Non so se i precedenti due utenti lavorino o studino. Mettiamo che lavorino. Mettiamo che facciano un lavoro di cui sono molto contenti, orgogliosi, che ci mettano molto impegno, e che sia un lavoro per cui occorre dimostrare costantemente di essere adeguati.
Mettiamo poi che facciate parte di un gruppo di persone che sentono di avere un "legame" proprio perché fanno tutti quel lavoro così bello e appassionante. Mettiamo che abbiate con i vostri colleghi un rapporto buono e sincero, che con qualcuno siate addirittura amici, e che condividiate con tutti stima e rispetto reciproci. Non è che siamo in Paradiso, le difficoltà ci sono, anche forti, ma la sensazione di far parte di "qualcosa" esiste e resiste.
Ecco, mettiamo che improvvisamente arrivi un pisquano a dire che l'ambiente in cui lavorate è un ambiente in cui le capacità e il talento espresso da chi lavorava lì, e ottimamente, prima di voi, non ci siano praticamente più e che, adesso, quello che conta sono le amicizie (tra virgolette) e le raccomandazioni (tra virgolette, anzi, no, senza virgolette).
Ecco, scommettiamo che tutta questa gran prosopopea sulla libertà d'espressione la chiudete un attimo in un cassetto e andate di corsa davanti al pisquano per chiedergli ragione di quanto ha detto? E scommettiamo che se il pisquano in questione anziché dire "scusate, mi sono sbagliato" oppure "mi sono espresso male" - che può starci, e non c'è niente di cui vergognarsi - continua a dire mezze frasi e poi dicendo che lui le mezze frasi non le ha mai dette, scommettiamo che vi incazzate ancora di più?
E non c'è bisogno di essere né direttori né editori. Quelli che fanno il lavoro che faccio io, che facciamo noi, amano profondamente quello che fanno. Io amo quello che faccio, sento il privilegio e la responsabilità di portare avanti (nel mio ultrapiccolissimo) una tradizione che ha quasi un secolo di storia. Amiamo quello che facciamo e non consentiamo a nessuno di spalare guano su questo. Difendiamo qualcosa che va oltre il lavoro e oltre il guadagno. E se vi sembrano parole retoriche, andate pure a quel paese. Io spero che tutti voi possiate amare quello che fate così come capita a me. A noi tutti.