Papersera.net

Credo che la vignetta di Don Rosa (apocrifa circa il riferimento all'autore stesso, se appare (mi fido: non ricordo e non ho verificato)) sia questa!

Esatto, nella versione italiana (non scannerizzo perché non entrerebbe la mia "Raccolta ZP" nello scanner ) Paperone afferma: "Non sta succedendo a me! E' un incubo! Don Rosa non può essere tanto malvagio!"
Tra l'altro curiosamente la scritta tende ad inclinarsi verso destra, quasi come fosse un dialogo "estraneo" al resto.

Ma pensa, è una traduzione tutta italiana? E io che pensavo che l'autocitazionismo DonRosiano si fosse spinto a livelli elevati (d'ironia!!)...
Mi era parecchio piaciuta come trovata... ed è tutta italiana?!?!? Ma chi se l'è sognata 'sta cosa qui? La Cannatella? Boschi e Beccattini in tandem?

Comunque, per tornare alle uscite minacciose e poco politically correct dei paperi, per me è una gioia immensa poter citare il Maestro Martina in una sua storia che pullula di scappate al limite (e oltre) della cattiveria: La ghiacciata dei dollari con i disegni di Bottaro.

Paperone: "Ho sete di sangue!" (Paperone, mica Dracula!)
Sempre lui: "Voglio uccidere la banda bassotti che mi ha derubato." (non sistemare, bastonare, catturare o salare, ma UCCIDERE! E quando lo dice, Paperone impugna un MITRA, non la "dolce" spingarda a sale!).
Successivamente sulla 313 di Paperino, parte l'inseguimento, troppo lento per Paperone che intima: "Più presto! Più presto! Questa è una corsa, non un funerale!!!" (un funerale!!!!?!?!?) E per convincere Paperino gli punta la canna del mitra al volto e grida: "Accelera o sparo!"
Giunto al luogo del rifugio dei banditi, Paperone assicura: "Adesso li ammazzo tutti!"
E quando, puntualmente, il maltolto recuperato verrà perso a causa di Paperino, lo Zione infuriato, ha questa uscita: "Nipote! Non ti resta che la MORTE!"
Il poveretto si dà alla fuga, mentre Paperone gli intima: "Fermo, ti devo SCANNARE!"

Storie così non le fanno più.....

Storie così non le fanno più.....

Mi aggancio a questa considerazione (ma molte altre simili ne sono state fatte su questo forum, e una vale l'altra), tanto per buttare un sasso nello stagno, per amor di discussione.

La premessa, lo sapete tutti ma ribadirla non fa male, è che pure io, come i più, mi rammarico che la filosofia dilagante del politically correct abbia finito per diventare una restrizione che imbavaglia autori e personaggi, e che mi sale la pressione ogni volta che vedo una vecchia storia ripubblicata in versione censurata, riscritta e stravolta.

Tuttavia: storie così non ne fanno più, è vero; ma siamo sicuri, vi domando, che sia un male? Abbiamo veramente bisogno di NUOVE storie con questi stili, questi linguaggi, questi comportamenti? Queste storie sono già state fatte, ed avevano un senso perfettamente compiuto nell'epoca in cui sono state fatte; lo avrebbero ancora, se venissero scritte al giorno d'oggi? O non è più naturale che, essendo cambiata la società, anche le storie siano di conseguenza cambiate? Al giorno d'oggi nessuno si sognerebbe di punire un bambino discolo a colpi di ramo di salice; vedere Paperino comportarsi in tal modo sarebbe decisamente strano.
È certamente un male che agli autori venga PROIBITO di scrivere storie tali: ma forse la cosa più vera è che gli autori non sentono più il bisogno di scriverle, queste storie.

Insomma, anche io mi diverto a leggere certe vecchie cattiverie, che stanno benissimo in quelle vecchie storie e che VOGLIO continuare a vedere nelle ristampe; ma non penso che il fatto che non saranno sul prossimo Topolino sia un problema. Ogni epoca ha i suoi stili, ed è anche giusto che gli autori di una nuova generazione non riciclino quelli di chi li ha preceduti, soprattutto se non riflettono più la realtà delle cose.

Sono d'accordo.
Io tuttavia salverei alcuni termini più coloriti (per me non è un male se Paperone usa gli esempi dei funerali, come se i bambini non sapessero cosa significhi), oppure le varie spingarde di Paperone, ed elementi che tutt'oggi non sembrerebbero strani o inusuali. Paperino che punisce i nipotini col ramoscello però, sarebbe troppo per una storia odierna. E come dice Brigitta, nessuno lo fa più. Al massimo la cinghia. Ma dalla parte della fibbia. (cit.)

(PS: parecchie discussioni finiscono per assomigliarsi, sulle censure e il politically correct ce ne sono parecchie. Io consiglierei semmai, se si vuol parlare di parolacce, di aprire una piccola parentesi all'interno dei topic simili già esistenti, onde evitare la diffusione di vari topic tutti somiglianti tra loro.)

Sono d'accordo in tutto e per tutto coi post di Brigitta e Dollarone!

Sono anche io convinto che certe espressioni ("funerale", "morte"...) e situazioni (i cattivi con pistola, paperone con la lupara o la mazza ferrata...), sicuramente sparite per un'estremizzazione "dall'alto" del politically correct imposta sugli autori, potrebbero tranquillamente tornare e coesistere con storie come quelle che si vedono oggigiorno sul topo, lasciando lo spirito martiniano delle altre storie di cui si è parlato al tempo che fu, in ristampe prive di ogni censura o rimaneggiamento!

E mi sento di aggiungere che trovo che il Topolino della De Poli abbia dato più d'un segnale di sentirsi meno vincolato da ossessioni di questo tipo, e ciò non è affatto male!

Sono d'accordo.
Io tuttavia salverei alcuni termini più coloriti (per me non è un male se Paperone usa gli esempi dei funerali, come se i bambini non sapessero cosa significhi), oppure le varie spingarde di Paperone, ed elementi che tutt'oggi non sembrerebbero strani o inusuali. Paperino che punisce i nipotini col ramoscello però, sarebbe troppo per una storia odierna. E come dice Brigitta, nessuno lo fa più. Al massimo la cinghia. Ma dalla parte della fibbia. (cit.)

Ma lol, anche tu ascolti la radio, eh?

Btw, anch'io sono d'accordo nel conservare qualcosa di colorito (funerale, battipanni, etc...).

Al giorno d'oggi nessuno si sognerebbe di punire un bambino discolo a colpi di ramo di salice; vedere Paperino comportarsi in tal modo sarebbe decisamente strano.

Sarebbe comunque divertente. Ricordiamoci che siamo in un fumetto non realistico, perciò certe situazioni sono comunque estremizzate per strappare un sorriso. Se dovesse tutto rispecchiare con troppa fedelta' la realta' centinaia di situazioni sarebbero improponibili.
Dal punto di vista della violenza, poi, la realta' di qualsiasi telegiornale supera le "parolacce" o le punizioni corporali dei nostri eroi.
A mio avviso, se non si supera un certo limite, certe espressioni, come certe sculacciate, possono essere tranquillamente utilizzate.

Sarebbe comunque divertente. Ricordiamoci che siamo in un fumetto non realistico, perciò certe situazioni sono comunque estremizzate per strappare un sorriso. Se dovesse tutto rispecchiare con troppa fedelta' la realta' centinaia di situazioni sarebbero improponibili.
Dal punto di vista della violenza, poi, la realta' di qualsiasi telegiornale supera le "parolacce" o le punizioni corporali dei nostri eroi.
A mio avviso, se non si supera un certo limite, certe espressioni, come certe sculacciate, possono essere tranquillamente utilizzate.

QUOTISSIMO!

Ha ragione Brigitta quando dice che erano storie di ieri, e che rileggerle sapendo questo le rende migliori. Martina fu, non è, punto e basta. Quindi è inutile struggersi, è vero.

Tuttavia, qualcosa di simile, non emulo, alle avventure martiniane e ai modi e tempi con cui utilizzava lui i personaggi,secondo me, andrebbe tranquillamente ripreso e non porterebbe ad alcuno shock o sdegno.

A volte tendiamo a sottovalutare i bambini... Perchè dovrebbero rimanere scandalizzati se paperino insegue i suoi nipoti con un battipanni???
In TV ( e i bambini se ne mangiano di TV..) un certo Homer strozza sempre suo figlio quando ne combina una... ( ) e la cosa fa ridere, è comica, e non desta tutto questo scalpore. Perchè in quell'ambito, con quei personaggi ha senso.
Così come avrebbe senso anche oggi, secondo me, il ricorso a questi espedienti tradizionali che hanno fatto la storia dei personaggi Disney. Dinamite Bla spara acora a vista sui cittadini, no? Perchè non dovrebbe farlo Paperone sugli scocciatori???

E, anzi, ritengo che si siano visti sulle pagine del Topo esperimenti politically correct ben più penosi e diseducativi della spingarda di ZP. Uno su tutti il Grande Criceto di cui diceva, giustamente, peste e corna Dollarone (se non sbaglio) in un altro post.

W la spingarda!!!

Ah, quasi dimenticavo.
Quando Bigitta dice

non è più naturale che, essendo cambiata la società, anche le storie siano di conseguenza cambiate?

ha perfettamente colto nel segno. E' innegabile che funzioni così, dall'inezia (storie con cellulari, reality shows ecc) alla cose più di spessore.

Secondo me, però, si va verso una società che "è attratta" dalla violenza, in molte sue sfaccettature, piuttosto che una che la ripudi. Film, telefilm, programmi tv, ma anche libri, fumetti, telegiornali, cartoni.. trasudano una violenza diversa, maggiorata, rispetto al passato. I bambini spesso diventano "adulti" prima. Il sesso viene sbandierato in fascia protetta da tg e varietà solo per fare ascolti. E cose del genere.

Quindi sì, è naturale che la società debba cambiare le storie (pur lasciando inalterato il diritto e il piacere di leggere quelle vecchie), renderle adeguate, dotate di senso per il tempo in cui sono scritte. Storie che parlano di negretti africani selvaggi e mangiatori di uomini oggi, forse, risulterebbero indigeste se ambientate nel presente, cosa che poteva invece benissimo accadere ai tempi di tanti Maestri.
Ma se si cambiano con troppa "fedeltà" al mondo odierno, si rischia di cambiarle in peggio!!!!

E, sarò prolisso, lo so e mi scuso, ma la mia mitica spingarda è, secondo me, adeguata. Ieri come oggi come domani...

E, sarò prolisso, lo so e mi scuso, ma la mia mitica spingarda è, secondo me, adeguata. Ieri come oggi come domani...

Voi parlate come se la spingardina sia scomparsa... ma non è vero.
La mitica spingardina di ZP non è mai scomparsa, perfino nel periodo della Mucci con l'ossesione del policaly correct non è mai scomparsa.

Voi parlate come se la spingardina sia scomparsa... ma non è vero.
La mitica spingardina di ZP non è mai scomparsa, perfino nel periodo della Mucci con l'ossesione del policaly correct non è mai scomparsa.

Hai perfettamente ragione. Intendevo la spingarda come un simbolo più generale di un filone di storie, o meglio, di alcuni episodi caratterizzanti (di vari filoni di storie) che oggi sono molto meno usati.
Se dovesse essere un partito politico, la spingarda sarebbe il suo simbolo... Spingarda per tutti e tutti per la spingarda, insomma...
Non so se sembro scemo o rendo l'idea...

Io mi ricordo un Pippo infuriato che insultava degli indigeni:
Maledetti sacchi di carbone!

Credo fosse una famosa storia di Carpi.

Io mi ricordo un Pippo infuriato che insultava degli indigeni:
Maledetti sacchi di carbone!

Credo fosse una famosa storia di Carpi.

Se non sbaglio, ho anche letto qualche volta nelle storie più vecchie la parola 'negro'. A quei tempi ovviamente non era considerato un insulto, però leggendole molti anni più tardi, da piccolo, mi rimase molto impresso.

Beh, era lui che soffriva di gastrite e lo esternava nelle sue storie
Comunque spulciando fra vecchie storie probabilmente si ripesca qualcosa anche di altri autori. Cimino, per esempio, sono abbastanza convinta che qualche volta ci sia andato pesante.

Se non sbaglio è sua la frase detta da un non ricordo bene chi a paperino "e tu, dai cui occhi filtrano le tenebre della più assoluta vuotezza mentale, vorresti sapere il mio segreto"?
Non ricordo parola per parola ma era una frase di un impatto fortissimo anche per la complessità, tipica degli anni '60 quando a scrivere c'erano, martina barosso, cimino e dalmasso

A me ha sempre evocato una sorta di simpatia l'espressione (per lo più usata dai Paperi) "[size=16]fellone[/size]".Curiosamente ho rintracciato l'etimologia di questo termine:http://www.etimo.it/?term=fello

Ma quanto erano belle quelle espressioni che usavano una volta i nostri paperi, come ad esempio: marrano, gaglioffo, fellone, bieco, ribaldo, crumiro, raggiro, ladrocinio, e ce ne sarebbero ancora molte. Peccato non le usino piu', anzi, certe volte le censurano anche. Tuttle le volte che le leggo mi faccio una risata