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Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie

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_giacomo_
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    Re: Topolino n. 2763
    Risposta #30: Mercoledì 5 Nov 2008, 16:40:17

    Della serie: coincidenze inspiegabili.
    Ho esattamente sotto gli occhi la Morfologia della Fiaba, che sto ripassando per un certo lavoro (non Disney).
    Strano, eh?

    Non è strano.
    Io sono...






    ...dietro di te!

     :)



    No, scherzo...
    Coincidenza, sì!

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      Re: Topolino n. 2763
      Risposta #31: Mercoledì 5 Nov 2008, 16:43:11


       e Pippo non più uno sciocco.
      E non è meglio? Io Pippo lo vedo come uno strambo genio incompreso, altro che sciocco...

        Re: Topolino n. 2763
        Risposta #32: Mercoledì 5 Nov 2008, 16:46:03

        Credo che nei miei 28 post di spunti per un dialogo ve ne siano abbastanza.
        Al contrario ho ricevuto spesso risposte piccate e non motivate. Poi ognuno veda pure quel che vuole...


        Personalmente, trovo i tuoi spunti di discussione molto interessanti (e lo dico senza alcuna ironia). Trovo allo stesso tempo che il tuo punto di vista sia piuttosto parziale. Descrivi un Topolino, se mi si passa il termine, moltro "destrorso" e conformista. E questa percezione (ormai calcificata nel pubblico) è esattamente la ragione per cui "usare" Topolino è diventato così complicato.
        Finché Topolino non sbaglierà mai un colpo, le sue possibilità narrative fatalmente si assottiglieranno. Viceversa, agendo per sottrazione - ossia, togliendogli un po' di infallibilità e perfezione, senza per questo temere di togliergli autorevolezza - ecco che Topolino ridiventa il personaggio che era e che è sempre stato (e che è assai diverso da come tu lo descrivi).

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        Florian
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          Re: Topolino n. 2763
          Risposta #33: Mercoledì 5 Nov 2008, 16:51:19
          E non è meglio? Io Pippo lo vedo come uno strambo genio incompreso, altro che sciocco...

          Il Pippo-sciocco, come il Paperino-imbranato, servono alla storia per evidenziare le qualità di Topolino che non è nè sciocco nè imbranato.

          Da qui l'accusa popolare al topo di essere antipatico. Ma non è un antipatico, è un vincente. e dove sta scritto che i vincenti devono ispirare antipatia?
          Topolino non è antipatico perchè non è arrogante. Non spadroneggia con i deboli, ma li soccorre. E' stato creato senza difetti e questo è forse un caso unico nella letteratura popolare (ma Tex gli si avvicina).

          A me sembra che questa storia dell'immedesimazione nei perdenti stia mostrando la corda. Impedisce di aspirare ad un miglioramento e costringe i più piccoli a crogiolarsi nei loro errori. Per questo è Topolino e non Paperino il testimonial Disney per l'infanzia. Ma dovrebbe esserlo per gli uomini di tutte le età, perchè non c'è motivo di rifiutare ciò che è bello, ciò che è buono e ciò che è giusto.

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          Florian
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            Re: Topolino n. 2763
            Risposta #34: Mercoledì 5 Nov 2008, 16:54:27

            Personalmente, trovo i tuoi spunti di discussione molto interessanti (e lo dico senza alcuna ironia). Trovo allo stesso tempo che il tuo punto di vista sia piuttosto parziale. Descrivi un Topolino, se mi si passa il termine, moltro "destrorso" e conformista. E questa percezione (ormai calcificata nel pubblico) è esattamente la ragione per cui "usare" Topolino è diventato così complicato.
            Finché Topolino non sbaglierà mai un colpo, le sue possibilità narrative fatalmente si assottiglieranno. Viceversa, agendo per sottrazione - ossia, togliendogli un po' di infallibilità e perfezione, senza per questo temere di togliergli autorevolezza - ecco che Topolino ridiventa il personaggio che era e che è sempre stato (e che è assai diverso da come tu lo descrivi).

            Scusa, ma essere destrorso, ammesso che sia vero, è qualcosa di cui vergognarsi? E che c'entra il conformismo con la destra? Un personaggio di destra commercialmente non funziona? Mi sembra che stiamo dando troppe cose per scontate e scivolando in terreni impervi. Personalmente vorrei limitarmi a parlare di fumetto.

            Intendiamoci: non ho mai detto di volere u Topolino robot che non sbaglia mai. Del resto i grandi autori non l'hanno mai disegnato così. Solo che le sue debolezze sono verso Pluto, Pippo, Minni... non verso i cattivi.
            Topolino si intenerisce con gli animali, con i bambini. E' ingenuo e timido con l'altro sesso, però con i farabutti si scatena. Che male c'è?
            « Ultima modifica: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:00:36 da Florian »

              Re: Topolino n. 2763
              Risposta #35: Mercoledì 5 Nov 2008, 16:59:34

              Scusa, ma essere destrorso, ammesso che sia vero, è qualcosa di cui vergognarsi? E che c'entra il conformismo con la destra? Mi sembra che stiamo scivolando in terreni impervi, e personalmente vorrei limitarmi a parlare di fumetto.

              Calma, non ti scaldare che non è il caso. Destrorso e conformista, in sé, non sono termini né positivi né negativi, fatte salve le opinioni di ciascuno.
              Tuttavia, destrorso è come dire "conservatore". E conformista è come dire "borghese, benpensante, tradizionalista". Almeno, sul mio dizionario sinonimi e contrari (che mi è stato prestato da Paperoga) dice così. Mi sono spiegato?

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                Re: Topolino n. 2763
                Risposta #36: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:01:08

                Il Pippo-sciocco, come il Paperino-imbranato, servono alla storia per evidenziare le qualità di Topolino che non è nè sciocco nè imbranato.

                 
                Non è propriamente così, anche perchè ora come ora Paperino non c'entra più molto con Topolino, dato che appaiono insieme solo in rare storie celebrative. Paperino ha un suo universo, distinto da quello di Topolino, e si è evoluto in un modo tale che definirlo imbranato mi pare molto riduttivo. Paperino è senza ombra di dubbio il più umano e completo fra i personaggi Disney, almeno secondo me.
                E poi Pippo non è sciocco, assolutamente...lui ha una logica tutta sua che a mio avviso è anche superiore a quella dei personaggi più "razionali". E poi i personaggi non sono tipi fissi, non sono le maschere delle commedie greche, sono creature con sì una personalità ben definita, ma ricca di sfumature e sfaccettature che fanno sì che dopo 70-80 che ne leggiamo le avventure, riescano ancora a sorprenderci.

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                Florian
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                  Re: Topolino n. 2763
                  Risposta #37: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:02:58

                  Calma, non ti scaldare che non è il caso. Destrorso e conformista, in sé, non sono termini né positivi né negativi, fatte salve le opinioni di ciascuno.
                  Tuttavia, destrorso è come dire "conservatore". E conformista è come dire "borghese, benpensante, tradizionalista". Almeno, sul mio dizionario sinonimi e contrari (che mi è stato prestato da Paperoga) dice così. Mi sono spiegato?

                  Questi termini vengono usati in senso negativo da una parte politica. Da parte mia non ci vedo alcun male nell'essere borghese, benpensante (dovrei forse essere malpensante?) e tradizionalista...

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                    Re: Topolino n. 2763
                    Risposta #38: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:08:29
                    Questi termini vengono usati in senso negativo da una parte politica. Da parte mia non ci vedo alcun male nell'essere borghese, benpensante (dovrei forse essere malpensante?) e tradizionalista...
                    Non c'è nulla di male, ma magari non tutti apprezzano un topolino borghese, benpensante e tradizionalista... non vedo qual'è il problema se la maggior parte (o la minor parte... conta davvero mettere il paletto su qual'è la maggioranza?) preferisce un altro tipo di Topolino rispetto a quello che preferisci tu!!!
                    --- Andrea

                      Re: Topolino n. 2763
                      Risposta #39: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:21:06

                      Questi termini vengono usati in senso negativo da una parte politica. Da parte mia non ci vedo alcun male nell'essere borghese, benpensante (dovrei forse essere malpensante?) e tradizionalista...

                      Amico mio, il punto non è come la vedi tu. Né come la vede la parte politica a te non affine. Il punto è che Topolino, a differenza di quanto tu credi, non è né tradizionalista (altrimenti sarebbe sposato), né benpensante (qualsiasi cosa voglia dire), né così inserito nella società borghese (altrimenti avrebbe un lavoro fisso così da pagare le tasse). Qualche post fa lo hai definito "eroe". Be', sai una cosa? Topolino non è neppure un eroe, dal punto di vista strettamente narrativo. Tutt'altro. Topolino è il classico uomo comune. C'è una grande differenza. Fai conto, quella che passa tra Rambo e James Stewart.
                      Lui non ha tutta questa voglia di cambiare il mondo o andare a caccia dei banditi. Preferirebbe di gran lunga rastrellare il giardino dalle foglie secche e andare a pesca con Pippo (che non è affatto uno sciocco. Per favore, non dirlo più. Pippo possiede una logica rovesciata. È rovesciata, ma è pur sempre logica). È che le circostanze della vita lo portano a inciampare in cose più grandi di lui. In un certo senso, si trova costretto a far fronte. Fosse per lui, se ne starebbe a casa a leggere un giornale.
                      È questo conflitto che produce storie. Non la sua (pretesa) perfezione, ma il suo adattarsi alla congiuntura del momento, spesso arrabattandosi come meglio può. Io gli voglio bene proprio perché mi assomiglia.

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                      Florian
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                        Re: Topolino n. 2763
                        Risposta #40: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:29:56

                        Finché Topolino non sbaglierà mai un colpo, le sue possibilità narrative fatalmente si assottiglieranno. Viceversa, agendo per sottrazione - ossia, togliendogli un po' di infallibilità e perfezione, senza per questo temere di togliergli autorevolezza - ecco che Topolino ridiventa il personaggio che era e che è sempre stato (e che è assai diverso da come tu lo descrivi).

                        Non capisco. Dici che i miei spunti sono interessanti e al tempo stesso che mi figuro un mio Topolino non esistito nella realtà.
                        Francamente non so cosa dire, in quanto non solo seguo da anni e anni i fumetti Disney, ma sono anche un cultore dei cartoni animati.

                        Continuo a dire che non vorrei mai un Topolino saccente, in quanto essere vincenti è altra cosa dall'essere arroganti. Vorrei un Topolino protagonista. Ecco quello che innanzitutto vorrei. Un Topolino che viva la contemporaneità, però rispettando il suo ruolo di cittadino borghese. Di uomo comune dallo spiccato senso morale e dalla grande abilità investigativa. Un Topolino che frequenta ambienti del ceto medio, nè i miliardari nè i proletari. Un Topolino familiare che dia lo spunto a battute umoristiche ma non sarcastiche o corrosive.
                        Un Topolino per tutti, come è sempre stato. Fino, appunto a qualche anno fa...
                        « Ultima modifica: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:33:36 da Florian »

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                        Florian
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                          Re: Topolino n. 2763
                          Risposta #41: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:33:02

                          Amico mio, il punto non è come la vedi tu. Né come la vede la parte politica a te non affine. Il punto è che Topolino, a differenza di quanto tu credi, non è né tradizionalista (altrimenti sarebbe sposato), né benpensante (qualsiasi cosa voglia dire), né così inserito nella società borghese (altrimenti avrebbe un lavoro fisso così da pagare le tasse). Qualche post fa lo hai definito "eroe". Be', sai una cosa? Topolino non è neppure un eroe, dal punto di vista strettamente narrativo. Tutt'altro. Topolino è il classico uomo comune. C'è una grande differenza. Fai conto, quella che passa tra Rambo e James Stewart.
                          Lui non ha tutta questa voglia di cambiare il mondo o andare a caccia dei banditi. Preferirebbe di gran lunga rastrellare il giardino dalle foglie secche e andare a pesca con Pippo (che non è affatto uno sciocco. Per favore, non dirlo più. Pippo possiede una logica rovesciata. È rovesciata, ma è pur sempre logica). È che le circostanze della vita lo portano a inciampare in cose più grandi di lui. In un certo senso, si trova costretto a far fronte. Fosse per lui, se ne starebbe a casa a leggere un giornale.
                          È questo conflitto che produce storie. Non la sua (pretesa) perfezione, ma il suo adattarsi alla congiuntura del momento, spesso arrabattandosi come meglio può. Io gli voglio bene proprio perché mi assomiglia.


                          Hai descritto il mio Topolino. Che è eroe nella quotidianeità, non certo nelle imprese da Rambo. Il fatto che non sia sposato non toglie nulla al suo essere tradizionalista (è solo un espediente narrativo). E non ha bisogno di un lavoro fisso, perchè è un personaggio di fumetti... Mi sa che questo particolare lo stiamo dimenticando.
                          « Ultima modifica: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:35:00 da Florian »

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                            Re: Topolino n. 2763
                            Risposta #42: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:36:18


                            Hai descritto il mio Topolino. Che è eroe nella quotidianeità, non certo nelle imprese da Rambo. Il fatto che non sia sposato non toglie nulla al suo essere tradizionalista (è solo un espediente narrativo). E non ha bisogno di un lavoro fisso, perchè è un personaggio di fumetti... Mi sa che questo particolare lo stiamo dimenticando.

                            Sì, soprattutto quando lo definiamo "uomo comune dallo spiccato senso morale"...



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                              Re: Topolino n. 2763
                              Risposta #43: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:38:32

                              Sì, soprattutto quando lo definiamo "uomo comune dallo spiccato senso morale"...



                              Che vuoi dire, che i personaggi dei fumetti non possono avere un senso di ciò che è morale???? Perchè Tex non ce l'ha forse?

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                                Re: Topolino n. 2763
                                Risposta #44: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:41:01
                                Io credo che il punto della questione è che sia sbagliato mettere in mezzo la politica a seconda dei comportamenti di Topolino. E' un personaggio elastico che si adatta a tutto, può esserci la storia dove arresta il criminale o dove si scontra con sé stesso, rivelando i suoi lati umani. Uno snaturamento del personaggio avverrebbe qualora Topolino diventasse più cattivo, disonesto, o sciocco, o che comunque venisse inserito in ruoli a lui inadatti. Personalmente non ci trovo nula di male a vedere Topolino interpretare Novecento, si tratta di un modo intteligente di fare fumetto Disney usando personaggi malleabili e utlizzabili in vari contesti.

                                Topolino è sempre buono ed è sempre un amico su cui poter contare, è questo il concetto principale di Topolino, non che lui sia un borghese che si comporti da tradizionalista.

                                Prendiamo Zio Paperone. C'è il Paperone di Barks e quello di Martina. Due opposti. In Martina Paperone è avarissimo e cinico e per lui i soldi sono fonte di vita. Per Barks non è così. Ma le storie di Martina hanno un loro spirito che le rende in ogni caso adatte ed apprezzabili, E' fumetto Disney.
                                C'è il Paperone di Rosa che prende a modello quello onesto di Barks, che considera i soldi ricordi delle sue avventure. Ed estremizza il lato umano di Paperone. Proprio come ha fatto Faraci con Topolino.
                                Ciò che conta è l'avere belle storie che valgano la pena di essere ricordate e considerate veri Fumetti Disney. Questo avviene quando si sperimentano nouve strade e i personaggi rimangono con le loro basi senza snaturarli all'eccesso. Per il mondo Disney c'è spazio sia per il Topolino tradizionale (Casty) che il Topolino riflessivo ed umano (Faraci), purché non si arrivi a parlare di un altro personaggio completamente diverso. E' lui, è Topolino, è sempre buono e fa il suo dovere. Come i nostri autori che ci raccontano le loro storie così come sanno raccontarle, chi le segua e chi no.

                                Perchè classificare Mickey con la politica? Destra, Sinistra? E' lui e basta, e vive tante avventure. E credo che se ora leggesse queste pagine, si farebbe una gran risata e chiamerebbe Pippo per farsi 4 passi. :)
                                « Ultima modifica: Mercoledì 5 Nov 2008, 17:43:15 da Dollarone_89 »

                                 

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