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il "Macchia Nera" di Paul Murry

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PolliceSu
    Re: il "Macchia Nera" di Paul Murry
    Risposta #45: Lunedì 11 Lug 2011, 21:01:52
    Non mi sembra però che nessuno questa volta abbia tirato fuori il discorso nostalgia, ed è poco carino che lo tirino fuori i detrattori di Murry per sminuire il giudizio di chi invece lo apprezza :P


    Tutte le volte che si parla di questo autore, per fare degli esempi cito sempre "Topolino e l'isola dei Mostri" e "Topolino e l'avventura delle avventure", perché secondo me sono dei piccoli capolavori di questo tipo di avventure, ma potrei citare anche "il caso del Professor Zero" o "Il mistero di Vespa Rossa" giusto per fare un altro paio di esempi...
     

    O Topolino e il ranch del tempo andato, che è una storia molto bella, con Topolino e Pippo veri personaggi (e piacevoli personaggi di contorno) e in cui il West non è un mero elemento "esotico". (Sarei tentato di dire "obiettivamente", come qualcuno diceva che "obiettivamente è robaccia", ma sarebbe ridondante :D  ). Diciamo che se compraste i volumi della Comic Art e dei Maestri Disney dedicati a Murry, produrreste magari giudizi meno snobistici, più equilibrati e meno trancianti ;)

    « Ultima modifica: Lunedì 11 Lug 2011, 21:03:26 da Sam_Spade »
    Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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      Re: il "Macchia Nera" di Paul Murry
      Risposta #46: Lunedì 11 Lug 2011, 21:22:07
      Non mi sembra però che nessuno questa volta abbia tirato fuori il discorso nostalgia, ed è poco carino che lo tirino fuori i detrattori di Murry per sminuire il giudizio di chi invece lo apprezza :P

      Bè, ma ti dirò che a me non sembra di aver detto nulla di così scandaloso! :)
      Avrò usato toni secchi e veloci, ma il succo di quello che volevo dire era "occhio però a non lasciarci condizionare dal fatto che potrebbero essere le letture che si facevano da piccoli", che non vuol dire sminuire o giustificare i vostri ragionamenti. Tant'è che qui appunto nessuno aveva tirato fuori il discorso nostalgia, quindi non vedo come potrei "attaccare" qualcuno di voi nel personale. Era un ragionamento generico, e a ben vedere anche uno dei più plausibili per quanto riguarda l'apprezzare un certo tipo di storie.


      Comunque quello che non capisco mai, quando se ne discute, non è tanto perché Murry non piaccia a molti, quanto il perché muova giudizi così trancianti anche contro chi invece dichiara di gradirlo...  
      Proviamo a spiegarlo.

      Io ti dirò, apprezzo molto di più il comic book americano alle prese con i paperi. Vuoi per le dinamiche che ricordano a volte le ten pages barksiane, vuoi per la simpatia innata di Paperino e nipotini, ma una storiella breve di Strobl o Bradbury con Paperino che innaffia il giardino la trovo molto più leggibile di Basettoni che insegue Macchia Nera al molo.

      Ciò non vuole dire che le storielline dei paperi siano capolavori, semplicemente è più facile associarle a un certo modello di riferimento (e che modello, il grande Barks!) che non il contesto più ostico topolinese, dove a parte le strisce di Gottfredson non c'era nulla alla quale associarlo.
      Quindi sì, capisco benissimo un Don Rosa quando dice che Topolino è un personaggio scialbo che non merita tanta attenzione, capisco benissimo chi sfotte Macchia Nera col cappello da sceriffo, capisco chi sgradisce Sgrinfia e Gambadilegno pirati.

      Quando si fa sùbito il nome di Paul Murry, parlando di fumetto Disney scadente, non è un attacco personale contro l'autore in sé: "Paul Murry" è un po' un termine generico che si riferisce all'immagine piatta, infantile e banale di quelle storie da comic book che tanto hanno contribuito alla morte del fumetto Disney (in America) e che hanno fatto sì che ci fossero tantissimi pregiudizi da parte dei lettori che si manifestano ancora oggi.

      Quindi sì, non apprezzo Magò e Basettoni con Topolino antipatico e Macchia Nera ladro di polli perché per me significherebbe appoggiare un po' quella mentalità che ritiene che il fumetto Disney debba essere una sciocchezza banale e di basso target. Mentalità appoggiata dagli autori in primis di questi comic books.

      Ecco, ovviamente non voglio offendere nessuno né sto dicendo che chi apprezza queste storie pensi che il fumetto Disney debba essere una merda, ma almeno ho cercato di motivare le critiche - tavolta drastiche - che si fanno a questo tipo di storie.
      « Ultima modifica: Lunedì 11 Lug 2011, 21:55:51 da Dollarone_89 »

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        Re: il "Macchia Nera" di Paul Murry
        Risposta #47: Lunedì 11 Lug 2011, 21:52:48

        Quando si fa sùbito il nome di Paul Murry, parlando di fumetto Disney scadente, non è un attacco personale contro l'auore in sé: "Paul Murry" è un po' un termine generico che si riferisce all'immagne piatta, infantile e banale di quelle storie da comic book che tanto hanno contribuito alla morte del fumetto Disney (in America) e che hanno fatto sì che ci fossero tantissimi pregiudizi da parte dei lettori che si manifestano ancora oggi.

        Quindi sì, non apprezzo Magò e Basettoni con Topolino antipatico e Macchia Nera ladro di polli perché per me significherebbe appoggiare un po' quella mentalità che ritiene che il fumetto Disney debba essere una sciocchezza banale e di basso target. Mentalità appoggiata dagli autori in primis di questi comic books.
        Ecco, mi sento di condividere questo pezzo.
        Paul Murry è un'idea, un simbolo di un certo modo di vedere Disney da parte di certi autori.
        Forse, paradossalmente, non era nemmeno il modo di vedere che aveva Murry che, come giustamente fatto notare da Floyd, non scriveva una bega e disegnava soltanto.
        E come disegnatore, manco mi sento di criticarlo perchè il suo stile era anche abbastanza piacevole.
        Tranne Macchia Nera, però, che oltre alla caratterizzazione un po' semplicistica per il personaggio non mi convinceva nemmeno graficamente. E anche il suo Gamba (e qualche Topolino) non erano proprio il top. Era un buon artista, il fatto che ci siano i Maestri Disney dedicati a lui non significa che sia per forza da venerare, gli articoli di Boschi che spiegavano il perchè c'era Pinocchio con Paperino non mi fa vedere di buon occhio tale assurdo cross-over.

        Comprendo che non c'entri solo l'effetto nostalgia nell'apprezzare certe storie un po' strambe. Ognuno è attirato da cose diverse. Di certo io che amo ilo medium fumetto e mi piace conoscerlo nella sua totalità spaziando da Watchmen a Stria, Da Grant Morrison a Michele Medda, da Rat-Man alla Stella del Polo trovo che concentrarsi su un certo tipo di storielle che rispondo al discorso che fa Vito qui sopra sia un po' riduttivo per capire e mostrare le potenzialità del fumetto Disney. Quindi se penso a Macchia lo penso noir e disegnato da Gott, da Ferioli, da Cavazzano o da Casty, e raccontato da autori di un certo calibro.
        Perchè poi non è che solo le storie di una certa importanza valgano: io apprezzo in una certa misura alcune brevi brasiliane con Paper-Bat, le varie incarnazioni di Paperoga, Josè ecc, ma perchè quello era materiale volutamente demenziale, ne era consapevole e ci si divertiva a esserlo, mentre invece il tenore di molte storielline americane era simile ma prendendosi più sul serio ( = pensando che quello fosse il modo ideale di intendere Disney).
        Allo stesso modo il Gambadilegno "buonista" degli ultimi anni ha di certo un suo perchè grosso come una casa, primo perchè curato da un autore coi controfiocchi come Faraci che ha saputo giustificare la cosa e secondo perchè ha appunto alle spalle delle ragioni e dei ragionamenti profondi.
        Che non c'erano nei comics americani anni '60.
        Il nuovo, insomma, non è per forza peggio del vecchio... anzi!

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          Re: il "Macchia Nera" di Paul Murry
          Risposta #48: Lunedì 11 Lug 2011, 22:09:36
          Sono bei discorsi da tutti i fronti, ma "noi" che parlavamo tranquillamente dell'argomento, non volevamo metterla sull'ideologico come hanno fatto in massima parte i detrattori del topic. Stavamo dicendo - o almeno io - che la cosa è vera nelle linee generali: ma cos'è vero? E' vero quello che ha detto Floyd (e io consiglierei di leggere e rileggere il suo post mooolto attentamente), e che è in parte vera la deriva "catastrofica" che ha preso Topolino di lì in poi, ma noi stavamo parlando dei casi particolari che non sono certo dannosi, e cioè varie storie disegnate da Murry che, alcune sono piacevoli, altre dei piccoli classici, e che è sempre avvilente e snervante fare sempre dell'ideologia (e no, Shark Tale è divertente e non ha alcuna importanza che ci siano presunte tamarrate ::) ) o parlare sempre di ciò che dev'essere "salvaguardato e tramandato" e ciò che va buttato al macero perché vi si discosta (ma di quanto poi? Non vedo tante riempitive di oggi né peggiori né migliori, sono solo storie e ce ne sono di belle e di brutte). Don Rosa, con rispetto parlando, un po' straparla, o diciamo non fa altro che dare delle sue opinioni, perché negli albi che comprava lui c'erano anche storie di Gottfredson, dunque... Questo per dire che la ragione è da entrambe le parti ma si trovano cose belle o semplicemente discrete dovunque. Per es. voi che ce l'avete tanto col periodo Muci, eh bé non si possono racchiudere tutte le storie di quel periodo sotto un unico giudizio, sono i pregi e i difetti delle generalizzazioni. Come dicevo, il massimo difetto - forse - del periodo medio ("medio" nel senso che possono trovarsi anche delle storie di livello superiore) Murry anni '60 è che non c'erano alternative. Per come pensavano dovessero essere le storie dei comic book. E poi si sa a cosa ha portato (lo spiega anche Floyd).
          Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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            Re: il "Mhttp://www.papersera.net/publacchia Nera" di
            Risposta #49: Lunedì 11 Lug 2011, 22:24:46
            O Topolino e il ranch del tempo andato, che è una storia molto bella, con Topolino e Pippo veri personaggi (e piacevoli personaggi di contorno) e in cui il West non è un mero elemento "esotico".
            Concordo: sono tante le belle storie di Murry nei volumi de "I Capolavori" curati da Becattini, che la Comic Art ha dedicato a questo autore (non dico "tuttte" perché in quei volumi ci sono anche molte storie con Pluto e Lupo Ezechiele che, per carità, sono molto interessanti, ma non lasciano certo un grosso ricordo di sé).

            Bè, ma ti dirò che a me non sembra di aver detto nulla di così scandaloso! :)
            Beh, scandaloso no, solo un po' prevenuto :P ...ma non volevo far polemica, solo sgombrare questa ipotesi dal tavolo, almeno per quanto riguarda i miei giudizi (e comunque, se per effetto malinconia posso salvare i vari prologhi di Perego nei Classici, non è che per questo mi sentirei di difenderli più di tanto, anzi... :P)

            Citazione
            una storiella breve di Strobl o Bradbury con Paperino che innaffia il giardino la trovo molto più leggibile di Basettoni che insegue Macchia Nera al molo.
            *CUT*
            capisco benissimo un Don Rosa quando dice che Topolino è un personaggio scialbo che non merita tanta attenzione, capisco benissimo chi sfotte Macchia Nera col cappello da sceriffo, capisco chi sgradisce Sgrinfia e Gambadilegno pirati.
            A parte che anche a me piacciono molto le storie di Strobl (e, in misura un po' minore, di Bradbury), forse proprio per quel filo conduttore con le ten pages di Barks, vedo però che il riferimento a Murry passa sempre attraverso i cliché più tipici delle sue storie (incontestabili, per carità: ci sono e li trovo anche io a volte un po' fastidiosi, anche se comunque sempre leggibili con molta spensieratezza), mentre quello che io cercavo di sottolineare è che nella produzione di Murry ci sono anche alcune storie che secondo me sono proprio belle in assoluto.

            E se mi è chiaro come un Don Rosa che poteva leggere solo storie di Topolino disegnate da Murry abbia maturato un giudizio così tranciante a proposito, un po' meno capisco la cosa quando si parla di noialtri italici, che abbiamo sempre avuto il privilegio di avere Murry come uno dei tanti artisti Disney che arrivano sulle nostre "tavole"... ed è per questo che mi sono posto il dubbio che per caso non conosciate le storie che reputo le sue performance migliori o che non confondiate la sua mano anche con quella dei mediocri epigoni che lo hanno seguito, anche perché è vero che ha uno stile molto "gommoso" e "piatto", ma, specie andando a vedere le storie che citavo prima, trovo sia assolutamente funzionale a trasmettere il giusto ritmo e atmosfera alle avventure.

            Comunque, detto e ribadito per l'ennesima volta tutto ciò, non ho proprio nient'altro da dire: ad ognuno il proprio gusto personale ;)
            ops... nel frattempo sono usciti altri messaggi, scusate, ma stavo guardando un episodio dei Gummi, dopo aver scoperto che Andrea87 li ha messi su youtube, e ho scritto molto lentamente... questo sì effetto nostalgia :P
            « Ultima modifica: Lunedì 11 Lug 2011, 22:27:35 da Floyd75 »
            --- Andrea

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              Re: il "Macchia Nera" di Paul Murry
              Risposta #50: Lunedì 11 Lug 2011, 22:35:41
              ma il punto non è che le storie di Murry equivarrebbero ad una riempitiva di oggi tipo quelle di bosco o di gagnor che servono solamente a strappare un sorriso... all'epoca nei comic book trovavi interi numeri con SOLO queste storie e Murry veniva presentato come il piatto forte del mese!

              Aggiungici che le poche storie di Gottfredson riproposte venivano ridisegnate e che solo quelle di Bill Wright potevano competere con quelle originali, capirai benissimo perchè un giovane Don Rosa amava i paperi mentre i topo gli davano sbocco fino a cancellarli dal suo universo disney personale... come biasimarlo!

              Per fare un paragone, noi in mezzo ai "gialli veci di Asteriti" (cit.) non era raro trovare qualche bella storia di Scarpa che alla fine ti facevano sopportare il personaggio, ma gli americani non avevano scelta!



              Comunque, se è vero che non era colpevole per i testi che gli passavano, è colpevole di aver reso graficamente i personaggi Disney come prodotti per bambini piccoli. Infatti per me il top Murry lo raggiunge con Super Pippo, proprio perchè è un personaggio ironico, un Pippo2, che ben si adatta allo stile infantile con cui il buon Paul disegnava, non facendo pesare alcuni cavalli di battaglia tipo la mano davanti alla bocca da vero idiota che caratterizza Pippo in quasi tutte le espressioni.

              Ecco da questo punto di vista condivide un pò la sorte di Asteriti: un disegnatore non eccelso che viene ulteriormente segnato da sceneggiature quasi mai impeccabili (mi viene in mente l'orrida "Il Ritorno della Spia Poeta" dove il nostro Asteriti si sbatte di emulare al meglio il tratto di Gottfredson, però poi è costretto a ritrarre la Spia cameriera :-X )
              Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

               

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