Bè, brutta cosa, non c'è che dire...
Ora lungi da me voler fare il fighetto di turno, ma devo essere onesto e dire che a discapito di molti che hanno scritto qua dentro (e di moltissimi che non l'hanno ancora fatto), io non sono mai stato preso di mira per la mia passione disneyana. Oh, certo, arrivava di solito il classico ignorante (nel senso che ignorava) a dire "che fai, leggi ancora Topolino?", ma dopo alcune spiegazioni la cosa finiva lì.
Il Vito che si sentiva gli occhi puntati addosso dal gruppetto che passava le ore a dire "ah ah ecco lo sfigato che legge roba da poppanti!" non è mai esistito.
Sinceramente però credo che la cosa sia un po' più complessa del solito, vorrei fare alcune riflessioni.
Non sono mai stato un bulletto o un fighetto, e di certo non rientravo nei gruppi Super In delle scuole. Ma non sono mai stato neppure l'emarginato nerd che tremuncolava di fronte al più tosto che mi metteva lo sgambetto e mi faceva cadere. In classe di solito ero quello che tutti prendevano come il buffoncello della situazione, quello che fa fare due risate. A mio parere credo che conti anche questo, più passi sfigato agli occhi delle persone più sei predisposto (purtroppo) ad essere preso in giro sulle "debolezze".
Ora, lungi da me affermare che Paperone 96 o chi altro sia stato e venga ancora preso in giro, sia uno sfigato: assolutamente non lo intendo e non mi permetterei mai, il mio è solo un esempio che purtroppo in linea di massima corrisponde a una triste verità.
Se in qualche modo risulti debole vieni preso in giro. Io, come ho specificato, non sono mai stato lo studente "figo", ma per fortuna manco quello emarginato.
Un'altra cosa credo importante: dalla mia ho sempre avuto la fortuna di saper cavicchiarmela in disegno (agli occhi dei compagni inesperti poi se sai abbozzare un volto di Paperino sei meglio "del disegnatore della Walt Disney")... il disegno è stato sempre un punto di forza, i compagni si facevano disegnare Paperino e Zio Paperone sui diari, al liceo artistico ho imbrattato ogni singola parete e banco con volti ed espressioni di Zio Paperone (bambini, NON fatelo
), e la cosa è stata vista sempre come una cosa simpatica, più che "da sfigati".
Clamoroso il caso del mio prof di matematica alle medie che dopo aver scopertomi disegnare roba Disney sul banco insisté perché continuassi e non cancellassi, quando in realtà appena pronunciò il mio nome pensai fosse in vista un richiamo da premio nobel.
Psicologicamente poi, era davvero raro che un compagno che si era fatto fare 10 minuti prima un Paperone sul quaderno, mi prendesse in giro per la mia passione.
Ho avuto attorno gente che probabilmente considerava e considera Topolino un prodotto infantile, ma non sono mai stato vittima di pesanti prese in giro. E poi ogni volta ho sempre specificato che esistono vari generi, che c'è il Disney per i più piccoli e la roba per tutti, che sono i grandi capolavori del fumetto mondiale... ho pure sempre specificato che i vecchi corti cinematografici erano normali sostituti di Stanlio e Ollio e Chaplin, e che col passare del tempo sono nati gli stereotipi secondo i quali cartoni e fumetti siano per bambini...
Credo sia questo il succo, sapertela cavare abbastanza e non passare mai come debole ed emarginato.
So che purtroppo è facile parlare, quando non si è nei panni di altre persone, ma purtroppo la vita sa essere dura come comprensiva a seconda delle situazioni.
Evviva la fantasia.
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