Come è triste il fatto che oggi sia un giorno specialissimo, in cui l'essere immaginario più famoso del mondo compie ottanta e, ripeto, ottanta anni, ma quasi nessuno se ne ricorda.
Ma le polemiche che hanno occupato questo e altri topic del forum, ormai, sono inutili.
Ciò che mi piacerebbe pensare, oggi, è che un nostro amico ha raggiunto un traguardo importantissimo.
Ma, diciamola tutta: Topolino rapprsenta la Disney stessa che, in pratica, da questo personaggio è nata.
Se non il compleanno di Mickey, si poteva festeggiare la nascita di una grande azienda, quasi secolare, che ha cresciuto le persone di mezzo mondo.
Ed la fantasia su cui si sono basate tutte le opere di questa azienda, che voglio celebrare.
Fantasia che mi ha accompagnato (e mi accompagna tuttora) per tutta la mia, pur giovane, vita.
Sono cresciuto a pane e Disney, guardando, fin dalla più tenera età, tutto quello che questa fantasia ci ha regalato.
Se oggi sono quello che sono (più nel bene che nel male), lo devo ad un uomo e ad un topo.
Due personaggi che occupano un posto speciale nel mio animo, che ammiro e a cui sono legato da un profondo affetto.
Non potrò mai dimenticare le storie che mi hanno regalato, e nemmeno gli insegnamenti e le emozioni che mi hanno donato.
E penso che ciò che ho scritto sia condivisibile da buona parte di coloro che sono nati da cinquant'anni a questa parte.
E ogni volta che sfoglio un fumetto, non posso mai fare a meno di pensare a quel grande uomo che ra zio Walt, un uomo che non si arrese alla prima difficoltà, e lo ringrazio di questo.
Se non fosse stato per lui, quella sera di ottant'anni fa non sarebbe mai potuto nascere quel "fratello maggiore" che è stato per me Mickey Mouse.
Leggendo le sue storie e guardando le sue avventure, ho iniziato a conoscere il mondo, ad amarlo e a volerlo conoscere.
Ho imparato tante cose assieme a lui, mi sono divertito, mi sono commosso, mi ha preso per mano e mi ha accompagnato per quel lungo sentiero che è la vita, sul quale cammino ancora assieme a lui.
Grazie di tutto zio Walt.
E, soprattutto, grazie Mickey, amico mio.