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E' questa un'osservazione che nasce dall'analisi parallela dei personaggi su pellicola e carta stampata.   Prendiamo ad esempio Pippo: al cinema è inizialmente goffo e sgraziato, il buon vecchio Dippy the Goof, ma negli anni 50 si emancipa: diventa Mr. Geef, si confronta con lo stress ed i problemi del ventesimo secolo.  Ovviamente, non é più la spalla di Mickey.  Al contrario, i comic books, con Paul Murry in testa, mantengono li'mpostazione gottfredsoniana dell'avventura poliziesca, e Goofy resta quello degli anni30 (che senso avrebbe, in fondo, un partner nevrotico come il pippide di "Motormania"?).  Topolino, pur aggiornato nel look, incarna l'ideale del bravo ragazzo d'epoca roosveltiana, diradando le sue apparizioni al cinema.  Solo Donald, grazie a Barks, si svincola dal terzetto e, fumettisticamente parlando, si rifà una vita, restando attivissimo su celluloide ed interpretando nei 60 una serie di corti educativi.  E Pietro? Nei fumetti non vi è traccia del suo "imborghesimento" cine-televisivo, e continua a recitare il ruolo del "villain" di sette decenni fa.  Domando: I fumetti di Topolino sono troppo legati alle sue origini?

E' questa un'osservazione che nasce dall'analisi parallela dei personaggi su pellicola e carta stampata.   Prendiamo ad esempio Pippo: al cinema è inizialmente goffo e sgraziato, il buon vecchio Dippy the Goof, ma negli anni 50 si emancipa: diventa Mr. Geef, si confronta con lo stress ed i problemi del ventesimo secolo.  Ovviamente, non é più la spalla di Mickey.  Al contrario, i comic books, con Paul Murry in testa, mantengono li'mpostazione gottfredsoniana dell'avventura poliziesca, e Goofy resta quello degli anni30 (che senso avrebbe, in fondo, un partner nevrotico come il pippide di "Motormania"?).  Topolino, pur aggiornato nel look, incarna l'ideale del bravo ragazzo d'epoca roosveltiana, diradando le sue apparizioni al cinema.  Solo Donald, grazie a Barks, si svincola dal terzetto e, fumettisticamente parlando, si rifà una vita, restando attivissimo su celluloide ed interpretando nei 60 una serie di corti educativi.  E Pietro? Nei fumetti non vi è traccia del suo "imborghesimento" cine-televisivo, e continua a recitare il ruolo del "villain" di sette decenni fa.  Domando: I fumetti di Topolino sono troppo legati alle sue origini?

In realtà a me sembra che in questo forum sia diffusa un opinione opposta, cioè che i personaggi abbiano subito un eccessivo addolcimento e che una visione troppo buonista e infantile dei caratteri abbia finito per danneggiare il valore di trame e soggetti, soprattutto negli ultimi 15 anni di imperante "politically correct".

A mio parere questo scadimento è più visibile e dannoso nei villains, che perdono tutta la carica di "cattivi" così ben espressa nelle storie concepite in periodi di maggiore libertà espressiva degli autori.
Bassotti e Gamba sono ormai macchiette :( fanno sorridere perchè imbranati e innocui, si battono da soli

Discorso diverso per Pippo, la sua evoluzione nei corti non dispiace per nulla, anzi mi fa apprezzare molto la faccia sognante del suo carattere.
Purtroppo lo stereotipo della spalla scema di topolino è stato duro da dimenticare, ma credo che la scuola italiana da qualche anno stia facendo un buon lavoro di recupero anche nei fumetti.

Per rispondere alla tua domanda finale, secondo me no, c'è una forte evoluzione anche nei fumetti, non direi sempre positiva, ma comunque non immobile a vecchi schemi.

Bassotti e Gamba sono ormai macchiette :( fanno sorridere perchè imbranati e innocui, si battono da soli

Non solo: i Bassotti fanno pena anche nell'aspetto, almeno Gamba si salva...

A me viene da ridere (per non piangere ) se penso agli inquietantissimi Beagle del Carnevale di Paperin Paperone e poi becco i Bassotti magrissimi alla Turconi in UltraHeroes... cioè, per me non saranno mai gli stessi personaggi, preferisco pensare che Paperone abbia a che fare con altri tizi! Altro che "la terribilissima Banda Bassotti!"...

Altro che "la terribilissima Banda Bassotti!"...

"La Banda Bassotti! La terribile Banda Bassotti"
Quella era una storia, la Disfida! Zio Paperone che vedeva i Bassotti, quasi se la faceva sotto dallo spavento e poi cominciava a ingengarsi per organizzare un piano di difesa macchiavellico. E nasceva la battaglia epica, tra i due titani, Scrooge vs Beagle Boys. Ora ce n'è solo il ricordo

Però era bello vedere i Bassotti, nelle storie di Barks, muoversi in gruppo tutti uguali, riconoscibili solo dal numero di matricola (la differenziazione  attuata nelle DT mi lascia alquanto perplesso) e con l'eterno ghigno stampato sul muso, scaltri e minacciosi.  Oggi, a Scrooge fanno un baffo...pardon, una basetta!

(la differenziazione  attuata nelle DT mi lascia alquanto perplesso)

Io li posso benissimo accettare come altri membri della famiglia.
Dopotutto sono così tanti, chi ha detto che quelli delle DT siano i classici barksiani?
Inoltre nell'episodio "I Bassotti all'attacco" si vede una carica di Bassotti numerosissima dove sono quasi tutti uguali tra loro.

Sei proprio un integralista DT!  D'accordo, mi hai convertito (compiendo praticamente un miracolo!) al verbo di Alan Young, ma non posso accettare tutto in maniera acritica!  Diciamo che la BB nasce come una serie di cloni, e mi piacciono così proprio perchè sono assurdi!

Mi accontento...

La mia era solo una pippa mentale, e se si deve trovare una spiegazione razionale preferisco pensarla così.. d'altronde pure Gervasio ha ritratto Bassotti diversi durante i loro mega-raduni...

PS: anche a me piacciono più i Bassotti uguali da distinguere solo col numero di matricola e non per soprannome...