteva coerentemente osare di più: espressioni come "eccheccavolo", o "ficcatelo su per il naso" stonano nel contesto che le ospita, e non trattengono nessuno dal pensare alla loro versione meno edulcorata, perdendo il loro effetto censorio. Come quei beep televisivi che fanno capire lo stesso l'imprecazione.
                  Il tutto valorizzato dal tratto squisitamente "buonista" di Cavazzano
                  Mah. I disegni sono indiscutibilmente pulitissimi, pure troppo, non riesco ad esserne entusiasta. Sono troppo tranquilli, dov'è finito il mio Cavazzano dell'eroico smemorato e della visita distruttiva ? Almeno nel BV Lab, ridatemelo !
                  la creazione di una nuova serie Disney [...] senza la quale probabilmente finirebbe per distaccarsi per sempre dal magico mondo Disney.
                  Non lo so. Pur apprezzando il tentativo, prodotti come questo non mi sembrano appartenere al magico mondo Disney. Che poi portino introiti alla simpatica multinazionale, è un altro discorso. Vorrei parlare anche del prezzo, ma mi sono già lamentato troppo.

                  Ringrazio Grrodon per il "materiale di discussione"
                  Alberto
                  « Ultima modifica: Giovedì 9 Mar 2006, 17:35:39 da AlbertoRigato »
                  Alb

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                    Re: BVLAB #4: Jungle Town
                    Risposta #8: Giovedì 9 Mar 2006, 19:33:41
                    Mi dà l'impressione che, nonostante le sessanta e passa pagine, succeda tutto molto in fretta e gratuitamente

                    Hai tenuto conto del fatto che doveva essere il primo numero di una serie cancellata? Immagino che ad alcuni elementi che avrebbero dovuto avere seguito poi siano state "tarpate le ali" in fase di riadattamento ad autoconclusiva.

                    Citazione
                    Anche le sottostrame mi suonano posticce, i personaggi secondari non li trovo approfonditi seriamente. La storia dei figli e del loro gruppo ad esempio, oppure della vicina di casa con le sue avventure sono buoni per qualche gag, ma non aggiungono nulla all'economia della storia.

                    Ma il senso è un altro. Quello che Faraci e Cavazzano hanno voluto offrire al pubblico con questo Jungle Town non è altro che uno spaccato di civiltà. E non mi stupirei affatto se saltasse fuori che i numeri successivi avrebbero dovuto avere di volta in volta protagonisti e tematiche diverse così da dare un immagine completa e totale della realtà cittadina. Questa volta è toccato al razzismo, magari la prossima avrebe dovuto riguardare chessò lo snobismo dei fighetti, e avere come setting la classe dei ragazzi e magari Adam e Rollo solo sullo sfondo.

                    Citazione
                    Però, gia che ci s'era, si poteva coerentemente osare di più: espressioni come "eccheccavolo", o "ficcatelo su per il naso" stonano nel contesto che le ospita, e non trattengono nessuno dal pensare alla loro versione meno edulcorata, perdendo il loro effetto censorio.

                    Secondo me qui è una questione di buon gusto. Una volta che è stata affermata la libertà di espressione troverei inutile abusarne fino a sfiorare il cattivo gusto. La parolaccia non dovrebbe mai essere gratuita, ma collocata nei punti giusti. E IMHO leggere parolacce così senza un motivo sufficiente mi avrebbe puzzato di ridondanza.

                    Citazione
                    Mah. I disegni sono indiscutibilmente pulitissimi, pure troppo, non riesco ad esserne entusiasta. Sono troppo tranquilli, dov'è finito il mio Cavazzano dell'eroico smemorato e della visita distruttiva ? Almeno nel BV Lab, ridatemelo !

                    Non credo che siano loro a dovertelo ridare ma Cavazzano stesso. E' naturale che col passare del tempo gli stili si evolvano, e spesso non sempre nel modo che noi spereremmo (vedi Dalla Santa), ma se l'evoluzione è una precisa scelta dell'autore allora non possiamo che accettarlo come parte integrante dell'opera che ci viene offerta.

                    Citazione
                    Non lo so. Pur apprezzando il tentativo, prodotti come questo non mi sembrano appartenere al magico mondo Disney.

                    Bè il mondo Disney non è che va inteso solo come Biancaneve, Bambi e uccellini vari o come Paperi e Topi. Il mondo Disney è anche altro, inventiva soprattutto e voglia di superare di continuo i propri schemi pur mantenendo il rispetto della tradizione. E IMHO già il fatto che i protagonisti siano cavazzaneschi animaletti antropomorfi la dice lunga sull'appartenenza di un simile prodotto al mondo Disney.
                    « Ultima modifica: Giovedì 9 Mar 2006, 19:42:05 da Grrodon »

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                    Gladstone
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                      Re: BVLAB #4: Jungle Town
                      Risposta #9: Giovedì 9 Mar 2006, 20:45:51
                      L'ho appena finito, e il mio giudizio è più che positivo! :D :D Cavazzano poi è veramente al massimo, spettacolare tutto costruendosi attorno ad una bella trama. E' inutile fare commenti.

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                        Re: BVLAB #4: Jungle Town
                        Risposta #10: Venerdì 10 Mar 2006, 01:01:02
                        Cavazzano è sempre un mito MA  secondo me, con gli anni, si è troppo "ripulito".
                        Pur adorando alla follia Cavazzano anch'io lo preferivo anni fa. Il miglior Cavazzano secondo me è quello da metà anni '70 a primi '90! Negli anni '70 usava delle figure slanciate e dinamiche all'inverosimile. Fantastico.
                        Più tardi si è ammorbidito ma ha riempito di espressività i personaggi e di pittoricità gli scenari come mai nessuno. Ancora più fantastico. Mi esalto solo a pensarci.
                        La mia impressione è che ultimamente si sia leggermente "appiattito" e abbia un tratto un pochino meno personale, ma forse non perché abbia cambiato stile, piuttosto sembra quasi che si diverta di meno a disegnare, sembra metterci meno passione... lo so che magari è una cavolata, ma questa è la mia impressione leggendo le sue storie.
                        O magari non ha un buon inchiostratore! :P
                        « Ultima modifica: Venerdì 10 Mar 2006, 01:02:08 da SGRUNT »

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                          Re: BVLAB #4: Jungle Town
                          Risposta #11: Venerdì 10 Mar 2006, 01:16:27
                          Hai tenuto conto del fatto che [...]
                          Ma il senso è un altro. Quello che Faraci e Cavazzano hanno voluto [...]
                          Certo che non ne ho tenuto conto, perchè sono distratto. Ecco la frase magica...
                          Eppure ecco che nell'anno del decennale del fumetto che ha dato inizio a tutto questo, la Disney ci chiama a raccolta, decidendo di riproporre in salsa autoconclusiva un progetto di serie appartenente a quel meraviglioso periodo.
                          ...che cambia molte cose. In questa prospettiva ho più torto che ragione, anche se rimango dell'idea che l'effetto risultante sia quello di un lavoro un po' monco.

                          Citazione
                          Secondo me qui è una questione di buon gusto. [...]
                          La tua posizione è condivisibile, ma resto dell'idea che almeno nei due casi che ho nominato, la "parolaccia" ci sarebbe potuta stare. Non mi avrebbe dato fastidio, l'avrei trovata giustificata. Invece quelle battute, così come son rese, le trovo ridicole. Comunque questo è nitpicking...

                          Citazione
                          Non credo che siano loro a dovertelo ridare ma Cavazzano stesso. [...]
                          Tanto hai ragione, e lo sapevo bene anche mentre scrivevo, quanto tuttavia mi dispiace. Lo so, i figli invecchiano e le mamme imbiancano.

                          Citazione
                          [...]Il mondo Disney è anche altro, inventiva soprattutto e voglia di superare di continuo i propri schemi pur mantenendo il rispetto della tradizione.[...]
                          Al limite son d'accordo. Anche se come definizione mi sembra un po' generica, certo non è sbagliata.

                          Mi piace questa discussione, la trovo pacata. A questo punto lancio il sasso nei nostri stagnanti portafogli: Se come target e segmento editoriale (ma come parlo?) siamo vicini a PKNA e MM (non se se sia vero, ma mi sembra di sì), perchè il prezzo non è analogo ? La brossura, la qualità e lo spessore della carta influiscono molto ? I Maestri Disney costa solo poco di più...
                          Alb

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                          PolliceSu
                            Re: BVLAB #4: Jungle Town
                            Risposta #12: Venerdì 10 Mar 2006, 01:45:06
                            Mah, credo che l'edizione abbia il suo bel peso. Il prodotto cmq è anche inteso come da esporre libreria e quindi il prezzo è di conseguenza. Senza dimenticare poi il fatto che essendo trimestrale nonchè un piccolo evento che si può decidere di seguire a balzi più di tanto nelle tasche del lettore non dovrebbe influire. Sembre meglio del Topo Story che era settimanale...

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                            PolliceSu
                              Re: BVLAB #4: Jungle Town
                              Risposta #13: Venerdì 10 Mar 2006, 02:00:26
                              Sembre meglio del Topo Story che era settimanale...
                              Com'è vero...
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                                Re: BVLAB #4: Jungle Town
                                Risposta #14: Venerdì 10 Mar 2006, 22:14:34
                                Appena letto. E' così bello che quasi mi commuovo :'(

                                Non capisco molto le critiche a Cavazzano in questo caso... sono il primo a dire che sul Topo spesso (ma un po' meno ultimamente) si sia pulito fin troppo, ma in questo caso ho trovato dei disegni davvero al top. Non minimali, ma a volte così pieni di particolari da sembrar quasi di Don Rosa! (a livello di dettaglio di disegno, beninteso). Anomalo per il recente Cavazzano (che è comunque in controtendenza anche sul Topo rispetto a qualche anno fa).

                                Inoltre, per una volta, c'è anche una colorazione di tutto rispetto, anzi, oserei dire stupenda. E lo dico io che in genere non è che apprezzi molto i colori...

                                Per la sceneggiatura trovo sia fantastica... ottime caratterizzazioni e grandiosa ambientazione... davvero un peccato "sprecarla" per un one-shot invece che per una serie, ma tant'è...

                                Infine, anche a me la storia "gialla" sembra in fondo solo un pretesto (è semplicissima, non ci sono particolari colpi di scena), ma questo non lo trovo un difetto, mi sembra solo una caratteristica della storia.

                                Voto 10.
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