Una curiosità che voglio condividere con voi. Oggi mi trovavo al mare, erano le dodici e mezza, e, poiche ormai il pranzo incombeva e pure il pomeriggio, ho pensato bene di recarmi in una edicola di solito fornita di vecchi albi Disney. Ma, questa volta, niente albi vecchi. Solo il Grande classico di questo mese che avevo già, Estatissima e il Classico di questo mese che non mi convincevano. In compenso, era ben fornito di albi di altre case editrici. Mi sono detto: "voglio passare il pomeriggio a sonnecchiare, o peggio con lo sguardo nel vuoto, in attesa che la digestione si compia, oppure voglio provare a comprare qualche albo che solitamente non compro?" Mi sono deciso: ho comprato Rat man numero 73, poichè ne avevo sempre sentito parlare bene, e infatti potete fin da ora considerarmi come nuovo acquisto di questo fumetto, l'ho letto ben due volte in un pomeriggio, e lo speciale estivo di Martin Mystère numero 26, con allegato un albetto intitolato "Mystery Movie". E qui sta il punto di tutto questo discorso. In questo libretto di cinquanta pagine si percorre la storia del cinema vista sotto gli occhi "del mistero", ad esempio, la pompa del film "L'arroseur arrosé" non è appunto una semplice pompa, ma uno dei tanti tentacoli di un mostro. Si arriva agli anni '50 con i B movie di fantascienza, dove dei personaggi dei fumetti prendono vita come mostri. Ecco una scansione tratta dall'albo:
Notate niente? A parte le ovvie parodie di Topolino e Gambadilegno, della firma Walt Disney trasformata in Will Dannay, con lo stile uguale a quella originale, e delle scritte sulle strisce, nella prima vignetta della prima striscia si nota il logo della Gladstone, e appare una copertina con quel rettangolo che appare varie volte nelle pubblicazioni Gladstone, per inserirci il titolo. E se si guarda il titolo, si legge "The word of tomorrow"! Ma le citazioni a Gottfredson non sono finite qui: la seconda vignetta della prima striscia richiama un Gambadilegno degli anni '30, ma comunque non ben indentificabile in una storia, non come quello della vignetta dopo: è preso pari pari da "Topolino e il tesoro di Mook":
Praticamente identico se non fosse per la sigaretta.
E così anche nella prima vignetta della striscia successiva, anche se non escludo che possa venire da una storia anni '30:
Senza contare che si prende in giro anche la mania censoria, infatti si vede un malnato scritto con un carattere diverso, sostituto di dannato.
Beh, non c'è che dire, credevo di prendere fumetti che con la Disney non avessero nessun legame, e invece... non posso che dirmi contento di queste citazioni.
E giusto per concludere, sul retro dello speciale Martin Mistère c'è scritto che il numero 303 sarà disegnato da Paolo Ongaro.
Puff, pant... che faticaccia!