Al di là della solidarietà umana al grande Concina (che spero proprio tutti gli rivolgano incondizionatamente, specie da parte di chi ha avuto la fortuna di leggere alcune delle sue splendide storie), trovo più opportuno parlare dei contenuti, se ha un senso parlare di questa storia su questo sito (domanda non retorica)
Un libero professionista, come uno sceneggiatore di fumetto, dovrebbe lavorare per più testate per avere una maggior sicurezza lavorativa. E' un libero professionista. Se un'agenzia (la Disney) va male doveva già trovare delle strade alternative. Fermo restando che apprezzo l'opera fumettistica di Concina. Ma in certi punti sembra che non sappia far altro che sceneggiare in Disney.
Due considerazioni soltanto, da parte mia...
La prima è più che altro una domanda. So per certo che per i disegnatori, vi sono forti vincoli di esclusività di rapporto con la Disney: un autore non può avere altri rapporti con altri editori. Non è che anche per gli sceneggiatori è così?? (nel qual caso non è neppure da prendere in considerazione il fatto che Concina non abbia fatto dell'altro).
Ma, comunque, anche così non fosse, perché Concina doveva fare dell'altro, se con il Topo ha avuto sempre dei così bei risultati (con alti e bassi, magari periodi no e quel che si vuole) e con soddisfazione personale?
Accusarlo di non essersi accorto che stava per essere silurato mi sembra francamente insostenibile! (se non offensivo....)
Non vorrei fare paralleli esagerati, ma è come accusare di inesperienza quei poveri lavoratori che muoiono sul lavoro per loro errori, quando l'azienda non dava loro tutele e garanzie per lavorare in sicurezza...
Internet ha contagiato troppo.
O vie legali o silenzio.
Il polverone lo lasciamo a Biscardi.
A già, siamo italiani.
Non so davvero cosa questo polverone possa provocare, ma la categoria degli artisti del fumetto è sicuramente poco tutelata (basti pensare a quanti grandi artisti a 70/80 anni si trovano costretti ancora a lavorare)... sensibilizzare il pubblico potrà non avere un tornaconto immediato, ma non per questo deve per forza essere inutile.... senza contare che, appunto, portare a conoscenza di questa situazione il grande pubblico può essere una giusta esigenza avvertita da chi fatica a sopravvivere in questo sistema e non è certo l'ultima ruota del carro, o uno scrittorucolo senza qualità! (o un delapidatore di fortuna,a quanto sembra)