Papersera.net

Ho aperto questo topic per discutere con voi su questa lettera che fra qualche riga posterò. Potrebbe anche diventare un topic in cui si discute delle tante lettere apparse sulle riviste (penso a Zio Paperone).
Insomma, fate un po' voi.

Come già detto, volevo trascrivervi una lettera pubblicata su questo Topolino. Ecco il testo

"Caro Paperino... inizio così la lettera, non sapendo se sei un "lui" o una "lei" che realmente cura la rubrica.
Vorrei un favore: passa la presente agli autori di "Paperino e l'eroico smemorato ( questa ), storia pubblicata in Topolino n. 1059. Grazie. Complimenti, mi sono divertito sia per il testo vivace, molto umoristico, sia per il disegno, veramente bello, in uno stile di personalissimo".
Purtroppo il curatore taglia la lettera con un eccetera eccetera.
Poi continua: Sono un vecchio lettore di Topolino, e la lettera viene tagliata definitivamente.

Il curatore continua, ma invece di dire: "si, gliela passeremo", difende la sua identità, dicendo che lui è Paperino, e nessun'altro.
Direi che questa lettera fa capire benissimo quanto i tempi siano cambiati. Questo lettore, più smaliziato degli altri, si congratula con i disegnatori quando ancora le storie venivano prodotte da Walt Disney in persona, e il curatore svia il discorso. Oggi invece si chiede come fare a conquistare C., che invece di me è innamorato di S....
Io, che non ho potuto vivere in diretta questa epoca, quando leggo queste lettere mi sorprendo, e quasi mi emoziono a leggere certe cose.
Non prendetemi per pazzo.
A voi le considerazioni.

ma lo sai che questa lettera me la ricordo? forse perché colpirono molto anche me i disegni di questa storia (e non in modo positivo, a dire il vero).

Questo lettore, più smaliziato degli altri, si congratula con i disegnatori quando ancora le storie venivano prodotte da Walt Disney in persona,

Questo pezzo non mi è chiaro: intendi dire che a quei tempi si pensava ancora comunemente che tutti i fumetti erano fatti da Walt Disney?

Comunque si sa, i tempi cambiano.
Fra qualche decennio i bambini rimpiageranno i bei tempi in cui "Quick Quock e Quack" rispondevano ai lettori in linguaggio sms...

Comunque si sa, i tempi cambiano.
Fra qualche decennio i bambini rimpiageranno i bei tempi in cui "Quick Quock e Quack" rispondevano ai lettori in linguaggio sms...

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Dal canto mio, sin da piccolo amavo imparare i nomi dei disegnatori e tentare di riconoscerli dallo stile di un becco o di un'espressione topesca. Che non fosse Walt Disney a farli mi era chiaro, ma la cosa non sminuiva affatto la loro magia. Erano l'operato di professionisti, certo, ma anche piccole schegge del fantastico mondo in cui amavo perdermi.
Spero che, nonostante i tempi che cambiano, un poco di questa poesia possa restare...

Questo pezzo non mi è chiaro: intendi dire che a quei tempi si pensava ancora comunemente che tutti i fumetti erano fatti da Walt Disney?

Si, intendevo questo, ho sbagliato a scrivere.
Comunque, magari non tutti credevano che il produttore di tutte queste storie era Disney (come probabilmente aveva capito questo lettore) però rimanevano sempre attorniate da quell'aria di misterioso.

Si, intendevo questo, ho sbagliato a scrivere.
Comunque, magari non tutti credevano che il produttore di tutte queste storie era Disney (come probabilmente aveva capito questo lettore) però rimanevano sempre attorniate da quell'aria di misterioso.

Al tempo del Topolino che citi non credo lo pensasse nessuno: Walt era morto da più di 10 anni e la notizia non era stata tenuta segreta...

Al tempo del Topolino che citi non credo lo pensasse nessuno: Walt era morto da più di 10 anni e la notizia non era stata tenuta segreta...

Questo è vero, ma i lettori come se la spiegavano la cosa? Magari pensavano che le storie venivano prodotte da quei nomi che apparivano all'inizio dei film Disney, quindi in un qualche modo sempre Disney (l'azienda) le produceva. Io poi non sono vissuto ai quei tempi quindi non so...

Questo è vero, ma i lettori come se la spiegavano la cosa? Magari pensavano che le storie venivano prodotte da quei nomi che apparivano all'inizio dei film Disney, quindi in un qualche modo sempre Disney (l'azienda) le produceva. Io poi non sono vissuto ai quei tempi quindi non so...

Fino alla morte di Walt molti appassionati (o forse quasi tutti) pensavano davvero che le storie le facesse lui, almeno in parte. Io ero troppo piccolo, ma il padrone della fumetteria dove completai quando avevo 20 anni la collezione, il quale era di circa 5 anni più vecchio di me, mi diceva che tutti loro quando morì Walt si chiesero come avrebbe fatto Topolino e se avrebbe chiuso (!).
Ai miei tempi (lo dico agitando il bastone e pensando a quando facevo i conti incidendo una lastra ghiaccio con una zanna di tricheco! ), credevamo che le storie di Gottfredson anni '30 fossero certamente di Walt... E lo pensavano in molti, anche colui che "inventò" Al Levin in quel suo opuscolo che avrei comprato anni dopo (ce l'ho ancora) attribuiva a WD i disegni del Gottfredson classico.
Per le altre storie si pensava più o meno che fossero americane. Ma poi si era venuti a sapere già negli anni '60 che venivano realizzate anche in Italia e così i più nerds di noi sapevano, dal '69, dell'esistenza di Barks e che aveva inventato Zio Paperone (grazie a Vita e Dollari) e che molte storie erano create in Italia a Milano.
Lo ricordo bene, perché disegnavo bene e per un po' caldeggiai l'idea di entrare nell'Accademia Disney.
Ovviamente però non si sapevano i nomi.
Almeno fino a poco prima dell'80, direi così a occhio.
Il nome di Gottfredson venne fuori circa nell'81,  era trapelato anche Bil Walsh, ma si pensava facesse anche i disegni del tempo di Eta Beta

Lo ricordo bene, perché disegnavo bene e per un po' caldeggiai l'idea di entrare nell'Accademia Disney.

Ben venga un tuo contributo (anche arretrato) nella sezione "Le vostre opere"!   [smiley=thumbsup.gif]

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Sono a casa di mia madre, appena ci vado li recupero...

Una precisazione: i nomi di alcuni autori erano noti fin dai primi '70 o anche prima, dall'epoca di quella pubblicazione che inventò Al Levin (quand'era?), ma non erano cose diffuse, al tempo le informazioni non circolavano quanto oggi.
Quanto ai nomi riportati nei credits dei film Disney, non so se qualcuno attribuiva loro i fumetti... Io e i mei amici no, calcolate che non c'erano DVD né VHS e i film in tv passavano solo dopo 10-15 anni (minmo!), quindi quei credits non è che uno li leggesse molto...

In pratica ho imparato a leggere sul "Topolino d'oro", che era già fornito di credits, ed imparai subito che quelle storie le disegnava un certo Gottfredson, talvolta ripassate a china da un tal Taliaferro (appresi così che per fare i fumetti si disegnava prima a matita, quindi si inchiostrava).  Quella pubblicazione era già molto ben fatta: nel 1970 gli autori Disney cominciavano ad essere noti al pubblico (a Barks era stato dedicato due anni prima un volumetto degli Oscar Mondadori, con prefazione d Dino Buzzati).  In tv andavano le repliche del Mickey Mouse Club, presentate da Walt, che sapevo essere morto pochi anni addietro.  Se fossi nato cinque anni prima, cioè nel 1959, mi sarei bevuto tutte le panzane del Disney che disegnava con stili diversissimi tremila e più storie all'anno...diciamo che sono stato fortunato!