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Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane

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alec
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    Si sente spesso dire: Paperino è un personaggio in cui ci si identifica, Topolino è troppo "perfetto", ed apparenti ovivietà di questo genere. Credo il motivo risieda proprio nell'origine di Paperopoli e Topolinia, la cui genesi è profondamente differente.
    A partire dal 1930, con l'esordio nelle strisce giornaliere, va delineandosi la fisionomia del borgo rurale (si urbanizzerà solo verso la fine del decennio) ove si svolgono le avventure di Mickey, ambiente ripreso dagli shorts animati che avevano visto la luce due anni prima. Gli abitanti rispecchiano le caratteristiche tipiche degli americani di provincia d'allora: Topolino è un ragazzino vivace ed intraprendente, senza complicate sovrastrutture; Minnie è la "fidanzatina d'America", romantica ed un po'mielosa; Orazio è l'amico fidato, dotato di notevole senso pratico ma non intelligentissimo; Clarabella è la classica pettegola, professionista del gossip di quartiere; Pippo, che arriva più tardi, è già un tantino più complesso: sembra uno sciocco, in realtà ha una ben precisa filosofia di vita;  alla fine avrà il sopravvento sul ben più prevedibile Cavezza.
    Anche i vlilains, come Lupo, Gambadilegno, Sgozza etc. sono fuorilegge da quattro soldi, ingenuamente cattivi fino alla crudeltà (salvo lo Sgozzatore, che si riabilita e rivela una sorprendente e quantomai rozza personalità); Felice, classico dandy squattrinato, insidia la fidanzata di Topolino (che vive con i genitori in una fattoria), ma viene poi alla luce la sua segreta identità di delinquente da strapazzo, colluso con una banda di scombinati rapinatori.
    A metà del decennio, irrompe sulla scena Donald Duck: arriva da una Silly Symphony e viene recuperato in qualità di personaggio fisso.  E' iracondo, impertinente, maleducato, nevrotico: ben presto, sconvolge gli schemi della tranquilla Mousetown.  Il suo carattere spinoso fa intuire ai cartoonists le sue enormi potenzialità, e ben presto viene affidato ad Al Taliaferro, che lo rende protagonista di una serie tutta sua, caratterizzata da episodi brevi quasi privi di dialogo,  tratti dalle gags slapstick dei cortometraggi animati. Gli vengono affiancati una fidanzata, Paperina, irascibile quanto lui, e tre nipotini , QQQ, terribili e dispettosi.
    Nell'immediato dopoguerra Carl Barks completa l'universo di Donald, circondandolo di comprimari dalla personalità assai sfaccettata. I tempi sono decisamente cambiati: i modernissimi anni 50 sono alle porte, e Paperopoli non è certo la tranquilla cittadina di provincia nella quale Topolino viveva le sue prime avventure.  E' una metropoli frenetica, dai molteplici problemi:  i quartieri-ghetto (Shacktown), il traffico convulso, i vicini affetti da nevrosi cronica. I characters che fanno da corollario al primo nucleo di paperi sono perfettamente calati nella nuova realtà: il vecchio zio Scrooge è un multi-milionario apparentemente senza scrupoli, in realtà dotato di una ferrea morale che gli deriva da un difficile passato di immigrato che ha basato le sue fortune sul duro lavoro e sula perseveranza; il cugino Gastone, scansafatiche dalla fortuna tanto sorprendente quanto effimera, è alla prova dei fatti un perdente, che ha fallito ogni possibilità di realizzazione sociale...la lista potrebbe dilungarsi quasi all'infinito.
    Come è naturale, anche il mondo del Topo evolve al passo con i tempi, ma alcune caratteristiche delle origini permangono, e soprattutto il pubblico, imprintato sulla Topolinia degli inizi, comincia a preferirle Duckburg, decisamente più in linea con i tempi nuovi.
    « Ultima modifica: Venerdì 3 Lug 2009, 14:08:23 da alec »

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    Andrea87
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      Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
      Risposta #1: Venerdì 3 Lug 2009, 13:21:16
      bella descrizione
      Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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      alec
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        Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
        Risposta #2: Venerdì 3 Lug 2009, 14:40:41
        Ti ringrazio, e vorrei aggiungere una considerazione su Paperino.  A differenza del cugino Gastone, che vive in solitudine, Donald può contare su un solido sistema di affetti familiari. I rapporti con Paperina, QQQ, Paperone, pur vissuti su un piano di amore-conflitto, gli infondono quella sicurezza che il biondo e impomatato parente non può avere, in quanto escluso da vere relazioni con il gruppo.  Paperino, apparentemente travolto da una sfortuna cosmica, ha in realtà un'esistenza assai più soddisfacente: nonostante le continue baruffe, i parenti fanno quadrato intorno a lui, lo rendono protagonista. Conduce una vita modesta, ma non è mai solo.  Le sue nevrosi sono alla fine tollerate, mentre a Gastone non viene perdonata la sua arroganza, il modus vivendi superficiale, che nascondono, appunto, il fallimento sul piano esistenziale.  Forse è per questo che amiamo Donald: vorremmo essere nei suoi panni.

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        Delco
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          Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
          Risposta #3: Venerdì 3 Lug 2009, 14:45:51
          Mah, io invece credo che sia un problema insito nel personaggio di Topolino come è oggi. Il Topolino di Gottfredson è tutta un'altra storia ed è secondo me uno dei migliori personaggi di fumetti mai apparsi, mentre quello odierno lo trovo abbastanza odioso...
          Ma Topolinia non c'entra, ad esempio alle masse Pippo e Gambadilegno piacciono, eppure abitano sempre nella stessa città del Topo... che oramai è allo stesso grado di modernità di Paperopoli. Quello che ipotizzi tu poteva essere vero, magari, negli anni 50 ma ai nostri tempi perde di validità.

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          Vito
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            Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
            Risposta #4: Venerdì 3 Lug 2009, 15:05:47
            Sì però Topolinia conta fondamentalmente di 3-4 personaggi principali (Topolino, Minni, Pippo, talvolta Eta Beta o Manetta) contro i cattivi (essenzialmente Gambadilegno e Macchia Nera).

            Che si siano sviluppati altri elementi e ci siano altri personaggi è chiaro, però è Paperopoli la città Disney per eccellenza, con i suoi millemila personaggi.

            Ha la sua storia come fosse reale, ha il fondatore, si conoscono i luoghi principali, c'è il Deposito che è uno dei maggiori simboli Disney e emblema stesso della città, ci sono trilioni di personaggi, la città è usata per fare satira sociale su usi e consumi degli abitanti, è stata più volte rappresentata su varie piantine e carte geografiche, è stata anche fulcro di due serie televisive e di un film cinematografico (Topolinia non è mai apparsa in tv)... Paperopoli è la città viva per eccellenza del fumetto disneyano, se c'è un evento cittadino da festeggiare si usa Paperopoli, che sia per pubblicizzare vip, che per rappresentare feste, manifestazioni, mostre o quant'altro, si usa sempre Paperopoli.

            Topolinia è una città non così definita, alla fine non ha nessun simbolo importante o perlomeno caratteristico (il Commissariato e il Museo sono alla fine elementi non fondamentali, perlopiù rappresentati diversamente ogni volta a seconda del disegnatore... e sarebbe più che altro come paragonarli al Municipio del Sindaco di Paperopoli o il Club dei Miliardari), se non fosse appunto per le casette dei personaggi.
            Topolinia è solo la città di Topolino e serve da "elemento di contorno" per permettere a Mickey & co. di vivere le loro avventure, Paperopoli è come fosse un personaggio di per sè, di cui conosciamo fondatore, luoghi, abitanti, tradizioni, costumi e via dicendo.

            Diciamo che Carl Barks ha creato uno "spinoff" (che si è evoluto all'indipendenza) della Homeville dove avrebbero dovuto risiedere tutti i personaggi Disney, che è quella che alla fine si usa nelle ultime serie televisive come House of Mouse, o Mouseworks (idem per i corti classici).
            « Ultima modifica: Venerdì 3 Lug 2009, 15:07:47 da Dollarone_89 »

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            alec
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              Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
              Risposta #5: Venerdì 3 Lug 2009, 15:13:45
              @IRON:ti do ragione al 50%: sono convinto che, nonostante la continua evoluzione dei personaggi, Paperino & Co. abbiano quel quid che manca a Mickey (che io peraltro amo moltissimo). Il character più moderno ed evoluto di Topolinia secondo me è Pippo, proprio per le caratteristiche che possedeva in nuce sin dalla nascita, vero e proprio Jerry Lewis ante litteram. Le sue identità alternative, da Superpippo a Pipwolf, da George Geef ad Indiana Pipps sono sempre azzeccate.  Il suo rapporto con Nocciola, apparentemente semplice, ha dato luogo ad un'infinità di situazioni esilaranti ed originali (grazie anche ad un genio quale era Bottaro, mai abbastanza rimpianto).  Topolino è simpatico, allegro, è un'icona contemporanea, ma talvolta non è divertente (opinione peraltro condivisa anche da Leonard Maltin). Se mancasse, però, bisognerebbe inventarlo, anche con ottant'anni di ritardo!
              PS: come ha ben sintetizzato Vito, nessun autore si è assunto il compito di narrare la storia di Topolinia.  Non escludo che ciò possa accadere in futuro, ma forse non se ne sente il bisogno: va bene così com'è, sfondo appena abbozzato delle innumerevoli avventure poliziesche di Mickey e soci (persino Clarabella, almeno nelle storie di Barks, si trasferisce spesso a vivere nella Città dei Paperi. C'è più vita, laggiù!).
              « Ultima modifica: Venerdì 3 Lug 2009, 15:29:47 da alec »

                Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                Risposta #6: Venerdì 3 Lug 2009, 16:19:29
                a me piacciono di piu i paperi primo perche come dice vito su topolino ci sono circa 4 personaggi  e tra i paperi molti mentre il secondo è che topolino è sempre in casi polizieschi e questo nn mi piace molto e per questo rispetto piu i paperi le cui storie sn sempre diverse divertenti e avventurose.credo che ha topolino manchi un po' il senso dell'umorismo perche è sempre serio mentre paperino  è molto divertente per nn parlare di zio paperone e gli altri paperi.
                zio paperone è un gran rismarmiatore!!!

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                  Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                  Risposta #7: Venerdì 3 Lug 2009, 17:27:34
                  Sì, è vero: Topolinia è moderna come Paperopoli (non è più il borgo rurale degli inizi), però manca di simboli e di storia, o perlomeno noi non la conosciamo. Do ragione a Vito, Paperopoli è come se fosse un personaggio a sè stante: e poi è sempre stata al passo coi tempi, siccome Barks la usava come specchio della società, per fare dell'humor e della satira.
                  Però non credo che lo svantaggio di Topolino a favore dei Paperi (parlando di indice di gradimento) sia causato solo dalla città in cui abita...

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                    Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                    Risposta #8: Venerdì 3 Lug 2009, 21:26:01
                    Sì, è vero: Topolinia è moderna come Paperopoli (non è più il borgo rurale degli inizi), però manca di simboli e di storia, o perlomeno noi non la conosciamo. Do ragione a Vito, Paperopoli è come se fosse un personaggio a sè stante: e poi è sempre stata al passo coi tempi, siccome Barks la usava come specchio della società, per fare dell'humor e della satira.
                    Però non credo che lo svantaggio di Topolino a favore dei Paperi (parlando di indice di gradimento) sia causato solo dalla città in cui abita...
                    No di certo, ma il mondo dei paperi si presta maggiormente a riflessioni di carattere sociologico.  Nonostante a Topolinia ci siano i cellulari  e la tv LCD (come nel resto del mondo occidentale,i personaggi penso siano psicologicamente più "semplici" : il character di Topolino è stato sviluppato dagli autori per essere un personaggio d'azione.  Le interazioni con i suoi amici e nemici sono, di conseguenza, più lineari e meno introspettive.  In questo Barks si rivela unico, superiore anche a Gottfredson: L'Uomo dei Paperi calava le sue creature nelle avventure più impensabili, senza tralasciare l'approfondimento dei "caratteri". Forse è per questo che incontrano maggiormente il favore del pubblico.

                    « Ultima modifica: Venerdì 3 Lug 2009, 21:30:37 da alec »

                      Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                      Risposta #9: Sabato 4 Lug 2009, 18:06:33
                      Io credo che essenzialmente la maggiore popolarità di Paperino sia dovuta alla sua scorettezza. In genere le persone non amano i "buoni" assoluti come è di fatto Topolino. Topolino è il classico eroe coraggioso e inteligente. E' Un cittadino rispettato, un sagace detective, un fidanzato modello, uno zio premuroso. E' un vero modello per tutti. Vince praticamente sempre le sue battaglia, e quello che fa lo fa essenzialmente per altruismo, quasi mai per proprio tornaconto. Inoltre le sue imprese non sono mai da poco, e vanno dallo sgominare il criminale che terorizza Topolinia a salvare il mondo.
                      Paperino è l'opposto. E' un personaggio molto più politicamente scoretto. Ha moltissimi difetti e non fa nulla per corregerli. In ogni cosa che fa lascia molto a desiderare, ha uno scarso senso del dovere, spesso si comporta in modo discutibile come ad esempio inseguire i suoi nipotini col battipanni. Non solo spesso e volentieri perde, ma ciò che fa ha quasi sempre obiettivi egoisti o comunque venali, come ad esempio raccimolare qualche soldo o umiliare il cuginastro. Lo stesso si può dire di molti altri personaggi Paperi, nessuno è assolutamente buono, tutti hanno difetti, a partire da Zio Paperone, personaggio si buono, ma ricchissimo di sfaccietature negative. E' normale che la gente trovi più facile simpatizzare per i paperi e Paperino in particolare, perchè in un certo senso si identifica e in un altro si sente superiore.
                          

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                        Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                        Risposta #10: Sabato 4 Lug 2009, 21:58:05
                        Credo tu abbia centrato l'obiettivo. Come nel mondo reale, anche i "buoni" (e Paperino, tutto sommato, lo è) hanno umanisimi difetti, mentre gli antagonisti (a Paperopoli, se escludiamo i Bassotti ed il suino di turno, è difficile esistano veri e propri "villains") hanno le loro debolezze, e ci appaiono meno negativi. Ho parlato, e mi è sembrato un esempio calzante, della triste realtà che si cela dietro l'arroganza di Gastone...
                        « Ultima modifica: Sabato 4 Lug 2009, 21:58:56 da alec »

                          Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                          Risposta #11: Sabato 4 Lug 2009, 22:59:02
                          Credo tu abbia centrato l'obiettivo. Come nel mondo reale, anche i "buoni" (e Paperino, tutto sommato, lo è) hanno umanisimi difetti, mentre gli antagonisti (a Paperopoli, se escludiamo i Bassotti ed il suino di turno, è difficile esistano veri e propri "villains") hanno le loro debolezze, e ci appaiono meno negativi. Ho parlato, e mi è sembrato un esempio calzante, della triste realtà che si cela dietro l'arroganza di Gastone...

                          Gastone.
                          Ne conosco di Gastoni, tanti.
                          Gastoni di oggi, nell'aspetto un po' diversi dal papero fortunato barksiano, american style al 100%, ma nell'animo sono Gastoni.

                          Sulla quarantina, magri, abbronzati, levigati e palestrati.
                          Scarsi di cultura, si spostano su temibili SUV, Mercedes SLK, oppure microbiche Smart che guidano in giacca e cravatta.
                          Ingurgitano cisterne di aperitivi tastando il terreno con qualche omologa femminile di turno in quel momento.

                          Fanno il broker, l'assicuratore, l' avvocaticchio, il capetto con fare da parvenu berlusconiano cercando di imitare i propri idoli di sempre: il Gianni, il Cordero, il Bria.
                          Non si innamorano, ma pianificano poco convinti accoppiamenti sulla base di dati oggettivi ed estetici di massa.

                          Vivono soli, anzi da "single", mangiano poco in casa e sono espertoni di surgelati.
                          Si dicono gran conoscitori di vini.

                          Negli anni mettono insieme un buon numero di amori ma, tolto quello dei 16 anni, sono pressoché tutti senza gioia e senza lacrime.

                          Letture: "Max", "Men's Healts", "Panorama".
                          Dischi: non ne ascoltano.
                          Libri: molti classici iniziati, pochissimi finiti.
                          « Ultima modifica: Sabato 4 Lug 2009, 23:00:49 da MarioCX »
                          ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

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                          alec
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                            Risposta #12: Sabato 4 Lug 2009, 23:18:44
                            Questo prova l'eterna attualità dei characters barksiani. Gastone, però, è meno arido degli attuali figuri che hai tu ben descritto: "Lo confesso: una volta, in un monento di debolezza, ho lavorato!" ammette il paperstro ai parenti che hanno scoperto il suo terribile segreto: una moneta guadagnata col sudore della fronte!  Mentre gli yuppies degli anni duemila sono affetti da mania di onnipotenza, Gastone è conscio della precarietà della sua esistenza (anche se ne va orgoglioso), priva com'è di solide basi. I fighetti di oggi invece no. Si lasciano trasportare passivamente dalle fortune del momento, e non si fermano mai a riflettere.
                            « Ultima modifica: Sabato 4 Lug 2009, 23:21:38 da alec »

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                              Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                              Risposta #13: Sabato 4 Lug 2009, 23:20:06
                              @IRON:ti do ragione al 50%: sono convinto che, nonostante la continua evoluzione dei personaggi, Paperino & Co. abbiano quel quid che manca a Mickey (che io peraltro amo moltissimo). Il character più moderno ed evoluto di Topolinia secondo me è Pippo, proprio per le caratteristiche che possedeva in nuce sin dalla nascita, vero e proprio Jerry Lewis ante litteram. Le sue identità alternative, da Superpippo a Pipwolf, da George Geef ad Indiana Pipps sono sempre azzeccate.  Il suo rapporto con Nocciola, apparentemente semplice, ha dato luogo ad un'infinità di situazioni esilaranti ed originali (grazie anche ad un genio quale era Bottaro, mai abbastanza rimpianto).  Topolino è simpatico, allegro, è un'icona contemporanea, ma talvolta non è divertente (opinione peraltro condivisa anche da Leonard Maltin). Se mancasse, però, bisognerebbe inventarlo, anche con ottant'anni di ritardo!
                              PS: come ha ben sintetizzato Vito, nessun autore si è assunto il compito di narrare la storia di Topolinia.  Non escludo che ciò possa accadere in futuro, ma forse non se ne sente il bisogno: va bene così com'è, sfondo appena abbozzato delle innumerevoli avventure poliziesche di Mickey e soci (persino Clarabella, almeno nelle storie di Barks, si trasferisce spesso a vivere nella Città dei Paperi. C'è più vita, laggiù!).
                              Guarda che Piwolf,George e Indiana Pips non sono identita di Pippo ma personaggi a se stanti.

                                Re: Topolinia e Paperopoli: così vicine, così lontane
                                Risposta #14: Sabato 4 Lug 2009, 23:22:00
                                Questo prova l'eterna attualità dei characters barksiani. Gastone, però, è meno arido degli attuali figuri che hai tu ben descritto: "Lo confesso: una volta, in un monento di debolezza, ho lavorato!" ammette il paperstro ai parenti che hanno scoperto il suo segreto inconfessabile: una moneta guadagnata col sudore della fronte!  Mentre gli yuppies degli anni duemila sono affetti da mania di onnipotenza, Gastone è conscio della precarietà della sua esistenza, priva com'è di solide basi. I fighetti di oggi invece no. Si lasciano trasportare passivamente dalle fortune del momento, e non si fermano mai a riflettere.

                                Gastone è meno ipocrita.
                                Non contrabbanda per lavoro il suo far nulla o meglio: far nulla di produttivo.

                                Tornando in topic: Paperopoli ha avuto Barks, Topolinia no.
                                Ed è per questo che è una città più complessa e variegata nei personaggi, nelle forme sociali e nelle architetture.

                                ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

                                 

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