(Continua da post precedente)
Il numero zero, così riguardato, non poteva essere in alcun modo diverso da come poi è stato, con quel tono demenziale ed eccessivo che poi sarà abbandonato (salvo il clamoroso “Motore/Azione”) nell’arco della saga (e che, quando rifarà capolino, non sarà molto apprezzato, come in "Cronaufragio" e in "Prima dell’alba"): il lettore non poteva essere trasportato subito nel mondo di PKNA, perché le tematiche di fondo, che poi sarebbero state sviluppate sin dallo zero/due, erano troppo più ampie (ma non diversissime, come subito si vedrà) da quelle trattate nelle storie ordinarie di Paperinik e da qui la necessità di inserire nel numero zero occhi fuori dalle orbite, paperi deformati, raggi parabolici che non funzionano, ecc...
In questa autentica rivoluzione che è stata l’introduzione, o meglio la ripresa approfondita, di tematiche complesse e in senso lato adulte nella serie, Paperinik è rimasto sempre il nostro grande eroe, con tutti i complessi e difetti che ce lo avevano fatto sempre apprezzare. Paperinik non diventa mai né un supereroe perfetto, né un supereroe troppo sfortunato o piegato dalle avversità, confermando di essere sempre l’alter ego di Donald Duck che entra in scena quando quest’ultimo riesce a vincere la sua pigrizia e le sue paure e si ricorda di avere anch’egli dei principi morali che gli impongono di agire, avendone la possibilità, a salvaguardia degli altri prima che per il mero salvataggio del suo portapiume.
A ben guardare, anche se le tematiche citate vengono trattate in modo ben più ampio di quanto non si era mai visto in qualsiasi fumetto Disney antecedente, molte di esse erano già rinvenibili in uno stato embrionale anche nelle precedenti storie di Paperinik, ed una su tutte, ossia il contrasto, a prima vista insanabile, tra il carattere di Paperino, pigro, pavido, indolente, egoista e quello di Paperinik, coraggioso, attivo, altruista.
Prendiamo la storia “Trauma”, ad esempio. Già nelle trame di Martina il contrasto del quale si diceva era percepibile, ma qui esplode in tutta la sua forza, perché è in questa storia che scopriamo come sia possibile che il pavido Paperino, indossando un costume in maglia d’acciaio a prova di proiettile, diventi una persona diversa, capace di vincere le sue paure e di trasformarle in forza, a difesa dei più deboli. Questa visione non era faraciana: infatti, molti lettori a partire da Martina in poi, l’avevano già intimizzata; il volerla rendere in modo così esplicito, però, ha contribuito ad aumentare l’apprezzamento del personaggio, sfaccettandolo ulteriormente, per giunta sulla base di un certo senso tragico (ed anche sarcastico) che permea la superficie di questo colosso di storia, in vetta ai primi posti delle classifiche personali di qualunque pker, senza esagerare.
Tante altre volte Paperinik lungo le PKNA si è trovato a dibattersi sul concetto di "giusto" e "logico", quando sembra che tutto sia perduto eppure qualcosa va fatto: lo avrete riconosciuto tutti, è il filo conduttore di “Terremoto”. Seppur più semplicemente, il tema della giustizia era già stato affrontato nel periodo “vendicativo” di Paperinik, nel suo “Doppio trionfo”, quando il nostro papero non riesce a sopportare che un altro soggetto sia accusato di quanto egli stesso aveva fatto: Paperino potrebbe starsene tranquillo e disinteressarsi del destino di PdP, ma non lo fa, preferendo intervenire per rimettere le cose a posto; nelle PKNA Paperinik non si tirerà mai indietro quando giustizia dovrà essere fatta o quando qualcuno, sulla Terra o nello spazio, avrà bisogno di lui.
C'è forse anche un altro punto di forza che ha spinto centinaia di lettori ad innamorarsi del Paperinik che prende vita nelle New Adventures, di appassionarsi alle sue avventure, di sentirsi partecipi delle sue storie con tutti loro stessi, suoi compagni nei momenti di gioia e di desolazione. Sto parlando dell’umanità di PK come personaggio, del suo essere, così reale e tangibile, così vicino a noi come prima lo avevamo sentito solo in piccola parte. Quello stesso Paperinik del diabolico vendicatore viene qui analizzato da un punto di vista psicologico in una profondità prima mai raggiunta, mostrando dei sentimenti che, nel Paperinik del periodo vendicatore non erano stati messi in luce. È quello stesso Paperinik, quello stesso personaggio per il quale andavamo già pazzi da molto tempo, ma osservato in una chiave diversa, con un occhio più introspettivo. Nella già citata "Trauma" abbiamo un esempio lampante di tutto questo. Paperinik vive le sensazioni umane; è influenzato dal peso dei ricordi della propria infanzia; affronta la storia angosciato e bisognoso di aiuto; si fa autore di riflessioni che, prima di PKNA, non aveva mai e poi mai potuto offrirci (ne’ lui, ne’ forse nessun altro fumetto disneyano).
In generale, qui Paperinik fa vedere il lato più umano del proprio carattere, facendoci sentire vicini a lui, preoccuparci e irritarci, ridere e commuoverci, ma la vera notiziona è un’altra: nonostante tutto questo, il Paperinik/Paperino delle NA non rinnega tutto quanto gli è accaduto in precedenza, non sconvolge il personaggio e le sue caratteristiche principali, non ne modifica storia e tradizione, ma lo valorizza inserendolo in storie e vicende originali, affiancandolo a personaggi nuovi e unici, in contesti e ambientazioni innovative, permettendogli così di esprimere alcuni aspetti del proprio carattere che prima erano, per forza di cose, rimasti in ombra.
Insomma, una delle chiavi del successo di PKNA sta proprio in questo: nell’avere ripreso le caratteristiche fondamentali del personaggio di Paperinik, in un momento nel quale le stesse erano state oscurate nelle storie pubblicate sulle testate ordinarie, trattandole ed esponendole in un modo nuovo per il lettore italiano, ampliandone sempre più la portata.
In fondo, ed a ben guardare qualsiasi storia di Paperinik nasconde una lotta tra l’eroe ed il cattivo di turno, cattivo che può essere un patetico ragioniere pasticcione come Nonno Bassotto: solo che nelle PKNA si è spinto questo concetto oltre i limiti consueti, con la conseguenza che è stato possibile toccare tematiche difficilissime come il senso della vita (Seconda stesura) o l’essenza dell’amore e della solitudine (Frammenti d’autunno), senza che mai Paperinik sia apparso fuori luogo o comunque inadatto alla situazione.
PKNA, dunque, è un fumetto rivoluzionario anche nella sua continuità con le serie precedenti di Paperinik, che giammai vengono rinnegate nelle New Adventures, anzi richiamandole senza problemi ogniqualvolta ciò si rendesse necessario ai fini della trama (“Silicio”, “Manutenzione straordinaria”). Tale continuità è ciò che dimostra come Paperinik nelle PKNA altro non sia se non una versione ampliata di ciò che già era, solo spostato in nuovi contesti che hanno permesso di dipingere, in ogni nuova storia, le mille sfaccettature che già erano presenti nel personaggio, e che, affinandosi via via, ma senza mai auto-rinnegarsi o contraddicendosi con sé stesse, gli hanno consentito di trattare apertamente tutte le difficili tematiche che noi ben conosciamo e che ci sono sempre sembrate meglio definite nel giornale, ma mai improponibili o non trattabili in un fumetto Disney.
Del resto, se andiamo ad osservare lo svolgersi delle vicende all'interno di PKNA, potremmo notare come la continuità fra l'antica saga del Paperinik vendicatore e la modernità del PK-supereroe sia presente, anche se a volte in modo sibillino, in gran parte delle storie e delle atmosfere del fumetto, a definitiva dimostrazione della "genuinità" del progetto che doveva per forza di cose farsi carico dell'eredità di quasi trent'anni di avventure già pubblicate.
Scorrendo “Trauma”, è chiaro questo comportamento: il Paperinik-supereroe non si batte con l'avversario solo perché deve farlo, non lo sconfigge solo perché è il suo dovere, ma lo fa perché Trauma risveglia in lui (in Paperino) paure e ricordi nascosti che non avrebbe voluto più incontrare. Il suo urlo di reazione è dettato molto più dal coraggio risvegliatosi in un “piccolo, fragile papero” e dalla necessità di sconfiggere la paura che dal senso di giustizia del supereroe.
Anche in “Frammenti d'Autunno” è possibile trovare segni evidenti di questo comportamento: Paperinik non si comporta da eroe, è cinico, determinato, freddo, comincia con l'intrusione nella villa di Gottfresh per arrivare a prenderlo in ostaggio. Addirittura minaccia di uccidere il governatore gettandolo fuori dall'aeromobile. Tutto questo solo e soltanto perché il suo istinto gli dice di proteggere la sua amica Lyla, che sta per essere "rottamata". Tutto in linea con i modi di agire del Paperinik raddrizzatore di torti del secondo periodo martiniano (quello dalla “Scuola del Krimen” in poi, per capirci).
In quasi tutte le storie pubblicate si può riscontrare questa dualità vendicatore-supereroe: Paperinik non sempre è dalla parte della legge (anche perché spesso la legge non è dalla sua parte!), ha sempre contro sia la polizia temporale che quella ordinaria, anche quando collabora con la PBI il loro rapporto è sempre basato su una fiducia poco stabile e più di "convenienza" da parte di entrambi (tranne che con Mary Ann). In PK2 anche l'appoggio federale viene meno e lui si ritrova braccato sia da questi che dalla polizia locale, tanto che arriva a firmarsi con un bellissimo "inafferrabile Vendicatore Mascherato".
Proprio nell'ambrosiana “Soltanto un Amico” (PK2 #8) si trova la trama forse più urbana della seconda serie pikappica, già di suo molto più metropolitana della prima e che mette in continuità tutta la vita di Paperinik: si etichetta come vendicatore mascherato in onore delle sue origini e perché in questa storia secondo noi si coniuga il Paperinik standard, da storie di Topolino, data la sua investigazione classica e senza super-nemici, con quello più pikappico dato che i malviventi che affronta non sono i Bassotti o ladruncoli da quattro soldi, ma due bande rivali di pericolosi e attualissimi esponenti della microcriminalità. Inoltre afferma durante lo scontro "dopo aver combattuto contro invasori spaziali e razziatori temporali, mi ripugna usare l'Extransformer contro un criminale da quattro soldi, ma nel tuo caso farò un'eccezione!", così da unire in un unico filo tutte le ere di Paperinik.
(Segue nel post successivo)