In estrema sintesi per i miei standard, trovo che la tecnologia correttamente impiegata e non esaltata tanto per esaltarla possa tranquillamente sposarsi con il mondo Disney, che non è mai rimasto insensibile alle novità tecnologiche: altrimenti una saga come quella di PKNA non avrebbe avuto senso alcuno.
E nulla di male vi è che nelle storie internet, gli smartphone, ma anche modelli di TV più evoluta possano trovare legittima cittadinanza, purché, ribadisco, si integrino nella trama e non la disturbino (ovviamente, ci stanno anche le storie piene di gag sui problemi che il tal nuovo apparecchio può creare, con Paperino o Topolino che combinano guai a raffica per fare sganasciare noi).
Cosa disturba veramente, come molti hanno già rilevato? Il fatto che troppo spesso l'innovazione è presentata come fine a sé stessa e senza alcuna ragione logica, per stupire senza che l'innovazione porti un qualsivoglia beneficio alla trama.
Riprendiamo l'esempio del Manuale delle GM elettronico. A parte che la cosa può risultare indigeribile a chi ha la venerazione di
ZP e i Guardiani della Biblioteca perduta (chissà di chi starò mai parlando... :
), avrei capito questa sostituzione se oggi come oggi l'e-book fosse la regola, ma ancora i libri cartacei hanno la predominanza pressoché assoluta (e per fortuna, mi verrebbe da aggiungere, vedi ultima vignetta di
ZP e i Guardiani cit.), e quindi non comprendo davvero la necessità del cambio.
Non mi è parso che nella storia l'e-book abbia dato un valore aggiunto, del tipo "questa cosa si risolveva solo online e non per via cartacea", almeno a mia memoria, e credo sia questo ciò che ha infastidito il lettore: che il mostro sacro sia stato modificato senza alcuna ragione utile apparente, e quindi senza che vi fosse un vero motivo alla base di un cambiamento tanto radicale dello status quo disneyano.