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Il taglio basso de "La Stampa", ogni domenica, è affidato ad Annamaria Mazzini, nota cantante meglio conosciuta come Mina, che può più o meno liberamente trattarvi quello che le è passato per la testa nella settimana. Ebbene, questo è il pezzo dell'8 novembre scorso:

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_articolo=173&ID_blog=45&ID_sezione=60

Com'è antipatico Topolino - di Mina

Non mi era mai stato troppo simpatico. Né lui né la sua banda di caricature a immagine e somiglianza dei vari e veri caratteri umani. Gli unici che un pochino mi andavano a genio erano i personaggini di contorno come Archimede Pitagorico o Amelia la fattucchiera che ammalia. Ma Qui e Quo e Qua, per esempio, li trovavo tre orrendi imbroglioncelli, Gastone irritante, Paperina odiosa, Paperino e Paperone sgradevolissimi. Eh, sì! Topolino proprio non mi piaceva, anche se a un certo punto della mia vita sostenevo che fosse l’unica lettura che praticavo. Bugia. Un modo per cercare di nascondermi in un’epoca dove sui giornali si scriveva persino se mi ero tagliata le unghie o no e altre cose fondamentali tipo se avessi una calza smagliata o se gli occhiali che portavo fossero da vista o no.

Dicevo, Topolino, dunque, mi era antipatico da far paura. Buonista, noioso, ma anche invidioso. Vinceva spudoratamente sempre. E alla fine di ogni storia non poteva fare a meno di ghignare il suo schizzinoso senso di superiorità nei confronti degli impacciati malvagi come Gambadilegno o dei goffi alleati come il commissario Basettoni. Tutte le volte, sia spiaccicato sulla carta che mobile nei cartoons, sempre la stessa faccenda, sempre lo stesso schema narrativo. Gambette nere cilindriche infilate in scarpone gialle.

Faccia rivolta al pubblico per ammiccare emozioni banali e reclutare consenso a buon mercato. Furbate senza imprevisti e approvazioni scontate del suo entourage.

Secondo me anche alla Walt Disney si sono accorti della sua vera natura, si sono stufati di lui e hanno deciso di strappargli la maschera, visto che il gradimento scendeva verticalmente. Wow! Un geniaccio dell’industria dei videogiochi, tale Warren Specter, prova a resuscitarlo in «Epic Mickey». Finalmente Topolino sarà se stesso e, nelle nostre mani, sganciato dalla sua obbligatoria morale zuccherosa, potrebbe anche comportarsi come un bas tardo. Con i nostri, anzi con i vostri, joystick diventerà capace di scelte almeno dicotomiche. Creare o distruggere, dipingere o cancellare, egoismo o altruismo e altre fondamentali opzioni vitali.

Lontana per struttura mentale da ogni possibile Nintendo, cercherò di capire come avrete intenzione di conciare l’antipatico. E come sistemare la sua «fidanzata», l’irritante Minnie, ignorante e frivola. Probabilmente, la tratterete come si merita. Da vera stronza.

Ne avevo già sentito parlare, forse pensava di essere divertente
Mi piacerebbe vedere cosa succederebbe se qualche disegnatore Disney scrivesse un articolo su un quotidiano dicendo cosa ne pensa della musica, nel modo in cui Mina ha parlato del fumetto Disney.
(=non gliene fregherebbe niente a nessuno, così come spero che non freghi niente a nessuno dell'accorato commento della cantante).

A volte mi piacerebbe che le persone che hanno la possibilità di parlare ad un grande pubblico riuscissero almeno a distinguere i propri trascorsi e le proprie antipatie personali (condite da un bel pò di superficialità) da un minimo di obiettibità nell'analisi dei temi che affrontano, visto che i gusti non sono universali.
 
Comunque visto che nel paese in cui viviamo interessa di più sapere se le calze di mina hanno smagliature, è normale che non si possa portare rispetto a personaggini di contorno o a irritanti e odiosi comprimari con gambette nere cilindriche infilate in scarpone gialle.

Beh, tanto per pareggiare il conto, a me è sempre stata antipatica Mina. Canta qualsiasi canzone sempre alla stessa maniera. Il che va bene finché canta canzoni scritte apposta per lei, ma quando si mette a rifare Baglioni o i Beatles o chiunque altro secondo me è inascoltabile