Anzitutto voglio sottolineare che quando ho aperto questo topic, non avevo una risposta da dare al titolo e non ce l'ho neppure ora. Il mio post di apertura sono considerazioni a braccio.
Ho anzi sempre pensato che i personaggi WD debbano essere ritenuti immortali (e l'ho scritto più volte sul forum), tuttavia riflettere sui post di Don Rosa mi ha fatto notare che in fondo sento le cose come lui anche se spostate di 10 anni.
Non capisco però molto le considerazioni di Alec, mi sembrano un po' confuse: a parte che il paragone omerico mi faccia un po' ridere, è vero che l'America sia giovanissima, ma è di gran lunga in declino, la sua epoca d'oro l'ha superata da tempo e dubito molto che ritornerà. Questo quindi non giova a favore dell'eternità di Scrooge. Anche se poi lo facesse, è buffo cercare di sostenere che un personaggio sarà eterno in un paese, quando proprio in quel paese non si pubblicano più da decenni fumetti con quel personaggio!
Ma anche se avesse un senso che non colgo, Odisseo o Achille non sono mai stati aggiornati nella letteratura greca o in quella successiva. Non è che poi abbiano ambientato le loro storie nell'Atene di Pericle!
Magari anche Sherlock Holmes è eterno, ma le sue storie, anche quelle scritte in seguito, sempre si svolgono nella Londra vittoriana, come fa notare Don Rosa!
Non discuto (e anzi spero!) che il personaggio di zio Paperone sia immortale, dubito solo che possa uscire davvero dalla sua epoca.
Poi Alec dice che Paperone continua a essere portatore dei caratteri del suo tempo (ormai trapassato), francamente io nelle storie non lo noto molto. Mi sembra un personaggio abbastanza stereotipato perché i lettori - e gli autori stessi, sospetto - non capiscono più quel tipo di tycoon. Magari ne conserva ancora le caratteristiche, ma in modo molto superficiale. D'altronde le storie italiane che leggo (solo di tanto in tanto, lo ammetto subito) sono tutte leggerissime e di una superficialità assoluta: dubito che potrebbero venir fuori caratteristiche molto profonde del personaggio. Questo succede solo in Don Rosa, che però ambienta tutto negli anni '50...
È difficile - temo - mantenere in vita un personaggio che ha caratteristiche che nessuno nel mondo attuale ha né potrebbe mai avere. Questo accade in parte anche nello Scrooge di Don Rosa, perché gli anni '50 sono fittizi e Paperone è, ad es., animalista, un assurdo totale negli anni '50 e tanto più tra i gold prospectors del Klondyke! (tra l'altro vivevano quasi solo di caccia, visto che i rifornimenti di carne bovina erano difficoltosi).
Ma se togliamo anche gli anni '50 (sia pure adattati al gusto moderno), tutto diventa mi pare ancora più arduo.
Ad es. tra 20 anni, cosa dirà Paperone? Che ha fatto i soldi nel Klondyke? A parte che chiunque sentirà con troppa forza che una giovinezza di 130 anni prima è troppo assurda... anche non fosse, non si capirà più di cosa parla: tutti i ricchi si saranno fatti con la finanza o con i computer, facendo lotte a colpi di carta bollata e di marketing. Non avrà semplicemente alcun senso. Diventerà - come è già, a mio avviso - un personaggio bizzarro, divertente, senza nessuna connessione con la realtà. Una specie di character pittoresco e nient'altro, come sarebbe Sherlock Holmes, col suo razionalismo fideistico e la mantellina, se ambientato ai giorni nostri.
Sulle stimolanti considerazioni di ML-IHJCM , è vero che Scarpa ha fatto ottime storie con Topolino, ma questa stagione felice è durata forse 5 anni o neppure. Se invece includi anche le storie dopo il '70 allora non sono affatto d'accordo: le storie sono modeste, Topolino è scipito e tremendamente perbenista.
Di Casty non ho letto nulla. Ho chiesto a degli amici di procurarmi delle storie, ma non le ho ancora ricevute. È probabile che farle leggere a me sia come gettare le perle ai porci: a me proprio non piace lo stile di disegno del TL italiano, come ho già detto credo in apertura. Sarà certo per questioni anagrafiche, ma non piace a moltissimi della mia generazione e anche di qualche generazione successiva e anche in generale ad americani e nordeuropei, quindi non mi sento una tremenda eccezione o un ottuso dai gusti troppo limitati. E, purtroppo, come ti renderai conto ML-IHJCM, è molto difficile apprezzare un fumetto di cui non sopporti il disegno!
Comunque, quando li avrò mi sforzerò ugualmente di leggere Casty.
La questione dello stile è però del tutto diversa da quella di questo topic.
E, tornando IT, tutti i personaggi immortali che mi vengono in mente hanno continuato a vedere le loro storie ambientate
solo nell'epoca in cui sono nati. Perché disgiungendo l'ambientazione dal personaggio, questo o viene snaturato oppure diventa uno stereotipo, quasi una macchietta.
I personaggi WD sarebbero quindi un'eccezione, non credo si possa negarlo!
Un'altra eccezone è stata fatta con James Bond, come dicevo. Ma i risultati sono sempre stati deludenti. Col rischio anche di danneggiare la memoria del personaggio autentico.