Non sono neanch'io una collezionista nè vera nè falsa
, sto scrivendo - quindi forse con una certa... er... arroganza - quello che credo aver capito dai collezionisti che conosco e anche paragonando all'arte figurativa, campo che mi illudo di conoscere un po.
Ma guarda però che, come ho detto piu volte negli scorsi post, non sto dicendo che non ci possano essere storie belle, magari al limite anche molte, anche se a me personalmente di solito non piaciono. Anzi, alcune degli 80 si, ma ne conosco poche, dopo quasi mai...
Ma è il fumetto che non è piu considerato un grande fumetto, la sua epoca è finita perchè non ha piu quella sintonia con lo spirito del tempo, come la faccenda della mia (bravissima) amica impressionista...
Ti faccio l'esempio di Cavazzano. Per me dire che lo stile di Cavazzano oggi non è all'altezza del suo degli anni '70 mi pare proprio solo una cosa legata alla nostalgia, più che a una comprovata dimostrazione di valore.
Guarda, questo ti posso assicurare che so per certo che non è assolutamente vero.
Dai soliti collezionisti mariti e amici di famiglia :
mi è stato raccontato che a loro Cavazzano smise di piacere nel 75, la nostalgia quindi non c'entrava niente, a meno che pensi che avevano nostalgia per 1 anno fa
Mi dicevano che quando Cavazzano cominciò a imboccare uno stile sempre piu dinamizzato, usando un tratto con pennini piu grossi, dando inizio allo stile che ha determinato tutta la scuola di disegno Disney italiano dei decenni successivi, perchè puoi vedere chiaramente la differenza stilistica con disegnatori del Nord Europa ad es... quando iniziò questa evoluzione, che è iniziata all'inzio dei 70 ma è diventata una vera svolta verso la meta' del decennio circa, si crearono tra li amatori due partiti e circa nell'80 c'era una maggioranza a cui non piaceva e una minoranza - ma non so quanto ampia - a cui piaceva.
Tutti o quasi i disegnatori italiani seguirono la strada segnata da Cavazzano, un po come nel decennio precedente seguivano quella tracciata da Scarpa, che cambiava più volte stile e gli altri lo imitavano... a rigore, si dovrebbe dire non Scarpa, ma Scarpa-Cavazzano perchè l'inchiostratura di cavazzano all'inizio modificò il tratto di Scarpa e dopo quando Cavazzano ha iniziato a disegnare da Solo si puo dire erano i due, il maestro e il suo delfino a fare scuola. Infatti se guardi quando Scarpa prende un tratto piu magro e nevrotico (tipo la psicotopologia), anche Bordini è molto simile e finchè uno non è esperto come i forumisti qui fai fatica a distinguerli.
E Massimo De Vita all'epoca in cui Cavazzano disegna "le lezioni di violino" segue molto Cavazzano come stile. Quando i due, Scarpa e Cavazzano, cambiano stile, cambiano anche gli altri.
Lo stesso succede negli anni 70 sotto il timone del solo Cavazzano.
Ma fu una linea stilistica che a molti non piacque (ehm... si scrive così?
[). Nell'80 addirittura c'erano litigi nelle fumetterie tra i fans del nuovo Cavazzano e i contrari. Un commerciante di fumetti, uno molto importante al tempo, cui si rivolgevano i collezionisti di mezza Italia, nel corso di una furiosa litigata cacciò per sempre un cliente, pensa un po', perchè questo diceva che il nuovo Cavazzano gli piaceva perfino piu di Barks.
Oggi tutti i lettori adoravano Cavazzano, ma questo è perchè tutti i "vecchi" a cui non piaceva, che erano moltissimi, smisero di leggere Topolino e non vi ritornarono mai piu.. E i nuovi sono cresciuti con questa nuova scuola.
Non credo che questo c'entri molto però col discorso del valore collezionistico e di spirito del tempo che facevamo. Almeno non credo
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O meglio... direi che proprio al giro di boa del numero 1000, lo stile di disegno imbocca definitivamente una strada e si perdono molti vecchi lettori.
A quelli che restano piace la nuova linea, tra cui molti giovanissimi che però non so piu tanti quanto in passato, i giovanissimi dico, e così pure piace - come è naturale - a quelli che si avvicinano a Disney dopo e quindi crescono con questo nuovo stile, tant'è vero che è una linea che dura da 35 anni, anche se però all'estero non è molto apprezzata per quanto ho potuto vedere... (apro parentesi: anche questo è un argomento che meriterebbe un topic a se: gli amanti tuttora di Disney sono pochissimi anche all'estero, ma i gusti e le preferenze sono molto diverse da quelle italiane, non solo sui fumetti attuali ma anche sui classici...)
Ma il problema è che i nuovi lettori sono pochi, un pubblico di nicchia e Topolino per la fine della "magica sintonia" non cattura più i bambini e tanti anche adulti come faceva prima.
Quindi non vorrei che mi si fraintendesse, come se pensassi che la svolta stilistica ha fatto declinare Topolino, non lo credo.
Magari si sono persi molti vecchi lettori che forse avrebbero continuato a leggerlo per nostalgia, ma non credo neanche: a mio marito ad es. non piace lo stile grafico, ma neppure molto le storie.
Puf Puf! Non ho mai scritto un post cosi lungo, non ho il coraggio di rileggerlo! Bella discussione però: grazie Bacci!