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Oggi mi è ricapitata in mano 'Biancaneve e la fata incatenata', storia del 1959 (pubblicata per la prima volta su Almanacco Topolino 36 e ristampata sul Topo nel 1987) e solo ora mi rendo conto della violenza contenuta (lungi da me essere bacchettone, ce ne fossero!!).  Cercando di fare ordine nella mia mente di divoratore di storie che affonda nella notte di tempi, ho iniziato chiedermi se questa possa essere considerata la storia più violenta mai apparsa su un albo Disney (per la cronaca: testi di Martina, ovviamente).

Nell'ordine, ci troviamo di fronte alle seguenti scene:
-Strega che urla a Biancaneve: "Muori"!,
-Riferimenti a stregoneria e demonio;
-Vecchina cieca che cava letteralmente gli occhi a Brontolo, il quale diventa uno spaventapasseri;
-Eolo che cade da un ponte e precipita in un fiume;
-Mammolo che muore bruciato (!) dalle fiamme di un drago;
-Cucciolo che muore stremato alla fine (possiamo vedere la sua tomba);
-Grimilde che muore travolta dal crollo delle mura del castello.

Il tono fiabesco e il fatto che (strega a parte) i nani alla fine risorgano tutti (altro elemento decisamente "forte") non toglie drammaticità e durezza a certe sequenze. Ricordo che da bambino rimasi parecchio colpito dalla scena del nano che muore tra le fiamme.

Che ne dite? Pensate che altre storie siano più 'hard'?

Questa storia, mi dispiace per te, non fa testo proprio per la sua attinenza con la fiaba.

(lungi da me essere bacchettone, ce ne fossero!!)

Bacchettone non lo sono manco io, ma davvero ne vorresti altre di storie così? Cioè, io non ho letto la storia in questione e non potrei basarmi su sole descrizioni (che magari possono amplificare i toni), ma dai...

Questa storia, mi dispiace per te, non fa testo proprio per la sua attinenza con la fiaba.

Io la considero una storia vera e propria: non è la trasposizione del film Disney, ma una nuova avventura con i personaggi della fiaba. Qual è il problema?

Bacchettone non lo sono manco io, ma davvero ne vorresti altre di storie così?(che magari possono amplificare i toni), ma dai...

Il mio ovviamente era un tono scherzoso. Intendevo dire che oggi assistiamo a una censura preventiva che sfiora il ridicolo, e che a volte qualche tono 'forte' (mica omicidi o droga, intendiamoci) non sarebbe male, visto che negli anni ruggenti questi erano ben presenti nelle storie e mi sembra che nessun bambino abbia mai ucciso i genitori leggendole.

Qual è il problema?

Il fatto che Martina, quando scriveva queste storie intendeva scrivere delle fiabe utilizzando i personaggi Disney.
Se mi citi, per esempio, una storia come "Il Cobra Bianco", va bene.. i personaggi sono quelli classici Disney, non sono inseriti in parodie e teoricamente stanno vivendo l'avventura ai giorni d'oggi.
Secondo me bisogna scindere le cose in base ai messaggi che l'autore presumibilmente voleva fornire...

Bacchettone non lo sono manco io, ma davvero ne vorresti altre di storie così? Cioè, io non ho letto la storia in questione e non potrei basarmi su sole descrizioni (che magari possono amplificare i toni), ma dai...

In effetti manco io vorrei storie così... questa non è mancanza di politically correct, ma una storia così non mi semrba proprio conforme allo spirito disneyano...

Il fatto che Martina, quando scriveva queste storie intendeva scrivere delle fiabe utilizzando i personaggi Disney.
Se mi citi, per esempio, una storia come "Il Cobra Bianco", va bene.. i personaggi sono quelli classici Disney, non sono inseriti in parodie e teoricamente stanno vivendo l'avventura ai giorni d'oggi.
Secondo me bisogna scindere le cose in base ai messaggi che l'autore presumibilmente voleva fornire...

Chiaro che la storia ha un suo fascino, e molte scene hanno un interpretazione tipicamente 'martiniana' che ai bambini potrebbe sfuggire. Ma ti ripeto: sempre di storia si tratta, i ragazzini se la son ritrovata in un Topolino, e non credo che vedere un nano bruciato faccia meno effetto perché 'questa storia è immersa nei toni del film e allora gli si può permettere tutto'. Questa è una distinzione che possiamo fare io e te che abbiamo una sufficiente visione delle cose disneyane, non certo tutti i lettori.

In effetti manco io vorrei storie così... questa non è mancanza di politically correct, ma una storia così non mi semrba proprio conforme allo spirito disneyano...

Beh, nell'epoca in cui è stata scritta, con i personaggi che ha usato, ci stava benissimo ed era disneyana al 100%... anche in "Biancaneve e il mago Basilisco" ci sono scene forti (Biancaneve cieca, BN che precipita in un burrone, il crollo del castello). A quell'epoca ci si permettevano cose che oggi non si usano più, e nelle storie ambientate nel mondo di Biancaneve ci si permetteva anche di più, perché di fatto era un mondo diverso, in cui queste cose accadevano, ed era disneyano al 100%.
Personalmente trovo più disneyane queste storie, in cui si riprende la crudeltà originale del film (ma dico, ve lo ricordate il film? La scena in cui la strega tira un calcio allo scheletro, tanto per fare un esempio), che non altre, più recenti, in cui quel mondo è stato edulcorato pesantemente (spero che non esista una storia in cui Grimilde diventa buona, sarebbe davvero il fondo...  :o)

E comunque la storia in questione è bellissima, a mio giudizio, e la ricordo sin dall'infanzia come un piccolo capolavoro di poesia con un bel messaggio.

Beh, nell'epoca in cui è stata scritta, con i personaggi che ha usato, ci stava benissimo ed era disneyana al 100%... anche in "Biancaneve e il mago Basilisco" ci sono scene forti (Biancaneve cieca, BN che precipita in un burrone, il crollo del castello). A quell'epoca ci si permettevano cose che oggi non si usano più, e nelle storie ambientate nel mondo di Biancaneve ci si permetteva anche di più, perché di fatto era un mondo diverso, in cui queste cose accadevano, ed era disneyano al 100%.
Personalmente trovo più disneyane queste storie, in cui si riprende la crudeltà originale del film (ma dico, ve lo ricordate il film? La scena in cui la strega tira un calcio allo scheletro, tanto per fare un esempio), che non altre, più recenti, in cui quel mondo è stato edulcorato pesantemente (spero che non esista una storia in cui Grimilde diventa buona, sarebbe davvero il fondo...  :o)

In effetti quoto, Biancaneve è Disney al 100% e però mi ricordo che il film mi faceva molta paura da piccolo...
Però è ovvio che altre storie così coi personaggi attuali non le vorrei vedere mai!

E comunque la storia in questione è bellissima, a mio giudizio, e la ricordo sin dall'infanzia come un piccolo capolavoro di poesia con un bel messaggio.

Su questo son d'accordo anch'io, non voglio far intendere che per me questa storia è brutta perché violenta, anzi!

Su questo son d'accordo anch'io, non voglio far intendere che per me questa storia è brutta perché violenta, anzi!

Già.
Ultimamente ho letto su questo forum parecchie critiche nei confronti di Guido Martina. Critiche motivate, beninteso: perché è innegabile che abbia scritto tantissime storie ciniche, al limite dell'immorale, storie che fanno seriamente pensare che il Professore soffrisse di ulcera gastroduodenale e riversasse tutta quella acidità nelle sue opere.
Ma Martina è anche autore di storie bellissime, poetiche e commoventi.  Forse le scriveva quando aveva digerito bene , non so: ma quando era in vena, era in grado di realizzare opere davanti alle quali l'occhio si inumidiva con grande facilità

Già.
Ultimamente ho letto su questo forum parecchie critiche nei confronti di Guido Martina. Critiche motivate, beninteso: perché è innegabile che abbia scritto tantissime storie ciniche, al limite dell'immorale, storie che fanno seriamente pensare che il Professore soffrisse di ulcera gastroduodenale e riversasse tutta quella acidità nelle sue opere.
Ma Martina è anche autore di storie bellissime, poetiche e commoventi.  Forse le scriveva quando aveva digerito bene , non so: ma quando era in vena, era in grado di realizzare opere davanti alle quali l'occhio si inumidiva con grande facilità

A costo di finire off topic, quoto in pieno; te lo dice uno che ama visceralmente Martina, e non solo perché condivido con lui la città natale.
L'anno scorso ho realizzato, per la rivista dove scrivo, un lungo articolo dove racconto la sua storia, e cercare tutte le informazioni su questo autore immenso me l'ha fatto ancora più amare.

spero che non esista una storia in cui Grimilde diventa buona, sarebbe davvero il fondo...  :o)

Se non ricordo male, qualcosa di simile accade alla fine di
http://coa.inducks.org/story.php?c=I+CWD+++2-A
... uno dei prologhi piu' sconclusionati della storia dei Classici...

Invece ne ricordo una dove Grimilde si stupisce di fronte a una dimostrazione d'affetto del Grillo Parlante...
Non è "diventare buona" però ricordo che alla fine il Grillo ripensava alla sua espressione di stupore, e da quel gesto capiva che in fondo in fondo poteva esserci un po' di bontà...
Almeno è questo che ricordo... / Mi sembra fosse disegnata da Scarpa.