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Quando i fumetti sono lo specchio della realtà

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dr. Paperus
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PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
    Martedì 12 Lug 2011, 11:41:53
    Non so se questo argomento è già stato trattato in precedenza: se sì, vi prego di scusarmi :P. Il titolo del topic già dice tutto: ci sono tantissime storie che rispecchiano la realtà che sta o che stava attorno ad esse quando furono concepite: ma non le parodie, bensì qulcosa di più profondo, ovvero il ritrovare delle problematiche o delle situazioni sociali particolari nelle storie a fumetti, rendendo Topolino e gli altri cittadini del mondo, del NOSTRO mondo, e ritrovandoli a discutere su qualcosa di cui avevamo discusso magari il giorno prima. Credo che uno degli autori che più hanno usato questa tecnica sia Guido Martina: in alcune sue storie, per esempio, ho trovato i paperopolesi intenti a lamentarsi dei "soprusi della classe dirigente" e dei "problemi dei poveri sottoproletari"... a voi il dibattito!!! ;)




    P.S. Evviva, questo è il mio centesimo post!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D
    ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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      Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
      Risposta #1: Martedì 12 Lug 2011, 12:13:46
      Sì, è verissimo, ci sono tante storie che sono lo specchio della realtà.
      Per esempio quelle recenti ecologiche, per la salvaguardia dell'ambiente, o quelle di Gottfredson degli anni '30, '40 e '50 (che parlavano per esempio della seconda guerra mondiale e delle cose che succedevano in quegli anni), e alcune di Martina, ecc., ecc..  :)
      Questa è una bella cosa, perchè così anche i lettori di adesso, leggendo quelle storie, imparano anche un po' di storia, e con i loro personaggi preferiti, così come anche quelli di quegli anni, che in questo modo venivano a sapere quello che succedeva nel loro presente (non dico per forza gli adulti, che le venivano a sapere certamente anche con altre fonti, ma i bambini sì).

      Poi, altri esempi potrebbero essere anche quello recente della storia sull'IPap, che tratta un argomento molto d'attualità, o anche tutte le altre "tecnologiche".
      « Ultima modifica: Martedì 12 Lug 2011, 12:19:23 da gabgia »
      "Osservate l'ordine e l'armonia della natura, ragazzi! Il suo esempio invita al lavoro operoso, alla maestosa calma, al pacifico ragionamento! La natura è la mia grande maestra!" (Da "Paperino e la macchina ripetitrice", Mart

        Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
        Risposta #2: Martedì 12 Lug 2011, 13:20:54
        Un autore che per i suoi fumetti ha preso molte volte spunto dalla realtà è Pezzin. Giusto in questi giorni ho riletto due sue storie di 20 anni fa che sono ancora molto attuali ora: Paperinik e il tifoso criminoso (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1733-C) e Paperinik e la città sporcacciona (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1742-A). Tengo a sottolineare che i temi trattati in queste due storie sono piuttosto spinosi.

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        gabgia
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        PolliceSu
          Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
          Risposta #3: Martedì 12 Lug 2011, 13:21:57
          Altro esempio di storie che rispecchiano la realtà può essere quello delle persone, per esempio, della televisione che vengono fatte diventare anche personaggi dei fumetti, e soprattutto in tempi recenti gli esempi si sprecano (il mago Casanova, Arturo Brachetti, Vasco Rossi, Antonella Clerici, ecc.); e non solo della televisione (Paolo Nespoli, ecc.).
          « Ultima modifica: Lunedì 1 Ago 2011, 17:33:26 da gabgia »
          "Osservate l'ordine e l'armonia della natura, ragazzi! Il suo esempio invita al lavoro operoso, alla maestosa calma, al pacifico ragionamento! La natura è la mia grande maestra!" (Da "Paperino e la macchina ripetitrice", Mart

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          PolliceSu
            Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
            Risposta #4: Martedì 12 Lug 2011, 15:46:50
            So che è un pò fuori tema, ma ci sono anche casi in cui le storie anticipano - e si tratta ovviamente di un caso - la realtà. Mi riferisco a una tavola de L'attacco delle orribili creature spaziali in cui il deposito di Paperone, trascinato in cielo da un marchingegno alieno, va a sbattere contro le Torri Gemelle. La storia è stata pubblicata per la prima volta nel 1997.
            Disney e realtà si intrecciano in un modo spesso imprevedibile perfino per gli autori.

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              Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
              Risposta #5: Martedì 12 Lug 2011, 16:37:40
              Anche in Zio Paperone e le tribolazioni dell'austerity viene rappresentata la condizione dell'epoca 73'-74' se non erro, con il risparmio dell'energia, ma di tutto in particolare, splendidamente rappresentato da martina :)

              Ciao Rodolfo, e grazie di tutto.

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                Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
                Risposta #6: Martedì 12 Lug 2011, 16:45:46
                Le storie dei paperi sono in genere,  con toni piu' crudi e realistici  negli anni '50/'70, uno specchio della societa'. Dietro il racconto umoristico c'e' la legge del ricco che diventa sempre piu' ricco e del povero sempre piu' povero. Del furbo che imbroglia  l'ingenuo, del potente (PdP) che, momentaneamente sconfitto, cerca subito una rivalsa, facile contro il vincitore per caso (Paperino o Filo e Brigitta),  difficile contro un parigrado (Rockerduck o Famedoro). E sempre sotto la patina dell'umorismo c'e' lo sfruttamento dell'indebitato (Paperino), dell'ingenuo sognatore (Archimede), dei deboli romantici (Battista o Miss Paperett). Nonostante cio',  tutti noi amiamo e ammiriamo zio Paperone,
                vuoi per i suoi lati comici e folli, vuoi perche' anche noi saremo un po' sognatori e romantici (spero non indebitati).  

                  Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
                  Risposta #7: Mercoledì 13 Lug 2011, 10:03:48
                  Mi ricordo di alcune vignette della rubrica "Il pizziccotto" presente nel Topo degli anni '83-'84 (se non mi sbaglio), disegnate da Carpi, che tante volte prendevano spunto da situazioni reali e certe volte c'erano delle battute che erano veramente spiazzanti ed ironizzavano su ciò che stava avvenendo in quel periodo.

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                  dr. Paperus
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                    Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
                    Risposta #8: Mercoledì 13 Lug 2011, 10:38:56
                    Già, già... avevo dimenticato Pezzin, che sicuramente utilizza realtà del suo mondo per i fumetti (vedi il surriscaldamento globale in Zio Paperone e la nuova glaciazione del 1977, lo scioglimento dei ghiacciai in Zio Paperone e gli icebergs volanti 1974, la siccità e l'eccessivo sfruttamento del terreno in Zio Paperone e la terra di luna 1976, ecc.), anche se per fini di comicità le esagera un po' ;D ;D (ricordo che nella Terra di luna i frutti erano diventati così preziosi che la regina elisabetta si era fatta confezionare un diadema di banane!!! ;D ;D ;D)
                    ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

                      Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
                      Risposta #9: Mercoledì 13 Lug 2011, 11:41:11
                      Se vogliamo, la storia più anticipativa e attuale allo stesso tempo di Pezzin è Zio Paperone e la rivoluzione elettronica, con i disegni di M. De Vita, il monito della quale dovrebbe essere peggio che raccolto da noi attuali utenti di internet.

                      Su Martina e l'attualità, richiamerei anche Zio Paperone e le criminose imprese dei Gufo Robot, ispirata al mio cartone preferito che spopolava a fine anni '70 (Goldrake, per chi non l'avesse capito).

                      Poi ricordo, a fine anni '80, le parodie di tanti spot dell'epoca, ad opera di Guido Scala.

                      È poi stata già accennata anche Zio Paperone e la campagna elettorale, apice e apogeo del cinismo martiniano capace di strappare grassissime risate a chiunque: a rileggerla trent'anni dopo, però, è ancora attualissima e spassosissima.

                      Sempre di Martina, come dimenticare Zio Paperone e l'iniquo equo canone? In fondo, mi insegnò, quando avevo dieci anni (la lessi in ristampa), il significato di legge retroattiva nove anni prima di andare all'università! ;D

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                      Zangief
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                        Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
                        Risposta #10: Mercoledì 13 Lug 2011, 13:21:23
                        Poi ricordo, a fine anni '80, le parodie di tanti spot dell'epoca, ad opera di Guido Scala.

                        È poi stata già accennata anche Zio Paperone e la campagna elettorale, apice e apogeo del cinismo martiniano capace di strappare grassissime risate a chiunque: a rileggerla trent'anni dopo, però, è ancora attualissima e spassosissima.

                        Mi stupisce che di Scala non ti sovvenga la favolosa Paperino portaborse del 1988, feroce satira iperbolica degli apparati statali in cui Paperino finisce a fare da portaborse per il ministro Papeotti, con tanto di parenti (e persino Anacleto!) che scassano per farsi raccomandare, e impiegati ministeriali perennemente irreperibili o spudoratamente cazzeggianti (e c'è persino quello che non ha tempo per Paperino perché lavora per tutti gli altri). Stupenda la panoramica dell'intero parlamento italiano dell'epoca, con visibili caricature di De Michelis, Andreotti (quello normale), Fini, Craxi, Spadolini e persino Cicciolina che scorrazza per l'aula col cartello "coccolini belli"...
                        « Ultima modifica: Mercoledì 13 Lug 2011, 13:21:49 da Zangief »

                          Re: Quando i fumetti sono lo specchio della realtà
                          Risposta #11: Mercoledì 13 Lug 2011, 14:18:08

                          Mi stupisce che di Scala non ti sovvenga la favolosa Paperino portaborse del 1988, feroce satira iperbolica degli apparati statali in cui Paperino finisce a fare da portaborse per il ministro Papeotti, con tanto di parenti (e persino Anacleto!) che scassano per farsi raccomandare, e impiegati ministeriali perennemente irreperibili o spudoratamente cazzeggianti (e c'è persino quello che non ha tempo per Paperino perché lavora per tutti gli altri). Stupenda la panoramica dell'intero parlamento italiano dell'epoca, con visibili caricature di De Michelis, Andreotti (quello normale), Fini, Craxi, Spadolini e persino Cicciolina che scorrazza per l'aula col cartello "coccolini belli"...


                          Vero: faccio ammenda per la dimenticanza assolutamente imperdonabile! ;)

                           

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