L'articolo offre un'analisi lucida (fra l'altro, credevo che la madre di Disney fosse morta suicida!) del pensiero Disney, ma debbo dire che i film citati sono essenziali, perchè rappresentano l'iniziazione del fanciullo che si appresta a diventare adulto. Tale passaggio, anche nelle società primitive, è spesso doloroso. Direi che, sotto questo aspetto, Walt affronta questa tematica in modo molto serio. I suoi lavori non sono sollazzi prescolari. Per quanto riguarda gli Aristogatti, mi pare ci si discosti dallo schema usuale: i gattini non sono orfani come Bambi, nè soffrono discriminazioni, come Dumbo. Trovano in Romeo la figura paterna che, d'accordo, poteva loro mancare; il loro mondo, tuttavia, è allegro e spensierato. Se vogliamo, anche Pinocchio (il quale non ha una madre perchè è un burattino) è fortemente legato al padre, e quando lo ritrova avviene il suo passaggio a bambino vero, ma tramite una riconciliazione col genitore. Insomma, il tema trattato dall'articolo può essere applicato solo ad alcuni, sia pure importanti film.