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Disney Italiana in decadenza?

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    Re: Disney Italiana in decadenza?
    Risposta #30: Martedì 7 Set 2004, 21:12:10

    Bene!
    Allora ad essere eretici siamo in due! ;)


    Vado giusto un secondo OT ;): a me molte facevano davvero sbellicare come quella dei piccioni viaggiatori o quella in cui paperoga che in catalessi ascolta le partite!
    Fine OT! ;D

      Re: Disney Italiana in decadenza?
      Risposta #31: Martedì 7 Set 2004, 21:13:10
      non sono molto daccordo, Mega 2000 era bello con Dinamite Bla e Josè Carioca, ma nel 3000 il loro spazio si è molto ridotto :(

       ma non hai nient'altro da fare che citarmi

      NO

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      piccolobush
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        Re: Disney Italiana in decadenza?
        Risposta #32: Martedì 7 Set 2004, 21:17:44
        questo creerà una reazione a catenna che alla fine porterà a  un angolo della posta dove verranno pubblicate lettere del tipo "ma perchè zio paperone non regala la sua numero 1 (che è tanto fortunata) a paperino (che è tanto sfortunato)?
        em@

        Purtroppo le stanno già pubblicando! Se non proprio quella, ci siamo abbastanza vicini, tipo:"Caro zp, ho 400 euro e ne accumulo sempre più, vorrei consigli da te su come spenderli" e altre simili. non me la sono inventata, spulcia i numeri di due o tre anni fa e la troverai! :(

          Re: Disney Italiana in decadenza?
          Risposta #33: Mercoledì 8 Set 2004, 14:41:47
          Io che non sono un collezionista (leggo le storie per il gusto di leggerle) compro principalmente ZP e mi informo sulle storie di altre testate per vedere se ce ne sono di interessanti (guardo gli autori, se le storie sono conosciute ecc.). Topolino l'ho comprato negli ultimi 2-3 volte, giusto il 2500 e un altro paio di numeri solo perchè non sapevo cosa prendere.
          Le storie sono banali, non danno emozioni, non danno divertimento, non ti lasciano proprio niente: non vedo alcun bisogno di leggerle.

          Chissà perchè in 2 su 3 ho trovato lettere di odio nei confronti di zio Paperone.
          Secondo me gli autori non lo conoscono per niente o lo conoscono in modo sbagliato.
          Un personaggio come lui (con la giusta psicologia) dovrebbe essere uno dei più popolari, perchè dobbiamo farlo odiare ai bambini?

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            Re: Disney Italiana in decadenza?
            Risposta #34: Mercoledì 8 Set 2004, 14:48:38
            Questo non lo so, io l'ho sempre adorato, da quando avevo 6 anni :( ??? :o
            Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der Autobahn

              Re: Disney Italiana in decadenza?
              Risposta #35: Mercoledì 8 Set 2004, 14:50:28
              da quando prendo fumetti disney (e ,credetemi, li prendo da quando avevo 5 anni...) lo zione è sempre stato il mio personaggio preferito, seguito  a ruota da paperino... poi quando lessi don rosa (lo lessi su "paperdinastia", perchè allora non prendevo zio paperone... pensavo che fosse roba per bambinetti...
              ...,...beata innocenza, beata infantile imbecillità... che tonto che ero...) mi piaque ancora di più...
              $crooge è un grande...

              mighty, hai ragione... i bambini lo odiano, ma ciò non è per nulla giusto...
              lo zione NON è NATO per essere odioso (al contrario di Gastone)...
              cosiglierei, ai bambinetti... di leggersi "paperdinastia"...
              almeno capirebbero qualcosa...

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                Re: Disney Italiana in decadenza?
                Risposta #36: Mercoledì 8 Set 2004, 14:52:01
                sarebbe sprecato, non conoscono il mondo disney abbastanza...
                Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der Autobahn

                  Re: Disney Italiana in decadenza?
                  Risposta #37: Mercoledì 8 Set 2004, 15:01:37
                  Ci sono più che altro storie basate sulle gag e nient'altro. carine sì, ma non memorabili. Condivido nel dire che 6-7 storie sono troppe. E come già detto in un altro topic tempo fa, sembra che sia andato a finire il gusto di leggere fine prima parte. Solo la Ziche fa storie divise in capitoli ma, nel complesso, sono sempre gag story di non molte tavole in tutto.
                  Una storia avventurosa alla "Scarpa", per far un esempio, non la legga più da tempo.
                  Mi sbaglierò anche, ma credo che si voglia far leggere per lo più i lettori più piccoli che lo "zoccolo duro".
                  Ma lo "zoccolo duro" che ha almeno ventanni è cresciuto in modo diverso, a mio modestissimo avviso...

                    Re: Disney Italiana in decadenza?
                    Risposta #38: Mercoledì 8 Set 2004, 15:06:51
                    sono storie basate su gag che neanche fanno ridere...

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                      Re: Disney Italiana in decadenza?
                      Risposta #39: Mercoledì 8 Set 2004, 16:03:56
                      Ci sono più che altro storie basate sulle gag e nient'altro. carine sì, ma non memorabili. Condivido nel dire che 6-7 storie sono troppe. E come già detto in un altro topic tempo fa, sembra che sia andato a finire il gusto di leggere fine prima parte. Solo la Ziche fa storie divise in capitoli ma, nel complesso, sono sempre gag story di non molte tavole in tutto.
                      Una storia avventurosa alla "Scarpa", per far un esempio, non la legga più da tempo.
                      Mi sbaglierò anche, ma credo che si voglia far leggere per lo più i lettori più piccoli che lo "zoccolo duro".
                      Ma lo "zoccolo duro" che ha almeno ventanni è cresciuto in modo diverso, a mio modestissimo avviso...


                      la ziche fa storie di gag ma ha sempre quel tocco magico che da ai suoi personaggi un tocco caricaturale, questo per me è un gran merito ;)
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                        Re: Disney Italiana in decadenza?
                        Risposta #40: Venerdì 10 Set 2004, 16:25:34
                        ANTEFATTO: scusate per quello che sto postando. L'ho scritto in giorni diversi, tralaltro perdendone una buona parte quando ho provato a postarlo per la prima volta ieri (o era l'altroieri?). Quindi quello che voleva essere un discorso organico è diventato un flusso di coscienza per le molte idee che ormai si erano sovrapposti. Se ci saranno da chiarire dei passaggi chiarirò.






                        Questo post per rispondere agli innumerevoli altri post simili sparsi in questo momento sul forum, anche a proposito di una continuity che NON ESISTE (e per fortuna, visto dove certe volte vanno a parare i fumetti con continuity) nel fumetto disneyano.

                        Innanzitutto una digressione sul tema principale del forum: la decadenza della Disney Italia. Decadenza che a noi sembra tale, e come tale puramente soggettiva.
                        Se ne è discusso fin troppo (per esempio qui, qui, qui, qui, [http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?board=pubblicazioni;action=display;num=1064937235]qui[/url] e qui) e sinceramente mi sono stufato che ogni nuovo arrivato apra il suo thread simile dal topic leggermente differente, e nel quale ci metta la solita accozzaglia di banalità e critiche -spesso lecite, per carità- fatte senza un minimo criterio di causa. Io a trovare quelle discussioni (quante sono?) ci ho messo meno di 5 minuti... Non vedo come ognuno non possa farlo a sua volta.

                        Comunque sono in ballo e quindi "adesso si balla".

                        La presunta decadenza della Disney Italia dove starebbe? Non nelle vendite, che si stanno riprendendo nell'era Muci, dopo i disastrosi precedenti. Ebbene sì, possiamo condividere o meno le scelte della direttora, ma ha portato nuova aria nella Disney Azienda, e inoltre, con la creazione della Buena Vista Comics, la "corazzata" Disney fa quanto mai paura alla concorrenza, accaparrandosi nomi e lettori.

                        Riguardo alla qualità effettiva delle testate io devo dire attualmente di non lamentarmi, in quanto se penso a solo pochi anni fa, la trovo di molto superiore (certo manca PKNA  :'(). Il fatto che certe testate chiudano è normale, poiché a una casa editrice, se si accorge che la tal pubblicazione non raggiunge quel numero di copie vendute, non conviene evidentemente tenerla in vita. Questo valeva per le innumerevoli testate aperte nell'era Cavaglione, per MM, e per X-Mickey. E riguardo a quest'ultimo ritengo che se le storie sono migliorate, è proprio perché ormai da tempo era stata decisa la chiusura. Probabilmente se avesse continuato a restare in vita, le storie sarebbero state ancora come quelle degli inizi. Come non notare infatti la differenza tra le storie degli inizi (in cui predominavano il Topo Bianco, Marzabar e la locazione Topolinese) e quelle verso la fine (Marzabar scompare, il Topo Bianco quasi, l'ambientazione è ormai costantemente il mondo dell'impossibile, addirittura Topolino finisce a fare da comprimario...)? In questa situazione ben poco abbiamo da rimproverare ai soliti noti, che si devono piegare alle scelte di un'azienda che mira a produrre e guadagnare (come dice Gatto "il vil denaro..."). E le chiusure avvengono dappertutto, possiamo prendere come esempio contemporaneo la chiusura di Legs Weaver, di Johnatan Steele e addirittura di Mister No alla Bonelli...
                        Per contro a queste chiusure abbiamo un'ascesa qualitativa di altre testate: Topolino (rubriche a parte è sicuramente molto migliorato da qualche anno), Zio Paperone, I Maestri Disney (che ha dovuto cambiare prezzo e formato per esigenze di mercato, ma è stato tenuto in vita), e I Grandi Classici, grande sorpresa dell'anno (anche se l'ultimo rilevamento delle vendite, rispetto al precedente, è in calo: se becco lo stupido che questo mese non ha comprato la copia )...
                         
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                          Re: Disney Italiana in decadenza?
                          Risposta #41: Venerdì 10 Set 2004, 16:26:08
                          Il problema del cosiddetto calo che viene trattato in questo thread, a differenza di altri, è che per valutare la qualità delle storie e delle rubriche (di oggi come di altri tempi, alla fine, perché si può accomunare questo discorso a tutta la produzione italiana...) viene presa in esame la produzione di un solo autore.
                          Per carità, non voglio dire che Rosa non sia un bravo autore (lungi da me questo pensiero), ma trovo che non sia corretto nei confronti di tutto il mondo Disney affermare che lui detenga la verità in pugno. La Disney ha alle spalle una tradizione con centinaia e centinaia di autori (chi si sbatte a contarli tutti sull'inducks?) e affermare che Topolino ora come ora faccia schifo perché nella posta dicono che la numero Uno è un portafortuna mi sembra molto più che riduttivo. Tanto più che se quest'affermazione è drammaticamente falsa, chi mi spiega allora Paperino Reporter degli abissi di colui che Zio Paperone e il suo primo decino li ha creati, Carl Barks?

                          Il fatto che Don Rosa abbia fatto una scelta, ovvero quella di seguire filologicamente le storie di Barks (e quelle di nessun altro, ricordiamolo) mi rappresenta solo quello che è: una scelta. Apprezzabile o criticabile, ma solo una scelta. Anche perché scegliere di dare una continuity a un certo tipo di fumetto che non ha mai avuto necessità di averla può dare luogo a molte incomprensioni. Inoltre, a ben vedere, anche Rosa commette certi erroracci (com'è che nasce prima il deposito di Paperopoli?). Nonostante ciò se lui ha fatto questa scelta non la implica come determinante: Zio Paperone è figlio unico, eppure ha un fratello, oppure se andiamo a vedere in Zio Paperone e la fattucchiera, ad Amelia non serve la numero Uno, ma una moneta qualsiasi che sia stata in mano a ZP. Il fatto che poi voglia in particolare la numero uno è diventata una sua fissazione e un cliché da seguire per costruire altre storie...

                          Paperino non è pigro? Ma andiamo a vedere su quante storie manifesta questa sua indole. Eppure ha fatto anche mille lavori, per esempio lavorare in una fabbrica di margarina. Come è possibile dire quale di queste affermazioni sia assoluta, elevata a verbo?
                          Paperone non è tirchio e un poco cattivo? Però più volte dimostra il suo cuore d'oro... Chi può dire quale lato del suo carattere è dominante? E se fossero veri tutti e due? E' questa sua dolce dualità che fa di Paperone il personaggio che oggi è.

                          Don Rosa ha fatto una scelta, ma non ha mai -per fortuna- avuto la pretesa di imporre la sua linea di pensiero: è impensabile voler inserire in una tabella schematica una tradizione che è sempre stata fuori dagli schemi, voler dare tempi e luoghi precisi ad una condizione di eterno presente. Perché, se ci pensiamo, il fumetto Disney è sempre stato figlio del suo tempo. Basti guardare le ambientazioni: Gottfredson ha iniziato con quelle rurali di un'america contadina, per terminare con quelle metropolitane. Barks filtrava le sue avventure tramite le foto che vedeva sul National Geographic. In italia siamo passati anche noi dai paesaggi campestri, con contadini a piedi nudi, ai condomini dalle cui finestre si sentiva la radiocronaca della partita di calcio fino dall'ortolano sotto casa, alla metropoli ultratecnologica di PK. Il calcio presente anche in Brasile, fra le case che sono più che altro baracche, ma dove c'è sempre aria di festa.

                          E' più reale che Zio Paperone sia stato nel villaggio degli ultimi discendenti della regina di Saba piuttosto che in quello dei Nasuti?
                          Se c'è una cosa che mi dà fastidio è dividere tutto in "tradizioni", o "correnti". E troppo spesso si tende a vedere come separata questa o quella tradizione e darle un certo tipo di importanza.
                          Se in Italia c'è stata la credenza che Nonna Papera fosse sorella di Zio Paperone, è perché semplicemente non si aveva idea nemmeno di chi fosse Barks (scoperto dopo ricerche e conosciuto via snail-mail da Chendi e i rapallini), figuriamoci un suo albero genealogico schizzato su un tovagliolo! Semplicemente se ZP era zio di Paperino, ma era troppo vecchio per essere fratello del padre, si è pensato che fosse fratello di un nonno... O di una Nonna, altra parente sicura del medesimo. Nessuno scandalo, solo una ricostruzione altrettanto plausibile degli avvenimenti. E le varie storie e glorie, e trame simili, solo un altra versione dei fatti plausibile.
                           
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                            Re: Disney Italiana in decadenza?
                            Risposta #42: Venerdì 10 Set 2004, 16:27:29
                            Se vogliamo cercare le cause di un possibile decadimento della qualità, non ci si può riferire a queste che sono solamente piccolezze. Idiozie da fanatici. Certo, mi stupisco nel leggere che Eta Beta sia un alieno, ma di fronte alla Numero Uno definita come portafortuna posso solo abbozzare il sorriso complice di chi sa che non è vero, che senza la determinazione di Paperone il possederla non sarebbe servito a nulla, ma che è bello crederlo. Anche perché a riprova di questa affermazione si ha una serie di storie a cui ha dato inizio lo stesso Barks.
                            Purtroppo la causa sta nelle storie stesse, che spesso non sembrano darci più la stessa emozione di un tempo. E se noi ritroviamo le belle storie in un tal blocco di numeri, mi stupisco quando arrivano quegli utenti (che siano troll o meno) che ricordano con affetto le "belle storie vecchie, intorno al numero 2200...".
                            Per quello che ho espresso nelle altre discussioni questa perplessità: se fossimo solo noi ad essere cambiati? Come ho detto prima Topolino è figlio del suo tempo, e probabilmente il tempo di oggi -fra cellulari, videogame, celebrità che mostrano i loro faccioni ovunque e grandi fratelli vari che impregnano anche le pagine del Topo- non ci corrisponde più come quello di quando eravamo piccoli. Di cui ognuno si ricorda in una certa maniera. E per cui ognuno si ricorda certe storie.
                            Certo è che fra imposizioni e limitazioni varie, nella stupidità di questo tempo che impedisce ai personaggi dei fumetti di essere liberi di balbettare, piuttosto che di avere una razza, ci sono ancora sceneggiatori e disegnatori che si impegnano, e il genio spicca sempre.

                            E quella di Don Rosa rimane solo una nota fuori dal coro. Una nota stonata, talvolta.
                             
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                              Re: Disney Italiana in decadenza?
                              Risposta #43: Venerdì 10 Set 2004, 16:52:49
                              .

                              E quella di Don Rosa rimane solo una nota fuori dal coro. Una nota stonata, talvolta.


                              fammi degli esempi di quando Don ha stonato e potrei cambiare idea su di lui...

                              *

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                                Re: Disney Italiana in decadenza?
                                Risposta #44: Venerdì 10 Set 2004, 16:55:19
                                Evidentemente se ti fermi alle frasi singole senza leggere il mio megamessaggio trittico non hai proprio capito.
                                 
                                Io -se è ancora libero- mi farei Luciano Gatto. New_AMZ

                                 

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