A prescindere dalle questioni personali tra C e V, che in questo momento a me, anche esistessero, non interessano, a mio parere, la vergogna, grande, di Disney è il non assegnare una percentuale sulle ristampe e le edizioni all'estero a disegnatori, sceneggiatori e chi contribuisce alla realizzazione della storia.
Come se la casa discografica pagasse a Zucchero solo la prima incisione del disco e non la percentuale sui dischi venduti, impedendogli, tralaltro, di fare concerti e tournee.
Mentre in Disney la storia diventa "proprietà" dell'azienda e gli artefici, gli artisti, rimangono con un pugno di mosche, in ambito musicale è l'artista, che si ritaglia la fetta più grande di torta e rimane proprietario della sua "creatura".
So che dentro questa storia ci giocano anche Royalties importanti, che in musica non esistono, ma se sceneggiatori e disegnatori fossero stati sempre un po' più uniti, invece che saltarsi addosso come abbiamo visto fare in questa occasione, forse anche l'azienda avrebbe dovuto concedere un po' di più.
Pertanto, per quel che vale, esprimo la mia solidarietà al sig. Concina, al sig. Chierchini, al sig. Chendi, al sig. Gatto, a tutti i "grandi vecchi" che hanno senz'altro avuto meno di quello che hanno dato. Per lo meno a me.