Papersera.net

E' giunto il momento: giù la maschera! (Non una gran maschera in verità...)
Beh, per farla breve, sto collaborando a un progetto editoriale per l'università che ha, come tema, l'influenza della nostalgia e l'importanza del digitale nella creazione dell'identità (personale e sociale). Un bel temone, neh? Se tutto va come deve andare, il progetto dovrebbe vedere la luce, in formato e-book e fors'anche cartaceo.

Oltre ad aver proposto il tema (c'avreste giurato? la nostalgia... io!?!?! roba da matti... ) ho scritto un "saggio", o meglio, un'accozzaglia di riflessioni e ricordi e pensieri. Assieme a me, lo hanno fatto i miei colleghi dell'università, ognuno occupandosi di un ambito particolare che gli stesse in qualche modo a cuore. Chi si è diretto verso il cinema, chi verso la musica, chi verso la moda, eccetera. Indovinate un po'? Io mi sono buttato sul fumetto. Disney.

Ecco, per quel che riguarda la parte "digitale" del tema, ovvero l'importanza che riveste la rete nella diffusione del fenomeno "nostalgico", c'era solo un nome da cui potessi partire: Papersera. Per cui ho punzecchiato qua e là con topic appositi e interventi sparsi che mi aiutassero a capire meglio cosa ne pensaste della cosa, quali fossero i vostri pareri a riguardo, quanto fossi solo o ben accompagnato in questa crociata nostalgica (sia positiva che negativa) in cui ogni tanto mi imbarco, volente o nolente.

Il risultato è la vostra presenza, massiccia e importante, nel saggio. Spero non me ne vogliate se mi sono appoggiato a voi. Semplicemente, mi sembrava la cosa più giusta (forse l'unica vera cosa) da fare. Chi di dovere era già stato messo al corrente dell'iniziativa, ora lo sapete tutti.

Vorrei solo aggiungere che non è SOLO per il lavoro che ho insistito su questo tasto. Il tema in questione per me è FONDAMENTALE, a livello personale e profondamente radicato. Ve ne sarete accorti, e a qualcuno l'ho sicuramente trasmesso in modo più acceso. Diciamo che il progetto è stata la molla che ha fatto scattare ilbisogno di accedere a queste riflessioni e a tanta condivisione.

Vi ringrazio visceralmente sin da ora. E, ovviamente, vi do appuntamento (per chi volesse) a scoprire, valutare, criticare, plaudere, stroncare, commentare quello che sarà il prodotto finito. Presto arriverà. E coerentemente con quanto messo in luce finora, spero sarà un'altra occasione per portare avanti questo potente e delizioso confronto, che è poi la ragione ultima del forum. Quel contatto basato su passioni e ricordi che tanto mi sta a cuore, che grazie al cielo ho riscoperto in questo modo viscerale, e che per fortuna posso condividere con altri, nostalgici o meno
Perché, e di questo ne sono assolutamente certo, senza condivisione non esiste nulla che sia degno di essere prodotto.

Grazie davvero.
Marco

  Vergogna! Hai usato pareri inconsapevoli di utenti per bene per  i tuoi loschi fini!!
Naturalmente scherzo, anzi ti auguro buona fortuna e una buona realizzazione del progetto che manco a dirlo, se ci sarà la possibilità, vorrò pure leggere!

Torno a battere questi lidi ancora per darvi alcune notizie.
Dunque, il "progetto nostalgia" che coinvolge il Papersera (in quanto fonte d'ispirazione e fulcro di interesse e riflessione) è praticamente ultimato.
Presto vedrà la luce in un formato definitivo, insieme ad altri lavori che riguardano "altre nostalgie". Per creare un po' di rumor su FB c'è un gruppo apposta, mentre qui sul Papersera vorrei proporre in anteprima qualche pezzetto del saggio, di tanto in tanto. Una sorta di  anticipazione per palati più fini, oltre che un ottimo modo, per me, di raccogliere critiche e consigli sullo stile, sulla direzione presa, eccetera. Perché nulla è definitivo mentre tutto è migliorabile!

Ovviamente, se la cosa crea fastidi o sembra fuori luogo la smetto subito. Spero non sia così. Il fatto è che il Papersera è il CUORE stesso del mio saggio, dunque mi sembra perfettamente consequenziale ritornare dove tutto è partito.

Comincio con un paragrafetto introduttivo:

[size=12]"...Il Papersera non si pone al pubblico come un’accozzaglia di emoticon e frivolezze. Certamente la componente d’intrattenimento è contemplata, ma non prioritaria. Il fulcro del sito, la sua ragione principale, è favorire ed ospitare il dibattito e la condivisione di pareri, ricordi e recensioni. Dopotutto, discorrere con dignità e coscienza di causa di fumetti e cartoni si può, con la stessa pretesa culturale e sociologica che appartiene a qualsiasi altro componente d’infanzie passate e presenti. Basta trovare un luogo e degli interlocutori adatti.
Come posso essene tanto sicuro e tanto entusiasta? Ma perché sono un membro del forum, ovviamente."
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Nostalgicamente Vostro,
MarKeno

Mi piace molto il modo che hai di esprimere le tue idee, è veramente sentito.
Il paragrafo introduttivo lascia presagire un seguito altrettanto emozionante, da parte mia continua pure a postare io sarò qui a leggere.
E in bocca al lupo che tutti sappiano apprezzare i tuoi sforzi, perchè ne valgono la pena.

Ecco per voi (che fortuna eh??) una nuova fettina anticipatoria del saggio di prossima pubblicazione su nostalgia, mondo Disney e realtà virtuali:

[size=12]Ci si può allora domandare come operi la Disney Italia nei confronti di chi, volente o nolente, bambino non è più. Insomma, se con il Topo si punta tutto sui più giovani, come ci si rapporta ai lettori storici, quelli più critici ma, allo stesso tempo, fedelissimi?
Con testate più costose, attente e ad uscita meno frequente, ecco come. Il lettore che ha potere (e soprattutto desiderio) d’acquisto è colui al quale si possono proporre testate care, poco pubblicizzate e per nulla pubblicitarie. Ma qual è il rapporto che tali uscite dovrebbero allacciare con quelle del passato? Siamo forse di fronte ad un nuovo attacco di nostalgia, profusa sottoforma di recupero di antichi fasti? Verrebbe proprio da dire di sì. Più del marketing, più dei gadget, più
dei vari Papertotti (Figura 35) e Amici di Maria de Anatrilli, qui premono la riproposizione e la rievocazione.[/size]