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Quand'ero una piccola assidua lettrice di fumetti Disney ricordo che in ogni vignetta mi soffermavo a guardare tutti i dettagli (ora meno ma faccio comunque un'"ispezione generale") e spesso avevo piacevoli sorprese, nel senso che il disegnatore, ad esempio, si divertiva a far fare ad alcuni "personaggi-comparse", di cui tra l'altro, molti non si sarebbero accorti, qualcosa di divertente o era possibile trovare altri particolari interessanti.
Ad esempio se dietro alla scena principale c'è una folla di gente, molti non si soffermerebbero sulla folla dietro eppure potrebbero trovarci qualcosa di interessante, non le solite persone che passeggiano e basta. Ed era possibile trovare altri particolari degni di attenzione, non solo riguardo le persone.
Voi vi siete mai soffermati su questi dettagli? ne ricordate?

Bè, come non scordare il branco di canguri nella saga del Don, nel capitolo "Il leggendario papero del deserto d'Australia"? Lì in mezzo c'era pure un brontosauro!
Oppure, sempre del Don, la presenza di Batman in mezzo a una moltitudine di pipistrelli?
(E ce ne sarebbero a bizzeffe, ma non continuo sennò faccio mattina...)

A me piacciono molto le scenette in cui vengono rappresentati i personaggi Disney (magari in storie dedicate a grandi occasioni tipo feste,compleanni,ricorrenze speciali ecc...) perchè spesso i disegnatori raffigurano personaggi che non si vedono frequentemente!Se si osservano attentamente queste vignette si possono scorgere nei punti dove l'occhio del lettore non arriva immediatamente vari personaggi che avrei avuto il piacere di vedere in qualche storia recente ma che non vengono mai riproposti!Basta dare un'occhiata per esempio allle pagine del mitico numero 2000 per rendersi conto di ciò che voglio dire.  

OT-Io quando disegno li faccio i particolari;giusto per rendere più veritiera la vignetta-fine OT

OT-Io quando disegno li faccio i particolari;giusto per rendere più veritiera la vignetta-fine OT

E questa è una delle cose che apprezzo molto nei disegni, ad esempio, anziché rappresentare un'immagine anonima dietro la figura principale, disegnare una madre grassa, dalla faccia mascolina e cattiva mentre sgrida i figli che le si appendono ovunque e fanno i capricci; o una ragazza letteralmente trascinata dal cane che corre. Cose di questo genere.

E questa è una delle cose che apprezzo molto nei disegni, ad esempio, anziché rappresentare un'immagine anonima dietro la figura principale, disegnare una madre grassa, dalla faccia mascolina e cattiva mentre sgrida i figli che le si appendono ovunque e fanno i capricci; o una ragazza letteralmente trascinata dal cane che corre. Cose di questo genere.

Giusto! Però non si deve mai esagerare con i particolari! Altrimenti poi la vignetta diventa pesante da leggere!

Vero, poi leggo sempre le scritte sui cartelli davanti al deposito di Zio Paperone, alcune molto divertenti.

Vero, poi leggo sempre le scritte sui cartelli davanti al deposito di Zio Paperone, alcune molto divertenti.

Anch'io!

Le gag (a volte semplici, ma geniali) dell'Edi barksiano rimangono tra le mie favorite.  

Le gag, a volte minimaliste, dell'Edi barksiano rimangono tra le mie favorite.  

Sì sì sì sì, Pacuvio sul trono a vita!!!
Come dimenticarsi di Edi nelle storie di Barks?
Cioè, quel Genio grazie a queste mini gag trasformava un personaggio praticamente quasi nullo in uno fra i più simpatici tra i lettori...

E alla fine molto spesso finiva per risolvere i problemi di Archimede!

Le gag (a volte semplici, ma geniali) dell'Edi barksiano rimangono tra le mie favorite.  

Vero, verissimo. Soprattutto mi diverte il fatto che, spesso, faccia le stesse identiche azioni di Archimede.

Io dò molta attenzione ai fondali... e mi irritano quelli eccessivamente semplicistici, o dove le proporzioni sono un optional... come se il fulcro della storia dovessero essere esclusivamente i personaggi in primo piano e il resto chi se ne frega.

Ad esempio, non ho mai apprezzato gli sfondi di Comicup: sembrano disegnati da un bambino delle elementari.

Io noto spesso gli animali della fattoria di Nonna Papera (es. nelle storie di Paperino paperotto) e le loro "pose" strampalate, soprattutto le galline (occhi sgranati, ecc.).

Un'altra cosa (o sciocchezza?) che ricordo è che da piccola guardavo molto spesso a che colore del cappello corrispondessero rispettivamente Qui, Quo e Qua e se la combinazione "nome-colore" venisse rispettata nelle varie vignetta, cosa che non accadeva mai, anche all'interno della stessa storia.