Uhm mi sto un po' pentendo di aver abbandonato la serie...ma ha senso prendere numeri in qua e là? Non c'è una certa storia di fondo?
Beh... la storia di fondo è legata alla figura di Leandros... di cui comunque si sa qualcosa solo per frasi veloci e per il numero 17 che aggiunge qualcosa di più, ma nulla che in due righe non ti possa riassumere.
Per il resto sono continui "quadretti" su vari miti, e godibili abbastanza l'uno senza l'altro.
Poi come nel caso del numero 21 si fa riferimento agli Argonauti, e nel 21 c'è la conquista del Vello, mentre nel volume 6 c'era il reclutamento e in un altro volume c'era il viaggio.
Ma leggersi questo e basta è comunque fattibile perché godibilissimo (basta sapere che esistono gli Argonauti e che hanno fatto un lungo viaggio per arrivare in Colchide).
Nel caso di Eracle sono state presentate per ora 2 fatiche (la seconda e la settima) e la Gigantonomachia, ognuna delle quali è tranquillamente godibile senza conoscere le altre storie.
Ogni tanto si ritorna alla Guerra di Troia, mostrando in qua e in là alcuni veloci squarci (siamo attivati comunque al "giorno dell'ira"), e quello è forse un peccato non averlo tutto, ma niente che due nozioni di epica non ti impediscano di conoscere (ed eventualmente recuperare tramite il sito del corriere, da cui è possibile comprare blocchi di 5 scontati).
Poi ci sono "miti minori" o "brevi" che occupano un singolo volume (l'uomo lupo, Dedalo ed Icaro, Orfeo, Prometeo) alcuni dei quali veramente ben fatti.
Diciamo che io salterei col senno di poi l'acquisto del volume 16 (sulle Olimpiadi perchè è tutto fuorchè mito), il 17 su Apollo e Leandros (perché non è venuto proprio benissimo) e il 4 perchè molto confusionario. Per il resto gli altri valgono molto almeno una lettura
Credo che non sia da non sottovalutare la bellissima notizia della partecipazione di Faraci
Chissà perché leggendo l'articolo di testa dell'ultimo numero ho letto solo che era un autore di Topolino e ho sovrapposto Faraci a Fausto... e infatti non capivo perchè venivano elencate le varie collaborazioni. Chissà potrebbe venire fuori un bel numero.
Il numero 21 è davvero un BUON numero.
Le prime due parti degli argonauti non mi avevano convinto al 100%, ma questo episodio si rivela una vera perla.
Il disegnatore è dannatamente in gamba, oltre a far recitare benissimo i personaggi, ha una cura iconografica davvero magistrale.
La storia scorre benissimo (qualche incertezza solo col dragone, che viene rappresentato troppo spesso di profilo, addirittura in vignette vicine) e aggiunge anche qualche indizio su Leandros (pupillo del vecchio Ulisse a Troia, e qui amico di giochi del Giovane Ulisse) in maniera discorsiva e non invasiva
Consigliato
Sono solo in parte d'accordo con te, ma per un gusto estetico mio.
La trama è molto valida, e finalmente Fausto si riscatta di ogni imperfezione dei volumi precedenti secondo me. Gli faccio i miei più sinceri complimenti per la sceneggiatura.
Per il disegno... sì sono dei buoni disegni ma l'autore ha uno stile troppo squadrato per i miei gusti. Se un altro disegnatore avessero la cura dei particolari e di luci e ombri di Assirelli e uno stile più "tondeggiante" mi piacerebbe di più, ma riconosco che è un stile di disegno che non si è unificato a quelli di Riccadonna o della Belardo, quindi è apprezzabile.