Beh, se l'originale è scritto in linguaggio letterario, è naturale che il traduttore lo renda nel suo più ovvio equivalente, l'italiano letterario (che risulterà inevitabilmente "antico" perché, come dici anche tu, al giorno d'oggi non esiste più una lingua letteraria come la si concepiva un tempo).
Senza alcun intento polemico, mi pare un'argomentazione un po' forzata.
L'italiano letterario esisteva ancora quando io ero piccolo e famosi scrittori degli anni '50 non scrivevano in lingua corrente (alcuni sì).
Però "desinare" non è solo italiano letterario, è antico.
Nello stesso racconto il traduttore rende "I would rather not to" con
"avrei preferenza di no". Sia l'originale che la traduzione sono forme antiquate, non soltanto letterarie, sono proprio ottocentesce o giù di lì.
A costo di far ridere Vito
, anche l'Odissea tradotta oggi non è tradotta semplicemente in italiano poetico, è italiano antiquato: nessun poeta moderno scrive così!
Ripeto che questo mi pare giustissimo perché restituisce un clima, sul quale la lingua moderna è di disturbo.
Non ha importanza se la storia si svolgeva non in italia, ma in america, perchè comunque l'italia degli anni '30 e l'america degli anni '30 hanno assai più in comune dell'italia di oggi con l'america anni '30.
Tant'è che moltissime persone di cultura si sono lamentate di ridoppiaggi di film d'epoca fatti in italiano moderno, perchè appunto stona.
Ma naturalmente ciascuno può pensarla come crede.
Le cose cambiano quando l'originale è scritto nel linguaggio corrente della sua epoca (come nel caso dei fumetti Disney): in questo caso la lingua usata ha una funzione espressiva diversa (quella di essere riconosciuta dal lettore come la lingua effettivamente parlata) e i criteri di traduzione dovrebbero essere diversi.
Beh, ho già detto sopra come la penso.
Non credo che la lingua debba essere riconosciuta come quella parlata oggi, ma come quella parlata in un altro tempo (beninteso, senza esagerare) così come il telefono a parete non viene visto come un oggetto quotidiano di oggi, ma di allora.
Oltretutto se uno volesse davvero fare una traduzione fedele dovrebbe rendere il fatto che le storie di Gottfredson anni '30 sono scritte in gran parte in slang e vernacular English.
Per farlo devi per forza usare un gergo dell'epoca o un gergo artificiale (che comunque ricordi l'epoca), metodo che fu usato nel cinema.
Non puoi certo usare un gergo moderno, quale che sia, perché sarebbe comunque un pesante anacronismo dato che il gergo è molto radicato nel suo tempo e ciò si avverte benissimo.
Questo, dando per inteso che è una discussione teorica, poiché il gergo e il dialetto non verranno mai riprodotti nelle traduzioni, per varie ragioni, soprattutto di continuity (ossia: non è mai stato fatto prima, lo stesso motivo per cui nessuno cambia il gongoro o la naftalina di eta-beta).