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Ma perché, nelle edizioni Disney italiane, i personaggi, quando si parlano in maniera rispettosa e formale, si danno sempre del "voi" e mai del "lei"? E' forse una regola editoriale ancora in vigore dal periodo fascista (in cui l'uso del "lei" fu vietato a favore del "voi")?

Il "voi" viene usato in quanto le storie, pur se scritte da autori italiani, si svolgono in America, nella cui lingua manca quello che per noi sarebbe il "pronome di cortesia". Poichè in lingua inglese si usa il pronome "you" (tu/voi) sia per esprimersi formalmente che informalmente, la traduzione meglio corrispondente in italiano nel rivolgersi in modo formale è il "voi" e non il "lei", usato solo in Italia (e neanche in tutte le zone d'Italia).  Oltre a questo, naturalmente, c'è anche un fattore di tradizione, dovuto al fatto che un tempo la quasi totalità delle storie pubblicate in Italia era scritta negli USA, e tradotta non di rado in un italiano sommario.....

saluti

Essendo laureata in lingue posso fornirvi una puntualizzazione/curiosità sul "voi" in inglese: fino al 17° secolo l'inglese distingueva fra "tu" e "voi"

tu = thou (nominativo), thee (accusativo), thy (aggettivo possessivo), thine (pronome possessivo)

voi = you (nominativo e accusativo), your (aggettivo possessivo), yours (pronome possessivo)

quindi la tesi di F42 è attendibile, complimenti!

Io non  sapevo (o non me lo ricordo ???) che la banda Disney usa il "voi", anche perchè non parlano molto in maniera formale.
Complimenti a F421ABCFA01 ( non potevi inventare un nome piu' semplice ) e a Paperetta.

Mi sembrava giusto ripescare questo topic del mesozoico per dire la mia, piuttosto che aprirne uno nuovo.

Secondo voi per quanto tempo ancora potrebbe andare avanti l'uso del "voi" nelle storie?
Due interventi sopra c'è una tesi abbastanza intelligente che spiega del perché in America non vi è uso il "pronome di cortesia", quindi il "lei", e visto che le nostre storie dovrebbero essere ambientate negli USA si è deciso di tradurre fedelmente il "voi" inglese.
Mah, sarà, ma non è che ci credo tanto... insomma, nelle storie i bambini vanno a scuola pure il sabato e solo per mezza giornata, la gente mangia la pastasciutta e le rosette col salame, segue il calcio, fa colazione con brioche e caffè espresso, molti personaggi si chiamano Giuseppe, Ambrogio e Arabalda e ci preoccupiamo del linguaggio, che sarebbe una delle cose fondamentali da tradurre nella nostra lingua? Capisco la tradizione, ma non dimentichiamoci che anche nell'animazione Disney infatti tutti si danno del "lei", anziché del "voi". A me da piccolo personalmente dava un po' fastidio sentire in TV Jet dire "come vuole, signor de' Paperoni" e nei fumetti "cosa desiderate?"

A proposito, lo sapete che "grazie" al topo mi viene più spontaneo dare del "voi" alle persone che non del "lei"? :

Con questo, non voglio dire che vorrei per forza il "lei" e bandire il "voi", dico solo che non riesco a immaginarmi fin quando continuerà questa storia...

Che ne pensate?

Sono d'accordo con te. Dubito che l'uso del voi derivi da una traduzione fin troppo scrupolosa dell'inglese. Anche perchè la convenzione è diffusa a quasi tutto il fumetto italiano, compresi quelli non ambientati in america.
Mi pare di aver letto da qualche parte che l'obbligo di usare il voi al posto del lei durante il fascismo sia sopravissuto nei fumetti anche dopo il crollo del regime, diventando una convenzione.
Si potrebbe benissimo usare il lei, ma si sa. le vecchie abitudini sono fastidiose da scacciare.

Si potrebbe benissimo usare il lei, ma si sa. le vecchie abitudini sono fastidiose da scacciare.

E' vero... Topolino però aveva i guanti gialli... /

Personalmente troverei difficile cambiare da un momento all'altro e rimanere con decenni e decenni di fumetto Disney potenzialmente ristambabile con l'uso del "voi", forse è anche per questo... ma ad ogni modo non so, fra 20 anni non riesco a immaginare le storie Disney col "voi" (a meno che non ritorni in voga )...
A meno che il "voi" non diventi un marchio di fabbrica dei fumetti Disney, una sorta di "specialità" che contraddistingue la loro tradizione... anche se personalmente non sarei d'accordo, se c'è una cosa che ti rende vicino e attuale un personaggio è proprio l'uso della lingua (altro che Papertotti), e penso forse che l'introduzione del "lei" sarebbe una buona cosa...

In realtà ex-gerarchi fascisti si rifugiarono in Calisota dopo la guerra e hanno imposto l'uso del voi e tante altre cosette...


Gladstone

In realtà ex-gerarchi fascisti si rifugiarono in Calisota dopo la guerra e hanno imposto l'uso del voi e tante altre cosette...


Gladstone

Eh, ma è che in inglese il "lei" non esiste...
E' la traduzione italiana che non dovrebbe avere più il "voi"... appunto nell'animazione c'è il "lei"...

Eh, ma è che in inglese il "lei" non esiste...
E' la traduzione italiana che non dovrebbe avere più il "voi"... appunto nell'animazione c'è il "lei"...

Era implicito che fosse una battuta, Vitù...

E poi a me il "voi" nei fumetti non mi dispiace affatto, sarà l'abitudine.


Gladstone

Un napoletano non trova curioso dare del voi piuttosto che il lei. Scoccia farlo per obbligo. Mi piace ricordare però un disegnatore umoristico, Scalarini, direttore del Becco Giallo, rivista satirica e per niente allineata al regime fascista, che sull'ultimo numero (la testata fu soppressa) disegnò una tomba con un nome vistosamente corretto: Galileo Galivoi.
E, inoltre, una rivista femminile di Mondadori, Lei, cambiò nome in ossequio alle direttive del regime. Si chiamò Anna Bella.

Era implicito che fosse una battuta, Vitù...

I know, I know...

E poi a me il "voi" nei fumetti non mi dispiace affatto, sarà l'abitudine.

Meglio così... in effetti non è da farci un problema, però - se non sbaglio- sono solo i personaggi Disney a fumetti ad essere rimasti col "voi", mentre tutta Italia parla col "lei".. mi sembra un po' strano...

Un napoletano non trova curioso dare del voi piuttosto che il lei.

Eh, sarà che sono campano anche io, cumpà...

Mi piace ricordare però un disegnatore umoristico, Scalarini, direttore del Becco Giallo, rivista satirica e per niente allineata al regime fascista, che sull'ultimo numero (la testata fu soppressa) disegnò una tomba con un nome vistosamente corretto: Galileo Galivoi.

Io invece ricordo che fu Totò a beffarsi dell'imposizione del "voi" con una battuta simile:

-Ah, se tornasse Galivoi!
-Galivoi?
-Sì, sa, il "lei" è abolito!


Gladstone

si sà. Quando c'era Lui, non c'era il Lei...

Comunque l'idea della caldiornia come luogo di espatrio per gerarchi non è male...hmmm quindi Topolino è un difensore del regime e Gamba un eversore bolscevico. Se ti sente Florian, ti fa un monumento